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Autore: Patriciaoran    25/07/2012    1 recensioni
Riflessioni so cosa significhi oggi resistere e avere un'etica in una società disgregata e dove solidarietà e azione sono parole quasi morte. Non basta avere nostalgia dei tempi andati. Occorre vivere e resistere OGGI.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’è un tipo di cittadino che non  si può definire eroico, che non mostra nei tratti del carattere una determinazione veemente ed evidente così da colpire l’attenzione di chi gli sta vicino; in lui o lei, non si intravede mai il guerriero.  Ma nei gesti quotidiani, nella modestia dei comportamenti, nell’interesse mai sconfitto per la lettura e  per il senso del bene e della giustizia - che manifesta in impercettibili atti  che compie senza mai vantarsene,  per qualcosa che muove dentro di sé e di cui lui o lei stessa non siano consapevoli -  occhi avvertiti possono realizzare che lui o lei faccia parte di un’invisibile schiera, quello della persone che si alzano in piedi e prendono una posizione decisa fino al rischio più alto per la propria vita se la situazione estrema, urgente, un’emergenza lo richieda . Questo tipo di cittadino assomiglia, pur non assomigliando affatto, all’addormentato della Jihad, che può per tutta la vita svolgere compiti e funzioni ripetitive,  vivere un’esistenza schiva, modesta, fuorimano, che ai più, dall’esterno,  appare noiosa.  E  invece, cambiare la temperatura del comportamento se da fuori giunga un richiamo; se venga a sapere che ci sia una grave necessità di partecipazione. Questi uomini e queste donne sono la nervatura fondamentale di ogni resistenza al potere, sono quelli che non pontificano, non esasperano gli animi  di chi li circonda ma li pacificano; quasi mai ispirano altri alla battaglia  se non con il proprio esempio di profonda riservata dedizione al bene comune; sono pronti a rischiare la propria vita per organizzare progetti concreti, preparare da mangiare, ospitare sfollati, eversivi, sovversivi senza mai esprimere commenti o dubbi,  neppure tra sé e sé, mantenendo il silenzio sul proprio operato, facendo il proprio dovere, restando fermi alla sostanza delle cose, provvedendo con tutta l’anima alla collettività se si alza il livello di guardia dell’acqua che monta dentro l’alveo del fiume, quando la sirena di un profondo pericolo apre la sua corsa.
 
 
 
  
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