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Autore: f_naluST    12/08/2012    12 recensioni
[...] "V-visto che partiremo per l'isola Tenrou e non torneremo prima di Natale, ho pensato di farti il regalo in anticipo! O-ovviamente non è niente di speciale.. l-l'ho fatto io!"
Parve ancor p
iù stupito da quell'affermazione di lei, di certo non si aspettava di ricevere un regalo. Non da Lucy, almeno.
"E' per me?"
"Se lo vuoi..."
Sorrise teneramente a quella conferma, prendendo piano il pacchetto, sollevandolo dalle mani di lei, che non appena sentì mancare l'oggetto ritirò le braccia, senza voltarsi. [...] 
"Hope?" - le chiese, non capendo il perché di quella scritta. Pensò fosse un augurio per l'esame, ma le sue teorie vennero smentite dalle parole della bionda. [...]

Ambientata -ma l'avrete capito- appena prima la partenza per Ternoujima, rigorosamente NaLu, perché al cuor non si comanda!
Piccola precisazione: l'idea del regalo (ovvero l'oggettino in sé) è presa da 'Fairy Tail: Il Destino Che Ci Lega' di KeyFlame_NaLu
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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H O P E .
'cause I'm with you. 

 





Ancora una sera tra le coperte calde del suo letto, poi Lucy sarebbe dovuta partire, insieme a Natsu e altri membri della gilda, per l'isola Tenrou ed affrontare, al fianco della sua partner Cana, l'esame per diventare mago di classe S. 
 
Chissà cosa gli piacerebbe per Natale...
 
Si ritrovò ad arrossire per quel pensiero che le nacque sin troppo spontaneo, seppure involontariamente.
 
"C-che mi viene in mente, di certo a lui non importa se gli faccio o no un regalo!"
 
Ammise con un pò di amarezza, quando notò che fuori dalla finestra cominciò a nevicare.
 
E a quanto pare, non potrei andare a comprargli un regalo neanche volendo.
 
E poi, un'idea. 
 
Però potrei sempre fargli qualcosa con le mie mani!
 
Si mise a frugare nei cassetti, nei vari cofanetti, in cerca di qualcosa che potesse utilizzare per trasformarlo poi in un regalo adatto all'amico. 
Purtroppo, non trovò nulla che avrebbe potuto piacergli. 
Stava per chiudere anche l'ultimo cassetto messo in disordine, quando notò un polsino, rosso. E, come per combinazione, in una scatolina accanto a lei, c'era l'occorrente per ricamare e cucire.
 
Potrei...
 
Cominciò ad armeggiare con ago e filo, e dopo essersi punta appena un paio di volte, guardò il risultato del suo lavoro.
 
"Beh, non è il massimo come regalo. Non sono molto portata per fare i lavori a mano... però è il gesto che conta, alla fine, no?" 
 
Si disse fiduciosa, attendendo pazientemente che anche la neve si placasse.
Aspettò per un paio d'ore, la neve smise di cadere e fuori era già buio.
 
Le 18.30.
 
Non l'avrebbe più trovato alla gilda, si sarebbe allenato tutto il pomeriggio per prepararsi all'esame e di certo non avrebbe potuto darglielo quel giorno stesso, non avendono nè l'occasione nè la voglia, visto che sarebbe sotto gli occhi dei più curiosi.
S'inginocchiò a terra incrociando le braccia sul letto e appogiando la testa su di esse, pensierosa e un pò delusa.
Eppure, avrebbe davvero voluto darglielo. 
Rimuginò per qualche minuto. Poi, un nuovo lampo di genio.
 
"Posso sempre portarglielo a casa!"
 
Esordì mentre si sentì avvampare le guance di un improvviso calore per la troppa euforia manifestata per quell'occasione.
 
Senza neanche pensarci molto -veramente non ci ha pensato affatto- uscì e s'incamminò verso casa di Natsu e Happy.
Solo a metà strada si rese conto di un piccolo dettaglio che le sarebbe potuto essere di ostacolo.
 
MA DOVE ABITANO NATSU E HAPPY?!
 
Ecco. L'influenza di Natsu si era fatta vedere ancora una volta. Aveva agito senza ragionare, senza la benché minima idea di dove potesse potesse trovarsi la loro abitazione.
 
