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Autore: ella2412    06/08/2012    13 recensioni
Juliet adora il suo lavoro nel campo del matrimonio e considera l’amore un sentimento meraviglioso. Così meraviglioso, ma che non fa per lei. Le sue relazioni sentimentali finiscono ogni volta nell’inceneritore e la ragazza è convinta di avere una sorta di maledizione ereditaria che le impedisce di trovare la sua anima gemella. Ma fino a che punto questa concezione le chiuderà il cuore?
Louis è il solito rubacuori, impulsivo e spensierato.
I due dovranno intraprendere una sfida interiore, purchè siano disposti a trasformare un semplice flirt in un legame speciale, e dare nuovo senso ai loro giorni mettendo in gioco il futuro e il concetto stesso dell’amore.
Tratto dal capitolo 16:
“ Hai intenzione di farmi credere che non hai intenzione di portarmi a letto? Che non è quello che vuoi?” Juliet lo studiò con il suo solito ghigno.
“Sicuro che voglio portarti a letto, o in qualunque altro posto confortevole, e intendo farlo. Ma non ho fretta. Vuoi bruciare le tappe? Toglierebbe tutto il divertimento e a me piace divertirmi. Stavo per dire che provo qualcosa per te, e voglio scoprire cos’è. E poi mi risulta difficile scoprirlo se pensi solo a scopare”.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The dress of seduction'
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Capitolo 2

 

<< Ehilà ragazzi! >> Niall salutò Louis e Zayn impegnati a trasportare la merce nel magazzino della tenuta.
<< Horan porta qui le chiappe e aiutaci, sento che tra poco le gambe mi abbandoneranno! >> lo supplicò Zayn caricandogli una volta che lo raggiunse un sacco di terriccio nelle braccia.
<< Dannazione, ma quanti ne sono? >> domandò Niall sbalordito sorreggendo abilmente il carico.
<< Due-tre dozzine. >> sbuffò Louis.
Una volta finito l’estenuante trasporto, i tre ragazzi si recarono in cucina. Louis notò quanto grande fosse la villa Ward. Zayn gli aveva mostrato casa sua e di Nat, la quale si trovava proprio affianco. Comprese anche la scelta di Harry di passare la maggior parte delle notti lì da Jade. In fondo, sotto sotto sarebbe piaciuto anche a lui poter stare in una casa così grande, dotata inoltre di una palestra e di una piscina.
<< Queste ce le siamo meritate. >> affermò Zayn estraendo tre bottiglie di birra dal frigorifero.
<< Hai ragione, ma dovremo eliminare le prove, altrimenti la signora G ce le suonerà. >> lo avvisò Niall sorridendo.
Zayn fu scosso da un brivido << Giusto. Non ho la minima intenzione di farla arrabbiare >>.
<< Chi è questa signora G? >> domandò Louis sorseggiando dalla sua bottiglia.
<< La governante della tenuta. >> spiegò Allie apparendo ad un tratto dalla porta.
I ragazzi si girarono verso di lei. Allison indossava i suoi occhiali da lavoro, e i lunghi capelli neri erano legati in uno chignon un po’ sbarazzino.
<< Pausa? >> domandò Zayn sorridendole.
<< Esatto. Avevo bisogno di una tazza di thè prima di essere di nuovo rapita dai miei disegni. >> rispose mettendo sul fuoco il bollitore. Niall si alzò dalla sedia per avvicinarsi ad Allie e lasciarle un bacio sulla spalla.
Allison notò la figura di Louis seduto sulla sedia con una birra in mano. << Ehi Lou, piacere di rivederti. >>.
Louis notò gli occhi blu e profondi della ragazza e le rivolse un sorriso incantevole. Allison sarebbe stata una meraviglia anche con i capelli spettinati e i pantaloni strappati. << Anche per me Allie. Allora quali sono gli impegni della giornata? >> domandò.
<< Oggi abbiamo un evento. Un matrimonio serale. Quindi dobbiamo preparare la tenuta adattandola ad una fresca serata di settembre. >> spiegò adagiando la schiena al petto di Niall che la stava cullando con le braccia.
<< Gli sposi sono Sarah e Jason. >> affermò Louis.
<< Come lo sai? Li conosci? >> gli chiese Allie prendendo una tazza per il thè dal ripiano della cucina.
<< Sì. Sono un loro invitato. >>.
<< Oh allora ti rivedremo stasera. In giacca e cravatta per giunta. >> convenne Allie ridacchiando.
<< Una cosa più unica che rara >> Louis sbuffò per poi essere contaminato dalla risata generale di tutti gli altri. Sentì delle voci dal salone e riconobbe quella della ragazza che era venuta al negozio. Sentiva la sua risata dolce e carezzevole, e per un momento fu scosso da un fremito inspiegabile.
<< Che succede di là? >> domandò fingendosi disinvolto.
Allie acuì i sensi per poi ridere. << Juls è alle prese con la Sposina Isterica. Sta mettendo in pratica tutto il suo autocontrollo. >> gli rispose.
<< Cloe? Gesù quella è proprio stramba! >> commentò Niall.
<< Juls? >> fece Louis.
<< Ma no! Cloe! >> ripetè Niall.
<< No…volevo dire… la ragazza con quel caratterino pungente si chiama Juls? >>.
<< Juliet. Juliet Anderson. Per gli amici Juls. >> disse Zayn.
<< Oh. >> fu tutto quello che Louis riuscì a dire. Juliet. Juls. Per gli amici Juls, si ripetè pensando che la ragazza avesse un nome molto dolce.
<< A cosa pensi Louis? >> gli chiese ad un tratto Niall. Forse aveva notato la faccia pensierosa dell’amico.
Lui scosse la testa, << Niente. È solo che non abbiamo avuto un incontro alquanto piacevole. Mi ha tempestato di ordini per tutto il tragitto. E non mi ha nemmeno perdonato per averle fatto cadere accidentalmente un po’ di terra addosso. >> borbottò un po’ offeso.
Zayn scoppiò in una fragorosa risata. << Bè direi che non l’hai conosciuta nel momento adatto. Forse era solo irritata al pensiero di avere a che fare con la Sposina Isterica, e “l’incidente” non l’ha aiutata a distendere i nervi >>.
<< Sicuramente è così. Quando avrà finito ritornerà calma e rilassata. >> aggiunse ragionevole Allie.
<< Se lo dite voi. >> bofonchiò Louis. Non è che gli importasse più di tanto, ma la tenacia con cui la ragazza si era rivolta a lui, lo aveva lasciato in un certo senso interdetto. E per lui era difficile rimanere senza parole.  Si rivolse ad Allison, << Non l’ho mai vista prima d’ora. Conosco te, Natasha e Jade, ma lei sembra sbucare dal nulla. È qui da poco? >>.
Allison scosse la testa, << No, abbiamo aperto la società tutte e quattro insieme. >>, poi gli fece un sorriso beffardo << Non puoi credere di conoscere tutte le ragazze di Londra, Louis >>.
Lui ricambiò con un sorriso malizioso << Bè forse no >>.
<< Porterai Rachel al matrimonio? >> gli chiese Niall. 
<< Oh nuova ragazza eh? >> Zayn diede a Louis una pacca amichevole sulla spalla.
<< Già. Ve la presenterò stasera se ci sarà l’occasione. Voi ci sarete giusto? >>. << Oh sì che ci saranno. I ragazzi saranno i tuoi camerieri per questa sera. >> spiegò maliziosa Allison.
Louis scoppiò a ridere. << Sul serio? Oh bè allora ci sarà da divertirsi! >>.
Niall e Zayn si accigliarono. << Chiudi il becco! >> sbottarono all’unisono.

