Il
destino di Ginny
Mi
sono sempre chiesta se esistesse il destino,
non
ho mai dato una vera e propria risposta a questa domanda.. o almeno per ora non
l’ho mai trovata.
Ma
se il destino esiste, sicuramente il mio non è stato mai
equo.
Sono
innamorata da sei anni dello stesso ragazzo, non posso farci niente, è come una droga per
me.
Penso
di poterne farne a meno e poi basta un sorriso o uno sguardo, e tutte le mie convinzioni
crollano.
Harry,
cosi si chiama lui. Sempre se esiste, il destino con lui è
stato a dir poco crudele.
Ha
sempre perso le persone che amava, prima i suoi genitori, poi il suo padrino, e da poche settimane,
ha
perso il nostro professore Albus Silente,
il suo unico punto di riferimento.
Cosi,
ha fatto la cosa più giusta da
fare, mi ha lasciata, ha perso anche me.. ha voluto perdermi.
Come
se non l’avessi immaginato che sarebbe finita cosi, non c’erano alternative, che pensavo di poter fare?
Sposarlo?
A
proposito, sono nervosa, sono in camera mia e sto indossando il
mio abito color oro per il matrimonio di
mio
fratello maggiore, Bill
Weasley.
“Ginny”
mamma entra tesa come una corda di
violino.
“Si?”
cerco di non far trasparire le mie emozioni.
“E’arrivato
Harry, Ron è andato incontro ad
Hermione, perché non scendi a
fargli compagnia mentre vado
a
vedere
Fleur?”
Ho
capito sicuramente male.
“Che
hai detto?” ripeto tremante.
“Ho
detto di scendere in cucina da Harry, e non provare a disubbidirmi, quel povero ragazzo ne ha passate
troppe,
la perdita di Albus è stato un
trauma per lui”
A
me invece non pensa mai nessuno.
Sul
mio destino devo ricredermi, il mio
è proprio maledetto.
Finisco
di sistemarmi i capelli , mi
tremano le mani, cosa gli dico
adesso? Certo mi ha lasciata per un
motivo
più che plausibile, per non
mettermi in pericolo adesso che dovrà affrontare Voi sapete chi, ma non
so
proprio come comportarmi con lui, per me non è cambiato
niente.
Scendo
le scale, il cuore sta battendo così forte che sento il suo martellare nella
testa.
Eccolo,
bello come non mai nel suo vestito
verde bottiglia, non si è accorto
di me, sta guardando fuori dalla
finestra.
“Ehm..
Ciao Harry” azzardo
Si
volta e il mio cuore perde un battito, ha il sole negli occhi, e sembra nervoso anche
lui.
“Ciao
Ginny, come stai?” distoglie lo sguardo.
“Bene”
una bugia naturalmente.
“Ginny
io..” cerca di trovare le parole per dirmi qualcosa, ma non voglio sentire niente. Vorrei solo
scappare
dalla
mia cucina.
“Ciao
Harry benvenuto” Bill entra
all’improvviso nella stanza interrompendo quello che di sicuro per
me
sarebbe
stato solo un massacro.
“Ciao
Bill, stai benissimo, sono molto
felice per te e Fleur” guardo mio fratello, in effetti è veramente
bello
con
il suo smoking nuovo, le cicatrici
che gli ha fatto quel animale di un mangiamorte non si
vedono
quasi
più, Madama Chips ha sempre fatto
miracoli.
Mi
avvicino e lo abbraccio.
“Auguri
fratellone” nascondo il viso nella
sua spalla per nascondere una lacrima malandrina, non sono mai
stata
una piagnona, non so cosa mi stia
prendendo adesso.
“Grazie
Ginny..” dice lui e mi accarezza con affetto la testa. Quanto vorrei che al posto di Bill ci
fosse Harry.
“Vado
a vedere se è tutto pronto, tanto
non posso vedere la sposa prima della cerimonia, ci vediamo in
chiesa ragazzi”
Bill
ci lascia sorridente e di nuovo soli.
