I'm in the
basement… you're in the sky
Fall into you, is all I seem to do
When I hit the bottle
'Cause I'm afraid to be alone
Tear us in two, is all it seems to do
As the anger fades
This house is no longer a home
Don't give up on the dream,
Don't give up on the wanting
And everything that's true
Don't give up on the dream,
Don't give up on the wanting
Because I want you too
Because I want you too
Because I want you too
Because I want you
Because I want you
Because I Want You – Placebo
-Vincent… Sarebbe… La prima
volta che…-
-Non ti preoccupare…-
Doveva guadagnare tempo.
Era spaventata, ma anche
stupita da quella richiesta.
-Aspetta un secondo! E se
facessi qualcosa di sbagliato? Insomma... So già che mi odieresti!-
-Non ti odierei, Yuffie...-
Le accarezzò la guancia e le
sorrise.
-Aaah!!! Smettila, Vinnie, mi
confondi! Così non ci capisco più niente!- sbottò, nascondendosi nel suo petto
ed arrossendo.
Si limitò ad accarezzarle i
capelli e sorridere ancora.
-Non posso...- mormorò la
ninja.
-D’accordo...-
Silenzio pesante.
Si allontanò e lo osservò:
sembrava imperturbabile... Forse non se l’era presa...
-Se lo faccio da me viene fuori
un disastro! Yuffie...-
-Non fare quella faccia da cane
bastonato, su...- si arrese la ragazza, afferrando le forbici.
Certo, si era sempre tagliata i
capelli da sola, ma non per quello era una parrucchiera!
Sbuffò, osservando l’oggetto.
-Grazie, Yuffie!- esclamò l’ex
Turk, dandole le spalle e sedendosi sul bordo della vasca.
-Non capisco perché tu voglia
tagliarli per forza... Insomma, a me piacciono i tuoi capelli, sono molto più
belli dei miei!- ribatté Yuffie, passando le dita tra i capelli umidi.
E anche più lunghi dei suoi...
-Mi danno fastidio.- sibilò
lui, secco.
Scoppiò a ridere, ricordandosi
di come, spesso, i vecchietti l’avessero scambiato per una donna decisamente
molto alta...
-E non ridere! E’
imbarazzante!- sbottò Vincent –Avanti, taglia!-
-Hail, Weiß!- esclamò la principessa, posando le forbici
e continuando a giocherellare con i suoi capelli.
-Cosa stai facendo?-
-M’immergo nei ricordi...- confessò. –E schiatto
d’invidia...-
-I tuoi capelli sono splendidi, Yuffie...- ribatté lui,
in tono più gentile.
Strano... Di solito non le faceva mai complimenti...
Tagliò la prima ciocca.
La bara.
La prima volta che l’aveva visto era in una bara.
E il suo sguardo era così disperato da farle male.
Aveva lo sguardo di un animale ferito, spaventato e
furioso allo stesso tempo.
Ed emanava la luce oscura della vendetta.
Ma quando aveva accennato a quella donna, la madre di
Sephiroth, quello sguardo duro ed impenetrabile si era addolcito.
Aveva pensato che l’amore doveva essere qualcosa di
bellissimo.
Lui, nonostante la sua disperazione, l’aveva fatto
semprare una delle cose per cui valesse realmente la pena stare al mondo,
vivere...
... e di morire.
Alla luce del giorno aveva notato la sua fragilità e la
profondità dei suoi occhi cremisi.
Ma aveva veramente iniziato a comprenderlo solo dopo la
sua trasformazione in Galian Beast.
Il suo lato più bestiale e, nel contempo, quello più
umano.
Il suo grido...
Tutto il suo dolore, la frustrazione, la vergogna, la
paura...
Nei suoi occhi c’era tutto questo.
Senza barriere, senza maschere, senza inutili recite.
Lo aveva visto com’era realmente.
Non l’aveva spaventata. Al contrario...
-Eri così affezionata ai miei capelli?- le chiese,
asciugandole le lacrime.
Scosse la testa: -I ricordi che vi sono legati fanno
troppo male... Ma... Passerà, non preoccuparti... Passa sempre...- mormorò,
poggiando le forbici su un ripiano e guardandolo. –Bé, nonostante tutto, non ho
fatto così schifo...-
Non aveva esagerato... In fondo, le piacevano di più un
pò lunghi... Però faceva un pò senso, vederlo così...
Sembrava... Ringiovanito?
-Sei contento? Ti ho fatto il taglio di Cloud!- esclamò,
scacciando le ultime lacrime e tendendogli uno specchio.
-Grazie...-
Si mise a spazzare via i suoi capelli, che avevano
completamente ricoperto il pavimento del piccolo bagno.
Prima o poi sarebbero ricresciuti...
-Che cos’è che fa male, Yuffie?-
Posò la scopa in un angolo e gli si sedette accanto. Fece
un respiro profondo e tentò di ordinare le proprie idee.
-Non lo so... Da quando ti ho conosciuto... Io... Quando
veramente ho capito chi eri... Ecco...- sospirò nuovamente. Era troppo confuso,
così... –Mi fa male... Qui.- sussurrò, posandogli la mano sul proprio cuore.
Lo vide arrossire violentemente: - Ah. Proprio qui?
Perché non un pò più in alto?- balbettò, imbarazzato.
-Credo che sia perché c’è il mio cuore, proprio lì...-
-Yu? Credo che sia più che opportuno mettere un pò
d’ordine, visto...- s’interruppe per baciarla.
Un bacio calmo, dolce, ben diverso dall’ultimo che si
erano scambiati.
La strinse a sé, semplicemente sorreggendola, senza
forzarla.
E interruppe lentamente il bacio.
-Stai meglio?-
Gli sorrise: -Di secondo nome fai Raphael?-
L’ANGOLO DEI MALATI DI MENTE
La luce oscura della vendetta!!!
Vincent: Ora che sai cos’è un ossimoro, non ti gasare...
Uffi...
Vincent: E poi, non ci siamo baciati un capitolo fa?
Ma che pignolo! Insomma, non era mica un vero bacio! Non
hai neanche partecipato!
Di secondo nome fai Raphael?
Ovviamente, alludo al fatto che i baci dell’arcangelo
Raffaele (in Angel Sanctuary) sono curativi! (personalmente, non ho mai
provato...)
Ok, lo so, è un’idiozia, ma non sapevo come finire il
capitolo...
Il flashback è scaturito automaticamente dalla mia
penna... Trovo che ci stia bene...
La canzone sembra non c’entrare nulla, ma, se l’ascoltate
mentre leggete questo capitolo, scoprirete che non è vero!
Ovviamente, fatemi sapere che ne pensate, visto che
sapete benissimo che, senza le mie sei/sette recensioni a capitolo non
aggiorno!