 

 
<< Mmh…non è quello giusto. >> disse per la quinta volta Cloe facendo una piroetta su se stessa.
<< Io dico che questo è quello che tra più di tutti ti sta meglio. >> commentò Juliet sinceramente. In effetti, era vero. L’abito a sirena era l’ideale per le curve lineari di Cloe. Il carattere della donna era pessimo, ma sul corpo non si poteva obiettare.
<< Guarda. >> le fece notare. Nonostante la donna fosse alquanto capricciosa, lei non avrebbe permesso che il suo abito rispecchiasse il suo caratteraccio. Ogni donna doveva e sarebbe stata bellissima nel giorno più bello della sua vita. La fece voltare di spalle e le consigliò di guardare la sensuale scollatura dell’abito che si rifletteva nel grande specchio.
<< Oh…è delizioso! >> ammise Cloe guardandolo meglio.
<< Molto. >> concordò con un sorriso sincero.
<< Juls davvero credi che mi stia bene? >> domandò cauta.
Lei allargò il sorriso e in tutta convinzione annuì. << Sei bellissima Cloe. Rick è un uomo fortunato >>.
Lo era davvero? Bè non stava a Juls giudicare.
Cloe applaudì raggiante. << Lo prendo! Grazie grazie grazie! >>, si catapultò tra le braccia di Juliet.
Per un momento rimase sconcertata per quel gesto, ma dopo tutto non le dava fastidio, quindi rispose all’abbraccio.
Che siano stronze o meno, questo è il lavoro più bello del mondo, pensò.

