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Autore: NiNieL82    28/07/2012    1 recensioni
Isabella sta partendo dalla sua città. Studia lingue e si vuole laureare. Ma non è questo il morivo per cui ha deciso di scappare. Non riesce a tenere botta e vuole essere diversa da quello che dicono gli altri, da quello che gli altri pensano sia il bene per lei.
Sarà un nuovo lavoro a cambiare la sua vita. Un lavoro per nulla difficile. Almeno in apparenza, ma che le permetterà di crescere e di capire meglio il mondo in cui è entrata in punta di piedi. [Jude Law, no slash]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Chapter 4-


Daisy Wright


Bambini... State vicini a me... Non vi allontanate!” disse Isabella tranquilla avvolgendo la sciarpa intorno al collo.

Rafferty smanettava con il cellulare in silenzio; Iris, buona buona prese la mano di Isabella, sorridendole dolcemente e Rudy, ancora abbracciato alla mamma si guardava intorno cercando qualcuno.

Infatti, fu il primo a parlare e disse:

Dov'è papà?”

Non c'è piccolo!” rispose Sadie baciandogli la testa. “Dovrete andare a prenderlo a casa.

Rudy mise un broncio e Rafferty diede un occhiata bieca alla madre che nessuno notò. Iris saltellò e cinguettò:

Ma stiamo andando a prenderlo, vero?”

Isabella sorrise e annuì, mentre Sadie, sistemando il capottino del più piccolo si raccomandò con tutti e tre i figli e disse:

Mi raccomando... State buoni e fate quello che Isabel vi dice. Anche tu Raf! Capito?”

Rafferty sollevò gli occhi dal telefoni e sbuffando annuì, cosa che fece infuriare Sadie che sbottò:

Sappi che se vengo a sapere che ti sei comportato male, potrai dire addio al tuo bellissimo cellulare!”

Rafferty non si mostrò spaventato dalle minacce materne, ma per evitare il disastro mise il telefonino in tasca e con un broncio più lungo della maratona di New York, mise le braccia conserte e guardò storto Isabella che, senza nemmeno notarlo, disse a Sadie:

Allora? A che ora li riporto?”

Sadie sistemò i capelli della figlia e sorridendole rispose ad Isabella:

Quando il padre si sarà stancato di averli intorno puoi chiederle di riaccompagnarvi... Ma se vuoi studiare li puoi lasciare anche da lui e tornare da sola!” propose l'attrice.

I tre ragazzi sentendo che c'era la possibilità di poter stare con il padre sollevarono gli occhi verso la madre e assieme dissero, implorando Sadie:

Allora possiamo? Dai mamma! Dì ad Isabel che possiamo!”

Sadie sorrise e senza rispondere ai figli, disse ad Isabella:

Solo se devi studiare o se te lo chiede il padre stesso...”

Isabella annuì e prendendo per mano Rudy e Iris, salutò con un cenno della testa Sadie e si mise sulla strada.

Quando si furono allontanati abbastanza, Isabella guardò i tre bambini e disse:

Oggi ho davvero voglia di prendere la metro, sapete?”

I tre bambini rimasero in silenzio e fu solo Rudy a trovare il coraggio di dire un po' spaurito:

Noi non abbiamo mai preso la metropolitana in vita nostra!”

Isabella sorrise. Sapeva che non era proprio consigliabile prendere la metro con i figli della sua principale, ma voleva passeggiare un po' con loro e non aveva nessuna voglia di prendere un taxi visto che quella era una delle rare giornate in cui il tempo, nonostante fosse quasi inverno, fosse un po' clemente.

Non mi dite che avete paura!”

Sentendosi sfidati i più piccoli scossero la testa sorridendo. Rafferty invece disse:

Io ho preso la metro, per andare a casa di una mia amica a fare i compiti. Non c'è nulla di cui avere paura!”

Isabella annuì ammirata – o meglio fingendosi di esserlo- e rispose:

Bene! Allora, visto che Rafferty è il più grande e che è già stato in metropolitana, fino a che vostro padre non sarà dei nostri, sarà il mio vice!”

Significa che li posso comandare a bacchetta?” domandò Rafferty con gli occhi che gli brillavano solo a pensare a tanto potere.

Isabella scosse la testa e rispose:

No! Mi aiuterai a coordinare il viaggio e a tenere d'occhio i tuoi fratelli!”

Ma è noioso!” si lamentò il più grande.

Isabella fece schioccare la lingua sul palato e disse:

Non penso proprio. A comandare ci sono buoni tutti. Aiutare a tenere il comando invece è un compito per pochi!”

Rafferty pensò alle parole della ragazza e sistemando il giubbotto replicò:

Va bene! Ci sto!”

Isabella sorrise soddisfatta e aggiunse:

Bene! Da questo momento Rafferty Law sarà il mio braccio destro!” e guardò la reazione del ragazzo che, giustamente, cominciò a ringalluzzirsi per l'importanza che Isabella gli aveva concesso. Felice di aver appianato un po' il carattere del più grande, Isabella disse:

Bene! Andiamo a casa di vostro padre e poi a trovare Charlie Brown!”


Jude si guardò intorno. Il letto era sconvolto e sulla testiera pendeva un reggiseno di pizzo nero che sapeva benissimo non appartenergli.

Dal bagno della camera arrivava la voce di un speaker radiofonico che parlava di qualcosa riguardante il governo e la crisi mondiale mentre qualcuno dentro la doccia canticchiava sommessamente una canzone che Jude non riusciva a capire.

Passò una mano sul viso e si mise a pancia in su, guardando il soffitto.

La sera prima Sienna si era presentata a casa sua, bella, stretta in un vestito che dire ridotto era davvero un eufemismo e sorridendogli e facendo la gatta morta si era fatta perdonare del suo comportamento infantile in Italia.

Aveva finito con il fare sesso per tutta la notte ed in quel preciso momento Jude non aveva nessuna voglia di alzarsi o di fare qualsiasi altra cosa se non stare a letto ed oziare.

