Vi è mai capitato, di suonare o di ascoltare qualche musica solo strumentale?
Vi è mai capitato, mentre questo tipo di musica vi entrava nell’anima, di sentire una storia dal vostro cuore?
Allora, capirete da cosa può nascere questa storia...


Campanella, cuffie nelle orecchie, cappuccio su perchè fuori ha cominciato a piovere. E uno sguardo, prima di uscire dalla classe. Occhi che s’incontrano, guance che arrossiscono.
La musica che comincia a mettere radici nel cervello.
Era insensato, insano e morboso, quello che c’era tra loro. Non erano neanche sicuri di sapere i rispettivi nomi, pur essendo nella stessa classe.
Sguardi ogni tanto, vedere le rispettive teste che si voltavano nello stesso istante l’una verso l’altra, avvicinarsi casualmente durante le lezioni, frasi normali, qualche battuta, sorrisi che, si vedeva, erano dedicati solo l’uno all’altra.
Quando lui sorrideva per finta, aveva decine e decine di fossette per fingere di sentirsi più felice, ma quando sorrideva per lei scomparivano: era felice davvero.
Quando sorrideva lei, per gli altri, aveva una punta maligna o sarcastica. Quando sorrideva per lui, era soltanto dolce.
Se avevano sperato in qualcos’altro? Ah si, certo. Però, semplicemente, era una speranza così bella che non ci credevano neanche loro. E allora la riponevano in un cassetto che profumava di rose e polvere, uno di quei cassetti che riapri qundo sei vecchio per vedere cosa hai cercato di lasciarti alle spalle ma non ti abbandonerà mai.
Lei uscì dalla classe. La professoressa di italiano si riscosse. Non era normale che continuasse ad immaginare la vita di ogni suo alunno quando vedeva qualcosa di strano tra loro, pensò rimettendo la roba nella sua borsa di pelle. Si affacciò alla finestra. Un piano e varie gocce di pioggia sotto, lui stava salendo sul motorino, e un secondo prima di partire si guardarono. Un sorriso tra urla, risate e motorini.
Fantasie, certo, però...

Note:
Non vi so seriamente dire da dove mi è uscita, Yiruma fa brutti scherzi. Non trucidatemi!!!
Bia