 
La signora G irruppe in cucina con Harry, che portava le buste nella spesa in entrambe le mani.
Zayn, Niall e Louis sghignazzarono spudoratamente alla vista dell’amico ansimante per la fatica.
La signora G li fulminò uno per uno. << Malik, Horan non vi dispiacerà aiutarmi se volete assaggiare il mio cibo, giusto? >>, poi guardò Louis, << Oh Louis Tomlinson, non ti vedo da quando eri piccolo, sebbene i miei ragazzi ti vedano spesso. Non sarò clemente solo perché da piccolo ti cambiavo il pannolino quando tua madre mi chiamava per aiutarla. Sarò lieta di aggiungere un posto a tavola anche per te, ma dovrai dare una mano come tutti gli altri >>.
Louis arrossì violentemente. Non aveva idea che quella signora anziana, ma comunque in forma, lo conoscesse. Dopotutto lui era poco più di un bebè e quindi non poteva ricordarsi di lei. << Oh non vorrei disturbare…>> si affrettò a dire.
La signora G lo interruppe scacciando quel pensiero con una mano. << Sciocchezze. Su a lavare le mani. Tutti quanti! >> ordinò poi.
Louis notò che per il pranzo si erano fermati tutti.
C’erano Zayn, Niall, Harry, Jade e Allison. Mancavano solo…
<< Pazzoide che non sei altro! Prova a metterla nell’album del matrimonio e ti farò rimpiangere di aver scelto questo lavoro! >> gridò furiosa Juliet.
<< Prima devi prendermi! >> la provocò Natasha saltellando nella sala da pranzo con in mano una macchina fotografica.
<< Voi due…Si può sapere che vi prende? >> volle sapere la signora G con le mani sui fianchi.
Prima che Nat potesse spiegare, Juliet fece capolino nella stanza.
Louis restò impietrito per un lungo momento. Ora che non era più sporca da capo a piedi, la scrutò con la bocca leggermente dischiusa. Prima non aveva notato le sue gambe lunghe e atletiche. Era in jeans e maglietta, ma a Louis non sfuggirono le sue curve adattarsi in modo morbido e lussurioso agli abiti. Il viso a cuore, il naso aquilino, le labbra piene e sensuali in ogni loro movimento. I capelli castani lunghi fin sotto le spalle. E questa volta potè scorgere il colore dei suoi occhi. Ambra. Come la pietra, dello stesso colore profondo e abbagliante. Le lunghe ciglia le facevano ombra sul viso color avorio. Sentì la sua voce carezzevole in quel momento un po’ furente, nelle orecchie, e non si accorse nemmeno di avere una faccia da ebete, quando Juliet lo squadrò con un sopracciglio arcuato.
Prima che i due potessero dirsi qualcosa, Nat si rivolse a tutti ridacchiando allegramente << Ho immortalato il momento in cui la nostra Juls abbraccia la Sposina Isterica>>.
Jade sgranò gli occhi, << Stai scherzando? >>.
<< Oh ma andiamo. Era solo un abbraccio! Ho concluso un affare. Questo è l’importante! >> disse in sua difesa la diretta interessata sedendosi, e accorgendosi che Louis era proprio al lato opposto del tavolo.
<< Giusto. Ma perché vi rincorrevate per tutta la casa? >> domandò cauta Allie.
<< Perché la testa rossa qui vuole mettere la foto del nostro ipotetico “abbraccio” nell’album dei ricordi di Cloe, e io non sono d’accordo! >> le rispose pacata.
<< Andiamo Juls. Ho potuto immortalare la tregua tra la Sposina Isterica e Catwoman. Non posso cancellarla. >> commentò seria Nat.
Per un nanosecondo Juliet sembrò darle ragione, ma poi il suo sguardo glaciale scattò su di lei. << Un momento. Chi sarebbe Catwoman?! >>.
Nat la guardò con un sorrisetto innocente. << Vuoi farmi credere che la biancheria che hai nell’armadio sia di tua nonna? >>.
<< Certo che no, dato che sembra che io abbia aperto un negozio di intimo per te >> disse in tono canzonatorio, ma in modo che tutti gli altri potessero sentire.
Con la nitida immagine di Juliet con addosso una babydoll, Louis per poco non si strozzò con l’acqua, tanto che Niall gli diede una pacca sulla schiena.
Juls incrociò il suo sguardo, e lui si sentì accaldato.

Che? Io avvampare? Ma per favore!
Vide Juliet fare un ghigno malizioso, e questo lo lasciò interdetto. Era l’unico ad aver sentito quell’affermazione? C’era l’unico maschio seduto a tavola?
Si sporse verso Niall e gli sussurrò cautamente all’orecchio: << Fanno sempre così quelle due? >>.
Il biondo sogghignò << Oh sì. È un vero spasso. Specialmente quando lo fanno tutte e quattro insieme… >>.
Louis annuì distattamente, si ricompose e tornò al proprio piatto.

