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Autore: Scream_Out_Loud    05/08/2012    5 recensioni
Le azioni insensate di molte persone possono distruggere il cuore di una semplice ragazza, possono impedirle di amare... Solo una persona però sarà in grado di fare capire a quella ragazza, quello che la vita le pone davanti. Le farà capire Come Si Ama.
"Lascia il passato alle spalle El..." disse lui "vieni con me a Londra..."
"Non posso lasciare tutto così...T-tu non puoi capire...dimentica me...dimentica noi. E' stato bello... Finché è durato..." sussurrò la ragazza, con gli occhi luccicanti, ma non luccicavano di gioia, luccicavano a causa delle lacrime che le inondavano gli zigomi.
Lacrime che segnavano un'altra delusione.
Un'altra, nella sua lunga lista.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How To Love

Capitolo 3.

Sono io.


La scuola non andava per il meglio, non che avessi brutti voti, non era il rendimento il mio problema. Erano i compagni. Ogni volta che varcavo la soglia di quella porta la tarantella iniziava e terminava solo quando suonava la campanella che segnava la fine delle lezioni, allora in quel momento erano tutti troppo impegnati a prendermi in giro per il mio aspetto o per il fatto che fossi stata adottata, così non mi disturbavano per 5 minuti, ma non se ne andavano senza avermi fatto qualche dispetto o rivolto qualche parola velenosa.

E' incredibile quanto dei semplici bambini possano essere bastardi. Si dico così perchè è solo quella la parola adatta per definirli. L'unica amica che avevo, Mandy, mi ripeteva che lo dicevano solo perchè erano gelosi, o perchè erano loro quelli insicuri e brutti dentro, ma non ci credetti mai. Solo ora mi rendo conto di quanto potevo essere vulnerabile a quella tenera età. Ricordo come se fosse ieri quando quel teppista di Samuel portò a scuola una scatola di uova.

All'intervallo eravamo nel giardino, tutti i bambini giocavano e ridevano correndo qua e là per il cortile, io me ne stavo nel mio angolino, senza disturbare nessuno leggendo il mio libro, quando Samuel e altri tre bambini attirarono l'attenzione su me e su di loro tirando poi fuori le loro armi. Non è un esagerazione chiamare armi delle semplici uova. non lo è perchè quelle furono lo strumento della più grande umiliazione che io abbia mai subito. Ma che non si sarebbe mai più ripetuta. Iniziarono a deridermi con parole viscide: "Sei una bambina grassa e puzzi, ti lavi oppure insieme ai genitori ti ha abbandonato anche il sapone?"
"Sfigata Orfanella"
"Forse queste uova daranno un tocco di classe agli stracci che ti metti addosso"
Riesco ancora a sentire il dolore lancinante che quelle uova scaraventate sulla mia pelle provocavano, quelle parole che si scagliavano su di me come una violenta onda si infrange contro uno scoglio. Ero sola, nessuno mi difese.


Nessuno lo avrebbe mai fatto.

 


Dovevo imparare da sola a tirare fuori le unghie. Non ci riuscii, non in quel momento, i gusci sporchi si ruppero su di me, mi graffiarono la cute e mi lasciarono un appiccicolento sgocciolare lungo i miei capelli. Samuel a capo di quella baby banda di teppisti, lanciò l'uovo proprio contro il mio viso, lo schianto fu così tremendo che sembrò lo schiaffo che non ebbi mai ricevuto dai miei genitori. Non venni mai picchiata dai miei genitori adottivi per qualche guaio che avevo combinato. Ci pensarono gli altri a farmi sentire il dolore.
Ogni parola acida quel giorno fu più pesante che mai.
Ogni mio sospiro, ogni mia lacrima, quella mattina fu più amara che mai.
Quel giorno, quella mattina, mi insegnò che il rispetto bisogna guadagnarselo.
L'insolenza aveva raggiunto il limite, non volevo essere trattata così da nessuno.

