In seguito ad un equivoco Loki subisce una punizione: deve fare da servitore ad Elsa per un certo lasso di tempo. Sarà un periodo caratterizzato da momenti di terrore. Un po' per volta però lo spirito del Leone scoprirà che la maga guerriera ha anche dei lati umani, è persino vulnerabile, sensibile e delicata. Ma guai a farla arrabbiare... Ed il rischio è concreto, dato che il poveretto, come è noto, non sa resistere al fascino femminile

Lucy si ritrovò a massaggiarsi le tempie. La gilda era sempre stata un luogo rumoroso e pieno di energia, ma quel giorno sembrava che il livello di tensione fosse salito alle stelle.
Improvvisamente, una voce tuonante attraversò l’aria.
“ORA BASTA!”
Tutti gli sguardi si voltarono verso Makarov, in piedi su un tavolo, le braccia incrociate e un’espressione di autentica esasperazione.
“Se non riuscite nemmeno a collaborare nella vita di tutti i giorni, mi chiedo come possiate affrontare una vera missione!”
[...]
“Ecco perché ho preso una decisione. Ho organizzato un programma di addestramento speciale. Un ritiro di una settimana per migliorare la sinergia tra compagni” continuò il Master con un sorriso malizioso che non prometteva nulla di buono.
“Un ritiro?” chiese Lucy, sorpresa.
“Esattamente. Voi due. Gray e Juvia. Gajeel e Levy. Elfman e Evergreen. Mirajane e Lisanna. E chiunque altro voglia partecipare”.
Il Master incrociò le braccia. Un mormorio attraversò la sala. “Ogni coppia sarà messa alla prova attraverso una serie di esercizi progettati per migliorare il legame, la coordinazione e l’affinità magica. Ed è obbligatorio. Nessuno può tirarsi indietro.”

Dopo la caduta di Acnologia, il mondo ha iniziato a mutare.
L’etere è diventato instabile, la magia si comporta in modi imprevedibili, e le antiche leggi non bastano più a spiegare ciò che accade.
In risposta, il Consiglio Magico ha introdotto una nuova classificazione: Alpha, Beta e Omega.
Si dice che tra un Alpha e un Omega possa esistere un legame unico, primordiale. Un istinto che travolge la ragione e lega i corpi prima ancora dei cuori.
Non è solo una teoria. È un richiamo viscerale che alcuni sentono nella carne, nel cuore, nell’anima.
Lucy viene etichettata come Beta. Ordinaria. Nessun legame che consumi, nessun istinto da domare, nessun destino a cui appartenere. Eppure, qualcosa dentro di lei comincia a cambiare. Sensazioni sconosciute la attraversano. E solo una persona sembra rispondere a quel richiamo.
Una storia di desiderio, paura, legame e scelta.
Perché, a volte, quello che il destino ha già deciso… il cuore lo sta solo aspettando.

Dopo una lunga assenza di quattro anni lontana da casa, dagli amici, dagli affetti più cari ma soprattutto dall'uomo che ha sempre desiderato, Lucy decide di tornare a Magnolia, ma non da sola. Assieme a lei ci sono persone che l'hanno accolta nel momento più buio della sua vita, rendendola una persona diversa, una persona migliore.
Questo cambiamento, però, potrebbe portare scompensi in chi la conosce sotto un'altra veste.
Riuscirà, Lucy, a riprendere in mano la vita che aveva lasciato in standby per colpa di una grandissima delusione dovuta a una scoperta che ha cambiato per sempre lei e tutte le bugie con cui era stata cresciuta? Riuscirà a perdonare chi le ha fatto volutamente del male? Sarà riuscita a mettersi l'animo in pace con l'uomo che da sempre le fa battere il cuore? Riuscirà a lavorare a stretto contatto con lui? Di tutte queste domande nessuna certezza ma solo una grande voglia di rivalsa che la porterà a provare emozioni che Lucy al momento non potrebbe neppure immaginare.

