In questo canto si narra di come l'autrice incontri il padre di tutti gli déi e riceva da lui un regalo inaspettato, seppur per l'occasione necessario, e di come Loki il dio dell'Inganno sia alquanto restio a intraprendere sì lungo viaggio.
Non so proprio dire precisamente
quanto il reale salone fosse estenso,
ché il perimetro parea sfuggente
persino per lo sguardo più intenso.
Drappi setosi pendevan sospesi 5
come bandiere d'un cremisi denso,
e l'alto soffitto dai toni accesi
s'apriva nel cielo per invitare
nel salone i raggi del sole attesi.
Due guardie ci intimaron d'arretrare 10
quando a una scalinata arrivammo,
sulla cui cima s'ergevan l'altare
e il trono su cui il re sito trovammo;
gli sguardi di tutti addosso avevamo
allorché sul posto c'inginocchiammo. 15
“Padre di tutti gli dei, ti preghiamo
di ascoltare l'inconsueta proposta
a la quale consenso domandiamo,
ché ne va de l'umana che qui sosta.”
Il re ci squadrò con l'occhio rimasto 20
e proferì la seguente risposta:
“A cosa devo un tono sì nefasto,
che dalla tua bocca mai ho captato?
Cosa ci fa un esser umano casto
qui su ne l'universo abbandonato?” 25
Il biondo dio del Tuono raccontò
allora di come tutto era nato
e de la soluzione che affiorò;
Odino ascoltava con interesse,
e a dialogo finito dichiarò 30
che certo le richieste eran ammesse.
Loki allor in disperazione cadde
e alla porta correndo si diresse;
sfortunatamente però accadde
che di soltanto sua gamba inciampò 35
e molte volte disteso ricadde.
Il dio ad alzarsi di nuovo tentò,
fece poi un ennesimo passo invano
e ancora sdraiato lì si trovò.
Odino svelò allora l'arcano: 40
“Loki figlio caro, scelta nessuna
mi lasci se non quella di un insano
rimedio: prova di evasione alcuna
dovrai fare, a meno di non volere
subir una caduta inopportuna.” 45
L'anima a Loki doveva dolere,
poiché mai volto così traboccante
d'odio mai mi capitò di vedere.
Fece ritorno con passo esitante
davanti a la scalinata dorata; 50
piegò poi il ginocchio ora dolorante
e si lamentò con voce alterata:
“Sia maledetto il giorno in cui chiamai
a radunarsi la straniera armata
su Midgard che conquistare provai, 55
ché or ho persa la libera scelta
come condanna per quel che tentai!
E sia: vi farò da guida prescelta
in questo lungo cammino esecrabile;
suggerisco di muoverci alla svelta 60
finché il ciel sereno è ancor stabile.
Anzi, subito vado il vestimento
a cambiare con uno più amabile,
considerato che come un tormento
è girovagar attraverso il mondo 65
con sol un pigiama per indumento.”
Per la prima volta lo guardai a fondo
e m'accorsi che sì, appariscente
era vestito, da tirar profondo
ghigno sul viso de la qui presente, 70
la quale si celò con mano vana
attirando gli sguardi de la gente.
Loki smascherò la povera umana:
“Se credi che tal capo sia vistoso,
ben faresti a guardare il tuo di lana 75
che a la vista risulta assai amoroso.”
Trasalii e buttai lo sguardo sul petto,
dov'era ricamato un cuor radioso
con una dichiarazione d'affetto.
“Amo il mio letto” Loki lesse lesto 80
mentre avvampavo di tutti al cospetto.
Sentii il dio padre sospirare mesto
e il dio del Tuono Thor fare altrettanto,
poiché pur lui s'avvide molto presto
di indossare ancor il notturno manto. 85
Odino si elevò e voce diede:
“Loki figlio, smettila di dar canto
e rispetta quello che ti si chiede.
Va' a scegliere dei normali cappotti,
e rimembra: chi a fuga si concede 90
lesto si trova coi ginocchi rotti.”
Non se lo fece ripetere ancora
Loki, che già a finiti rimbrotti
era partito per la sua dimora.
A l'altro discendente Odino disse: 95
“Sobbarcarti l'impresa ti avvalora,
ma ricorda che chi su Midgard visse
vorrebbe tornar con il corpo sano;
tienti a la larga da futili risse
e attieniti a un pacifico piano. 100
Presta attenzione a Loki tuo fratello
per il suo comportamento malsano,
e tieni sempre con te il tuo martello
nel caso che un pericolo vi trovi.”
Poi a me si rivolse: “Viaggiare è bello 105
e lo è ancor di più in luoghi nuovi;
mai s'è avuta terrestre visione
in queste terre dove ora ti muovi.
Mai più ti capiterà occasione
come codesta che ora si prospetta, 110
quindi parti libera da tensione
e ammira bene quello che t'aspetta.
Tacque allor e impugnò l'asta dorata
come il mago prende la sua bacchetta,
e la batté poi su la gradinata 115
con un tonfo che percosse le mura.
Riprese poi con voce rilassata:
“Dono ti faccio di quest'armatura,
con la speranza che ben ti difenda
e che mai conosca alcuna frattura.” 120
Un'armatura in metallo stupenda
mi sentì allora pesare addosso;
sembravo arrivar ora da leggenda
e dal mitico passato sommosso.
Lo ringraziai dal fondo del cuore 125
per quel pesante presente sì grosso
e da l'inestimabile valore.
“Il tempo di partire è arrivato
e di Loki ancor non odo il rumore.
Meglio controllar dove s'è tanato 130
e andar a indossare nuovo vestiario,
ché or mi sento piuttosto estraniato
come un pesce lontano da l'acquario.”
Thor mi condusse fuori del salone
lasciando padre Odino solitario; 135
insieme poi percorremmo l'androne
che a la mia vista era ormai conosciuto,
l'obiettivo quel grandioso stanzone
dove tutto quanto s'era evoluto.
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Capitolo/canto II! Spero mi scuserete del lieve ritardo ._.''
Non appena ho a disposizione un po' di luce diurna, posterò una foto del famoso pigiama "I <3 my bed" che ha fatto inorridire Loki XD ora non resta che andare a prelevare il dio dell'Inganno in camera sua e iniziare 'sto benedetto viaggio...
Spero vi piaccia :D