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Autore: NoahOfTheAshes    05/08/2012    4 recensioni
Tratto dal capitolo I:
"...Camus non incrociò Milo per il resto della giornata. Non lo vide comparire davanti all’entrata del suo tempio, la sera, i capelli dello stesso colore del sole al tramonto, il volto sereno, come quello di un bambino. Non sentì il suo profumo di mare e sabbia mentre gli si accoccolava contro, la notte, sotto le lenzuola fresche. E neppure si risvegliò, la mattina seguente, con il capo affondato in una cascata di seta dorata e il rumore di un respiro ancora intrappolato fra le reti di Morfeo..."
Tratto dal capitolo III:
"-Non so e non voglio sapere nulla. Per favore, vogliamo continuare a giocare? Se ci penso un solo minuto di più mi si blocca la crescita…-
-Kanon, a trent’anni la crescita è già bloccata-
-Non era di altezza che parlavo- Ghignò all’espressione fra il disgustato e il divertito dell’altro. –Rilancio- Concluse, posizionandosi più comodamente sulla sedia..."

Piccole storie di piccoli pezzi di vita. Tutti diversi, vissuti da persone diverse, ma in fondo più vicini che mai.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Di scommesse e lavatrici

Innanzitutto chiedo scusa per l’immenso ritardo. Avrei voluto aggiornare molto prima, ma come alcuni di voi sapranno ho avuto un sacco di problemi. Primo fra tutti, la pigrizia e la mia perdita totale di ispirazione. A questo punto mi chiedo se non sarebbe più pratico accettare richieste. (Proposte aperte, signore e signori, fatevi avanti!)Secondo, il mio vecchio pc ha deciso di abbandonarmi premendo il tasto dell’autodistruzione e portando con se la scheda video. Ergo, niente pc per un bel po’ di giorni. Bella storia. Terzo, the last but not the least, la connessione internet. Mi sono presa delle ferie, giusto per staccare un pò. Ovviamente avevo portato con me una chiavetta internet ma… No. Non ha voluto funzionare e, quando ha deciso di farlo, dovevo già rinnovare l’abbonamento. Insomma, ho deciso di rinunciare ed aspettare il momento più opportuno per aggiornare la mia storia. Vi prego sinceramente di perdonarmi. Cercherò di impegnarmi molto di più, lo prometto. Vi adoro.

Concludo ringraziando Moncherie per avermi inserita fra i suoi autori preferiti (sono rimasta a bocca aperta, ancora grazie!), Petitecherire  che continua a seguire questa orribile raccolta (e per sopportare le mie continue recensioni :P ), _Sherry_  per aver inserito “Saraba” fra le preferite, e tutti coloro che semplicemente leggono le mie storie. Grazie.

 

[Di scommesse e lavatrici ]

 

 

Prompt: Crash, lust, cards;

Pairing: Leo Aiolia, Gemini Kanon, Sagittarius Aiolos, Gemini Saga;

Rating: Giallo;

Warning: One-shot (828 parole); Ipotetico post Hades. Mi servivano questi personaggi, altrimenti determinate battute non avrebbero avuto lo stesso effetto. Inoltre la mia mente malata purtroppo concepisce i finali tristi solo di rado. E come potrete sicuramente notare, qui vivono tutti felici e contenti. (Solo per questo sarei obbligata a mettere “AU” fra i warning. Bah! ) Insomma, situazione paradossale che non mi convince affatto, ma con personaggi che si prestavano bene al gioco. Per sicurezza, inserisco anche un OOC. I giudici sarete voi, però.

 

 

 

-Credi ne avranno ancora per molto, quei due?-  bofonchiò un titubante Aiolia, carte alla mano e sguardo insondabile.

Los…Los, rallenta, non così veloce…”

-Non so e non voglio sapere nulla. Per favore, vogliamo continuare a giocare? Se ci penso un solo minuto di più mi si blocca la crescita…-

-Kanon, a trent’anni la crescita è già bloccata- 

-Non era di altezza che parlavo-  Ghignò all’espressione fra il disgustato e il divertito dell’altro.  –Rilancio-  Concluse, posizionandosi più comodamente sulla sedia.

“Si!…Continua…”

-Che schifo!- sbottò Aiolia, portandosi una mano a coprire il volto. -Ci sto, vedo-  Aggiunse poi, lanciando in malo modo le fiches sul tavolo. –Dai le carte-

Kanon eseguì, ordinando una accanto all’altra le prime tre del mazzo. Entrambi gli sfidanti si chiusero in un silenzio di tomba analizzando la propria mano.

“Saga…Saga, se fai così… Non so quanto…”

-Allora, ti decidi o no? Io di rimanere qui tutta la notte non ne ho proprio l’intenzione, sia chiaro!- Sbottò l’ex generale di Poseidone, mentre si massaggiava nervoso le tempie.

“Lascia fare a me, fidati…”

Cercando in qualche modo di sovrastare gli ambigui cigolii e tonfi secchi provenienti dalla stanza accanto, il Leone tuonò: -Rilancio!-

-Vedo- Rispose con tono altrettanto alto l’altro, unendo la puntata al piatto. – Che poi mi chiedo. Una camera come tutte le persone normali, no? Cos’ha la lavanderia di così affascinante?- Scoprì infine la quarta carta.