 
Il pranzo fu piacevole e molte volte lo sguardo di Juliet ricadde sul viso di Louis. Si sentiva un po’ a disagio dato che i due non avevano chiarito la vicenda di quella mattina, ma di certo lei era troppo orgogliosa a parlare per prima.
<< Juls sai che la scommessa ha coinvolto tutta la famiglia? >> affermò Harry retorico guardandola da dietro il vetro del bicchiere, mentre lo faceva dondolare davanti agli occhi.
<< Mmh…sai che tutti quei soldi che sicuramente avete puntato andranno nelle mie tasche? >> lo provocò lei con un mezzo sorriso.
<< Non mettermi alla prova Anderson. La signora G ha puntato più soldi di tutti sai? >> ridacchiò.
Juliet scattò verso l’anziana governante. << Oh ma andiamo! >> sbottò frustrata.
<< Suvvia bambina. Confido molto nelle capacità del ricciolino, ma se questo candidato si rivelerà un poco di buono, sarò disposta a ripagarti anche il doppio. >> Grace si alzò in piedi per sparecchiare.
Juliet le fece un mezzo sorriso. << Il ricciolino non dovrebbe giocare col fuoco. >>, poi guardò Jade per una sua considerazione.
Quest’ultima alzò le braccia in modo innocente, << Non guardare me. Io ho scommesso solo cento dollari…>>.
Juls la fulminò con lo sguardo, ma poi ci ripensò e sfoderò un ghigno subdolo. << Una scommessa su di me di cui io sono a conoscenza. Ho la vittoria in pugno. Naturalmente punto su di me il massimo >>.
<< Sentiti libera di esultare quanto vuoi, ma poi dovrai restituirci la stessa somma di denaro ad OGNUNO di noi >> la canzonò Niall.
Lei sbiancò. << Sparate quanti verdoni avete puntato. TUTTI >>.
<< Io cento. Confido nelle mie potenzialità. >> disse Harry.
<< Anch’io cento. >> Nat.
<< Idem. >> alzarono le mani Niall e Allie.
<< Harry e Nat continuavano ad alzare la quota, ma abbiamo deciso di fermarci a cento dollari ciascuno. >> le riferì Zayn.
<< Duecento. >> a sentire quel prezzo da parte della signora G, Juls la guardò come se fosse pazza.
<< Ehm scusate. Non vorrei sembrarvi un impiccione, ma di che diavolo state parlando? >> Louis che per tutta la conversazione era stato zitto e in disparte, guardò Juliet incuriosito.
Lei sospirò << I ragazzi si sono offerti di cercarmi un…ehm…partner? >> quasì non volle dirlo perché era umiliante.
Louis corrugò la fronte. << E perché mai? >> la guardò così intensamente che a Juls quasi venne voglia di avvicinarsi per guardare meglio quegli occhi verde-azzurri.
Lei sospirò di nuovo. << Guarda. Non ne ho la minima idea.>>, guardò Harry di sottecchi. << È così ripugnante che io non sia impegnata con qualcuno? >>.
Il riccio si alzò dal tavolo e le diede un bacio sulla fronte. << È così brutto esserlo? >>. Solo Juliet sentì quel sussurro.
Louis si alzò nello stesso momento in cui si alzò lei, come in sintonia. Lui sembrò volerle dire qualcosa, ma fu interrotto da una telefonata. Juliet decise di dargli un po’ di privacy, e così dopo aver salutato tutti gli altri se ne tornò a casa.

 
Louis si stava preparando per il matrimonio, quando Harry fece capolino dalla porta delle sua stanza.
<< Ehi io vado dalle ragazze. Ci vediamo là allora. >> e si defilò con un sorriso.
Louis sbuffò << Beato te che non devi indossare questa cosa! >> gridò sperando che lo sentisse.
<< Lo indosserò anch’io prima o poi! >> gli urlò di rimando, ridendo.
Ottimo. Quell’orribile giacca non gli stava proprio a genio. Decise di accantonarla, per mettersi un paio di bretelle nere sulla camicia bianca. In fondo s’intonava al pantalone scuro, quindi non era un problema.
Rachel lo aveva chiamato dicendogli che aveva avuto un contrattempo e di non riuscire a raggiungerlo. Poco male, in fondo a Louis non dispiaceva. Era un tipo socievole quindi in qualche modo avrebbe trascorso una bella serata.
Prese le chiavi della macchina e si avviò verso la tenuta.

