UNA SETTIMANA DOPO:

I funerali dei genitori di Tommy erano ormai stati svolti. Ogni giorno Adam accompagnava il suo migliore amico nella tomba di famiglia, dove erano stati fatti seppellire.

Il dolore stava bruciando l'anima di Tommy, che si era chiuso in se stesso e non diceva più una parola. 

I genitori di Adam avviarono le pratiche per far sì che Tommy rimanesse con loro, ce l'avevano fatta. Tommy fu il benvenuto in casa Lambert. 

Leila ed Eber, lo trattavano così come trattavano Adam e Neil, questa era una cosa molto positiva. 

Tommy era felice di vivere con loro, almeno sarebbe stato in buona compagnia. Amava passare del tempo con quella famiglia,sopratutto con Adam.

I due condividevano la camera e ogni sera Tommy si apriva ad Adam proprio come un libro.

TRE MESI DOPO:

Prima di dormire, Adam si sedeva sul bordo del letto di Tommy e insieme parlavano, parlavano di tutto...

Adam:"Ehi Tommy..."

Tommy:"Adam..."

Adam:"So che sono passati solo tre mesi, e brucia ancora, lo so. Ma..Loro non avrebbero voluto vederti così. Ti avrebbero spronato, come sto cercando di fare io..Perchè sai, la vita deve andare avanti Tommy, è così per tutti, ed è dura a quest'età vivere senza i genitori, ma se ti chiudi in questo silenzio, non fai che peggiorare la situazione. Devi...Essere forte, la vita è fatta anche di dolore. Devi aprirti Tommy, non solo a me, anche agli altri! Devi riprendere ad avere la tua vita sociale di prima, almeno per distrarti un pò, o almeno per non tenerti tutto dentro..."

Tommy:" Hai pienamente ragione, però...Io...Mi sento in colpa.."

Adam:"In colpa? E perchè?"

Tommy:" Perchè quella sera ho avuto una piccola discussione con mia madre. Quella sera, lei mi aveva chiesto di andare con loro, ed io ho insistito con un amaro NO."

Adam:" Non fa una piega Tommy...Se quella sera saresti andato, saresti volato via anche tu..."

Tommy:"Lo so, ma...Quella sera è come...come...non lo so...Insomma, non ho potuta neanche dirgli CIAO."

Adam:"Tommy, la morte non avvisa..."

Tommy:"Si, lo so...Ma, se quella sera io non avessi fatto lo stronzo, se non avessi litigato con mia madre...Non so...Forse non avrei tutti questi sensi di colpa che mi bruciano l'anima.

Adam:"Tommy, tu non devi farti i sensi di colpa. Non è successo per colpa tua. E, i litigi tra mamma e figlio..Bhè, ci sono sempre..."

Con queste ultime parole, si addormentarono.

QUATTRO ANNI DOPO: (Adam 18 anni e Tommy 19)

Finalmente avevano finito la scuola. In questi ultimi anni le cose per Adam non erano andate molto bene.

Vittima del bullismo a scuola. Era diventato complessato, si vedeva troppo brutto e grasso.

Invani i tentativi di farli cambiare idea, ormai si era fissato.

Tommy in gli fu vicino.

Tante cose erano cambiate in Adam. 

Un pomeriggio, mentre tutti erano in salotto a guardare le televisione, Adam dichiarò qualcosa, di..Importante.

"MAMMA, PAPA', NEIL, TOMMY...IO...SONO GAY"

Tommy abbassò lo sguardo. I suoi genitori e suo fratello, scoppiarono a ridere.

Adam:"Che avete da ridere! E' una cosa seria!!"

Eber:"Figliolo sappiamo che è una cosa seria, ma noi stiamo ridendo, perchè..."

Leila:"Davvero credevi che non ce ne fossimo accorti? Dai Adam..Lo abbiamo capito già da quando avevi 16 anni..Aspettavamo che tu ce lo dicessi." 

Adam:"D-davvero per voi, non ci sono problemi?"

-Certo che no!- risposero in coro.

Ricordatevi di recensire, ci tengo molto C: