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Autore: SHIERU    09/08/2012    5 recensioni
Come vi sentireste se un giorno, al vostro risveglio, vi ritrovaste nudi e sudati in una camera d'albergo, con un gran mal di testa e senza alcun ricordo della sera precedente? E soprattutto, come reagireste se scopriste che, altrettanto nudo e sudato, il vostro nemico di sempre sta dormendo accanto a voi? (HarryxDraco - 7 capitoli, conclusa)
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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a letto con il nemico

                                                                                 CAPITOLO I : A letto con il nemico.

 

Harry Potter aprì gli occhi su una stanza sconosciuta, una camera d'albergo a Las Vegas, probabilmente.
Per quanto ne sapeva, poteva anche essere la stanza di un suo amico.
Dopotutto,  la colossale sbronza della sera prima gli rendeva difficoltoso persino ricordare dove fosse la sua di casa, figuriamoci quella di un altro.
Era stato alla festa di qualcuno, se non sbagliava, qualcuno che doveva festeggiare qualcosa.
Di certo, quello che sapeva era che lui aveva festeggiato troppo e l’atroce mal di testa che lo stava torturando, nonché la perdita di memoria, ne erano prove schiaccianti.

Sciogliendosi in un grande sbadiglio, il mago voltò la testa verso il comodino, concentrandosi sui led rossi che lampeggiavano sulla sveglia.
Strizzò un po' gli occhi, ma i numeri continuarono a sembrargli lettere dell'alfabeto più che un orario.
Avvilito, si sporse ad afferrare gli occhiali, mentre ogni singolo muscolo del suo corpo gridava pietà.
Aveva un gran male soprattutto nella zona lombare, come se nella vita non avesse fatto altro che gare di hula hoop.
Chissà, forse alla festa di ieri le aveva fatte davvero, o magari si era esibito in una qualche performance di limbo amatoriale ; insomma, qualcosa di questo genere.
Scacciando l’immagine patetica che si stava formando nella sua testa, Harry inforcò le lenti, mettendo finalmente a fuoco l’orario scritto sulla sveglia.
Erano le tredici e venti.
Il suo stomaco emise un brontolio lamentoso, ma Harry proprio non voleva saperne di alzarsi.
Per una volta, la stanchezza del suo corpo era persino più forte della fame.

Con un sonoro sbuffo, il moro si coprì il viso con le mani, stendendosi supino.
Il materasso a molle cigolò leggermente a causa del suo peso, accompagnato da un mugolio indispettito.
A quel suono, Harry corrugò la fronte.
Da dove proveniva quel lamento?
Lui non aveva aperto bocca, perciò quella voce era partita sicuramente da un’altra fonte.
Era stata forse la sua immaginazione?
Uno di quei fastidiosi effetti collaterali post-sbronza che ti fanno sentire voci che non esistono?
Per accertarsene, il mago provò a muoversi, facendo cigolare nuovamente le molle del letto.
Come la prima volta, dalla sua destra giunse un’indistinta lamentela, solo un po’ più scocciata di quella precedente.
Incredulo, Potter si voltò di scatto, notando con raccapriccio un ragazzo biondissimo che, nel dormiveglia, cambiava posizione, voltando il viso addormentato verso di lui.
Nel riconoscere il suo volto, per poco Harry non cacciò un urlo, rischiando di cadere dal letto.

Calmati Harry. Stai solo sognando...questa non è la realtà! - pensò, immobile come una statua di sale.
Adesso chiudi gli occhi, conti fino a tre e vedrai che poi ti farai una bella risata - aggiunse, battendosi le mani sulle guance.
"Uno...".
Harry serrò le palpebre, trattenendo il respiro.
"Due...".
Senza staccare le mani dal viso, si concentrò sul suono della propria voce.
"Tre!".
Di scatto, Potter aprì gli occhi, mentre il sorriso vittorioso gli si congelava in volto.
Quello non era un sogno.
Il ragazzo continuava ad essere lì, il corpo candido sinuosamente avvolto dalle lenzuola.
Harry si diede con forza un pizzicotto sul braccio.
Il punto in cui le su unghie avevano fatto pressione si arrossò subito, iniziando a bruciare leggermente.
"No!" esclamò, tappandosi la bocca subito dopo, terrorizzato.
L'ultima cosa che voleva era svegliare il suo "compagno di stanza".

Non può essere! - pensò, preso dal panico più totale.
Non sta accadendo davvero, non con lui! -
Agitato, un'idea folle gli passò per il cervello.