Stava già gustandosi l'idea allettante di una giornata in panciolle, quando il suo cellulare prese a squillare senza sosta. Sollevando gli occhi al cielo infastidito prese il telefono e vide il numero di Sadie. E come un lampo che gli attraversava la testa si ricordò che quel giorno aveva promesso ai suoi figli di portarli al parco.

Rispose la telefono, ma quello smise di suonare nel momento stesso in cui l'attore lo portò all'orecchio. Veloce ridigitò il numero della ex e attese la risposta all'altro capo.

Jude! Vorrei ricordarti che tuoi figli stanno per arrivare a casa tua!”

Chiama immediatamente Isabel e dille che non può venire a casa!”

Sadie rimase un attimo in silenzio. Un attimo che parve interminabile per l'attore e che significa l'avvicinarsi di una lite o di una ramanzina che lui sapeva benissimo di meritare.

Bene!” disse invece la donna: “Chiamerò Isabel e le dirò che sei impegnato di andare direttamente al parco... Troverò qualche scusa per mascherare il fatto che preferisci sbatterti quella bionda tinta e con l'attinenza di rovinare le famiglie altrui, invece di passare una mattina con tuoi figli...”

Sadie... Io...” cercò di giustificarsi Jude ma venne bloccato dall'ex moglie che disse:

Senti... Non devi giustificarti. Ci sono cose che è meglio non dire. E in questo caso penso che sia davvero meglio se tu stai in silenzio. Salutami Sienna se è lì con te...” e chiuse la comunicazione.

Jude rimase con il telefonino in mano per qualche secondo, poi, poggiandolo, si rimise a letto. Non rispose a Sienna che lo chiamava. Non aveva nessuna voglia di spiegarle e litigare come era loro solito quando c'erano di mezzo i bambini.

Sapeva solo che si sentiva un verme. E nemmeno di quello aveva voglia.


Isabella guardò davanti a sé, pensando già a quello che sarebbe successo dopo.

Capisco. Sì! Glielo dico subito. Ok!” disse a Sadie dall'altra parte e chiuse il telefono.

Il suo sguardo si poggiò sui più piccoli che la guardavano zitti. Poi guardò Rafferty e capì con una sola occhiata che il più grande, anche senza che lei dicesse nulla, sapeva già tutto. E mesto chiese:

Non viene?”

Isabella scosse la testa e i bambini stavano già mettendo il broncio pronti a scoppiare in lacrime quando lei, intervenendo appena in tempo, disse:

Ehy! Guardate che noi dobbiamo andare a vedere Charlie Brown, comunque vada. E sono sicura che vostro padre ha avuto davvero un impegno importantissimo se non è potuto venire da voi!”

I bambini si guardarono in viso, in silenzio. I più piccoli avevano i lucciconi agli occhi e Rafferty a stento tratteneva le lacrime, ma non riusciva a mascherare tutto il suo disappunto per il bidone che il padre aveva osato tirargli.

Isabella guardò l'ora e seria propose:

Se volete possiamo sempre tornare a casa!”

NO!” gridarono tutti e tre voltandosi verso di lei.

Isabella sollevò un sopracciglio divertita e disse:

Ok! Allora via quei musi lunghi. Vostro padre non è partito in guerra. Lo potete vedere un altro giorno. E sappiate che a Charlie Brown non piacciono i musi lunghi...”

I bambini annuirono e i più piccoli presero di nuovo la mano di Isabella che seria disse a Rafferty:

Vice! Dovrai essere il mio vice per tutto il giorno. Credi di esserne capace?”

Rafferty sorrise e annuì ed Isabella sorridente concluse:

Allora andiamo!” e si diressero verso la metropolitana che li avrebbe portati ad Hyde Park.


Fu una bella giornata. La delusione dei bambini si sopì per tutto il tempo in cui Charlie Brown stette con loro.

Isabella si godette il suo cucciolo più che poté, mentre Carmen guardava con tanto d'occhi i piccoli Law, quasi come se si trovasse davanti al padre stesso. E tra una risata ed un'altra la giornata passò. E quando si dovettero salutare un po' di tristezza prese tutti. Dal piccolo Charlie Brown, ai tre ragazzi, a Carmen che già si prospettava una triste serata senza la sua migliore amica; a Isabella che non riusciva a staccarsi dal suo cucciolo e non voleva spiegare ai bambini perché il padre non fosse con loro come immaginava succedesse.

E come, appunto, accadde.


Le cose erano più o meno tornate alla normalità. Sadie e Sienna si odiavano senza metterlo in mezzo. I suoi figli lo adoravano a arrivavano copioni come piovesse.

Jude stava tranquillamente fumando la sua sigaretta e pensava alle fortune della vita, quando Chiara la sua assistente si avvicinò e disse:

Caro il mio Jude ti devo dare una bella notizia! Sei stato invitato ad un party. E visto che l'invito è per due... Devi chiamare Sienna, questa cosa vi darà un sacco di pubblicità!”

Jude sollevò lo sguardo verso Chiara e sputando una nube di fumo chiara replicò un asciutto:

Sienna è in America. Non tornerà prima di Settembre!”

Bene! Allora preparati... La stampa comincerà a dire che sta finendo!” rispose Chiara leggendo qualche cosa su di un foglio, voltandosi poi e aggiungendo: “E noi non vogliamo che questo succeda, vero Jude?”

Magari ci vado con te al party!” sorrise malizioso Jude.

Chiara lo guardò sollevando un sopracciglio e rispose:

Ti ho appena detto che non è una cosa buona mettere in giro voci di crisi tra te e Sienna. E non mi venire a dire che è la verità. I guai sono vostri e ve li sistemate da soli!”

Hai fatto tutto da sola!” sorrise Jude guardandola con sadico divertimento. Tutti lo sapevano quanto si divertisse Jude a mandare gambe all'aria tutto quanto quello che organizzavano i suoi agenti. Volutamente o no!

