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Autore: thanatos lover    06/08/2012    0 recensioni
È come se guardassi il mio riflesso allo specchio, o dentro l’oceano. Dentro l’acqua pulita e cristallina, il mio riflesso sorride radioso e brilla come una stella. E come una stella mi acceca e oscura la mia presenza, io l’ombra della sua.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È come se guardassi il mio riflesso allo specchio, o dentro l’oceano. Dentro l’acqua pulita e cristallina, il mio riflesso sorride radioso e brilla come una stella.
E come una stella mi acceca e oscura la mia presenza, io l’ombra della sua.
Il legame che condividiamo è complesso, profondo e indissolubile, impiantato dentro di noi come solo un legame di sangue e geni può esserlo. La sento dentro di me anche se non lo voglio, è come se fosse sempre al centro dei miei pensieri anche se sto pensando ad altro. Un legame inscindibile e un sentimento complicato, a cui non so dare un nome.
O forse semplicemente non voglio.

Amore? Che tipo di amore?
Odio? E perché odio?


Non so spiegare cosa davvero ci unisca, o cosa io senta. Perché per quanto io possa amarla la odio infinitamente, e per quanto io possa detestarla non le torcerei un capello. La sento parte di me, una fetta della mia anima in un corpo identico al mio ma che non mi appartiene. Una rifrazione del mio cuore, odiarla davvero equivarrebbe ad odiare me stessa.
L’amo come una madre potrebbe amare una figlia, come uno stupido fiore potrebbe amare l’ape incaricata a spargere il proprio polline. L’amo come Narciso amava la sua immagine riflessa.
E l’odio, come la Matrigna può odiare Biancaneve e la notte detestare il giorno perché qualcuno l’ama più di quanto ami me. Ma nonostante tutto, quello che non capisco è perché ogni volta che sorride mi si stringe il cuore, o quando le lacrime solcano quel viso così simile al mio la prima reazione che ho è quella di stringere le braccia intorno a quelle spalle fragili, con la sola intenzione di confortare.
Quelle stesse mani che nei miei sogni vedo stringersi attorno al suo collo, che tremano violentemente mentre le dita si serrano attorno alla sua pelle e che lasciano la presa, perché incapaci di uccidere.
E lei questo lo sa, sa tutto di me. Conosce i miei tormenti e le mie paure, e non mi teme anche se nei miei sogni giace a terra in fin di vita per colpa mia.
Perché i miei demoni sono i suoi, e forse anche lei mi odia quanto io odio lei. E questo scalda il cuore ad entrambe e lo inaridisce al contempo. Per quanto il freddo possa sferzarci non c’è nulla che possa dividere le nostre dita intrecciate, strette in una morsa che può significare sia amore che odio.

Lei non mi teme, e questo io lo odio.
Io non la temo, e lei non lo sopporta.



— thanatos's speaking –
Avevo tanta voglia di pubblicare qualcosa, ed essendo la prima volta in assoluto (a parte quando ruolo, ma quello non conta) che pubblico un mio scritto su un sito mi sento.. combattuta? E' corto, me ne rendo conto, ma avevo bisogno di rilasciare un po' di stress. Ed è totalmente fine a se stesso, ovviamente. Detto questo, spero vivamente sia di vostro gradimento, accetto qualunque critica purché sia costruttiva :)
   
 
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