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Autore: samy_97_    10/08/2012    9 recensioni
[Storia ambientata in un ipotetico futuro, in cui grazie alla licenza poetica di cui mi avvalgo (xD) Inu Taisho è vivo. Sono presenti quasi tutti i personaggi di Inuyasha, più qualche altro nuovo pazzo personaggio inventato da me =) Buona lettura]
"E' iniziato tutto una domenica di ottobre, lo stesso giorno in cui, alta in cielo, c'era la luna piena.
E, nel mio personalissimo gergo, Luna Piena è uguale a Niente Poteri Demoniaci.
Aspettate un attimo! Forse è meglio che mi presenti: mi chiamo Ayame Taisho e sono una mezzo demone diciottenne. Vivo in una kawaiissima villa, insieme alla mia famiglia adottiva a Tokyo, in Giappone, nel Mondo."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Songs of Life'
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Set Fire To The Rain


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6. Quando capisci che la tua salvezza dipende da una perla. Il che, è piuttosto preoccupante.

Apro l’agenda sulla prima pagina e cerco un nome che possa dirmi a chi appartiene, ma anziché una pagina con i dati personali, ne trovo una del tutto strana e insolita.

Anzi, trovo una cosa del tutto strana e insolita: un fiore essiccato spicca nel bianco della pagina in tutta la sua antica bellezza.

E' un semplice fiore rosso che, di sicuro, aveva passato giorni migliori: gli mancano due, tre petali e quelli rimanenti sono diventati scuri, opachi e rinsecchiti.

E' contenuto in una busta, così che non si rovini, ma un altro particolare attira la mia attenzione. A fianco al fiore secco c’è un nome, scritto con una grafia sottile e precisa, molto bella.

-Rin…- leggo. Mai sentito un fiore di nome “Rin”…

Sto per girare pagina, per cercare almeno un nome, quando un ringhio dietro di me mi fa sobbalzare e l’agenda mi cade di mano.

Mi inchino a prenderla e nel mentre mi giro verso la porta, il luogo di provenienza del ringhio.

Quasi mi immagino chi sia: dopotutto la mia sfiga ha colpito ancora.

E infatti Sesshomaru si erige in tutta la sua stazza e la sua regalità, il suo viso stravolto da una smorfia di rabbia. E’ la prima volta che assume un’espressione non apatica e lì per lì non capisco per quale ragione.

Solo quando sussurra (anzi, ringhia!) –Cosa diavolo stai facendo con la mia agenda?- mi rendo conto che, forse, sono seriamente nei guai.

-Io, beh, volevo solo sapere di chi era e quindi…- mi blocco quando vedo che inizia a venirmi incontro infuriato, i capelli argentati che oscillano sotto i suoi flessuosi movimenti e gli occhi color ambra colmi di ira.

Mi strappa l’agenda di mano e la apre sulla prima pagina, controllando probabilmente che il fiore non si sia rovinato.

Cavolo, tutta sta storia per un fiore? Se vuole gliene secco un altro…

Lo fisso cercando di capire per quale motivo è così irato e noto che stringe possessivamente l’agenda. Che abbia qualche appuntamento segreto scritto all’interno?

-Non ti azzardare mai più a toccare le cose che non ti appartengono- ergo, che appartengono a lui.

-E ora vattene! Non voglio più vedere la tua faccia.-

Sgrano gli occhi, come può aver detto una cosa simile?

Cioè, passi il fatto che mi ha ringhiato contro, che mi guarda dall’alto in basso come se fossi un pupazzo di creta uscito male, ma che mi dica di sparire è troppo!

Razza di damerino, ma chi ti credi di essere? Il principe Alberto?

Ma adesso ti faccio vedere io cosa penso del tuo caratteraccio, cretino! Non sei altro che un Bastoncino Findus Surgelato*! E surgelato pure male!

No, no, FERME! Dove andate, gambe? Fermatevi, Il Chiwawa Hitleriano è dall’altra parte!

No, giratevi, non in camera mia, accidenti!

Ammettilo, doppia personalità “intelligente”, qui c’è il tuo zampino!

In effetti… no! Hai fatto tutto da sola, mia cara!

Cioè, in pratica ho lasciato che Sesshomaru mi ordinasse di sparire dalla faccia della Terra senza oppormi?

Ma come siamo argute!

Sono caduta veramente in basso!

Ma è possibile che con lui non riesco a essere me stessa? Cioè, con lui sono me stessa e non chi vorrei essere. Ma sono troppo me stessa, dannazione!

Bah…

Meglio andare a dormire ora, sto schiattando dal sonno.

Dunque, penso sia il caso di rivedere la lista delle mie priorità e, visto che sarà una cosa lunga, tanto vale mettersi distesi comodi e pensarci con la testa sul cuscino.

Numero uno: ovviamente, sopravvivere. Il che è parte integrante della

Numero due: ovvero, fare pace con Sesshomaru.

Numero tre: far tornare best friends forerver Inuyasha e Kagome e, magari, anche farli accoppiare.

Numero quattro: recuperare il voto in storia ergo fare la ricerca di 20 pagine su un tizio chiamato Ashikaga Takauji che probabilmente non conoscevano neppure i suoi genitori, conseguenza delle poche (anzi nulle) informazioni che si sapevano sul suo conto.

Insomma, alla fine sono messa da Dio, no?

Oh, ti prego Coniglio Pasquale, portami un paio delle tue uova piene di culo!


* * *


Alla domanda di Izayoi su come è andata la giornata le ho detto che è meglio stendere un velo pietoso sulle cinque ore appena trascorse, altrimenti mi sarei depressa ancora di più e sarei arrivata a guardare soap opera per tutto il pomeriggio.

Dopo di che ho preso e mi sono chiusa in camera mia, senza mangiare e in compagnia dei polverosi libri vecchi che avevo preso dalla biblioteca e che mi servivano per portare a termine il punto Numero quattro.

Gli altri li avevo buttati, nel corso della giornata, nel dimenticatoio, a parte il Numero uno che magari potevo tenermelo stretto ancora un po’ visto che Sesshomaru aveva deciso che ignorarmi, non guardarmi in faccia, non toccarmi e cercare di non stare più di due nanosecondi in mia presenza avrebbe fatto bene al suo spirito ferito. Si nota l’ironia?

Inuyasha e Kagome, invece, hanno fatto gli arrabbiati per tutto il giorno.

Kagome si è addirittura messa a sbraitargli addosso a ricreazione.

Ma è chiaro che io non posso risolvere i problemi di due asini con dei cosciotti di prosciutto negli occhi: insomma, sarò anche una mezzo demone ma non faccio miracoli.

Certo che, in quanto a miracoli lassù devono averli finiti: me ne servirebbero proprio un paio, anche perché in questi dannatissimi libri del cakkio non c’è un’informazione su Ashikaga Takauji che sia una, se non che è preceduto da Pinco Pallino Boaretto e seguito da Mario e Luigi!

Nemmeno se scrivo una parola per riga riesco a riempire venti pagine.

Ok, ok, non è questo il problema, lo ammetto!

Il problema è che mi sento tanto, tanto, tanto in colpa per Sesshomaru! E il punto è che non ho neanche capito cosa lo ha fatto arrabbiare!

Io ho anche provato a chiederglielo ma lui mi ha ripetuto che non mi voleva più vedere e mi ha lanciato un’occhiataccia made in Chiwawa-Hitleriano e allora ci ho rinunciato.

E pensare che stava andando tutto così bene, abbiamo perfino bevuto il caffè assieme! Cioè, non che bere il caffè insieme sia sinonimo di amicizia, ma almeno riuscivamo a convivere pacificamente, per la gioia di Inu.

Adesso, invece, visto che la mia stupidità e il suo odio rasentano l’apice delle probabilità umane mai sperimentate sono in merda. Totale merda, giusto per essere precisi.

Vabbè, Ayame, concentriamoci sulla ricerca.

Considerando che internet è severamente proibito, come accidenti farai a fare venti pagine di ricerca?