Chiara lo guardò sollevando un sopracciglio e rispose:

Ritornando alla storia di venire con te al party... Lascia che aggiunga una cosa... Non faccio la sostituta di Sienna come è successo altre volte, Jude!”

Jude rise e mettendo le mani avanti sulla difensiva rispose:

Non penso al sesso occasionale, tesoro. Almeno non ora. Ho troppi casini a casa! La mia ex moglie si è cimentata nella scrittura. Sienna è gelosa della nuova nanny arrivata dall'Italia...”

Non ebbe il tempo di finire il pensiero che Chiara, quasi avesse drizzato le antenne alle parole 'nanny, 'ragazza' e 'Italia' si voltò verso l'attore e seria disse:

Sappi che il fatto che sia italiana non ti permette di provarci spudoratamente con lei. Non capisco questa idea che vi siete fatti qua in Gran Bretagna sulle ragazze italiane. E ricordati tutti i casini che abbiamo passato quando sei stato con quella Daisy Wright, braghetta allegra!”

Jude si morse il labbro inferiore e socchiuse gli occhi. Quello era il suo modo silenzioso di ammettere il colpo e l'affondo. Sospirò, scosse la testa e alzandosi dalla sedia abbracciò Chiara e parlandole all'orecchio disse:

L'unica italiana a cui cedo è una certa Chiara, immigrata in Gran Bretagna solo per farmi da assistente!” e baciò dolcemente la pelle bianca e liscia del collo.

Chiara si morse il labbro e sorridendo si staccò dall'attore e disse:

Ti ho detto che è appena arrivato il nuovo copione di 'Sherlock Holmes'? Si intitola qualche cosa tipo 'Gioco di Ombre'. Promette bene!” e si allontanò.

Jude sbuffò e chiese interessato:

Quando hai detto che è il party?”


Isabella stava seduta con le gambe incrociate e il portatile poggiato sopra. Sollevò gli occhiali con l'indice e grattò la testa con la penna con cui stava correggendo, di tanto in tanto, quello che aveva appena riletto.

Porca miseria!” disse in italiano. “Devo riscrivere tutto questo pezzo!”

Stava per cancellare un'altra frase quando sentì qualcuno dire:

Non è bello che tu ti metta a parlare in italiano! Potresti anche dire brutte cose e chi ti sta davanti non capirebbe”

Isabella sollevò gli occhi e trasalì. Con una maglietta grigio chiara e i capelli pettinati -o meglio spettinati- con la gelatina, Jude sorrideva, poggiato allo stipite, con le mani nelle tasche dei jeans scuri e dall'aria trasandata. Isabella lo sapeva: l'attore li aveva comprati così quei jeans e aveva pagato anche un sacco di soldi perché apparissero il più sdruciti e invecchiati possibile.

Ma perché, guardandolo anche nel più trasandato dei suoi abbigliamenti, lo trovava estremamente sexy?

Magari potrei anche imprecare contro qualcuno e scoprire che è italiano come me!” sorrise Isabella.

Ti è successo?” chiese Jude piegando la testa e socchiudendo gli occhi.

A me sempre. E a te?” rispose Isabella incrociando le braccia sul petto.

Jude sorrise divertito, grattò i capelli e rispose:

Una volta. In Francia. Uno mi è venuto contro e io gli ho detto stronzo. Lui mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha risposto che avevo ragione ad incazzarmi, ma che stavo camminando davvero piano! Era inglese, come me. Lo si sentiva dall'accento!”

Isabella era talmente attenta agli occhi di Jude che non si era resa conto che molto lentamente era entrato nella camera e stava ai piedi del letto. Difatti, poco dopo, senza nemmeno chiedere il permesso, si mise a sedere sul materasso e disse:

E a te? È successo qua?”

Isabella guardò un attimo l'attore poggiato sul suo letto e deglutendo, con un po' in imbarazzo rispose:

Ehm... sì!”

Jude sorrise e guardò la stanza. Sull'armadio scuro c'era una foto molto vecchia. Ritraeva i Take That prima maniera e vicino a Robbie Williams erano stati disegnati tanti piccoli cuoricini.

Jude si voltò verso Isabella e domandò:

Sei una fan dei Take That?”

Isabella annuì e rispose:

Da quando ho undici anni. Pensa che quando li ho visti la prima volta ho detto che da grande avrei sposato Robbie Williams!”

Jude sorrise dolcemente e indicando l'armadio disse:

Ti devo dare una notizia... L'armadio dove hai attaccato la foto del tuo futuro marito era quello che stava nella vecchia camera da letto che dividevo con Sadie. Non sapevo che lo avesse ancora!”

Il viso di Jude si contrasse un attimo. Probabilmente, qualche volta, sentiva il peso della fine della sua storia con la madre dei suoi figli. Nonostante, infatti, il primo litigio il suo primo giorno di lavoro, Jude e Sadie non avevano più litigato, anzi sembravano quasi sposati tanto andavano d'amore e d'accordo.

Senza pensare, Isabella mormorò:

Credo che è per espressioni come la tua in questo momento che non mi sposerò mai...”

Jude si voltò, stupito dall'ultima osservazione della ragazza, divertito disse:

Scusa?”

Isabella portò una mano alla bocca e sbarrando gli occhi disse:

Scusa!”

Jude rise di cuore e rispose:

E di cosa? Hai espresso una tua opinione. Solo che non capisco perché lo hai detto. O per lo meno, penso che devi avere sofferto molto per parlare così. Credo che il matrimonio sia una cosa bella dopo tutto!”

Isabella poggiò la penna sul quaderno e avvicinando le gambe al petto le cinse con le braccia e poggiando il mento sopra le ginocchia disse:

Pensi bene mr Law!”

Jude fece un verso simile a quelli che si fanno quando qualcuno si fa male e replicò:

In una scala da uno a dieci quanto male?”

