!OneShot partecipante alle prime #TheGayslimpiadi. Giorno #1: Harry Potter AU
"Ricordava ancora quando, alla fine del terzo anno, lo aveva baciato sul binario, prima di correre verso sua madre e tornare a Londra. Non c'erano stati abbracci, quella volta. In realtà non c'era stato nulla di più profondo di uno sfioramento di labbra, inatteso quanto dolce, e poi un sorriso, che aveva sconvolto e confuso Harry per tutta l'estate. Louis, ripensandoci, non riusciva a credere dove avesse trovato la forza per farlo, e si accontentava di ringraziare il caro vecchio Godric per il coraggio innato."

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«Hai una sigaretta?» chiese allora, mettendosi comodo contro la spalliera del letto. La testa gli girava davvero tanto, ma grazie a un infuso di Madama Chips - che sperava vivamente essergli stato somministrato con un cucchiaio diverso da quello del ragazzo delle pustole - già si sentiva meglio.
«Tomlinson, eh? Quel bolide ti ha preso proprio in pieno, avrei scommesso che saresti svenuto almeno per tre giorni.» il nuovo arrivato si avvicinò al letto sorridente e con una mano tra i capelli.
Harry alzò gli occhi al cielo «avresti perso un sacco di soldi. E voglio una sigaretta.» si decise a ripetere.

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Harry rise, annuendo «Voglio aiutarti. Hai mai baciato una ragazza?» Niall rimase in silenzio, deglutendo quando la mano del Serpeverde si posò sul suo fianco «allora è di questo è che hai paura. Posso insegnarti, se ti va.»

!OneShot partecipante alle prime #TheGayslimpiadi. Giorno #2: PROMPTS! (teen!AU prompts)
Di certo, nessuno avrebbe mai potuto dire che Niall non fosse un bravo ragazzo. Non aveva di certo la media più alta della scuola, e sicuramente non viveva di sole casa e chiesa, ma era il genere di ragazzo che i genitori potevano vantare davanti agli amici. Carino senza essere eccessivo, simpatico ma non squallido, musicista con la voglia di iscriversi a Legge, Niall era esattamente il genere di ragazzo che non aveva mai dato alcun tipo di problema.

!OneShot partecipante alle prime #TheGayslimpiadi. Giorno #2: PROMPTS! (teen!AU prompts)
Quando Zayn era stato cacciato anche dalla sua seconda scuola, aveva intelligentemente valutato la possibilità di andare via di casa e farsi una vita come spogliarellista in un Gay Club: bei ragazzi, sesso pagato e nessuna responsabilità. La signora Malik, però, non era tanto d'accordo, e ben presto il diciottenne si ritrovò davanti al collegio maschile di St. Patrick con una orribile giacca di tweed e una lettera di ammissione tra le mani.

!OneShot partecipante alle prime #TheGayslimpiadi. Giorno #2: PROMPTS! (prompts generali/!AU The Hunger Games)
«Prometti che non ti dimenticherai mai di me, se dovessi essere preso. Se dovessi morire... prenditi cura di mia sorella. Innamorati, vivi la tua vita. E, ti prego,» Harry si fermò un attimo «fai in modo che i tuoi figli, e i loro figli e quelli dopo ancora non debbano vivere in questo mondo.»

!OneShot partecipante alle prime #TheGayslimpiadi. Giorno #2: PROMPTS! (THG!AU general prompts)
Non posso farcela, Louis. Non posso entrare in quell'Arena. - Harry aveva ormai cominciato a piangere, per sé, per i suoi genitori, per Louis e per loro.
No, no, no, amore guardami. - Louis lo cullò per qualche istante tra le sue braccia, poi gli asciugò le lacrime con la punta delle dita e lo fissò dritto negli occhi – tu puoi farcela. Tu devi farcela, Harry, mi hai capito? E quando tornerai staremo bene, saremo felici. Io sono qui, Harry. Mi senti? -

!OneShot partecipante alle prime #TheGayslimpiadi. Giorno #3: DRABBLES!
La prima volta che Louis vide Harry all'entrata del comprensorio, pensò che lui, quel tipo, se lo sarebbe sposato.

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- Tu non... non... mi piaci. -
Louis sorrise, poi gli posò un bacio sulla guancia – non provi nulla? - un altro bacio, uno sul collo, sulla fronte. Harry tremava, combattuto. Le emozioni erano troppe, e non era convinto di poterle gestire. Non era convinto di volerle gestire.

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- Devi parlare con lui. - disse d'un tratto Niall, girandosi a guardare il ragazzo che gli stava di fianco e gli accarezzava pigramente un braccio. Harry alzò la testa, facendo quasi cadere il posacenere in bilico sul comodino.
- Ho bisogno ancora di un po' di tempo. -