Mi alzo dalla scrivania frustrata, e inizio a guardarmi intorno, come se l’ispirazione potesse saltare fuori dai muri azzurri.

Ad un tratto lo sguardo mi cade sul portagioie e, in quel momento, mi viene l’illuminazione: ricordo che, qualche anno fa, Inu mi ha regalato una cosa veramente speciale.

Si tratta di una semplice perla blu, ma ha un potere straordinario: quello di far viaggiare il possessore indietro nel tempo.

In pratica tu prendi questa perlina di un mezzo centimetro, la stringi fino a spaccarti le dita e pensi intensamente al posto in cui vuoi andare; dalla grandezza della perla dipendono le ore che trascorri nel passato

Prendo in mano la perla e penso che l’avrei dovuta usare per tornare indietro dai miei genitori. Ma per quale ragione vederli per quatto ore e poi essere obbligata a ritornare nel presente?

Per questa ragione è ancora intatta.

Però dovrò pure farci qualcosa con quella perla, no?

E perché non usarla per andare nell’epoca di Nanboku-chō, cercare Ashikaga Takauji, magari chiedere un’udienza e farmi raccontare la sua storia in modo così dettagliato da riuscire a riempire le mie agognate venti pagine?

E perché sto pensando ponendomi da sola delle domande?

Dunque è così che farò! Mi metterò d’accordo con Inuyasha e domani pomeriggio, appena tornata da scuola, mi darò da fare per quella relazione di Ashikaga Takauji!


* * *


-Insomma, Inuyasha, avete capito?-

Guardo i miei amici. Miroku guarda Sango, Sango guarda Kagome, Kagome guarda Inuyasha e Inuyasha guarda me. No, mi sa che non hanno capito proprio un cakkio.

-Insomma, non è mica difficile da capire! Dovete semplicemente coprirmi per quattro ore, questo pomeriggio!-

-Ma perché?-

-Perché di si, Miroku, e no, non ho appuntamenti segreti prima che me lo chieda. Ho solo bisogno di… andare in un posto per la mia ricerca. E’ di vitale importanza!- dico dopo una pausa. –Per favore!-

-Dove devi andare?- chiede Sango, con un sopracciglio inarcato.

Io sospiro. -Nel passato. Voglio andare nel tempo di Ashikaga Takauji e chiedere un'udienza o qualcosa del genere.- sussurro a denti stretti.

Tutta colpa tua, Sesshomaru Taisho!!! Razza di Chiwawa Hitleriano, cubetto di ghiaccio andato a male! Un giorno me le pagherai! Tutte!

Muahahahahahahahahah!

.

Ok, meglio che lasciamo stare...

-Allora?- chiedo nuovamente, implorandoli.

I quattro si guardano di nuovo e poi annuiscono titubanti.

-Cosa dobbiamo fare?- mi chiede Sango, portandosi al mio fianco.

-Non lo so. Speravo aveste una buona idea a dire il vero. Io ho bisogno di quattro ore in assoluta tranquillità, e nessuno, in particolar modo Inu e Sesshomaru, devono sapere che sto facendo qualcosa di strano.-

Kagome si gira e mi guarda un po’ dubbiosa.

-Ma sei sicura che non sia pericoloso?-

Io scuoto la testa –No, e poi sono una mezzo demone per qualcosa, no?-

-Beh, se la metti così… facciamo che questo pomeriggio lo passiamo insieme a… in biblioteca…-

-Grande, così giustificherò la presenza della mia ricerca!- Sango-chan, sei un genio!

-… e poi ci rimaniamo fino a… uhm le sette?-

Io annuisco convinta e mi appunto mentalmente che dovrò partire subito, appena arrivo a casa se voglio essere di ritorno per le sette.

-Quindi- conclude Sango sorridendo –Se vogliamo che la recita funzioni dobbiamo stare in biblioteca fino alle sette! E così ne approfittiamo per portarci avanti con lo studio!-

Inuyasha e Miroku si bloccano di botto, mentre Kagome annuisce convinta e continua a camminare, seguita da me e Sango.