 

Juliet aiutò Allie a posizionare la torta sull’ampio banchetto nel giardino della reggia. C’era un profumo incantevole di rododentri e primule. Gli sposi avevano scelto un matrimonio con uno stile autunnale, e le ragazze glielo avevano dato. Foglie dorate di zucchero ricoprivano la torta a quattro piani, farcita di panna e crema e meringa. I centritavola erano dei mini boquet ispirati a quello della sposa : ramoscelli di gelsomino e tulipani gialli.
<< Okay. Direi che le danze possano avere inizio. >> disse Allie a Jade tramite l’auricolare all’orecchio.
<< Sono alla faccenda del bacio. >> le informò.
<< Servono altri bicchieri. >> notò Allison guardando il banchetto.
<< Ci penso io. >> Juliet fece partire la musica che avrebbe fatto da sottofondo finchè non fosse subentrata l’orchestra. Si allontanò e cominciò a scendere le scale di servizio, superando il personale in uniforme che si apprestava a servire gli antipasti durante il breve cocktail organizzato per tenere gli invitati occupati mentre Nat completava i ritratti formali della sposa e dello sposo, del seguito nuziale e della famiglia.
Salutò Niall e Zayn, che a quanto pareva erano un po’ a disagio nei panni dei camerieri, ma non fecero tante storie.
A passo veloce raggiunse gli invitati e versò qualche drink qua e là, quando si sentì strattonare per la gonna. Juliet abbassò lo sguardo e vide un bambino moro guardarla con due occhioni verdi.
Lei s’inginocchiò quel tanto che bastava, << Ciao. >> gli sorrise.
<< Ciao. >> rispose timidamente.
<< Ehi ma tu sei il paggetto della sposa! Matt giusto? >> Juls lo tirò delicatamente per un dito.
<< Sì. Tu sei Juliet. Lo so perché sta scritto sulla tua collana. >> indicò la catenina d’argento che lei portava al collo.
Juls ridacchiò. << Esatto. Vuoi qualcosa da mangiare? >>.
<< No… veramente io vorrei ballare, ma sono tutti più alti e grossi di me, e ho paura di essere spinto…>> abbassò lo sguardo amareggiato.
Le si sciolse il cuore vedendo quel visino sconsolato, che non potè fare a meno di mordersi il labbro. Gli prese quel piccolo visetto tra l’indice e il pollice. Il bimbo alzò il visino triste e lei gli rivolse un sorrisone. << Matt vuoi ballare con me? Sappi che non sono un portento e non so nemmeno se andrò al ritmo giusto, ma ti farebbe piacere concedermi un ballo? >>.
Il bambino si rianimò e annuì esuberante con la testa. Matt le arrivava poco più sopra al ginocchio, ma Juls prese la sua manina delicata e lo guidò verso il centro della sala. Lui saltellò contento e i due si misero a ballare lungo la pista.

 

Louis stava chiacchierando con Adam, uno degli invitati. Poggiò il drink sul tavolo, quando notò delle risate diffondersi dalla pista da ballo. Anche Adam alzò lo sguardo per poi sorridere << Non c’è uomo o bambino che resista al fascino di Juliet >>.
Louis si alzò in piedi per cercare di vederla, ma invano. Non riusciva a vedere un tubo con tutta quella gente che la circondava. Tornò a sedere lentamente. << Ti piace? >> chiese a Adam.
<< Se mi piace? Wow amico è a chi non piacerebbe? Dico l’hai vista? >>.
Louis s’incupì. Non era certo un possibile fidanzato per lei. Adam la guardava solo in un certo modo, e lui aveva afferrato quale…
<< Dove vai? >> gli domandò Adam una volta che Louis si fu nuovamanete alzato.
<< A ballare. >> disse semplicemente dirigendosi verso la folla.

 