A Juvia e Lucy è successo qualcosa.
Nessuno sa spiegarsi cosa, ma Cana lo può giurare: lei in questa storia non c'entra assolutamente nulla! O forse si?
-*-
-Juvia chiede dunque a Natsu-san: secondo lui Gajeel-kun tra coniglio-piccolo, toro-medio o stallone-lungo che p**e ha? -
-Com'è potuto succedere? - strepitò il Master.
-Perché sempre io? - si disperò Gajeel.
-Coniglio-piccolo? - rispose Natsu.
[in corso]

“Interrompi sempre sul più bello, fratellino!” esclamò con tono scocciato girandosi appena alla sua destra lì dove sapeva che avrebbe trovato il destinatario del suo improvviso malumore.
“Non dovrei se solo tu non mi costringessi, Natsu.”
“Oh, andiamo, Zeref!” sbottò con fare teatrale “Non ti scocci mai di ripetere sempre le stesse cose?”
“Dovresti saperlo…”
“Certo, certo…” lo interruppe con tono canzonatorio “…tu fai sempre quello che ti dice il tuo papà, non è vero?” lo beccò con un sorrisetto divertito che avrebbe fatto urtare anche la pazienza di un certosino.
“Sia mai che tu perda il favore del tuo paparino diventando un comune angioletto e non più il prediletto!” lo prese ancora in giro il rosato.
“Dimentichi che è anche tuo padre, fratellino e ti ha dato un compito, un compito che tu non stai svolgendo…”
“Che mi ha dato?” volse subito il tono da divertito a adirato, Natsu.
“Credi che lui sia contento di averti rilegato laggiù?”
“Sei stato tu a cominciare.”
“Solo perché volevo che lui ci parlasse un po’ più da padre senza passare per vie oscure e misteriose? Questa mia richiesta è passata alla storia come la ribellione del figlio ingrato contro l’Onnipotente!”

“Sarò breve e conciso, Jude. Vorrei chiedere in sposa vostra figlia, e farlo quanto prima.”
A Lucy cadde la forchetta da mano, provocando un rumore fastidioso contro la porcellana del piatto.
“Vi ringrazio per la proposta, Natsu, ma non è possibile. Mia figlia è già promessa a un altro uomo”
“Con quel mostro di Tokobuchi? Andiamo, signor Heartphilia. Fate sul serio? Come potete permettere che vostra figlia sposi un uomo simile?” ribatté subito Natsu, lottando contro la voglia di prendere quel miserabile per il collo e strangolarlo.
Gli veniva il vomito al pensiero di quel mercenario di Hichiya con quella povera creatura innocente.
“Il signor Tokobuchi è l’unico disposto ad accettare lo stato di mia figlia, signor Dragneel, e non starò qui a spiegarvelo. Credetemi, se sapeste, scappereste a gambe levate.” Tutto il disprezzo di quell’uomo uscì in quelle poche parole che se a Natsu infastidivano, alla bionda accanto a lui dovevano fare un male cane.
“So già quello che è successo a vostra figlia, Jude, e di certo non tributo la colpa a ella, semmai al miserabile che ha fatto quello che ha fatto contro la volontà di vostra figlia."

“ Alzò lo sguardo, posando gli occhi fuori dalla finestra. Sospirò: quell’acquazzone non accennava a fermarsi e… ed era solo colpa sua e della sua incapacità di usare le parole giuste al momento giusto.”
Questa piccola Long è un gigantesco what if. Mi sono sempre detta che, in quei mesi durante lo scioglimento di Fairy Tail, fra Gray e Lluvia è sicuramente successo qualcosa perciò… ecco qua un’idea…

Un episodio del periodo passato da Elsa alla torre del Paradiso sembrava dimenticato, sepolto nel profondo della memoria. Ora lei ha una nuova vita. Ma un incontro inatteso risveglia vecchi ricordi e la coinvolge profondamente. E non tutto è come sembra.

[ POST100YQ | Gruvia ] Completata la missione dei cento anni, Gray fa ritorno a Magnolia, deciso a dichiarare i suoi sentimenti più sinceri a Juvia. Ma una lettera misteriosa ha spinto la maga dell’acqua ad intraprendere un cammino diverso, una missione segreta che la porterà a confrontarsi con se stessa… e con il suo passato.
"Non l’avrebbe dovuto incontrare. Nessuno l’avrebbe dovuta vedere.
Juvia Lockser era ritornata per andare via."

Il gladiatore dai capelli rosa non riuscì a contrarre la smorfia che gli induriva i lineamenti già spigolosi del viso ogni qualvolta quel figlio di puttana del figlio di Hades gli capitasse davanti, stringendo con forza l'elsa del rudio*, immaginando il giorno in cui glielo avrebbe infilato giù per la gola, ripagandolo per la morte della sua sposa e per averlo reso uno schiavo, relegandolo al ruolo di gladiatore dimachaerus*. Natsu era l’uomo con cui tutti volevano combattere almeno una volta nella vita, l’uomo che tutti avrebbero voluto sconfiggere e che ogni lanista di buon senso avrebbe voluto possedere nella propria schiera. Il gladiatore rosato, con il sorriso sempre acceso sul volto, covava dentro un fortissimo senso di rivalsa e di vendetta, pregava che il suo gladio* potesse sporcarsi al più presto di sangue magnoliano. Ciò che gli rendeva sopportabile rimanere in quella maledetta merda di posto era il suo migliore amico, Luxus, e la deliziosa sposa di quell’ultimo, alla quale sganciò un sorriso farabutto, ignorato da lei come al solito e accompagnato dai suoi bellissimi occhi rivolti al cielo.

