Titolo: Kiss me

Pairing: Narry, accenni Louis

Conteggio parole: 1156

Totale punti: 13

«No, assolutamente no! Zayn, non chiederò a Eleanor di venire al ballo con me, mi hai capito? No, nemmeno nel migliore dei tuoi sogni!» Niall Horan, quinto anno Tassorosso, continuava a scuotere la testa mentre il suo migliore amico lo trascinava per i corridoi della scuola, per niente toccato dalla commedia che stava mettendo su.
«Eccola.» disse solo quando giunsero davanti alla sala grande, dove un gruppetto di studentesse di Beauxbatons chiacchierava davanti a una tazza di tè. Niall divenne improvvisamente rosso, e riprese a balbetterà scuse e improperi sotto voce. Zayn, sbuffando, lo spinse senza tante cerimonie verso il tavolo delle ragazze «non tornare se non le hai chiesto di venire con te.» lo minacciò prima di uscire a grandi passi, una mano già in tasca a cercare il pacchetto di sigarette.
Niall rimase un attimo davanti all'imponente portone d'ingresso, poi sospirò e si decise a raggiungere le ragazze, attirando poi l'attenzione di Eleanor sgranchendosi la voce.
«Oui?» la ragazza si girò verso di lui e gli sorrise, e Niall si sentì un attimo incerto sulle proprie gambe. Eleanor era la creatura più bella che avesse mai visto, con i capelli mossi e gli occhi verdi tanto enormi da sembrare sempre spaventata. Si era innamorato di lei il giorno in cui l'aveva vista arrivare con la sua delegazione dalla Francia, ma non aveva mai avuto il coraggio di rivolgerle la parola.
«Ehm... Ciao... Sono Niall, non credo che tu mi conosca, io... Certo che non mi conosci.» borbottò il ragazzo impacciato, passandosi una mano dietro al collo. Le amiche di Eleanor lo fissavano ridacchiando e sussurrando tra di loro, lei continuava rimanere in attesa, con un sorriso di cortesia.

«Io... domani sera c'è il ballo e...» ricominciò allora a parlare, sempre più in imbarazzo «so che tu sei libera... cioè, non è che ti seguo. Solo... mh... mi chiedevo... vuoi venirci con me?» la domanda, sparata in fretta e con le parole accavallate, fece scoppiare a ridere il mal voluto pubblico, e imbarazzare – se possibile – ancora di più il Tassorosso.

«Certo. A domani!» e oltre ogni previsione, Eleanor gli sorrise e gli sfiorò un braccio. Niall si sentì per un istante l'uomo più felice del mondo, si voltò e tornò indietro quasi di corsa verso il giardino.

**

«Sono uno stupido» borbottò, forse per l'ennesima volta, prendendo un sorso di burro birra. Erano in un'aula in disuso, lui con Zayn e Louis Tomlinson, Grifondoro all'ultimo anno, arredata con due poltrone che avevano visto tempi migliori, un tappeto di fortuna e le chiacchiere dei ragazzi. In quel momento Harry Styles, prefetto Serpeverde, entrò nella stanza e si tolse il mantello, gettandolo malamente su uno dei banchi addossati sul fondo.

«Di che si parlava?» chiese allegro, sistemandosi tra le gambe di Louis. Nessuno, in quella strana combriccola, aveva mai capito bene quasi Louis e Harry si erano messi insieme, né tanto meno il momento in cui avevano fatto coming out. Tutti però, seguendo una tacita regola di tolleranza zero, avevano accettato la stramba storia e tirato avanti come se nulla fosse.

Intervenne Zayn, che sbuffò accendendosi una sigaretta «Del fatto che Niall è uno stupido.»

«Uno dei miei argomenti preferiti, in pratica.» scherzò il Serpeverde, beccandosi un'occhiataccia dal diretto interessato e una botta in testa dal suo ragazzo «e quale sarebbe l'evento scatenante che ti ha portato a questa ingestibile consapevolezza?»

Nemmeno questa volta Niall riuscì a rispondere, perché Louis lo fece al posto suo «Ha invitato la francese al ballo.»

«Quale?»

Zayn soffiò via una nuvoletta di fumo «Eleanor.»