Nat concentrò la maggior parte degli scatti su Juliet.
<< Avanti Juls! Ti voglio scatenata! >> le ordinava scattando da una parte e l’altra.
Juls rideva, mentre faceva volteggiare Matt tra le sue braccia. Il piccolo aveva notevolmente un viso più giocoso e contento ora. Si era tolta le scarpe con i tacchi per i tanti balli scatenati, tra i quali un tango argentino che riuscì a malapena a seguire come si deve.
Juliet volteggiò su se stessa come una ballerina che naturalmente non era, e quasi si sbilanciò, quando sentì il petto di qualcuno alle sue spalle. Lui la sorresse prendendola per i fianchi. Juls alzò lo sguardo e vide Louis che le sorrideva divertito.
Il suo alito la investì di sana pianta. Brandy e cannella…un profumo intenso.
La voce di Louis risuonò dal suo petto in tono roco e profondo, che lei tremò involontariamente al contatto della sua schiena al torace asciutto e forte di lui. << Ehi ometto. Mi concederesti un piccolo ballo con lei per favore? >>.
Matt sembrò esitare, ma poi ci pensò su << Sei il suo fidanzato? >>.
Juls vide Louis annuire come se fosse ovvio, poi continuò << Tranquillo. Sono contento che la mia ragazza si sia divertita con un altro uomo. Ma adesso mi concedi un ballo con lei? >>.
<< Sì, non c’è problema. A dopo Juliet! >> disse sorridente Matt salutandola con la manina.
Le mani di Louis che adesso si trovavano sul suo ventre erano le mani maschili più belle che avesse mai visto. Juliet ammirrò le sue mani lunghe e affusolate tenerla salda a sé.
<< Ehm…Io sapevo che il ballerino e la ballerina dovessero ballare uno di fronte all’altra. >> la buttò lì sarcastica. Chissà perché deglutì in modo un po’ troppo rumoroso.
<< Concordo. >> le sussurrò all’orecchio. Le prese la mano sinistra e la fece voltare per poi tornarle a posare le mani sui fianchi.
Lei non si ritrasse, sebbene fosse un po’ sorpresa dall’azione di poco fa.
Juliet gli posò un po’ insicura le mani sulle spalle. Istintivamente scrutò il suo abbigliamento. << Bretelle? >> notò con un mezzo sorriso.
Lui non smise di tenerle gli occhi puntati nei suoi, ma ammise ridendo: << Odio le giacche >>.
<< Oh. >> poi la sua espressione cambiò e lanciò un’occhiataccia alla fotografa che li stava fissando da un po’. << Nat…>> la rimproverò.
<< Ops scusate. Ma eravate così… niente niente. Mi dileguo! >> le mandò un bacio con la mano e cambiò postazione.
Quando Juls girò la testa verso Louis, se lo ritrovò più vicino di quanto ricordasse. Quegli occhi la penetravano scintillanti e limpidi. Erano splendidi.

Lui è splendido.
Fortunatamente quella sua considerazione potè sentirla soltanto lei. Si domandò il motivo del suo atteggiamento così naturale nei suoi confronti…cosa voleva?
<< So che potrei sembrarti un po’ ridicola, ma ti prego di non farmi muovere. Sono stramorta e i piedi mi fanno un male cane. >> fu tutto quello che il suo cervello riuscì ad elaborare. Il profumo di quel ragazzo le scollegava i neuroni.
<< Tranquilla. Voglio solo parlare se non ti scoccia. >> le propose. Stavano dondolando lentamente, e Juls non potè evitare di trovarlo piacevole. Anzi dolce.
<< Certo. Ma potrei sparire nel caso le ragazze dovessero aver bisogno di me >>.
<< Va bene. Inizio col dirti che non mi è piaciuto il modo in cui ci siamo incontrati >> disse guardandola serio.
Juliet lo guardò attenta, e Louis per un attimo sembrò perdere il filo del discorso, ma si ricompose, << Sono un po’ “imbranato”, volendo usare il tuo termine. Lo ammetto, ma non era mia intenzione farti arrabbiare. Il tuo lavoro sembra molto impegnativo e il mio casino non lo ha reso più facile >>.
<< Ti ho sottratto dal tuo cavaliere per dirti che vorrei che noi due ricominciassimo da capo. >> indietreggiò di qualche passo e le prese la mano << Piacere. Mi chiamo Louis Tomlinson >>.
Juls piegò la testa da un lato per poi guardarlo sardonica. << Ookay. Juliet Anderson. >> disse alla fine.

Amici, Juliet. Vuole diventarti amico, si disse ovvia.
<< Quindi adesso è tutto ok? >> le domandò cauto.
<< Non vedo perché non lo dovrebbe essere. >> constatò con un mezzo sorriso.
Louis sospirò, ma la fissò guardingo.
<< Ho qualcosa che non va? >> chiese un po’ a disagio da quello sguardo inquisitore.
<< Sembra che quella scommessa non ti scalfisca nemmeno. Insomma…non hai opposto la benchè minima resistenza. Non ti da fastidio che altri decidano al posto tuo? >>.
Juliet sogghignò. << Perché non farli divertire? Anche se mi trovassero un sosia di Brad Pitt, non gliela darei per vinta >>.
Louis la guardò sospettoso. << Sei un tipetto piuttosto caparbio >>.
Juliet lo prese come una sorta di complimento, perciò sorrise.
Udì la voce di Jade chiamarla dall’auricolare. << Juls è il momento di mandare tutti a casa. Procedi nel tuo campo >>.
<< Ricevuto. >> le rispose. Alzò gli occhi verso Louis << Grazie per la chiacchierata, Louis. Ci vediamo. >> fece per andarsene.
<< Vuoi una mano? >> le chiese avvicinandosi.
<< Sei un invitato. Potresti sgraffignare un po’ di torta se ti va. Scommetto che Niall è già in cucina, e aspetta un po’ di compagnia >>.
<< Oh è un’idea allettante…e tu non vieni? Magari dopo? >>.
<< Io e le ragazze ci metteremo un bel po’ di tempo. Magari un’altra volta >>. Juliet si chiese per quale motivo esitasse nell’allontanarsi da quel tizio. Voleva stare un altro po’ di tempo con Louis? Bè, non aveva tempo per pensarci. Il suo lavoro non era ancora finito.

