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Autore: Unforgiven_Ice_Girl    30/07/2012    3 recensioni
La vita di Lena, raccontata in prima persona. Una ragazza che vuole diventare donna in fretta e nasconde dietro una maschera le sue paure, insicurezze, i suoi pensieri. Una persona che cerca di distinguersi per raggiungere un traguardo personale, provando ad affrontare le sue debolezze, spesso anche invano.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi pesantissimi e li devo stropicciare, come faccio ogni mattina. Lo so che non dovrei farlo, perché i microbi potrebbero passare dalle mie mani ai miei occhi, che sono molto delicati… però ho bisogno di farlo! Altrimenti vedo tutto appannato, più del solito, visto che sono miope. Sbadiglio aprendo la bocca come fossi un leone, mi sento i muscoli tutti pesanti e non ho idea di che giorno sia. Sposto il viso un po’ in avanti e prendo in mano il mio cellulare. Sono le 9.30. Questo vuol dire che ho dormito per circa 9 ore? Wow! Potrei partecipare al Guinness World Record, mi darebbero sicuramente un premio. Sbadiglio di nuovo e provo ad alzarmi. I miei muscoli sono decisamente più stanchi di me! Vado verso il bagno e quasi mi spavento guardando la mia immagine allo specchio. I capelli sono raccolti in una coda ma sono comunque scompigliati. Gli occhi non riescono a rimanere completamente aperti e mi sono venuti anche un po’ di brufoli.
Ogni giorno la solita tragedia. E’ orribile alzarsi dal letto. Metto a scaldare un po’ di latte e un po’ di caffè, ho intenzione di prepararmi un cappuccino. Come tutte le mattine. Non sono molto originale. Poco zucchero come sempre. La vita è amara, quindi anche il caffè del cappuccino deve esserlo. Mentre faccio colazione mi arriva un messaggio sul cellulare.
 

Buongiorno Bellissima. Dormito bene? Io non ho dormito.
Avevo paura di sognare. Come si fa a fare un sogno
se l’hai appena vissuto un sogno?

 
Sì, tu hai vissuto un sogno. Io un incubo però. Un appuntamento disastroso. I miei mi hanno detto che devo trovarmi nuovi amici, così li sto cercando. Amici. Nient’altro. Ma tutti hanno un secondo fine. Questo tipo con cui sono uscita ieri, Ricky, mi ha portata a cena fuori. Pizza. Il mio piatto preferito. All’inizio sembrava anche un ragazzo dolce. Dopo la cena abbiamo deciso di fare una passeggiata. Eravamo nel parchetto poco illuminato verso il centro e ci siamo seduti su una panchina. E all’improvviso mi ha messo una mano sopra la coscia e tentava di tirarmi su la gonna! Io gli ho detto semplicemente che non volevo, sono stata sincera. Lui ha tolto la mano da lì e ci siamo baciati. Niente male, almeno quando baciava. Era il mio primo bacio. In realtà non lo era, ma era come il primo bacio per me. Il mio ex non baciava molto bene, era piuttosto imbranato. E poi non lo amavo. Quindi non posso definirlo un vero bacio, no? Poi sono uscita con la mia cotta delle elementari. Quando ci sono uscita non era più la mia cotta, però mi ha baciata. Però non era un vero bacio, era più un bacetto tra due amici di vecchia data. Un’altra volta ero stata baciata da Philip, il ragazzo che era venuto in vacanza per dieci giorni accanto a casa mia. Ma sapevamo che prima o poi sarebbe dovuto ripartire, non era niente di serio. E comunque neanche il bacio di ieri con Ricky era serio. Per me non aveva alcun significato. Dopo che ci siamo baciati ho cominciato a dire che dovevo tornare a casa perché oggi sarei dovuta andare a fare da baby sitter a dei bambini. Non era vero, ma almeno era una buona scusa. E ora lui mi manda messaggini senza senso. E io non voglio rispondergli. Gli risponderò durante la giornata, quando avrò qualche idea decente.
 
Apro l’armadio e comincio a selezionare i miei vestiti. Questa maglia è da bambina. E questi pantaloni pure! E questa t-shirt? La dovrei buttare, è troppo larga. E poi è rosa confetto, io non li indosso più questi colori da poppante!
Dopo una quindicina di minuti di attento studio del mio guardaroba, riesco a trovare dei vestiti decenti. Ed eccomi qua che mi guardo allo specchio. Top grigio che mette in risalto il mio seno. Un tempo mi sarei vergognata di mostrarmi così, ma ora non più. Sono un’adulta.Poi una gonna stretta nera, sopra il ginocchio. E poi ballerine nere. Sistemo i capelli, li sciolgo e li spazzolo. Un ciuffo di capelli quasi mi copre l’occhio sinistro. Sono quasi neri i miei capelli, hanno qualche riflesso un po’ più chiaro, tipo sul castano. Matita nera agli occhi, fondotinta per coprire le occhiaie. Sembro quasi una donna d’affari! Sono pronta per andare a trovare il mio migliore amico Lucas, ho parecchie cose da raccontargli!
 
Sono in piedi davanti a lui, con i miei occhiali da sole. Con un gesto veloce li sistemo tra i capelli.
"Ciao Lucas. Devo raccontarti una cosa! Assolutamente! Sai, è che mi servirebbe tanto un tuo consiglio! Ieri sono uscita con questo Ricky… mi chiedo perché sono tutti depravati questi ragazzi d’oggi, ti salvi solo tu! Dunque sono uscita, ho messo pure i tacchi per lui, ed è stato sempre a fissarmi il mio corpo! Ci mancava solo che metteva la lingua di fuori come un cane e cominciasse a sbavare! E stamattina mi ha pure mandato un messaggio… Senti che roba! Buongiorno bellissima! E certo, lui non è abituato a vedere così spesso una ragazza! Dormito bene? Io non ho dormito, avevo paura di sognare, come si fa a fare un sogno se l’hai appena vissuto un sogno?" e scoppio in una risata sonora.
Mi ricompongo e metto una rosa rossa nel vasetto dei fiori.
"Mi manchi, sai..." do un bacio alla foto sulla lapide e mi giro per andarmene. Lui è Lucas. Il mio migliore amico. E mi manca da morire tutto di lui. Lascio il cimitero e torno a passi lenti verso casa, nascosta dietro i miei occhiali scuri e i miei vestiti da adulta.
  
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