“Allora, Lucy, scendiamo dallo scivolo?”
Rebecca l’aveva minacciata di farle del male fisico se avesse dato bidone al rosato, ma invero Lucy non aveva voglia di appenderlo.
“Va bene. Voglio fidarmi di te, Natsu.” lo assecondò, vedendosi in diretta nascere sul volto virile del rosato un sorriso a dir poco bellissimo, classificabile benissimo come l’ottava meraviglia del mondo.
“Ti aiuto a sederti” Natsu le porse la mano e Lucy l’accettò, troppo emozionata per una semplicissima scivolata su uno scivolo d’acqua.
Si sedette, trattenendo un urlo dovuto allo sbalzo termico tra il suo corpo caldo e l’acqua fredda dello scivolo, ma rimase in debito di ossigeno nel percepire dietro di lei del movimento e poi vedere le muscolose gambe del ragazzo avvolgersi sulle sue e le mani di Natsu a cingerle la vita con un possessivo abbraccio.
Era seduta su uno scivolo altissimo con un adone meraviglioso dietro e ben presto sarebbe scesa da quel coso infernale.
Doveva essere uscita fuori di testa, non c’era altra spiegazione.

Non sapevano ancora cosa li attendeva. Non potevano immaginarlo loro che a breve sarebbero divenuti dei carnefici, come non potevano immaginarlo nemmeno coloro che stavano per divenire le loro vittime. Nessuno potrà fermarli dall'avere ciò che bramano fino dentro la loro carne e il loro sangue e guai a chi si frapporrà come ostacolo.
(RATING ROSSO PER LINGUAGGIO ESPLICITO, SCENE DI VIOLENZA E CONTENUTI SESSUALI)

“Che cosa diavolo ci facevi nel bosco a quest’ora? Sei forse impazzita, Lucy?”
“Come hai fatto a portarmi fuori così velocemente?” insistette.
“Non è importante il come ma il perché tu ti stessi aggirando nel bosco da sola, a quest’ora poi. Non lo sai che è pericoloso?”
Lucy chiuse un secondo gli occhi, pregando che si trattasse di un bruttissimo sogno.
Li riaprì con la speranza di ritrovarsi in camera sua ma no, quella era la fottuta realtà, e Natsu Dragneel era proprio davanti a lei in carne ed ossa.
“Infatti! Non sono affari tuoi, Natsu. Come osi presentarti davanti a me così, dopo essere scomparso per cinque anni senza neppure darmi una cazzo di spiegazione? Con quale coraggio tu osi solo parlarmi?”
Natsu l’afferrò per un braccio e Lucy non ebbe tempo di accorgersene.
La sensazione di gelo che Lucy aveva provato anche prima nel bosco si fece prepotente lì dove Natsu la teneva stretta con la mano; era la mano del rosato ad essere fredda come il ghiaccio, gelata come quella di un morto.

“Un Aperol Spritz, per cortesia.”
“Ti facevo tipo da qualcosa di più forte”
“Non sono abitudinaria, Dragneel, mentre tu ti sei dimostrato il solito cafone senza un briciolo di tatto” Era chiaro che Lucy si stesse riferendo alla tizia che aveva appeso con un niente.
“Era troppo sicura si sé”
“Oh! Immagino che donne così non ti garbino perché sia mai che Natsu Dragneel possa diventare la preda e non il predatore.” rispose lei, afferrando il proprio drink per girarlo con la cannuccia.
“Giammai, Heartphilia!” Natsu sollevò il suo di bicchiere per brindare con lei, non contandoci che Lucy potesse farlo, Eppure… lei riuscì a sorprenderlo, scontrando i loro calici prima di bere una lunga sorsata.
“E poi, andiamo! L’hai vista? Era così volgare. Una donna deve avere ben altro che un paio di tette grosse per attirarmi.” nel dirglielo, Natsu schioccò la lingua, ammiccandole forse per la prima volta da quando END era morto, assistendo a qualcosa di pressoché inedito visto che Lucy aveva appena sorriso a una sua battuta.
“Devo dartene atto, Natsu, ma come si dice? In vacanza tutto è lecito, no?”
“Che c’è? Ti stai forse facendo avanti, Lucy?” ...