 
Louis non aveva molta fame, e in effetti il sonno si stava facendo sentire. Prima di avviarsi verso la sua auto, vide un paio di scarpe a tacco alto lasciate vicino ad un cespuglio. Le raccolse, ricordandosi che Juls era a piedi nudi quando stavano ballando. Quindi ipotizzò fossero le sue scarpe. Non era un ladro e nemmeno una donna, quindi quel paio di Gucci non le sarebbero servite, ma un’idea catturò la sua attenzione. L’indomani avrebbe avuto una scusa per scambiare di nuovo quattro chiacchiere con la loro proprietaria.

 
Juliet si distese sul divano nello studio di Jade. Ad ogni fine evento, le ragazze si ritrovavano in quella stanza per la spartizione del compenso.
<< Santo cielo…ho sonno! >> si lagnò Allie seduta a peso morto sulla poltrona. << Che carino, Zayn. Se n’è andato senza aspettarmi! >> disse stizzita Nat a braccia incrociate.
Juls riuscì a sogghignare, anche se le doleva persino il viso. Nat la fulminò, poi le fece un ghigno << Cenerentola ha dimenticato entrambe le scarpe? >>. 
Lei sgranò gli occhi << Dio le ho dimenticate. >>, sospirò, << Fa niente. Andrò a cercarle domani >>.
<< Ecco a voi. >> Jade posò il guadagno sul tavolo.
<< Sento odore di soldi…>> riuscì a mormorare Allie.
<< Anch’io sorella. >>, Nat fece per alzarsi dal divano, ma ci rinunciò. << Sono troppo stanca. Non riesco a muovermi! >>.
<< Jade…Ho bisogno di un aiutino…>> Juliet alzò la mano e la sventolò verso l’amica.
<< Oh ma certo. Ehi Louis, sei ancora qui? >> esclamò con enfasi Jade.
Juls si alzò di scatto, poi si accigliò << Mi prendi in giro? >>.
<< Ops scusa. Forse ho delle allucinazioni. >> Jade la guardò maliziosa << Come mai quella reazione? >> le chiese avvicinandosi a lei.
Juliet notò che anche Nat ed Allie si erano avvicinate e la squadravano con i loro occhi penetranti.
<< Quale reazione? >> mormorò un po’ a disagio.
<< Ti abbiamo vista parlare con Louis. >>
<< Io direi flirtare >> commentò Nat ridacchiando.
Juls le tirò un cuscino. << Non è affatto vero. Stavamo solo parlando. >> disse indignata per quell’allusione.
<< Non scaldarti ragazza. È solo che ho visto come Louis ti guardava e quindi ho pensato…>> cominciò Nat, ma Juliet la interruppe. << In che senso “ come mi guardava”? >> quasi si sentì imbarazzata a chiederlo.
<< Quando uscivamo insieme, e ti parlo di un decennio fa, quando ancora avevamo sedici anni, lui non mi ha mai guardato così…come posso dire…ebete? >>.
<< Nat per favore. Lo conosco da poco meno di un giorno. Non credo che Louis mi possa pensare in quel modo…ha solo voluto chiarire il malinteso di stamattina, nient’altro. >>, le spiegò calma.
<< Perché t’irrita così tanto che qualcuno possa vederti in un certo modo? >> le domandò confusa Allie.
Juls si accasciò sul divano, e sorrise tristemente a tutte e tre. << Perché non mi sento bella solo perché un ragazzo mi guarda in quel modo. Conosco quello sguardo e mi fa imbestialire. Tutti quelli con cui sono uscita mi guardavano a quel modo. A volte mi è capitato di pensare che quello fosse uno sguardo innamorato… >> rise amaramente. << Ma poi ho capito che non era affatto così. L’ho capito guardando il modo in cui mio padre guardava mia madre, e quello sì che era quello che cercavo. Solo che non l’ho mai trovato. E Luke è stata l’ultima goccia. Mi lascio ammaliare dai ragazzi belli. E quegli uomini sono soltanto bellissimi…Io mi fido troppo. Sono finita troppe volte con un sapore di delusione in bocca. Non voglio più tentare di innamorarmi. Basta. Si vede che il mio destino è quello di essere una zitella con i cani. >>.
Ci fu un lungo silenzio, ma alla fine Nat aprì la bocca. Anche se le sue parole non erano quelle che Juls si aspettava.
<< Ma le zitelle non vivono con i gatti? >>.
Lei roteò gli occhi al cielo.
Jade le posò la mano sulla gamba. << Tesoro…perché hai lasciato che facessimo quella stupida scommessa? Ti avremmo capita, anche se il tuo ragionamento è un po’ illogico…>> commentò con un sorriso compassionevole.
<< Bè…forse perché mi farebbero comodo quei soldi. >> scherzò, ma poi tornò seria. << No sul serio ragazze, non preoccupatevi. Sono curiosa di sapere quale specie di essere maschile mi troveranno i ragazzi. Davvero. In ogni caso se non mi piacesse lo manderei dritto dritto nell’Aldilà. Ad ogni modo…perché dici che il mio discorso è illogico? >> volle sapere un po’ offesa.
Nat, Allie e Jade scoppiarono a ridere. Lei s’incupì.
<< Siamo d’accordo sul fatto che i ragazzi con cui uscissi fossero dei bei fisetti, e anche senza un briciolo di dolcezza o intenzione seria che non fosse il sesso! Ma ti prego Juliet. Non venire a dirci che non hai intenzione di innamorarti mai più e che il tuo destino è di stare con una dozzina di gatti o cani perché e IMPOSSIBILE! Ripeti con noi questa parola! >> le ordinò scherzosa, ma allo stesso tempo seria Jade.
<< Voi siete IMPOSSIBILI. >> Juls fece una smorfia.
Nat le saltò addosso. << Prima che ti venga un’idea folle, del tipo di passare all’altra sponda…Mi coccoleresti un po’? Credo che Zayn stia già nel mondo dei sogni…>>.
Juliet non potè fare a meno di ridere vedendo il broncio disegnato sulle labbra della piccola rossa. << Mmh… che ne dite di un pigiama party di mezzanotte? >> propose ad alta voce.
<< Perché no. Potremmo anche ubriacarci. >> aggiunse Allie riprendendo lentamente le forze.
Juls si rivolse a Jade facendole gli occhioni da cucciola.
La riccia sospirò << E va bene. Ma se non ci svegliamo puntuali domani, spiegherete voi ai clienti quest’improvvisata notturna! >>
Nat saltò sul divano << Andata! >>.