Isabella si guardò intorno e tornando a guardare il soffitto rispose:

Undici... Ora però...”

Jude sorrise e disse:

Addirittura! E che ti ha fatto di tanto brutto...”

Isabella passò una mano tra i capelli e portandoli indietro disse:

Forse per te può sembrare stupido. Non voglio giudicare il tuo mondo, ma credo che nei tuoi ambienti accada spesso..” e guardandolo negli occhi pensò: -E credo che sia capitato anche a te!- ma a voce alta la ragazza continuò: “Ho incontrato un uomo più grande di me...”

Grande quanto?” si intromise Jude interessato.

Quanti anni hai?” rilanciò Isabella.

Ne faccio trentotto a Dicembre, perché?” rispose Jude confuso.

Lui ne fa quarantotto a Settembre...” replicò amara Isabella.

Tu quanti anni hai?” chiese Jude.

Ventotto da luglio!” sospirò Isabella.

Jude fischiò e rispose:

E pensare che mia madre mi ha fatto notare che Sadie aveva sette anni più di me prima di sposarla!” e voltandosi verso la ragazza domandò: “E i tuoi genitori?”

Non ho detto nulla a loro... Sono una che prima di presentare qualcuno a casa ci pensa due volte. Ho un corredo pronto da quando ho undici anni. Secondo te, se porto qualcuno a conoscere i miei genitori, come finisce?” disse Isabella.

Corredo? Credo che mia nonna ne avesse uno. O che lo avesse fatto a mia madre. Qua non si usa da tanto tempo, ormai...” rise Jude.

Devo forse ricordarti che sono italiana? O meglio... Sono nata in un'isola dove molte cose sono rimaste ferme al Medioevo in certi aspetti e che porta il nome di Sardegna?” puntualizzò fingendosi risentita Isabella.

Me lo ha detto Sadie!” mentì Jude. Era stato Ewan a puntualizzare questo dettaglio e ricordargli che l'attuale fidanzata di George Clooney era della stessa città della sua nuova nanny.

Isabella lo guardò e seria continuò:

I miei genitori lo hanno conosciuto attraverso le telefonate per gridarmi contro, per vedere se lo stavo tradendo o no. I miei genitori non sanno chi sia, almeno di persona. Sapevano anche che lo avevo conosciuto sul posto di lavoro e che stavamo nello stesso gruppo. Poi, un giorno, poco dopo le vacanze di Natale, dopo che mi ha costretta a rimanere a casa per Capodanno, mentre lui era Barcellona, sono tornata a lavoro e ho sentito parlare i nostri colleghi. Parlavano di lui e di qualche cosa successa alla cena aziendale. Io non c'ero, ho preferito partire con i miei genitori per il paese dei miei nonni. Non guido e partire dopo mi avrebbe costretto a fare la Vigilia in viaggio. Non partecipando a quella cena mi sono persa un po' di cose dato che hanno litigato di brutto. O per lo meno, lo ha fatto il mio lui con il suo migliore amico che, a quanto pareva, era l'unico che sapeva della nostra storia. Ascoltando ho scoperto che avevano litigato perché il mio lui aveva un'altra donna, una più giovane, nonostante si dovesse sposare a maggio...”

E tu non eri la moglie, vero?” domandò Jude serio.

Isabella scosse la testa e continuò:

No! Io ero l'altra. Presa dalla vergogna e dal dolore, ho deciso il giorno stesso di lasciare il lavoro. Ho fatto finta che lui non fosse mai esistito e ho cercato di ricominciare da capo. Lui aveva il mio numero di telefono però. Ho dovuto cambiarlo. E solo allora mi sono resa conto che, telefonate di lui a parte, tutti erano spariti. Il mio telefono era quasi sempre muto a parte le telefonate di una mia amica napoletana, che ho conosciuto tramite il forum dei Take That... Piano piano, come una serpe che striscia è cominciata la depressione. Ho cominciato a stare male, almeno fino a che un giorno non ho cominciato a scrivere!”

Sei una scrittrice allora?” domandò Jude allegro.

Isabella scosse la testa e disse:

No! Non sono una scrittrice. Però succede che alle volte mi metto seduta ad un bar e guardandomi intorno comincio a inventare storie su tutti quelli che mi stanno attorno... Alle volte le trascrivo sul computer. Altre nemmeno le scrivo e me le dimentico... La più bella è quella della bibliotecaria della British. La signorina Donald... Penso che abbia un amore travagliato alle spalle...”

Jude sorrise e disse:

Voglio leggere una tua storia, qualche giorno...”

Scrivo in italiano!” puntualizzò Isabella, un po' scorata.

Magari puoi cominciarlo a fare in inglese. Magari su di me. E un giorno, impegni permettendo, verrò alla British Library con te, uhm?” aggiunse Jude sollevandosi dal letto.

Isabella annuì spiazzata dalla richiesta e guardando l'attore si rese conto che non lo voleva fare andare via. E cercando di essere disinvolta, domandò:

Non credo che tu sia entrato qui solo per vedere una foto dei Take That e chiedermi di scrivere una storia su di te, vero?”

Jude si voltò sorrise e colpendo la fronte con il palmo della mano rispose:

Hai ragione. Volevo chiederti scusa per l'altra volta, quando non sono venuto al parco. E visto che perfino Rafferty ama Charlie Brown, ora muoio dalla voglia di conoscerlo anche io...”

Isabella sollevò talmente tanto le sopracciglia per la sorpresa che quasi toccarono l'attaccatura dei capelli. E con un filo di voce e una tonalità un po' isterica disse:

Tranquillo. Tutto apposto... Quando vuoi!” e rispose al saluto con la mano che le stava facendo l'attore automaticamente, chiedendosi perché non si fosse spogliata e buttata addosso a lui come faceva da un po' di tempo a quella parte per dimenticare il dolore con tutti gli uomini che conosceva da più di due settimane.