Io scoppio a ridere e aumento il passo avviandomi verso casa.

-Bene, allora io vado- dico salutandoli con la mano –Mi raccomando non studiate troppo e grazie ancora per l’aiuto!-

Mi lascio alle spalle i mugugni infelici e le preghiere di Miroku e Inuyasha che sono terrorizzati all’idea di passare ore ed ore in biblioteca in compagnia di quelle due pazze sclerotiche.

In effetti anche io avrei preferito farmi un bagno nell’acido muriatico.

Apro il cancello di casa ed entro.

Passo in cucina e mi metto una tavoletta di cioccolato in tasca, poi prendo un foglietto e scrivo un appunto per i miei genitori e lo attacco al frigo con una calamita con la forma di meringa. Comprata da Inu, tra l'altro.

Decido di muovermi, almeno finché non c’è nessuno in casa, così non dovrò dare spiegazioni inutili e poco proficue al fine della mia ricerca.

Salgo in camera e prendo in mano una borsa abbastanza grande, dentro ci infilo un paio di blocchetti e cinque o sei penne, nel caso decidessero di scaricarsi proprio nel clou, un paio di matite, un temperino che sicuramente non mi sarebbe servito, il cellulare e l’IPod.

Dopo di che prendo in mano la perla blu e inizio a pensare intensamente alla mia meta: il periodo Nanboku-chō, nell’epoca di Ashikaga Takauji.

Tutto intorno a me si fa strano, l’aria sembra appesantirsi e sento lo spazio e il tempo che si deformano.

Ok, non so se capiate in che senso lo spazio e il tempo che si deformano e non so nemmeno se sia il modo giusto di dirlo, ma se foste qui capireste cosa intendo.

Insomma, sento che sto cambiando epoca, ma d’improvviso un pensiero entra prepotentemente nella mia mente: Chissà come era Sesshomaru nell’età della supremazia dei demoni…



* Grazie a Didichan, per questo xD


Image and video hosting by TinyPic Angolino dell'autrice: Salve a tutti!

Intanto, come al solito, un immenso GRAZIE per tutte le recensioni! Sono sempre più stupita di quanto possa piacere questa storiella!

Perdonate il ritardo, ma come ben sapete sono stata in montagna =) Non so il piano vacanziero dei miei genitori per le prossime settimane, ma in ogni caso il capitolo 7 non dovrebbe arrivare tanto tardi.

Comunque, questo capitolo: quasi tutte avevate indovinato di chi era l'agenda. Però non ciò che c'era dentro. Eheheh, sono ancora capace di stupirvi, qualche volta ;)

La reazione di Sesshomaru è esagerata per voi? Ha fatto bene o ha fatto male? Non dimentichiamoci che parliamo del Principe dei Demoni (o Principe dei Chiwawa Hitleriani, come le piace chiamarlo la nostra Ayame), un demone che odia ogni singolo essere vivente che respira la sua stessa aria.

Ricordo che Ayame non sa ancora dell'esistenza della piccola Rin, quindi purtroppo non ha tatto in questa faccenda.

In quanto alla perla: è assolutamente inventata. Ovviamente è un oggetto demoniaco, che solo un demone o un mezzo demone può utilizzare e sono molto rare. Inu Taisho, essendo un grande demone, ne ha regalata una ad Ayame. Ma stiamo parlando di Inu, non di un demone qualunque.

Questo capitolo è un po' di passaggio, ma il prossimo, a mio avviso, è molto importante. E personalmente lo adoro.

A proposito, giusto perché lo sappiate: la canzone nello scorso capitolo si chiama Get Back ed è di Alexandra Stan, quella che ha cantato Mr. Sexobeat, giusto per capirci!

Come ultima cosa, ringrazio chi ha inserito questa storia tra le liste, nuovamente chi ha recensito e invito i lettori silenziosi a lasciare un commentino.

Mando a tutte un abbraccio e un grazie dal profondo del mio cuore. Buone vacanze!!!

°°Samirina°°

  
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