Ora che ci penso... probabilmente Natsu fa davvero tanta strada solo per venire a casa mia...
 
Scosse la testa per cancellare quei pensieri, ormai si era allontanata parecchio e avrebbe preferito andare alla gilda, ma non avrebbe trovato nessuno dei suoi amici più cari, tutti in fibrillazione e attenti a prepararsi per le prove che li avrebbero attesi.
Un'altra delusione, una sconfitta sciocca. Ci aveva messo troppo e ora avrebbe dovuto aspettare prima di poterglielo dare. 
Sollevò le mani che tenevano stretto il pacchetto e le sollevò all'altezza del suo viso. Lo guardò, come in cerca di un particolare che poteva esserle sfuggito, cercandone un'imperfezione che semplicemente non c'era, apparte per il suo contenuto, sul quale dubitava fortemente.
 
Si accorse poi che qualcuno si stava avvicinando, in quelle strade apparentemente deserte, probabilmente per il troppo freddo.
 
Riconobbe immediatamente il gilet nero, i pantaloni poco più sopra la caviglia e i sandali. E consceva un solo essere -umano?- che avrebbe potuto portare simili indumenti in una serata gelida come quella.
 
"Natsu!" - lo chiamò sopresa.
 
"Lucy?" - chiese lui altrettanto stupito.
 
"Che ci fai qui?"
 
"Stavo venendo da te!"
 
"Non è che piuttosto stavi venendo a intrufolarti nel mio letto?" - suppose, con un'espressione mista tra l'irritato e il rassegnato, ricevendo conferma dall'atteggiamento smarrito e impacciato del ragazzo che si grattò la testa nervoso ridendo in altrettanto modo.
 
"E tu, invece? Dove stavi andando?"
 
"Io? Stavo venend-"
 
Interruppe di colpo il fuoriuscire delle sue parole che sembravano aver preso una propria volontà, arrossendo pensando a cosa le avrebbe chiesto in seguito l'amico e alla spiegazione che avrebbe dovuto inevitabilmente dargli.
Cominciò ad essere goffa, farfugliare frasi incomprensibili, riuscendo a dare un senso logico solo a:
 
"E'-è per te!"
 
mentre allungò le braccia, coprendo giusto la distanza che li divideva, con in mano il pacchetto.
 
"Cos'è?" - chiese lui, curioso e confuso al tempo stesso, fissando la ragazza dinnanzi a lui che, a differenza, teneva gli occhi serrati e la testa voltata da un'altra parte.
 
"V-visto che partiremo per l'isola Tenrou e non torneremo prima di Natale, ho pensato di farti il regalo in anticipo! O-ovviamente non è niente di speciale.. l-l'ho fatto io!" 
 
Parve ancor più stupito da quell'affermazione di lei, di certo non si aspettava di ricevere un regalo. Non da Lucy, almeno.
 
"E' per me?" - chiese ancora, insicuro di aver o meno frainteso.
 
"Se lo vuoi..." - rispose con un tono basso, decisamente imbarazzato.
 
Sorrise teneramente a quella conferma, prendendo piano il pacchetto, sollevandolo dalle mani di lei, che non appena sentì mancare l'oggetto, ritirò indietro le braccia, senza voltarsi.
 
Lo scartò piano, forse per paura di rovinarlo o semplicemente per gustarsi il momento, sfilando il fiocco dorato che sigillava la piccola scatola.
Finalmente l'aprì e vide al suo interno un polsino rosso, con su inciso lo stemma della gilda. 
Lo prese tra le mani per osservarlo meglio, sentendo che, però, anche sul retro vi era inciso qualcosa: HOPE, speranza.
 
"Hope?" - le chiese, non capendo il perché di quella scritta. Pensò fosse un augurio per l'esame, ma le sue teorie vennero smentite dalle parole della bionda.
 
"S-sì beh, ecco..." - prese una pausa, come se stesse scegliendo, con notevole accuratezza, le parole più adatte ad esprimere il perché del suo gesto. 
Si voltò leggermente verso di lui, lo sguardo basso per la troppa vergogna di assistere ad una possibile reazione sul suo volto. 
 