Finalmente sei di nuovo dei nostri... Non ti si vedeva da un mese ormai!” disse Jeremy sorridendo verso Isabella.

La ragazza gli fece l'occhiolino e divertita rispose:

Mi sa che sei l'unico che ha sentito la mia mancanza assieme a Charlie Brown! Ma lui è il mio cane e non conta!”

Tutti risero tranne Jeremy che in silenzio accusò il colpo tracannando un lungo sorso di birra mentre Greta, con il solito accento tedesco marcato, disse:

Allora. Tu lafori per Jude Law adezzo!”

Isabella scosse la testa e rispose:

Non proprio. Vivo a casa della sua ex moglie. E sono a servizio dei suoi figli, non della star del cinema!”

Rimane il fatto che li hai sentiti litigare!” sorrise malvagia Carmen.

Prima di tutto che c'entra!? E poi guarda che Sadie non è così tanto male!” esclamò Isabella risentita.

Certo! Una che ha assunto una ragazza carina per far lasciare l'ex marito con quell'arpia della sua fidanzata non è una donna. È una santa!” replicò Carmen.

Isabella scosse la testa e senza badare a quello che aveva detto la sua ex coinquilina disse:

Penso che non si siano lasciati bene. Per quello che mi ha detto Carmen si sono lasciati per colpa della Kidman. Ma lui sembra sempre teso quando parla della fine del matrimonio. Lei ancora non ha nessuno...”

Tanto le ha fatto delle avance Colin Farrell. Chiamala scema!” disse Greta bevendo la sua Guinness.

Davvero!” esclamò stupita Isabella.

Lo sapevo anche io. Non hanno detto come l'ha presa Jude. E pensare che hanno anche lavorato assieme!” disse divertita Carmen.

Se lo ha fatto dopo che si sono separati non credo che Jude abbia detto qualche cosa, almeno non mi sembra il tipo. Quella che prova qualche cosa, secondo il mio modestissimo parere, è Sadie!” replicò Isabella tranquilla.

Jude Law e Sadie Frost potrebbero riservarti molte più sorprese di quanto credi, sai?” disse Jeremy con una punta di sarcasmo.

Isabella si voltò, guardò il ragazzo che la osservava con gli occhi ridotti a due fessure e sorridendo rispose:

Non usare quel tono con me, signorino. E poi non pensare che essendo tu l'uomo che sguazza nel cinema, nella televisione e quant'altro sia l'unico che capisce come va quel mondo. Non conosco i miei due principali affondo, ma visto che sono entrambi attori, non mi stupirei di scoprire che facevano uso di droga o che sono finiti in mezzo a qualche orgia!”

Jeremy sorrise sprezzante. Isabella lo guardò senza capire. Si era dimostrato geloso qualche volta, indubbiamente. Ma non si era mai comportato in maniera meschina o cattiva nei suoi confronti. Le aveva piantato qualche grana, indubbiamente, ma mai aveva reso la vita di Isabella un inferno. Ecco perché la ragazza, mentre lo guardava bere la birra e fissarla con uno sguardo che non sapeva decifrare, si chiedeva che cosa stesse pensando o provando in quel momento il suo amico.

Tranquilla, Isabel... Tra poco ci penserà il tuo stesso principale a farsi conoscere 'più a fondo'. E tu ti troverai con le pacche nell'acqua!” concluse Jeremy poggiando la pinta vuota sul tavolo.

Isabella lo guardò senza capire e disse:

Non capisco che cosa vuoi dire!”

Jeremy sorrise, passò la lingua sulle labbra e facendola schioccare contro i denti un paio di volte disse:

Piccola la mia Alice in Wonderland. Svegliati. Il lupo nella tua fiaba è vestito da Bianconiglio...”

Se fossi più chiaro, invece di parlare ad indovinelli, forse -e dico forse visto quanto sei ubriaco- riuscirei a capirti, Jerry!” sibilò Isabella stringendo forte la birra tra le mani e guardando storto l'amico.

Nel tavolo la tensione era calata tra tutti quanti e si poteva tagliare con il coltello. Non c'era uno solo dei presenti che non guardava i due con timore, spostando di volta in volta che Isabella o Jeremy prendevano la parola, lo sguardo dall'uno all'altro come spettatori di una partita di tennis.

Jeremy si sollevò appena e sorridendo concluse:

Con la velocità con cui ti sfili le mutandine, cara la mia Isabella, credo che il tuo capo sarà più che contento di mostrarti quel lato di Hollywood che splende per una notte e finisce la mattina al risveglio. E nel tuo caso accadrà appena la cara Sadie, la dolce ex moglie, scoprirà tutto e ti butterà fuori di casa a calci!”

Isabella scattò e versando la birra della sua pinta sul viso di Jeremy, bagnandolo completamente e facendo voltare tutto il bar verso di loro, gridò:

Mi hai dato della puttana, brutto stronzo?”

Jeremy si asciugò e rispose:

Mi hai buttato la birra addosso?”

Isabella fece finta di non averlo sentito e strillò di nuovo:

Ti ho fatto una domanda, coglione! Mi hai dato forse della puttana?”

Jeremy si asciugò ancora e disse:

Ora puzzo di birra. Ti rendi conto che ora puzzo di birra?”

Come se cambiasse qualche cosa. Anche senza buttarti addosso tutta la birra di questo mondo, puzzeresti uguale!” gli urlò contro Isabella.

Brutta stronza!” esclamò Jeremy.

Fino a quel momento gli amici stavano cercando di mettersi in mezzo per non farli avvicinare, ma allo scatto di Jeremy verso Isabella, Frank, il ragazzo di Greta, lo bloccò e disse:

Hey! Vuoi smetterla?”

Lasciami!” gridò colmo di rabbia e frustrazione Jeremy.

E cosa vorresti fare? Picchiare una donna, piccolo idiota?” chiese Frank serio.

