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Autore: Kingdommarco    27/07/2012    5 recensioni
Tuffiamoci nella psiche di due ragazzi, Roxas e Xion, privi di cuore ma con un cervello che di cuori ne vale dieci, nella loro avventura spinta da un ideale da raggiungere: scoprire chi erano nella loro vita precedente, prima di diventare dei Nessuno; capire chi erano le persone che ricordavano e scoprire chi era Sora, la persona della quale spesso avevano sentito il nome nei loro "frammenti" di memoria.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axel, Organizzazione XIII, Roxas, Xion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
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Il cadavere di Xion era lì, a terra. Immobile.

La morte viene causata dal cuore che cessa di battere. Ma se un cuore loro non ce l’avevano, come potevano morire? Ecco perché, in genere, per loro si parlava di “eliminazione”.
Ma il concetto era lo stesso. Un essere che più non vive, non respira. Non parla. Ma non soffre.

Axel poggiò un braccio sulla spalla dell’amico. Oramai erano dieci minuti che, in silenzio, la osservavano. Roxas non piangeva, non urlava, non strepitava, anche se avrebbe desiderato farlo. Voleva solo una cosa: raggiungela. Si sarebbe conficcato volentieri una lama nello stomaco, pur di morire. Di smettere di soffrire.
Quegli occhi azzurri, quella bocca dalla quale erano uscite tante risate, quella bocca che aveva baciato, ora traboccante di sangue, con una Keyblade infilata che trapassa la testa da parte a parte. Quei capelli, neri, così belli, e quel corpo, esile ma allo stesso tempo attraente, coperto dalla nera tunica dell’Organizzazione.

Roxas si scrollò il braccio dell’amico dalla spalla e si chinò sul corpo. Gli bastò fare un po’ di pressione per spezzare il falso Keyblade, dopodiché rimosse le metà dal cranio della ragazza. Estrasse il suo Keyblade e, in un ultimo disperato tentativo, lo appoggiò sulla fronte della ragazza. “Guarisci!”
Le ferite si risanarono, ma il corpo era ancora privo di vita. Vuoto. Il ragazzo le alzò il cappuccio della tunica, coprendogli il volto. Poi se la caricò in spalla.
“Axel, devo darle sepoltura.”
“Ma dove?”
“Portami al Castello dell’Oblio.” Il ragazzo era estremamente perplesso dalla decisione dell’amico, ma non si oppose. Stese il braccio, e entrambi si infilarono nel Corridoio Oscuro. Rispuntarono nell’ingresso del castello.

Attraversarono i corridoi e giunsero nella camera che era stata quella di Roxas e Xion. La porta per la Camera del Risveglio era ancora aperta, e i due vi entrarono. Il ragazzo tirò fuori una carta, di quelle che aveva ricevuto durante il suo alloggio, e la lanciò. Al centro della sala comparve un letto in pietra. Roxas si avvicinò e vi depose la ragazza: le mise le mani giunte, e si assicurò che il cappuccio coprisse bene il volto.

I due ragazzi si inginocchiarono e stettero a terra per più di un’ora. Forse pregavano. Magari pregavano per il ritorno della loro amica. Pregavano per poterla vedere, per poterle parlare. Ancora una volta.
Nessun luogo per la sepoltura sarebbe stato più adatto a farle da giaciglio della Camera del Risveglio. Qui ha riposato Ventus, ma poi si è svegliato. Xion non lo farà.
Roxas si alzò, e si avvicinò al corpo della ragazza. Per l’ultima volta, gli alzò il cappuccio e la guardò in volto. Si avvicinò, timido, alla sua bocca, e premette le sue labbra contro quelle dell’amica. Lo voleva, anzi, lo doveva fare. Ancora una volta.

“Xion, io ti amo.” Sussurrò, e una lacrima gli rigò il volto. Tornò accanto ad Axel, e in un lampo di luce il corpo di Xion sparì, lasciando solo la tunica, sul letto. La tunica, che aveva indossato. La tunica, che loro avrebbero pagato per vedere indosso alla loro amica. Ancora una volta.

Una voce rimbombò nella camera. “Grazie”. Non apparteneva a nessuno dei due. Era di Xion.
Li doveva ringraziare. Per i bei momenti, per averla tante volte salvata. Per le risate. Per la sepoltura.

Doveva farlo. Ancora una volta.



- Angolo dell'Autore -

Avevo intenzione, quest'oggi, di andare avanti con la storia, e infatti stavo scrivendo il prosieguo. Ma non potevo lasciare Xion, così. La dovevo ricordare, e per questo eccola qui, Xion. Ancora una volta. 
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, alla prossima! 

Kingdommarco

   
 
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