“Hermione
dov’è?” ma perché devo sempre essere io ad attaccare
discorso.
“Ron
le è andato incontro, saranno qui a momenti”
però, anche Harry non è certo un oratore.
Per
un attimo i miei occhi si perdono in quelli verdi di lui..
Mi
manchi Harry, quanto vorrei
dirtelo, ma renderebbe tutto così
difficile, come se non lo fosse
già.
Mia
madre mi ha spedita di sopra ad aiutare Flebo.. cioè volevo dire Fleur con il velo, c’è anche sua
sorella
Gabrielle,
cavolo lei parla solo francese,
come ci
comunico?
Devo
ammettere che Fleur oggi è stupenda, io come sua damigella dovrò entrare in
chiesa e camminare
dietro di lei e tenerle il velo. Sono un po’ emozionata, e se inciampo e mi trascino dietro tutta
la sposa
strappandole il vestito? Non voglio pensarci, morirei per la vergogna, e se sopravvivessi mi ucciderebbe
mamma, il vestito l’ha fatto lei a
mano.
Ecco,
è arrivato il momento, parte la marcia nuziale e insieme a lei
il mio cuore, tutti gli altri sono
già in
chiesa
: Ron, Hermione, mamma, papà, Bill, Charlie, i gemelli, persino Percy, Tonks, Remus, la
McGrannit,
Hagrid, Malocchio, Harry… già Harry, non devi pensarci
Ginny!!!
Fleur
entra a testa alta, un pochino la
ammiro, entro insieme a Gabrielle
dietro di lei, cerco di non
guardare
nessuno,
anche perché tra i cento parenti
della sposa sarebbe impossibile distinguere i pochi parenti
dello
sposo.
Ma
ecco che accade, sento uno sguardo
insistente su di me, so che è lui,
ma non oso alzare gli occhi, cerco
solo di fare il mio compito senza fare
errori, alzo il velo e aiuto la
sposa a salire i pochi gradini che portano
all’altare.
Rimango
immobile e tesa per tutta la cerimonia.
Mi
volto leggermente alla mia destra per guardare mia madre e regalarle un sorriso
d’incoraggiamento,
sono
sicura che starà allagando la spalla di papà.
Ma
il mio sorriso scompare quando vedo chi mi sta sorridendo in prima
fila.
Harry.
E’
seduto proprio vicino alla mamma, i
nostri occhi si incatenano, non
vogliono lasciarsi, almeno loro.
Sento
battere leggermente sulla spalla, è
Gabrielle, la cerimonia è finita,
di già? la sposa deve uscire
dagli
invitati, la gente sta già iniziando ad uscire ed
io non me ne sono accorta. Solo lui
è rimasto seduto, fino
a
quando Ron ed Hermione non sono andati a chiamarlo.
Mamma
ha voluto organizzare il rinfresco alla Tana, penso di non aver mai visto i
nostro giardino cosi bello,
io,
Fred e George ci abbiamo passato due giorni interi per
sistemarlo.
Papà
ha anche fatto venire un’orchestra per poter ballare.
Non
sembra che siamo in guerra, non sembra che siamo tutti in pericolo, magari
alcune delle persone
presenti
non arriveranno neanche a Natale.
Nessuno
sa che cosa ha in serbo per lui il destino.
Oggi
sei felice, domani no, oggi sei vivo, domani no.
La
musica inizia, Bill apre le danze con Fleur.
Vedo
Ron teso come una corda di violino, le orecchie sono quasi viola, ma che gli
prende?
Ah..
ha inviato Hermione a ballare, allora è tutto normale.
Lo
cerco con lo sguardo. Lui dove sarà?
Assaporo
il mio succo di zucca e guardo verso la pista, poi un ombra mi copre la luce del
sole
E’lui.
“Mi
cercavi?” ti prego dimmi di no, non ce la faccio più ad averti vicino, mi fa
male.
“Si,
volevo chiederti di ballare ” il
suo sguardo mi trapassa il corpo.
“Non
sarà pericoloso?” non so perché a volte mi escono delle cattiverie simili, ma
alla fine sono giustificata.