La prevaricazione, l’umiliazione, l’isolamento, la cattiveria e l’abbandono…la paura e l’odio, la rabbia e la solitudine. Giornate a piangere, ore sui libri per provare a studiare, momenti in cui sapere di esistere mi sconvolgeva. Ero arrivata a meditare la morte, il suicidio, ero arrivata a meditare la fine di tutto questo male che mi circondava. Incredibile come la fiamma della mia vita si sia spenta, come l’energia dentro di me sia andata sempre più affievolendosi…fino a scomparire. Ogni giorno venivo insultata, picchiata, umiliata con la discriminazione più stupida e infantile, ma frustrante. Volevo amare, gioire o piangere come ogni ragazzo, volevo studiare e proseguire quel mio cammino verso il mio destino, volevo…ma non potevo! Non me lo permettevano. Da uomo a vittima, da vittima ad oggetto, da oggetto a niente!
Mi accusavano di essere una lecchina, di fare piacere ai maestri per poter avere voti migliori dei loro, una volta arrivarono al punto di sputarmi in faccia. Non ce la facevo più. Oggi ripenso spesso a quel giorno in cui sono entrata per la prima volta in quel cortile e mi sono seduta tra quei banchi, ancora oggi ricordo la gioia, la speranza, i sogni e i progetti…ancora oggi ricordo la depressione che mi ha assalita quando sono stata scelto dal mio persecutore! Ancora oggi…ancora oggi mi chiedo “perché?”. Perché proprio io, perché non sono riuscito a difendermi, perché non mi hanno aiutato! Ancora oggi, mi ripeto che questa è la vita e questo è uno dei tanti problemi che ci aiuta a vincere quelli che verranno.

La mia maestra sentiva benissimo quello che mi dicevano, vedeva perfettamente quanto io piangessi, e mi ascoltava quando le dicevo che tutto questo era sbagliato. Eppure, non fece assolutamente nulla. Non informò i miei genitori di quanto mi succedeva a scuola, non prese alcuna misura punitiva nei confronti degli altri ragazzi, assolutamente nulla. Neppure quando uno dei ragazzi mi picchiò con uno dei suoi libri fino a farmi piangere ed implorarlo di smettere. Non fece nulla, anzi mi disse semplicemente di smettere di piangere e di fare quello che gli altri alunni mi dicevano di fare.

Un’altra insegnante mi abbracciò mentre piangevo e si mise in piedi davanti alla mia classe urlando ai bulli di lasciarmi stare; questo però non fece altro che peggiorare la cose. Quella notte, andai a casa e ingoiai un intero flacone di pillole di sonnifero. Ma Kailee vedendomi mi fece sputare tutto, la supplicai di non dire niente a Julie.
Ogni azione, ogni parola servì per rendermi più forte. Non potevano buttarmi giù. Non di nuovo. Era ora di farsi valere, ma la forza proprio non la trovavo. Stavo seduta sulla poltroncina nello studio e piangevo, piangevo senza farmi mai vedere da nessuno. Tenni quel dolore costipato dentro me per troppo tempo. Avevo bisogno di qualcuno ma non arrivò mai. Quando Julie si sbarazzò di quell'essere immonde era già troppo tardi per poter fondare un carattere solido e forte, le scuole elementari erano finite e per fortuna, mi ero fatta le ossa.
Non avrei mai più permesso che mi trattassero come uno scendiletto, di nuovo, alle scuole medie e superiori.
Valevo molto di più, e ora lo so.

Mi mancava solo un altro problema da affrontare: La mia bulimia.
Avevo iniziato a disprezzare il dono della vita, a disprezzare ciò che ero. Ruppi ogni specchio che mi circondava, e quei vetri lacerarono la mia pelle più e più volte, ma non era niente in confronto alle cicatrici che portava il mio debole cuore. Dimagrivo vistosamente, solo dopo qualche mese Julie si accorse di come ero spaventosamente smunta e fu lì dove trovai l'ancora di salvezza. Sfogai su di lei tutti quegli anni di oppressione, tutto quel tempo di sofferenza repressa. Mi ascoltò benignamente,mi diede la sua spalla per piangere e pianse con me. Probabilmente senza di lei non avrei potuto superare quei traumi, certo rimarranno comunque indelebili dentro me. Ma da quel momento, le cose migliorarono e tutto mi sembrò molto più facile.
Avrei voluto tirare fuori la vera me prima, molto prima. Solo ora posso dimostrare al mondo, che sono state le azioni perfide della gente a fare di me quella che sono ora. Perchè questa sono io.
 
 
 
 
 

 
 
Alloraaaaa!! :D cosa ne pensateee ?? :) vi prometto che questo è l'ultimo episodio depresso che scrivo xD
Beeh per chi volesse commentareeee...... E' SEMPRE BEN ACCETTO :) ringrazio tutte quelle che mi hanno messo nei preferiti e che hanno messo la storia nelle seguite, e ringrazio tantissimo tutte quelle che commentano/recensiscono perchè mi fa capire che la storia vi interessa e vi piace :) grazieeeee ♥
Ci sentiamo al prossimo capitoloooo!!Non fatemi mancare il vostro appoggio :) confido in voi! buona estateeeee (?) :D
~ xx Gio. ♥
   
 
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