Dio non voglia che noi due... -
Velocemente, scostò le coperte, scoprendo il proprio corpo nudo e sudato.
Immediatamente, lo sguardo tornò a posarsi sul ragazzo.
"No...".
Un risolino isterico gli sfuggì dalle labbra.
"Deve essere uno scherzo...".
Cercando di calmarsi, il moro fece un profondo respiro e si avvicinò al compagno, facendo attenzione a non fare rumore.
La schiena bianca e magra era a sua totale disposizione ; la linea della spina dorsale, una pista da seguire per andare oltre.
Con mano tremante, Harry scostò piano il lenzuolo, rivelando un paio di invitanti glutei sodi.
Rimase a fissarlo qualche secondo, paralizzato, poi, quasi con vergogna, si affrettò a ricoprirlo, mentre il suo viso impallidiva spaventosamente.
"Oh, merda...".
Harry si alzò velocemente, recuperando i boxer abbandonati a terra.
Se li infilò goffamente, facendo più in fretta che poteva, dopodiché si allontanò dal letto, appoggiandosi quasi al muro.
Da lontano, cercò di osservare la situazione mantenendo la mente lucida.
Quello che rientrava nel suo campo visivo era però maledettamente inequivocabile.
"Se non è un sogno, deve essere un'allucinazione. Qualcuno deve avermi fatto bere qualcosa di strano" tentò di convincersi.
"Insomma, devono avermi senz'altro drogato...non c'è altra spiegazione" esclamò, cominciando a camminare nervosamente avanti e indietro.
In prossimità del cestino, il suo sguardo ricadde all'interno del sacco della spazzatura.
Adagiati tra la plastica nera, due preservativi usati risaltavano come un cappotto di pelliccia in pieno agosto.
Un sorriso disperato si dipinse sul volto di Harry.
"Ho fatto sesso con Draco Malfoy" mormorò.
Prendendosi la testa tra le mani, il mago si lasciò cadere sul letto.
"Ho fatto sesso con Draco Malfoy..." ripeté, sconvolto.
"Due volte!".
Un nuovo lamento sonnecchiante, lo convinse a prendersi a pugni.
Malfoy si rannicchiò su sé stesso portandosi la mano vicino all'orecchio, come a volersi isolare dai rumori fastidiosi che disturbavano il suo sonno.

Devo stare zitto, cazzo! - si maledisse Harry.
Forse se me ne andassi senza svegliarlo potrei fingere che non sia mai successo...-
Mentre soppesava l'idea di una fuga strategica, un luccichio lo distolse dai suoi pensieri.
All'anulare sinistro di Malfoy, una fede in oro bianco brillava colpita dai raggi del sole.
Se possibile, la disperazione di Harry si fece ancora più grande.

Che razza di uomo sono diventato?! Non bastava aver fatto sesso con Draco Malfoy,no,  se non era anche un uomo sposato non andava bene! –
Con le mani tra i capelli, Harry si mise a camminare per la stanza, cercando di recuperare i suoi vestiti sparsi sul pavimento.
Devo assolutamente andarmene! –  pensò, afferrando un paio di calzini.
E anche di corsa! –
Disperato, riconquistò anche i suoi jeans, ma, nella foga di afferrarli, inciampò in una delle gambe della scrivania, cadendo rovinosamente a terra.
Il rumore infernale che scaturì dalla sua caduta non sfuggì alle orecchie di Malfoy, il quale, dopo un primo momento di resistenza, si mise a sedere, stropicciandosi gli occhi arrossati per qualche secondo.
I capelli, solitamente impeccabili, ora gli ricadevano sugli occhi in un buffo disordine.
Sembrava un pulcino ; questo avrebbe pensato Harry in un'altra occasione.
Purtroppo, al momento, l'unica cosa che riusciva a pensare era la situazione di merda in cui si trovava.
Draco esitò un attimo, guardando Harry con l'aria assonnata di chi non è ancora in grado di connettere il cervello al corpo.
"Harry Potter?" domandò infatti, la voce ancora impastata.
"Arguto..." commentò Harry a disagio.
Malfoy lo ignorò, perdendosi in uno sbadiglio.
Il suo sguardo grigio si perse sul corpo dell'altro, soffermandosi sul rigonfiamento dei boxer.
"Credo che dovresti rivestirti" gli consigliò.
"Ho ancora tanto sonno e non ho tempo per quel genere di sogni a luci rosse...".
Draco si rannicchiò di nuovo sul fianco, chiudendo gli occhi.
"Soprattutto, non ne vorrei fare con un soggetto del genere" aggiunse.
Harry socchiuse la bocca, incapace di emettere alcun suono.
"Sono...sono io che dovrei dire questo!" esclamò risentito.
"E comunque, per inciso, non deve essere stato così male se lo abbiamo fatto due volte!".
Malfoy fece una smorfia.
"Certo che per essere un incubo ne fai di rumore..." si lamentò.
"Se aspetti un'oretta, forse-".
"Ma allora non hai capito un tubo!".
Sfinito, Harry si gettò sul letto, afferrando Draco per un braccio.
Chissà perché, non appena Malfoy aveva messo in dubbio le sue qualità, l’idea di scappare senza lasciare traccia era completamente sparita dai suoi pensieri.