-Vallo a chiedere a loro, se vuoi. Io ti aspetto qui-  Propose candidamente.

-Ah, ah. Simpatico, Simba- Sorrise poco convinto Kanon. -Check-

“Saga, credo che stia per…” “Anch’io…”

-Check!-  Guardò l’avversario scartare prima una carta dal mazzo, poi, lentamente voltare il river.

“Aiolos!”

Sbuffò innervosito, Aiolia, posando silenziosamente alcuni dischetti laccati di rosso accanto all’enorme mucchio che imponente riposava in mezzo ai contendenti. - Rilancio di due. A te- Impallidì notevolmente quando incontrò il ghigno sornione di Kanon, fiches tintinnanti alla mano.

-All. In. – Scandì quest’ultimo, leccandosi le labbra.

“Saga! Per gli Déi!”

-Fammi vedere che sai fare, lumaca di mare- Rispose a tono il custode della quinta casa, un sorriso appena accennato. –Conosco il tuo gioco-

Simultaneamente voltarono le loro carte.

“LOS! Io…Io…!”

-MERDA!- I pugni di Kanon si scontrarono violentemente con il piano di legno, compromettendo del tutto il già precario equilibrio del tavolino. - Una coppia di dieci? Una coppia di dieci?! Maledetto bastardo!-

-Kanon, questo è il tuo quarto bluff. Anche un bambino saprebbe leggere la tua pessima faccia da poker, dopo tre partite. Certe volte mi domando come tu abbia fatto a fregare così bene Poseidone.-  Concluse Aiolia gongolante chiudendo in un affettuoso abbraccio l’immenso piatto in palio.

-Crepa, micio- Ribattè offeso l’altro – Quanto ti devo?- Aggiunse sistemando le carte sparpagliate in giro.

-Beh, ecco… Diciamo…- Iniziò Lia, contando la vincita grossolanamente sulle dita –Direi una pizza-  Sorrise poi, amichevole. –Visto che animo magnanimo?-

-Sono commosso- Rispose Kanon. –Ma non voglio favori da te, chiaro? Ho un…-

Un rumore di ferraglia, forse molle, in frantumi accompagnata da urla e grugniti di ogni sorta interruppero il suo sproloquio.

“Saga, Saga, non resisto, devo…Devo!”

“NO! Ti prego!”

-Ok, e pizza sia- Tagliò corto Kanon, il volto impallidito dallo shock, mentre si fiondava fuori dalla terza casa il più in fretta possibile.

-Ottima scelta- Concordò l’altro, mentre lo seguiva a ruota, i palmi premuti sulle orecchie. –Non riuscirò mai più a guardare in faccia mio fratello, lo so-

-Non dirlo a me-

 

-Ti avevo detto di non allentarlo così tanto, quel bullone!- Sbraitò un infuriato Saga tamponandosi i capelli con un asciugamano. Aiolos, altrettanto fradicio, uscì dalla lavanderia, chiave inglese e cacciavite saldi in mano.

-Hai una vaga idea di cosa sarebbe accaduto se non mi fossi comportato così? C’era troppa pressione, dovevo! Ma tu no, figuriamoci, avresti preferito mille volte esplodere insieme a quell’affare che vedere un po’ d’acqua sul pavimento- Ribatté.

-Un po’ d’acqua? Un po’ d’acqua?! Lì sotto è completamente allagato, ti rendi conto? Ora chi lo sente, il Grande Sacerdote? Mi dispiace, io non ci tengo!-

-Saga..-

-E la muffa? Come la vogliamo mettere con la muffa? Ci vorranno giorni, non voglio nemmeno pensare a quanto verranno a costare le riparazioni e poi..-

-Saga-

-…E poi è per principio, diamine! Che vergogna. Non saper riparare un guasto simile? Che idiota, che…-

-Saga!-

Silenzio.

-Che cosa c’è?!-

-Lo stai facendo. Di nuovo. Non sbroccare-

-..Scusa.- Sbuffò, voltando lo sguardo altrove, un broncio fanciullesco sul volto.

-La rimetteremo apposto, la lavatrice, dai.- Lo consolò con fare paterno Aiolos, mentre gentilmente gli posava una mano sulla spalla.

-D’accordo. Però potevano darci una mano-  Si lamentò Gemini strizzandosi per l’ennesima volta i capelli. – A proposito- Continuò poi, spostando lo sguardo verso la sala centrale – Dove sono finiti?-

-Chi?- chiese l’altro distrattamente, alla ricerca di un altro asciugamano.

-Mio fratello ed Aiolia-

Estrasse la testa da uno stipite accanto a loro, Aiolos, puntando lo sguardo nella stessa direzione del compagno.

-Boh- Rispose- Valli a capire, quei due- Concluse con un’alzata di spalle.

-Già-

-Già-        

 

 

 

 

* Fate felice questa povera ed incompetente autrice: aderite alla causa Recensioni!!! *

 

[Note dell’ “autrice”]

Non sono un asso del poker, ma ogni tanto mi diverto a perdere ( e per questo capisco Kanon). Per chi non fosse pratico di Texas Hold’em, consiglio questo sito per eventuali informazioni: http://www.pokerfiches.com/regole-holdem.html

In più, mi scuso per la pessima fic e per avervi fatto perdere tempo con un’idiozia simile. Diciamo che dovevo rimettermi in moto. Un bacio a tutti!

  
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