«Sexy» considerò allora, beccandosi una nuova botta. Sbuffò e si sporse verso Niall «è un vero peccato che ti abbia umiliato davanti a tutti rifiutandosi, vero?»

Niall lo fulminò con lo sguardo: lui e Harry non erano mai andati particolarmente d'accordo, ma quella sera era peggio di una donna mestruata «veramente» si costrinse a dire, con aria di superiorità «ha accettato.»

«Non sapevo fosse cieca» riprese allora Harry, con una risata «o forse è solo stupida.»

Per un momento il Tassorosso ebbe voglia di avventarsi su di lui e tirargli un pugno, ma la voce di Liam, che entrava in quel momento nella stanza, distrasse tutti: «fate i bravi, bambini.» scherzò mentre li raggiungeva. Era il più maturo, nella strana combriccola, e non di rado gli veniva affidato l'ingrato ruolo di paciere. O arbitro, quando le cose si facevano davvero difficili.

«Dove sei stato?» chiese Zayn, facendogli posto accanto al fuoco.

«In giro. Sono venuto a chiamarvi, zia Minerva ha deciso di fare un controllo a sorpresa nei dormitori.» annunciò, accettando di buon grado un sorso di burro birra.

«E tu questo lo sai perché...?» fece Harry, completamente accomodato contro il busto del suo ragazzo.

«Perché ero con la Peazer, quando le è arrivato il gufo.»

Harry scoppiò a ridere «te la fai ancora con quella di Divinazione? E bravo al piccolo Liam!»

L'altro scosse la testa come a schernirsi, poi si alzò e diede una mano a Zayn «tutti a letto. Di corsa.» raccomandò, uscendo. Louis e Harry raccolsero le loro cose e uscirono in silenzio, Zayn gli fece un cenno con la mano e Liam gli sorrise «non vieni?».

«In un minuto.» rispose il Tassorosso, che stava sistemando dei libri nella cartella. Nemmeno si accorse che, qualche istante dopo, la porta riprese a cigolare mentre si apriva.

«Allora, piccolo Niall, perché sei tanto stupido?» Harry, sull'uscio della porta, lo guardò maliziosamente mentre lo prendeva in giro, in un modo che fece sentire Niall minuscolo e inutile.

«Per nessun motivo. Dov'è Louis?»

Harry si strinse nelle spalle «sulla strada per il dormitorio. Allora, è Eleanor che ti spaventa? Ansia da prestazione?» continuò a stuzzicarlo, avvicinandosi lentamente fino al camino morente.

«Smettila, Harry.»

«Voglio aiutarti. Esserti amico.» rispose sgranando gli occhi il Serpeverde, mentre si fermava a una spanna dall'altro ragazzo «allora? Paura di non riuscire a farla divertire a dovere?»

«Va a dormire, Harry.» la voce di Niall tremava, mentre la mano del Serpeverde cominciava a delineare i contorni della manica del suo maglione.

«Paura, Horan?»

«Ti piacerebbe.»

Harry rise, annuendo «Voglio aiutarti. Hai mai baciato una ragazza?» Niall rimase in silenzio, deglutendo quando la mano del Serpeverde si posò sul suo fianco «allora è di questo è che hai paura. Posso insegnarti, se ti va.»

Nuovamente il Tassorosso rimase in silenzio, poi scosse la testa impercettibilmente «dovresti sul serio andare a dormire.»

«Sei scortese, Horan. Non vi insegnano niente in quel centrifugato di pezzenti e buoni a nulla che alcuni si ostinano a chiamare Casa?»

Niall sorrise «E da voi, Styles? Sono solo capaci di insegnarvi la stronzaggine?» Niall si allontanò a passi lenti, scuotendo la testa «fottiti.» mormorò infine, girandosi per andare via.

Harry sorrise, poi allungò una mano e lo fermò «complimenti, sei stato quasi convincente.» disse compiaciuto. Poi, senza aggiungere altro, poggiò le labbra su quelle del Tassorosso, e non ci fu più tempo per parlare.

N.A. OneShot scritta per le prime #TheGayslimpiadi. C'è un celebre scambio di battute, alla fine, copiato da mamma Row :D