Lui
mi guarda strano “Non oggi Gin” adoro quando mi chiama
così.
Non
posso rifiutare.
Balliamo
guancia a guancia, non mi importa che ci siano cento persone che ci guardano,
non mi importa che
siamo
nel mezzo di una guerra, vorrei che questo momento non finisse
più.
Sento
il suo cuore battere sotto la giacca.
Neanche
a parlarne di come batte il mio.
Non
sopporto più questa situazione.
“Ho
paura” dico all’improvviso senza alcuna logica.
“Sei
al sicuro Ginny” non mi sembra convinto di quello che dice
“Non
hai capito io ho paura per te Harry”.
Non voglio perderti…. Avrei
voluto dirgli.
“Ti
prometto che tornerò presto” mi dici titubante.
adesso
che fai? Tenti di
ingannarmi?
Bugiardo!
La
musica finisce e noi rimaniamo ancora abbracciati, tengo gli occhi chiusi,
questa è un’agonia.
Ma
non posso resistere oltre, senza una parola mi libero dal suo abbraccio e
sparisco tra gli invitati
La
giornata è quasi finita, inizia a tramontare il sole, la gente così come è
arrivata, se ne và.
Entro
in camera mia distrutta, mi sdraio sul letto ripensando a tutte le emozioni
della giornata.
Hermione
è tornata a casa e penso che Ron sia un po’ triste, ma niente in confronto a
come mi sento io.
Harry
invece è ancora qui.
Dalla
mia porta socchiusa sento delle voci in corridoio, una di queste è di mio
fratello Ron.
“Quando
parti Harry?”
“Stanotte!”
il mio cuore si è fermato
“Dove
ti raggiungiamo io ed Hermione?” che cosa? Vanno anche
loro?
“Vi
manderò Edvige, voi passate gli ultimi giorni di tranquillità con i vostri
genitori” la voce di Harry ha un
tremito.
“
Lo hai detto a mamma? “ chiede mio fratello.
“Non
ne ho avuto il tempo, fallo tu per me, da dove posso uscire per non essere
visto?”
“La
porta sul retro”
“
Senti puoi dire a Ginny che..” inizia all’ improvviso “No, lascia perdere,
glielo dirò io quando tornerò..”
un
attimo di silenzio, un brivido lungo la schiena.
Devi
tornare Harry, non ti azzardare a lasciarmi sola.
So
cosa devo fare adesso, senza farmi sentire scendo le scale e poi dalla porta sul
retro esco in giardino,
ormai
è buio, lo aspetto con il cuore in gola.
La
luna esce improvvisamente da dietro una nuvola… illuminando due occhi
smeraldo.
Eccolo
che arriva.
Mi
vede e si blocca stupefatto “ Ginny, che ci fai qui?” è la sola cosa che sai
dirmi?
“Volevo
salutarti” forza diglielo…” torna
presto Harry e stai attento” devo dirglielo o me ne
pentirò.
“Io
ti aspetterò per sempre… Ti amo!” non so dove io abbia preso il coraggio, ma
sono sempre una
Grifondoro no?!
Mi
alzo in punta di piedi e lo bacio.
Il
Bacio più dolce del mondo…
Chiudiamo
entrambi gli occhi, adesso so qual è il mio destino, adesso so cosa devo
fare.
Ho
sempre odiato gli addii, cosi riprendo la porta senza neanche guardarlo, a volte
sono cosi timida.
Mi
fermo dietro lo stipite, il cuore in subbuglio, il respiro irregolare, ma lo
trattengo quando lo sento
bisbigliare
fra se e se “Ti amo anch’io Ginny”
Mi
sfugge una lacrima,
adesso
so qual è il mio destino :
si
chiama Harry Potter.
Ciao
a tutti!!
Eccomi
di nuovo qui a rompervi le balle!!
^_^
Ho
scritto questa storia in un momento di tristezza, fatemi sapere se sono riuscita
a trasmettervi le mie emozioni.
Vi
abbraccio
§
Alessandra §