Fallo venire Frankie... almeno gli spacco la faccia a quell'ubriacone!” disse Isabella sfidando Jeremy.

Ma la volete smettere, idioti!” strillò isterica Carmen. “Isa, ora prendi le tue cosa che andiamo via di qua!” e voltandosi verso Jeremy disse: “E non ti salti in testa di presentarti a casa mia stasera per chiedere scusa. Sei stato tu a cominciare e non ti farò entrare in casa ubriaco fradicio ad insultare la mia migliore amica!” e senza salutare nessuno, ignorando gli sguardi di tutti gli avventori puntati addosso a loro, Carmen, con Isabella per mano, uscì dal pub e si gettò nella strada buia di Brick Lane.

Ma che gli dice il cervello a quello. Si sta mettendo a fare il ragazzo geloso perché qualche volta sono andata a letto con lui? Roba da matti!” esclamò Isabella risentita.

Carmen si bloccò e incrociando le braccia disse:

Uno: non pensare che non ce ne sia anche per te. Ti sei comportata da vera lavandaia là dentro e non mi è piaciuto per niente. Io qua ci vivo ancora, non frequento i luoghi chic come te. Due: Jeremy è innamorato. Tre...”

Se mi stai per dire che ho sprecato una birra sappi che ero fuori di me Guerrero. E sappi che non me ne sono pentita!” la interruppe Isabella.

Carmen la guardò in silenzio e disse, prendendole il polso:

Credo che sia arrivato il momento perché tu conosca Daisy Wright!”


Isabella stava seduta davanti al computer aspettando che sopra lo sfondo del desktop di loro due che ridevano abbracciate, con le guance appoggiate l'una contro l'altra, apparissero le icone e ogni programma fosse completamente caricato.

Quando deciderai di cambiare questo catorcio Carmen?” chiese divertita Isabella.

Carmen non sorrise e allungandosi verso la tastiera, digitando qualche cosa su di una finestrella che si era aperta, replicò:

Lascia stare Xavier in pace . E sappi che hai davvero poco da scherzare, piccola!”

Xavier era il computer della spagnola, ribattezzato da Carmen stessa che aveva l'insana fissazione di dare un nome a tutto. Perfino ai suoi due seni e al suo organo genitale.

Dopo aver digitato la password d'accesso per il wireless, Carmen cominciò a smanettare con il computer digitando delle parole in inglese tipo shame, sorry, Sienna e 2006, cercando qualche cosa che Isabella non capì cosa c'entrasse con il suo capo.

Al diavolo!” esclamò la spagnola tra i denti. “Metto il nome di quella puttanella e siamo apposto!” e scrisse Daisy Wright e Sunday Mirror.

Subito apparve una schermata piena di link riguardanti tutti lo stesso argomento.

Ho messo Google.it per farti leggere anche in italiano, nel caso non capissi tutto quello che quella ha scritto. È ora che tu ti decida a cambiare rotta, Isabella. E capisca che uomo è Jude, nonostante sia il mio attore preferito...” e si allontanò lasciando Isabella a guardare lo schermo del computer in silenzio.

Quando fu sola, o meglio, quando solo Charlie Brown, che le era saltato in grembo poco prima, era presente nella stanza, Isabella prese a navigare. Cominciò dai siti in inglese, ma alcune pagine erano state sostituite da pagine più recenti, altre presentavano foto di Jude con i bambini e una ragazza bionda mentre giocavano sulle scale da qualche parte.

Cominciò anche a cliccare sui siti in italiano e si imbatté in un forum dove erano state pubblicate le traduzioni dei diari di questa fantomatica nanny un po' troppo dedita alla cura della famiglia Law.

Gli occhi nocciola della ragazza correvano sullo schermo veloci, leggendo cose che lei per prima avrebbe ritenuto troppo personali per darle in pasto al primo giornalista.

A quanto pareva Jude, la sua nanny e uno dei suoi tre figli, erano andati ad un concerto di Robert Plant. Una volta finito, nonostante avessero bevuto qualche birra di troppo durante tutto il concerto, fu la stessa Daisy ad andare a prendere una pizza e una bottiglia di vino prima di salire sulla limousine che li avrebbe riportati all'hotel.

'Eravamo già un po’ alticci dal concerto e il vino stava facendo sentire il suo effetto. Jude ed io cominciammo così a parlare dei bambini e del suo lavoro come se fossimo due amici, non come un datore di lavoro ed una semplice impiegata'

Isabella sentì una morsa allo stomaco ricordando la chiacchierata di qualche giorno prima con l'attore. Stava succedendo la stessa cosa con lei? E se fosse stata ubriaca a sua volta, cosa sarebbe successo? Jude si sarebbe calato le braghe anche con lei?

-Magari si è inventata tutto...- cercò di pensare Isabella e continuò a leggere.

'Pensai che se io avevo bevuto e mi potevo lasciar andare anche lui poteva fare lo stesso...'

Le righe cominciarono a susseguirsi. Da una chiacchierata sui figli, sull'essere famoso e su Sienna stessa i due si trovarono a baciarsi e strapparsi i vestiti di dosso. La ragazza raccontava tutto con dovizia di particolari, perfino le abilità sotto le lenzuola di Jude. Cercando di non pensare che quello che stava facendo era un po' morboso, che qualche giorno dopo avrebbe dovuto affrontare Jude di persona, continuò a leggere. Si sentì tradita, ferita da quello che stava considerando più come un amico che come un datore di lavoro. Proprio come Daisy, a quanto pareva.

Lesse tutto quello che riguardava quella che si rivelò solo una grande accozzaglia di descrizioni più o meno velate di rapporti sessuali più o meno reali, di finte dichiarazione e di pippe mentali da quindicenne un po' troppo inappropriate.

