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Autore: Tropiusuccia    26/02/2007    6 recensioni
E se la storia di Ufo Baby fosse iniziata quando Miyu e Kanata avevano 17 anni?! E se il nostro Kanata fosse stato un cantante?? Ecco la mia versione di Ufo Baby!
Genere: Generale, Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kanata Saiyonji, Miyu Kouzuki
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Konbawaaaaa! Eccomi con una mia nuova ff e spero che vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate! Ciau alla prox!

I ragazzi del Devil’s Soul.


Capitolo 1 – Tutto ha inizio in un giorno di fine estate.

Era una mattina come tante, preannunciava una splendida giornata di fine estate. L’aria non era più così calda e afosa, e tirava un leggero vento che faceva smuovere i rami di alcuni alberi piantati nel giardino di un tempio, il tempio Saionji. C’era un’aura tranquilla, il sacerdote del tempio spazzava quelle poche foglie che iniziavano a cadere. Intanto un ragazzo era seduto alla sua scrivania, stava ascoltando allo stereo una canzone molto movimentata. Era intento a scrivere qualcosa su un pezzo di carta quando poi qualcuno entrò nella sua stanza attirando la sua attenzione. –Kanata ma insomma vuoi abbassare il volume!? Ricorda che abitiamo in un tempio!- il ragazzo sbuffò e abbassò contro voglia il volume, poi si girò verso il padre e disse –contento?-. L’uomo rimase ancora lì allora il ragazzo chiese –c’è qualcosa che mi devi dire?- -beh in effetti…stamattina arriverà un ospite che si tratterrà da noi per un po’ di tempo. Io ho un appuntamento importante con il signor Gen, quindi dovrai essere tu a fare gli onori di casa-. Il castano sbuffò e rispose –e va bene ho capito-, il sacerdote stava per uscire e prima di farlo fulminò il figlio con lo sguardo –guai a te se rialzi il volume mentre non ci sono!-.

Un’ora dopo un taxi si fermò ai piedi della scalinata del tempio, una ragazza dai capelli lunghi e biondi vi scese con una valigia. Guardò le scale. Perfetto un tempio! Non poteva capitarle cosa migliore che andare ad abitare in un tempio! La ragazza sbuffò e iniziò a salire la scalinata.
Arrivata in cima, vide il tempio, un ampio giardino e…una assordante musica provenire dall’interno della struttura…ma che razza di tempio era?! Si avviò dubbiosa verso l’entrata, suonò il campanello e ne dubitò molto sul fatto che avessero sentito, visto il baccano di quella musica. Sbuffò, avrebbe fatto un giro nel giardino, non poteva mica entrare senza permesso.
Kanata si alzò dalla sua posizione e si diresse verso la cucina per bere un bicchiere d’acqua. Mentre passava per i corridoi intravide qualcuno fuori, una ragazza dai capelli biondi con degli occhi verdi. Dovette ammettere che era davvero carina. Si mise degli zoccoli e uscì all’esterno attirando l’attenzione della ragazza. –chi sei? Stai visitando il tempio?- chiese Kanata. Questo deve essere l’idiota che tiene questa musica a tutto volume, però…è carino –veramente io starò in questo tempio per un po’ di tempo, fino a quando i miei genitori non torneranno dall’America-. Possibile che sia lei l’ospite?! Mio padre non mi aveva detto che era una ragazza! Peso il castano che poi disse –ah allora sei tu, perché non hai suonato?- la ragazza guardò male il ragazzo –pensi che non l’abbia fatto?-. Kanata solo allora si rese conto della stupidaggine che aveva appena detto, con la musica nelle orecchie come credeva di sentire il campanello!? Però era troppo orgoglioso per ammettere che aveva fatto la figura del cretino e quindi disse –allora perché non sei entrata?- la ragazza continuò a guardare in modo strano Kanata –e tu credi che io possa entrare in casa altrui senza permesso? Ma da queste parti fate sempre così?-. Questo tizio non deve essere tanto normale, forse si è rimbambito con questa musica. Penso la bionda. Il castano intanto iniziò a pensare che quella ragazza gli faceva saltare i nervi come pochi riuscivano! –se ci tieni a non rimanere fuori fino a quando torna mio padre, vieni con me che ti mostro la tua stanza- -grazie tante per la premura- rispose indispettita la ragazza. Entrarono dentro al tempio, e il castano diresse la ragazza verso quella che sarebbe stata la sua stanza. –questa è la tua stanza- detto ciò il ragazzo se ne stava andando verso la fonte della musica. La ragazza dovette ammettere che quel ragazzo oltre ad essere davvero molto irritante, era anche molto scorbutico. Prima che fosse troppo lontano per sentire lei disse –posso avere il dispiacere di sapere il tuo nome?- il ragazzo si fermò e si voltò –Kanata, e io posso avere il dispiacere di sapere qual è il tuo?- -Miyu- con ciò, Kanata riprese a camminare.
Miyu si chiuse nella sua stanza. Come sarebbe sopravvissuta in quella casa con quell’antipatico di Kanata!? E pensare che l’aveva anche ritenuto carino!

