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Autore: AxXx    12/08/2012    4 recensioni
Xemnas è morto e con lui l' organizzazione.
Ma qualcosa si è mosso nelle tenebre.
Il maestro Xehanort aveva due allievi segreti, a cui si è aggiunto un terzo. I loro compito è riportare in vita il loro maestro e porre fina alla guerra del Keyblade portando l' oscurità su tutti i mondi.
Sora e Riku, nominati maestri keyblade da Yen Sid, dovranno intraprendere un nuovo viaggio e con loro altri nuovi custodi per salvare i mondi dai loro avversari e dalla rediviva Organizzazione XIII.
Tra grandi battaglie e pericolosi viaggi il gruppo si dovrà confrontare con nuovi nemici, scoprendo che non tutto è come appare.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kairi, Nuovo personaggio, Riku, Sora
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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Sora stava dormendo beatamente nel suo: quando fece un sogno strano. Si trovava nell’ inizio del sogno: una specie di mondo dove lui aveva usato per la prima volta i suoi poteri. ‘Perché mi trovo qui?’ Si chiese. ‘Stavo dormendo, poi mi sono ritrovato qui e…’ Non finì il pensiero che qualcuno lo prese per la spalla.  Sora sobbalzò, scatto in avanti ed estrasse la catena regolare per affrontare l’ aggressore, ma si bloccò appena lo vide in faccia.
“Ciao.” Disse Roxas divertito da quella reazione agitata.
“Roxas, non ti si vede da un anno, come stai?” Disse Sora visibilmente sollevato dal fatto di non trovarsi in pericolo.
“Come stai tu,sono il tuo nessuno ricordi?”
“Ah, giusto, scusa per la domanda stupida, è stata istintiva. Comunque cosa ci fai tu qui?”
“Ti voglio avvisare: l’ oscurità si sta risvegliando, devi fare qualcosa.”
“Ne sei sicuro?” Esclamò Sora preoccupato: “Yen Sid e Re Topolino non mi hanno contattato, come mai?”
“Non lo so nemmeno io, sono in diretto contatto con l’ oscurità, ma l’ attacco è stato sferrato prima del tramonto, ed ha colpito molti mondi, anche se non so quali.”
“Il è ancora normale, sai se ci attaccheranno?”
Ne sono sicuro, ma la domanda non è ‘se’ ma ‘quando’ attaccheranno.”
“E tu non lo sai vero?”
Il tono di Roxas si fece un po’ irritato: “Scusa, ma non sono un veggente, ma tu devi prepararti, ed anche Kairi, l’ oscurità sta tornando e tu…” Ma non riuscì a finire la frase perché con un raggio di luce Sora si svegliò. ‘Dannazione.’ Pensò frustrato: ‘maledetto sole, possibile che mi abbia svegliato in un momento così importante?’
Sora si lavò la faccia, si vestì ed uscì di casa. Era una bella mattinata di inizio estate, nelle isole faceva sempre più caldo del normale, ma d’ estate la temperatura si alzava parecchio ed il sole splendeva tutti i giorni. Le vacanze erano iniziate da tempo, quando era tornato a casa dopo lo scontro con l’ organizzazione, sua madre, i suoi amici e perfino le autorità del posto gli avevano chiesto dove fosse stato e cosa era successo. Lui si era giustificato con il fatto di non ricordare niente fino a che non si era risvegliato sulla spiaggia. Per un po’ di tempo aveva pensato che non gli credessero, ma, dopo avergli fatto alcune domande, lo lasciarono tornare a casa mentre iniziavano le ricerche di un fantomatico rapitore. In poco tempo aveva riacquistato la fiducia di tutti i suoi amici. Per quanto riguardava la sua istruzione, sua madre riuscì ad ottenere i permessi per farlo studiare a casa. A lei Sora non riuscì a nascondere la verità.
 