Isabella passò dalla curiosità al disgusto in un baleno. Quella ragazza aveva messo su una storia del tutto priva di buon senso e delle regole fondamentali del buon gusto e della buona educazione. Era come se, un giorno, Isabella decidesse di scrivere come, quando e quante volte era stata a letto con uno dei suoi ex e lo facesse leggere a tutti.

Lesse tutta la pagina e alla fine vide altre foto di donne più o meno belle ed eleganti che vantavano una relazione o una sola notte d'amore con Jude.

La più esilarante fu certamente quella di una sedicente modella di ventiquattro anni che diceva di essere rimasta incinta la prima volta che aveva fatto sesso e -guarda caso- il primo uomo con cui era stata era proprio Jude.

Bel modo di essere deflorate” mormorò con un sorriso poco convinto Isabella.

Carmen si avvicinò e guardando il monitor, cogliendo qualche parola simile a quelle in spagnolo dalla pagina in italiano dal quale stava leggendo l'amica, disse, guardando la foto della modella non più vergine per colpa di Jude:

Ah! Ho visto che hai trovato anche la cara e sempre vergine Samantha Burke. Allora? Che ne pensi delle doti del tuo capo?”

Isabella rimase in silenzio e mordendosi il labbro ricordò quello che aveva letto solo pochi secondi prima. Jude non era uno stinco di santo, nonostante lei lo avesse difeso a spada tratta.

Sentì subito la vergogna per aver trattato male il suo amico Jeremy e sospirando, voltandosi verso Carmen, mortificata domandò:

Crei che debba chiedere scusa a Jeremy?”

Carmen annuì piano e precisò:

Credo che tu e lui dobbiate parlare. Non penso che vada più bene quello che state facendo. E lo sai a cosa mi riferisco. Non ci si scopa tranquillamente e si rimane amici. Può succedere una volta. Per sbaglio. Ma quando succede più di una volta è naturale che uno dei due si innamori. E a Jeremy è successo...”

Non capisco” ammise Isabella facendo ruotare la sedia, guardando Carmen negli occhi.

Devi dirgli che non sei innamorata di lui, Isabel. Non è giusto tenerlo appeso ad un filo. So che hai sofferto parecchio. Ma Jeremy non deve pagare quello che non ha pagato quel bastardo. Parlagli a cuore aperto. Digli che non deve insultare chi ti sta vicino. Che gli chiedi scusa per avergli gettato addosso la birra. Ma metti in chiaro che tu e lui non potete stare assieme. Almeno se è questo quello che vuoi...” suggerì saggiamente Carmen.

Isabella guardò la foto divisa a metà. Da una parte la fantomatica Samantha Burke in posa e a destra Jude che guardava l'obiettivo perplesso.

Aveva puntato il dito contro il suo capo, aveva dimostrato di essere una bacchettona. Alla fine lei non era migliore di nessun altro.


Isabella stava in cucina, preparando i sandwich con Rafferty, Iris e Rudy.

Sadie era andata in palestra assieme alla sua migliore amica Kate Moss. Erano da soli in casa e ridevano e parlavano.

Isabel... Che ne dici se dopo guardiamo un film?” chiese Rafferty mangiucchiando una foglia di lattuga.

Ok, vice!” esclamò sorridendo Isabella.

Lo sai che anche papà è vegetariano?” sorrise Iris.

Uhm?” rispose Isabella senza fare ulteriori domande sull'argomento.

Rudy sospirò e disse:

I miei amici mi chiamano mangia erba. A me da fastidio!”

Isabella sorrise e replicò mangiando insalata a sua volta:

Invece è una bella cosa. Sapete che anche io sto diventando una mangia erba?”

Davvero?” esclamarono Iris e Rudy.

Rafferty sollevò gli occhi al cielo e mormorò:

Poppanti! Se la fanno sotto per un nonnulla!”

Hey! Vice! Guarda che non si trattano così i fratelli e le sorelle minori!” sorrise Isabella porgendogli una foglia di lattuga che il maggiore prese e mangiò senza aggiungere altro.

Continuarono a fare i loro panini quando sentirono qualcuno bussare. Tutti e quattro si voltarono verso la porta e videro Jude che con le braccia conserte li osservava divertito.

Papà!” esclamarono felici i tre ragazzi correndo incontro all'attore.

L'uomo li accolse tutti e tre ridendo e li salutò tutti. Poi, sollevando lo sguardo su Isabella che stava spalmando di humus il suo panino, disse:

Salve a lei, nanny Isabel!”

Salve mister Law!” rispose asciutta Isabella senza sollevare la testa dai panini.

I ragazzi non si resero conto dell'atteggiamento freddo di Isabella e Iris, sorridendo, chiese:

Papà! Lo vuoi anche tu un panino? Doppio ripieno, humus, cetrioli, pomodori e lattuga?”

Jude annuì sollevando le sopracciglia e Iris battendo le mani disse eccitatissima, rivolgendosi ad Isabella:

Isabel! Mi aiuti a preparare il sandwich al papà!”

Certo!” sorrise Isabella guardandola sedersi.

Papà! Visto che ci sei tu ed Isabel sta con Iris, andiamo a scegliere un film da vedere assieme?” domandò Rudy guardando il padre con la tipica faccia implorante da bambino.

Jude sorrise e rispose:

E come potrei dire di no ad una faccina simile!” e prendendo in braccio Rudy aggiunse: “Donne! Noi andiamo a cercare un film adatto a tre uomini duri come noi!”

Hey! Non scegliete un film dell'orrore che ho paura!” si raccomandò Iris.

Tranquilla!” la rassicurò Jude. “Non glielo permetterò!” e sparirono nel corridoio che li avrebbe condotti alla sala.

Iris continuò spalmare la fetta di pane con humus e disse:

Lo sai che spero che papà lasci Sienna!”

Isabella si voltò verso la figlia di Jude con tanto d'occhi e quella, innocente come tutte le bambine di dieci anni rispose:

Lei è simpatica. Ed è molto bella. Ma quando il papà sta con lei sembra che alle volte non abbia tempo per noi!”