 

Note dell’autrice

Prima di farvi i dovuti e più sinceri ringraziamenti per le recensioni del capitolo precendente vorrei dire qualcosa…^_^
Questa storia ho scelto di scriverla in terza persona in modo da ampliarne il contenuto. Ho deciso di arricchirla con la descrizione dei matrimoni così da potervi immergere nel lavoro di queste ragazze e di farvi divertire, ma naturalmente la storia è incentrata su Juliet e Louis. Tutti gli altri sono personaggi secondari e ci saranno dei piccoli momenti dedicati a loro, sebbene in maniera più restrittiva.
Ed ora vorrei dire
GRAZIE a chi ha recensito, e alle lettrici che sono tornate al mio fianco anche in questo cammino, e un benvenuto a quelle nuove *__*
Naturalmente ognuno vorrebbe un bel numero di recensioni, ce chi è così bravo da meritarsene una cinquantina o un centinaio. A chi non piacerebbe? Ma bisogna meritarsele, e questo dipende dalla bravura della scrittrice. Non negherò il fatto di volervi soprendere e chissà forse ne avrò sempre di più man mano che la storia andrà avanti e per voi diventerà più bella...Incrocio le dita ahahahahaha ;-P
Io sono orgogliosa del numero di recensioni che ho avuto al capitolo 1 :’) Vi voglio bene ragazze, grazie per le vostre parole. Mi erano mancate sapete? Quando s’inizia una nuova storia l’ansia comincia a farsi sentire, o almeno a me succede… Sono felice che a molte di voi quest’inizio sia piaciuto. Ci metterò tutta me stessa per ripagarvi del vostro sostegno e di non farvi pentire di avermi dato una chance.
P.s. La gentilissima persona che mi ha aiutato a fare la copertina della storia è   ZaynSunshine , non si chiama SaraSunshine, da quello che avrete potuto notare cliccandoci sopra. Scusate, ahimè come vi dicevo è l’agitazione che fa brutti scherzi U.u’
Ora vi saluto bellezze :-*
  
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