-Ora!-

Haru diende un calcio alla porta, sparando alle due guardie lì fuori.
Corsero insieme verso l'uscita sulla terrazza, sparando a raffica su chiunque gli impedisse di passare.

Yuni era precisa, e colpiva mortalmente qualsiasi nemico; Kyoko la guardó fiera, e si rianimó.

-I Vongola!-, gridó Hana vedendo un elicottero di soccorso con lo stemma della famiglia. Le ragazze iniziarono a muovere le braccia per farsi vedere, ma il
loro entusiasmo si trasformó in stupore quando videro Gokudera e Yamamoto spuntare dietro di loro.

-Tutto bene?-, domandarono preoccupati.

Le ragazze annuirono, salendo una per volta sul veivolo.

Il dolore alla spalla la colpì in quell'istante: si voltó, guardando con disprezzo il moro, Decimo Boss dei Speranza, di fronte a se.

-Mi appartieni. Fattene una ragione, Principessa-, disse avvicinandosi minaccioso.

-Non penso proprio-, disse Tsuna colpendolo dritto sul volto con uno degli X-Gloves dei Vongola. Kyoko si rifugió tra le sue braccia, spaventata.

-Va tutto bene...ci sono qui io-, disse dolcemente per rassicurarla. La ragazza annuì, ma il dolore alla spalla era lancinante.

Si staccó da Tsuna, tenendo una mano premuta sul marchio.

-Sei collegata a me, Principessa- disse lui rialzandosi, ripreso dal colpo subito poco prima.

Aspetta...collegata?

Quindi, se lei moriva, anche quello stronzo faceva la stessa fine! Sfiló la pistola ad una delle guardie a terra, puntandosela sulla tempia.

Il Decimo dei Speranza la guardó spaventato.

-Stai...scherzando vero?-

-Sembro una che scherza, eh stronzo?-, rispose lei sistemando l'indice sul grilletto. Chiuse gli occhi, aspettando il momento in cui qualcuno la ammazzasse.

Una mano calda, quasi rovente, si poggió sulla spalla dove vi era inpresso il marchio.

 

"Non serve morire. Basta la fiamma del Cielo", sussurró scansando con un dito la canna della pistola, indirizzandola verso il ragazzo che ora era invaso dalle fiamme.

 

"Spara"

Un colpo, secco.

Il corpo del ragazzo a terra, privo di vita.

La pistola cadde dalle mani della ragazza, finendo a terra. D'istinto guardó il suo ventre: l'abito si stava tingendo man mano di rosso, proprio sotto il diaframma.

L'aveva colpito.

E lui aveva colpito lei.

Un grido di dolore squarció il silenzio.