Succederà spesso. Anche se papà si fidanza con un'altra ragazza!” rispose saggiamente Isabella affettando i pomodori.

Iris scosse la testa e replicò:

Invece no! C'è una persona che avrebbe sia tempo per noi che tempo per il papà!”

Isabella sorrise. Non era figlia di persone separate, ma poteva immaginare che il sogno di ogni figlio fosse quello di vedere di nuovo assieme le persone che gli avevano dato la vita. Stava per rispondere che per i grandi le cose sono differenti che per i bambini e che sarebbe stato difficile che il padre e la madre della piccola si rimettessero assieme, quando Iris la batté sul tempo e disse:

Tu staresti bene con papà, sai?”

Isabella per poco non si mozzò il dito per la sorpresa. Tutto si sarebbe aspettata meno di essere la candidata numero uno di Iris. Sorrise nervosa e rispose:

Tesoro! Il papà è un attore. E io no! E questo è già un grosso, grossissimo problema... Per non parlare del fatto che io lavoro come vostra nanny e magari vostra madre non prenderebbe bene la cosa e mi chiederebbe di andarmene!”

Iris soppesò le parole della ragazza e rispose, con un sospiro arreso:

Oh! Voi grandi la fate sempre difficile. Quando ero piccola il papà e la mamma mi dicevano che non sarebbero mai tornati assieme. Ora tu mi dici che non puoi stare con il papà perché sei la nostra nanny. Licenziati, allora! Semplice no? E quando il papà lascia Sienna lo sposi tu!”

Isabella guardò la piccola Law con le sopracciglia che avevano di nuovo intenzione di arrivare fino alla nuca per la sorpresa. Cercò di essere il più razionale possibile e rispose:

Iris... Le cose non le fanno complicate gli adulti. È che quando si cresce bisogna fare i conti con una cosa che quando si è piccoli non si tiene nemmeno in conto: la realtà. E per quanto io sia onorata della tua proposta, non posso fare quello che tu mi hai chiesto. Non è possibile...”

Sei innamorata di qualcun altro?” chiese seria Iris, quasi credendo impossibile che una donna non amasse suo padre come lei lo amava.

Isabella si morse il labbro e solo in quel momento si rese conto di aver predicato bene ma razzolato malissimo. Fare i conti con la sua realtà significava ammettere che lei si era innamorata di un signor nessun che lavorava nel supermercato vicino casa sua e che non aveva il coraggio di dichiararsi a lui per paura non solo di farlo soffrire, ma di farsi male a sua volta.

Celando il suo amore da poster, sorrise e rispose:

No! Io devo laurearmi. Non ho tempo per pensare all'amore...”

Iris soppesò le parole della nanny e disse:

Bene! Questo significa che c'è tempo per fare tutto!” e sorridendo schiacciando l'ultima fetta sul sandwich aggiunse: “Pronto! Io vado fuori dal papà!” e corse verso la sala dove prima erano andati Jude e i due fratelli della piccola.

Isabella sospirò e sistemò tutto, sentendo le risate di fuori.

Ci mancava solo la bambina con le sue idee da soap opera ed era apposto. Sbuffò sistemando tutto nel frigo strapieno quando sentì qualcuno schiarirsi la voce. Fece capolino e vide dietro l'anta gli occhi azzurri di Jude che rispecchiavano lo stesso sorriso malizioso che stava stampato sulla bocca.

Spaventata?” chiese lui allegro.

NO!” rispose secca Isabella continuando a sistemare le cose dentro il frigo.

Una mano?” chiese Jude porgendole la scatola dei pomodori.

Grazie mister Law!” rispose con malcelato disprezzo Isabella.

Forse fu quella frase che non lasciò dubbi a Jude che serio chiese:

Sei arrabbiata con me, per caso?”

Perché dovrei, mr Law?” domandò a sua volta Isabella mangiando un piccolo pezzo del suo sandwich.

E allora perché non mi dai del tu? È dal primo giorno che ti ho detto di chiamarmi Jude e basta...” replicò risentito Jude.

Isabella deglutì, mandò giù un sorso di Diet Coke e rispose secca:

Una mia amica mi ha fatto leggere delle cose su internet che mi hanno indotto a pensare che io a questo lavoro ci tengo. Non voglio darmi arie da prima donna, ma ad essere onesta, non voglio nemmeno trovarmi con le pacche nell'acqua. E visto che so cosa significa... Ritornerò a dargli del lei mr Law. Perché è meglio per lei e -soprattutto- per me!” e senza aggiungere altro uscì lasciando Jude solo in cucina a pensare che il cambio di rotta di Isabella era di sicuro dovuto alle mille voci circolate quando aveva avuto una tresca con Daisy.

E grattandosi la testa mormorò tra i denti:

Non mi bastava Sadie e Sienna a rompermi le palle per questa storia! Ora anche la nanny dei miei figli! Roba dell'altro mondo!” e prendendosi una birra chiuse il frigo e tornò in salotto, sperando che il clima non fosse freddo come lo era tra Stati Uniti e Russia durante la Guerra Fredda.




Bene!!! ecco il quarto capitolo.

Si parla di una simpaticissima personcina che

è realmente esistita nella vita

del nostro bel Jude e della sua famiglia.

Lungi da me criticare la procace

nanny (-.-”)

ho deciso di riportare parte di quello che

ha raccontato lei stessa

in un suo diario rivenduto al Daily Mirror.

Spero di non aver offeso nessuno.

Nel frattempo fatemi ringraziare chiaretta78 e LaNonnina che

stanno continuando a seguire e recensire la mia storia.

Ringrazio inoltre chi legge ma non recensisce.

Chi ha aggiunto la storia tra le preferite, le ricordate, le seguire e

sulla lista della spesa.

Fatemi sapere che ne pensate.

È davvero importante per me.

Un bacio.

Alla prossima.

Niniel.

   
 
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