 
 
 
Arianna fu davvero sconvolta quando scoprì cosa era successo al figlio ed aveva anche dato di matto, ma alla fine riuscì a calmarsi e permise a Sora di continuare ad essere un custode. Non solo, ma cominciò un po’ ad essere fiera di ciò che faceva il figlio: tanto che quando questi fu chiamato da Yen Sid per diventare maestro, lei non solo l’ aveva incoraggiato, ma volle persino accompagnarlo. Quando lei aveva conosciuto Yen Sid si ritrovò a dover ammettere che quell’ uomo era davvero una figura che emanava autorità. Ogni sua parola sembrava un ordine, e sapere suo figlio sotto la guida di quello stregone fu quasi un sollievo. Diversa la reazione con Re Topolino. Arianna dovette dare fondo a tutto il suo autocontrollo per non ridere alla vista di quella specie di topo antropomorfo che gli arrivava fino alle ginocchia. Quando però si presentò però non riuscì a resistere e lo chiamò “Vostra ‘Altezza’”
Nella stanza tutti dovettero sforzarsi per non ridere, compreso Yen Sid. Topolino tuttavia mantenne il controllo: “Grazie, ma preferirei essere chiamato maestà. Altezza non mi sembra appropriato per uno come me.”
 Arianna dovette rivedere il suo iniziale giudizio: Re Topolino sapeva essere una persona autoritaria quanto Yen Sid, la determinazione nella sua voce gracchiante ed acuta era talmente tanta che pareva decuplicare le sue dimensioni. Dopo essere tornati Sora le aveva donato il Grillario: il diario che il Grillo Parlante aveva tenuto aggiornato durante le avventure di suo figlio. Arianna aveva cominciato ad appassionarsi alle avventure del figlio, anche perché non riusciva a figurarsi suo figlio fare cose come combattere mostri giganteschi, salvare improbabili mondi, tenere a bada eserciti di creature oscure… ‘E io non ne ero nemmeno al corrente.’ Pensava mentre leggeva della partecipazione di suo figlio al torneo indetto sul monte olimpo.
 
 
 
 
Sora  arrivò in spiaggia, di solito era il primo, ma quel giorno era arrivato ultimo a causa del sogno che aveva fatto. Ma si accorse che mancava proprio la persona che cercava. C’ erano Wakka e Tidus, che stavano giocando a Blitzball. Uno sport che a Sora non era mai piaciuto molto. Danaus e Remek, due ragazzi uno dai capelli corti e ricci il secondo quasi completamente calvo stavano prendendo il sole sulla spiaggia,  mentre poco lontano dal gruppo di ragazzi c’ erano alcune ragazze. Tra le quali Selphie. Ma Kairi non c’ era. Sora pensò subito al sogno che aveva fatto e temette il peggio.  ‘A Kairi, non può essere successo qualcosa’ Si disse preoccupato ‘ lei sa difendersi.’ Stava per andare da lei quando la vide apparire lungo il viale che dal paese portava al mare, e sembrava affannata. Sora le corse incontro felice di vedere che stava bene. Si incontrarono appena oltre il muretto che separava il paese dalla spiaggia. “Finalmente ti ho trovato.” Disse Kairi col fiatone.
“Scusa, ma pensavo di trovarti qui.”
“Io invece speravo di trovarti a casa, ma tu eri già uscito.”
“Si senti, sta’ notte ho fatto uno strano sogno.”
“Anche io.” Disse Kairi stupita
“Cosa? Roxas è venuto anche da te?”
“No, io ho parlato con Naminé.”
“Davvero? Cosa ti ha detto.”
Kairi stava  per dire qualcosa, ma improvvisamente il cielo fu oscurato da dei nuvoloni neri. “Questo non è un buon segno.” Disse Sora sapendo che quelle nubi non erano naturali. “E come mai pensi questo?” Chiese ironicamente Kairi estraendo il proprio Keyblade. “Intuito.” Rispose Sora estraendo a sua volta la Cstena Regolare. In quel momento, un varco oscuro si aprì facendo uscire gli Hertless che attaccarono gli abitanti dell’ isola.
 
