Solo
Gray avanzò in quella stradina sperduta, sbuffando annoiato. Oggi Juvia non lo seguiva. Entrò nella sua modesta casa, affacciandosi dalla finestra per scovare la maga in qualche atto di mimetizzazione riuscito male, ma non trovò nulla. Chiuse le tende, andando a dormire, data l’ora tarda. Dormire, si fa per dire. Era stato uno sciocco. Solo uno sciocco. Lei c’era sempre stata, ma lui la ignorava, quasi non esistesse nella sua vita. Lei lo amava, ma lui la respingeva malamente, deprimendola. Ma lei non si abbatteva. E riprovava e riprovava, quando la risposta era sempre la stessa: l’indifferenza totale. Poi, nell’Esame di Classe S, una strana sensazione lo assalì, ma non riusciva a capire. Lento, troppo lento. Così lento, che se l’era lasciata scappare. Adesso, lei stava con Lyon. E lui, si sentiva solo. Sì, solo, perché in fondo in fondo non gli dispiaceva essere seguito, solo che non se n’era accorto. Solo, adesso che l’unica persona che lo amava non c’era più, per lui. Si diede ancora dello stupido mentalmente, mentre una lacrima solitaria solcava il suo viso.
Avrebbe dovuto accorgersene prima,
che in realtà amava Juvia.
Strazio totale nel leggerla, ne sono consapevole ç_ç Beh, magari potete dirmi come vi è sembrata ^^ La prossima volta scriverò una Gray/Juvia migliore *fuoco della determinazione negli occhi* *^*
Bye-beee