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Autore: nocciola_ama_i_cani    27/07/2012    2 recensioni
La storia di Anne e Jacob, lei una ricamatrice, lui un immaturo sognatore che assapora la vita in tutti i suoi gusti piccanti, con l'ardente desiderio della bella Anne che scoppietta in un folle e dolce vortice provocatorio, quando il mondo sfocia curioso negli anni '20.
Jacob non conosce, però, la sfumatura amara del tragitto esistenziale della donna che ama, un sapore tanto sgradevole e toccante da indurre il giovane a scomparire per sempre dall'atroce sofferenza di Anne, che, intanto, si lascia affogare stanca nel mare della rassegnazione. Muore in un inverno nevoso, mentre lascia sulle labbra di Jacob un primo, ultimo e immortale saluto d'amore.
Lui vivrà per sempre nel rimpianto di non essere stato vicino ad Anne durante l'agonia dei suoi ultimi mesi, un tormento che l'avvolgerà nell'irrefrenabile voglia di restare soppresso nella sua angoscia.
Ma il destino non è ancora contento...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Uno;

due;

tre.

Cade silenzioso da quell'alta scogliera. Nel tratto freddo che separa il mare dalla costa, gli viene in mente la sua prima luce del sole, senza aver paura di quel nuovo, ultimo fioco bagliore che sta per incontrare. Sa che andrà all'inferno, non chiede perdono, verrà punito per i suoi peccati, e, forse, non si sentirà più in debito con Anne.

Il mare respinge in superficie quel corpo ancora vivo di cui si schifa altezzoso. Jacob respira, insoddisfatto.

Respira, batte per qualcuno.

Esce da quell'acqua gelida con spirito rassegnato, pensa al suo fallimento, a quello che proverà Anne, a quello che proverà lui stesso quando lei morirà, e al fatto che i suoi ventitre anni, che voleva miserabilmente gettare tra le onde, possano minimamente sopraffare l'amore.

A quanto si senta putrido e sporco, tanto che pure il mare ne era nauseato.

Anne era rimasta su quel letto, con i sintomi della malattia che avanzano, con quel nero che la morde, con quel nero che la uccide, con il bianco che vede allontanarsi, mentre la febbre bussa alla porta, e respira più lenta.

Non ha più fame.

Jacob torna a casa, decide di partire, nessuno l'avrebbe saputo.

Ma dove?

La guerra ha spogliato tutta l'Europa, L'Inghilterra è l'unica uscita, per così dire, viva, per essere precisi, meno morta rispetto al resto del continente.

Francia? Forse è, nel suo dramma, la scelta migliore.

C'è un traghetto domani. 05,45. Perfetto.

Arrivato al porto, si chiede come un semplice ammasso di ferraglia potesse portagli via il cuore, trasportandolo in una sola ora attraverso la Manica, in un tragitto di lacrime e sangue, in un travaglio sofferente che determinerà la sua vita.

" Ciao, Anne. "

  
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