 
 
 
Riku alzò il Keyblade pronto ad affrontare i suoi vecchi rivali. “Sta dietro di me.” Ordinò a Masuru prima di avventarsi su Luxord. Quello, che sembrava ancora impegnato nel combattimento contro Yen Sid non si accorse dell’ attacco alle spalle. Riku gli fu addosso ferendolo alla schiena ed evitando il contrattacco saltando all’ indietro mentre una carta affilata gli sfiorava i capelli della fronte. Masuru invece, non conoscendo l’ abilità del suo avversario si ritrovò a dover parare due colpi di fila dato che Luxord si era ripreso velocemente dall’ attacco di Riku.
“Guarda chi si rivede. Come stai ragazzo?” Chiese Luxord beffardo.
“Sicuramente meglio di te. Come fai a trovarti qui?” Chiese Riku minacciosamente.
“Diciamo che abbiamo fatto un patto col diavolo. Avrei preferito che ci fosse Sora al tuo posto.” Disse estraendo due carte da gioco grandi e dal bordo affilato. “Ma con te mi divertirò sicuramente di più.” Riku ebbe appena il tempo di alzare la Keyblade prima di ricevere il primo rapido attacco. La sua lama e le carte avversarie si scontrarono a mezz’ aria più e più volte, mentre i loro possessori si affrontavano tentando di prendere una posizione di vantaggio sull’ altro. Riku tentò un colpo a destra mentre si abbassava per evitare un attacco. Luxord però fece apparire un'altra carta davanti a se stesso ch deviò l’ attacco di Riku che tentò di aggirarlo, ma quando saltò oltre vide che Luxord era sparito. Appena toccò il terreno fu circondato da una decina di carte che giravano intorno a lui. ‘Bravo, cerchi di confondermi’  Riku tentò di individuare la carta che nascondeva Luxord, ma quello lo attaccò da dietro. Riku sarebbe stato spacciato se Masuru non fosse intervenuto parando il colpo con il suo Keyblade. “Grazie, Masuru.” Disse Riku riconoscente. “Grazie, maestro.” I due ricominciarono a combattere contro Luxord. I colpi si susseguivano sempre più veloci, tanto che Masuru, essendo meno esperto in confronto a Riku iniziò a perdere il ritmo. Con mosse sempre più complicate, salti, attacchi, magie, nessuno, ne Luxord ne Riku e Masuru riuscivano ad avere la meglio l’ uno sull’ altro. Improvvisamente, però, Masuru perse la concentrazione e Luxord ne approfittò per colpirlo al petto. Masuru cadde a terra con il ventre squarciato all’ altezza dello stomaco. Luxord si gettò su di lui per dargli il colpo di grazia mentre riku saltava per fare da scudo al suo amico ed allievo. Fu in quel momento che ci fu una grande esplosione di luce che travolse tutto ciò che c’ era nella stanza, ma che oltrepassò su Riku e masuru senza fargli alcun danno, anzi, quando dopo pochi secondi l’ onda d’ urto magica si disperse Masuru si rialzò completamente risanato. I tre avversari invece non avevano avuto lo stesso trattamento: infatti giacevano ai lati della stanza con gli abiti che emanavano fumo e i volti stravolti dal dolore. Yen Sid Alzò il suo Keybalde. “Tornate nelle tenebre mostri senza cuore!” Tuonò con un tono di voce così aggressivo da gelare il sangue nelle vene a Riku. I tre, capendo che il loro avversario era troppo forte si ritirarono in alcuni varchi oscuri che sparirono dopo il loro passaggio. Riku aiutò il proprio compagno ad alzarsi porgendogli la mano. “Complimenti, Maestro Yen Sid.” Disse Riku ammirato dalla facilità con cui lo stregone era riuscito a sconfiggere tre pericolosi membri dell’ organizzazione: “Abbiamo sventato il loro attacco!” Aggiunse allegro Masuru. Tuttavia Yen Sid era ben lungi dall’ essere allegro: “No miei allievi, noi abbiamo vinto qui, ma l’ oscurità è riuscita nel suo intento: durante lo scontro ho dovuto focalizzare la mia attenzione sullo scontro, ma ora sento che nell’ universo qualcosa è cambiato. La luce si è indebolita, e noto l’ assenza di molti cuori forti.”
 