"...so che sei spesso alla ricerca di Igneel, ogni qual volta ti arrivano voci sul presunto avvistamento di un drago, vedo nei tuoi occhi accendersi una luce sfolgorante, la speranza. Però... quando poi ti rendi conto fossero solo voci,... ho pensato che anche tu, a volte, potessi perderla. Ecco perché ho ricamato su quel polsino il simbolo di Fairy Tail, perché tu possa sentire sempre vicino a te la tua famiglia. Ed ecco perché vi ho inciso dietro HOPE, così che tu possa avere sempre viva, nella tua mente e nel tuo cuore, l'immagine di noi che ti incoraggiamo ad andare avanti e a non arrenderti mai, qualunque cosa accada. E per farti sapere... che avrai il mio sostegno, sempre, in ogni circostanza, anche se non sarò con te quando andrai a cercarlo."
 
Presa da uno strano coraggio, come se le sue parole avessero dato a lei stessa la sicurezza che sperava infondere al ragazzo, alzò lo sguardo e gli sorrise dolcemente. Un sorriso pieno di calore, la manifestazione di quelle parole sul suo viso. L'incoraggiamento a non perdere la speranza, la speranza che alimentava le sue fiamme.
Notò Natsu stringere il polsino in mano, lo sguardo basso, non dicendole nulla.
 
Non gli piace. si convinse che fosse così. Cercò di sdrammatizzare, magari non voleva offenderla e stava prendendo tempo.
 
"Beh, è la prima volta che faccio una cosa del genere, non sono granché portata! Perciò ti capisco perfettamente se non ti piace-"
 
Non le lasciò finire la frase. Non glielo permise, perché sarebbe stato assurdo da sentire. 
Annullò, in una falcata, la distanza che li separava, stringedola a sè.
Incapace di proferire la più umile delle parole, Lucy rimase lì, ferma, ad ascoltare il battito frenetico del suo cuore e a farsi cullare da quel calore.
 
"Grazie." 
 
Un sussurro, un sincero pensiero rivolto alla sua cara amica. L'amica che gli aveva cambiato la vita sin dal giorno in cui la incontrò ad Hargeon, dal giorno in cui gli sorrise la prima volta, ridandogli la felicità che la morte di Lisanna aveva portato con sè.
 
Lo sentì.
Non capì come, non avendo il suo viso rivolto verso di lei, nemmeno avendo emesso lui stesso il minimo gemito.
Ma lei lo sentì. 
Riuscì a sentirlo, per la prima volta, piangere, mentre l'abbracciava.
Lacrime di commozione e felicità, regalategli da quel gesto, scendevano silenziose sul suo volto. 
Si ricordò di quando Igneel gli regalò la sciarpa a cui tanto teneva, mentre s'infilava svelto il polsino ricamato di Lucy. Lo stesso polsino che avrebbe trattato con cura, come se anch'esso gli fosse stato regalato da Igneel.
 
No, pensò.   Questo è un regalo che Lucy ha fatto per me. 
 
 

"Natsu..."
 
Le sentì pronunciare, le sue guance lievemente rosee, prima che anche le sue braccia lo cingessero a sua volta.
Avvertì un calore al petto. Il suo nome, pronunciato dalla voce intenerita di Lucy, era come una carezza al cuore. 
La stretta di lei era la sicurezza più grande che potesse infondergli. Avvolto in quelle braccia esili e non più infreddolite, grazie al Dragon Slayer, Natsu si sentiva a casa.


 



_________________________

Probabilmente non è necessario, ma ci tengo a dirlo ugualmente anche qui sotto. 

L'idea del regalo l'ho presa dalla FF: Fairy Tail - Il Destino Che Ci Lega di LucyxNatsu.

Ora, passando alla one-shot.
Che dire, me l'ha ispirata proprio il polsino della FF, sopra citata, in un sogno. xD Strano, eh? L'ho detto che le"idee" mi vengono di notte! 
Ovviamente non sono mai al cento per cento soddisfatta, e mi rendo conto anche che un Natsu così "emotivo" possa risultare troppo OOC. A mio parere non è tanto esagerato, visto e considerato quello che la bionda gli spiega, ma mi rendo conto, che l'OOC ci sia.
Beh, grazie come sempre a chiunque avrà voglia di esprimere la sua opinione su questa mia -ennesima- NaLu e a chi semplicemente si limiterà come lettore. :) 


 
  
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