"Sveglia!” gridò dritto nel suo orecchio.
“E' mattina da un pezzo bello mio e devi spiegarmi che diavolo è successo ieri sera!"
"Spiegarti…?”
Draco aprì stancamente gli occhi, mentre l’ultimo barlume di incoscienza lasciava posto al suo solito sguardo.
“Cosa...Potter!" strillò, realizzando finalmente la situazione.
"Per Merlino, che fai?! lasciami!".
Malfoy si divincolò, provando a spingere via Harry.
"Che sei, un maniaco?! Vattene dalla mia stanza!"
"Questa non è la tua stanza. E' la mia camera d'albergo" lo freddò Potter. “Penso”.
"Una...".
Malfoy abbassò lo sguardo, spaesato.
"Oddio, perché mi hai portato nella tua camera d'albergo?!" esclamò, agitandosi ancora di più.
Nello spostarsi, il lenzuolo scivolò verso il basso scoprendogli la linea dell’inguine.
Lo sguardo di Harry si spostò automaticamente verso di esso, mentre Draco si affrettava a ricoprirsi, arrossendo vistosamente.
"Santissimo Salazar!” gridò, portandosi la coperta fino al collo.
“Mi hai spogliato tu?!”.
Harry spalancò gli occhi,assumendo a sua volta il colore di un peperone maturo.
"No!!” si affrettò a negare.
“Cioè, sì...cioè, credo che...anche tu mi hai spogliato!".
Draco fece una smorfia incredula.
"Cosa vai blaterando, Potter? Anche se non mi ricordo niente di ieri, non sono certo così idiota da credere alle tue stronzate!"
"Non sono stronzate, sei tu che...aspetta. Non ti ricordi niente?".
Malfoy scosse la testa.
"Era la festa di non so cosa per non so chi...poi, boh".
Harry roteò gli occhi al cielo, demoralizzato.
"Illuminante, Malfoy" commentò.
"Beh, sei tu che dovresti spiegarmi cos'hai fatto, anzi, cosa mi hai fatto!".
"Io non ti ho fatto proprio un bel niente, sei tu che mi hai trasformato in un fedifrago!".
"Eh?".
"Hai capito benissimo, credevi davvero che non mi sarei accorto della fede?" ribatté Potter, alterato.
"Fede? Quale fede?" domandò Draco, corrugando le sopracciglia.
"Quella che porti al dito, idiota!".
"Io non porto nessuna fe-" .
Le parole gli morirono in bocca.
"Che diavolo è questa?!" .
"Non lo sai? E' un anello che si scambia la gente quando si posa, hai presente?" rispose Harry, ironico.
"Lo so benissimo cos'è una fede! Quello che non capisco è cosa ci fa sul mio dito...".
All’ennesima replica, Potter cercò di respirare a fondo, calmando i nervi scoperti.
"Senti, non m'interessa il tuo rifiuto per i legami nuziali, l'unica cosa che voglio sapere è cos'è successo ieri!".
"E io prima voglio sapere cosa ci fa questo pezzo di latta sul mio povero dito!" ribatté Malfoy, provando inutilmente a levarsi l’anello.
"Dannazione, non si toglie…" mormorò, continuando ad insistere.
"Ah...e questo?”.
Un incisione sul prezioso metallo catturò la sua attenzione.
“HP + DM...?” lesse, aggrottando la fronte. “Che diavolo significano queste iniziali?"
Sconfitto dall’assoluta persistenza di Draco, Harry si arrese al suo presunto delirio, cercando di assecondarlo.
“Fa vedere” ordinò infatti, controllando a sua volta la superficie dell’anello.
“Beh, una sta sicuramente per : Draco Malfoy ” considerò.
“Se poi tu non ricordi il nome di tuo marito sono affari tuoi” aggiunse maligno.
Harry si aspettava che Malfoy ribattesse alle sue accuse rendendogli pan per focaccia, ma, al contrario, Draco non aveva fiatato, limitandosi a spalancare gli occhi, fissi su un punto preciso della sua mano.
“Potter…” mormorò dopo un po’, bianco come un cadavere.
Harry seguì spaesato la linea del suo sguardo, accorgendosi del cerchio che avvolgeva il proprio anulare sinistro.
Una fede in oro bianco identica in tutto per tutto a quella indossata da Draco.
"Perché porto il tuo stesso anello?!".
"Perché porti il mio stesso anello?!" gridarono all’unisono.
"HP + DM...” lesse ancora una volta il biondo.
“Harry Potter + Draco Malfoy” realizzarono infine, guardandosi l’un l’altro terrorizzati.
“Questo è un incubo!”.
"No, è impossibile..." pigolò Draco.
"Dobbiamo essere su Magic Camera..." .
"Dev'essere così..." gli diede man forte Harry.
"Per forza! Non possiamo essere davvero...".
"Sposati?!".

 

Note dell'autrice : 
Questa storia inizialmente era partita come una one-shot, al massimo una storia breve di due o tre capitoli...però, come al solito, i personaggi mi sono sfuggiti di mano e così, invece che una one shot, mi sono ritrovata con sette capitoli che mi sembravano non finire mai.
Io amo le storie lunghe (anche se questa è relativamente breve), però tendo ad evitare di scriverle per i miei lunghissimi tempi...in ogni caso, devo dire che questa volta sono stupita di me stessa visto che ci ho messo meno di un anno a finirla XD
Comunque, non mi dilungo oltre.
Spero che questo capitolo vi incuriosisca e che continuiate a seguirmi :)
Ps. Gli aggiornamenti saranno ogni giovedì e ogni lunedì!

  
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