 
 
 
Nello stesso istante in cui Yen Sid pronunciava quelle parole nel castello che non esiste la grossa figura nascosta nell’ ombra osservava una strana scena che si svolgeva nella sala del trono: decine di ragazzini tra i dodici ed i sedici anni erano stati condotti in catene davanti a quello che si faceva chiamare Necrosis che subito ordinava di mandarli nelle celle. La figura si spostava ogni volta che li vedeva passare. ‘Cosa ci vogliono fare con questi? Perché gli hertless non gli rubano il cuore e basta.’ Non riuscendo a dare spiegazioni a quella risposta decise di rimanere la castello e rimandare i suoi piani per osservare i nuovi padroni del castello.
 
 
 
 
Re Topolino stava in biblioteca dove stava ripassando alcune magie. Da quando i suoi amici erano diventati Maestri come Topolino si era deciso a rimanere nel castello ad occuparsi del suo popolo. Mentre leggeva una formula in grado di trasformare in acqua la roccia quando Pippo entrò nella biblioteca praticamente sfondando la porta.
“Yuk, vostra maestà, presto, dovete venire presto dovete venire, gli hertless ci stanno attaccando.”
Il re a quelle parole saltò giù dalla sedia. “Non è possibile! La pietra della luce dovrebbe difenderci.”
“Non lo so, vostra maestà, ma molti hertless stanno attaccando il castello.”
Non c’è tempo da perdere. Presto alla sala del trono.”
Topolino e Pippo si diressero verso la sala del trono che si trovava vicino alla biblioteca lungo il grande colonnato. Lì si trovavano alcuni cavalieri del castello Disney schierati pronti ad entrare in città per aiutare la popolazione a fuggire. Arrivati davanti alla grande porta gli vennero in contro Paperino, Paperina e Minni. “Mio re, speravo di trovarvi qui, gli hertless hanno attaccato e i nostri cavalieri hanno evacuato buona parte della città.”
“Bene, andiamo a controllare la Pietra della luce.”
Topolino si avvicinò alla grande porta, ma quando tentò di aprirla, bussando, si aprì una porticina poco più alta di lui.
Appena entrarono nella sala del trono una voce tuonò: “Ti aspettavo, Topolino.”
“Chi sei? Fatti vedere!” Ordinò il re per nulla intimorito dalla voce. Come in risposta al suo ordine si aprirono due varchi oscuri. Dal varco destro uscì una figura alta ammantata di nero con uno scettro. Dall’ altro uscì un’ altra figura completamente ammantata di nero con un cappuccio che copriva tutta la testa ed il viso ed impugnava una Keyblade uguale a quella di Topolino, ma completamente nera con il paramani rosso sangue.
Topolino, Paperino e Pippo non riuscirono a trattenersi.
“Malefica e Macchia Nera!” Urlarono in coro.
 
 

 
 
 
Salve gente, ecco un po’ di colpi di scena che potrebbero anche non piacere. Certo che mi piaceva l’ idea di Yen Sid che combatteva contro l’ organizzazione. Ma i colpi di scena non sono certo finiti qui, preparatevi ad un altro capitolo.  Mi raccomando commentate e recensite.
P.S.: per chi non lo sapesse Macchia Nera è il principale antagonista di Topolino nel fumetto. E siccome mi sembrava giusto mettere un antagonista migliore di Gamba di legno ho voluto introdurlo. (Non preoccupatevi, ci sarà anche il vecchio Gamba.)       

 
  
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