Verso mezzogiorno il signor Hosho tornò a casa. Si sedettero tutti a tavola –hai trovato senza problemi il tempio?- -sì, è stato abbastanza facile- rispose la ragazza al sacerdote, rispetto al figlio il padre era davvero gentile e ospitale! –allora? Cos’era questa riunione tanto importante?- chiese Kanata scocciato, l’uomo rispose tutto allegro –ah! È vero! Dovevo dirvi qualcosa di importante. Oggi pomeriggio parto per un pellegrinaggio in India quindi sarete voi ad occuparvi del tempio durante la mia assenza- -COSA!?- esclamarono i due ragazzi scattando in piedi. L’uomo allora guardò l’orologio –perfetto, credo che anticiperò i tempi! Ciao ragazzi fate attenzione!- subito dopo il signor Hosho iniziò a scappare verso l’uscita. Kanata e Miyu lo seguirono, ma fu inutile era sparito. Io da sola con Kanata!? Non se ne parla nemmeno! Oggi telefono a mia madre e le dico di trovarmi un’altra sistemazione! La ragazza se ne andò nella sua stanza lasciando un Kanata estraniato che si chiedeva cosa le prendesse tutto ad un tratto.

Miyu si svegliò, si era stesa sul futon e per la stanchezza del viaggio si era addormentata, era ormai arrivata la sera e doveva chiamare urgentemente a sua madre. Andò davanti alla porta della stanza di Kanata. Bussò una prima volta, ma non ricevette alcuna risposta. Bussò più forte…niente ancora. Spazientita allora aprì e capì il perchè di nessuna risposta da parte del ragazzo. Kanata aveva delle cuffie attaccate allo stereo e nel frattempo scriveva. Miyu si avvicinò incuriosita, Kanata era così preso che non si era accorto di niente. La ragazza cercò di leggere cosa stesse scrivendo il castano, era il testo di una canzone. C’erano diverse cancellature e sbarre, in alto al centro c’era scritto “Blurry”. Ad un tratto il ragazzo si accorse della presenza della ragazza e questo gli fece prendere un colpo –sei per caso impazzita a spuntarmi dal nulla alle spalle!?- la ragazza lo guardò truce –io veramente avrei bussato, ma se hai le cuffie dubito che tu abbia sentito- Kanata poggiò le cuffie sulla scrivania e chiese in modo poco gentile –beh allora dimmi cosa vuoi- -lascia stare, non serve neanche che te lo chieda! Andrò a cercare una cabina telefonica!- la ragazza girò i tacchi e se ne stava andando verso la porta di ingresso. Kanata sbuffò e la seguì dicendo –non puoi mica andare girando a quest’ora! Non conosci neanche la zona!- -non sono una bambina! Ho 17 anni e me la so cavare da sola!- si mise le scarpe e aprì la porta ma una mano l’afferrò per il polso. Ci fu un lampo di luce nel giardino del tempio. I due ragazzi sorpresi si avvicinarono cauti alla fonte della luce…vi era un piccolo ufo rosa e da esse vi uscì…un neonato che fluttuava in aria!
Quella scena lasciò stupiti i due che lo guardavano avvicinarsi –Kanata vedi anche tu quello che vedo io?- -beh, sì, credo proprio di sì-. Il piccolo neonato fluttuante aveva iniziato a tirare i capelli a Miyu –aia! Mi fai male, stai buono. Kanata fai qualcosa!- il ragazzo si riprese dallo shock e prese il bambino tra le sue braccia. Poi notò una piccola spilla la prese in mano e questa si trasformò in qualcosa che sembrava un incrocio tra un gatto e un cane. Questo servì solo a stupire ancor di più i due ragazzi. Poi lo strano essere iniziò a parlare disperato –impossibile! Ci siamo salvati! Padroncino Lou! Ci siamo salvati!- -Baumiao!- disse il piccolo dalle braccia di Kanata. –scusate l’intrusione, ma il nostro pianeta purtroppo…- lo strano essere iniziò a singhiozzare e Miyu si abbassò per guardare negli occhi lucidi del cane-gatto. –entriamo dentro-.
Entrati in casa, Baumiao spiegò l’accaduto –il nostro pianeta, ovvero il pianeta 8, era uno splendido pianeta lontano milioni di anni luce da qui. Purtroppo un asteroide e caduto sul pianeta, distruggendolo con tutti i suoi abitanti. Io e il piccolo padroncino Lou ci siamo salvati grazie a un vortice spazio temporale. Ora abbiamo perso la nostra casa e famiglie- Baumiao iniziò a piangere disperato, Miyu e Kanata erano molto dispiaciuto dall’accaduto, guardarono il piccolo Lou svolazzare e giocare con tutti gli oggetti che gli capitavano a tiro. Aveva perso i genitori, era così piccolo...
I due abbassarono gli sguardi, poi il piccolo si avvicinò ai due, con una mano prese un ciuffo dei capelli di Miyu e con l’altra la maglia di Kanata e disse allegramente –mamma! Papà!- i due ragazzi si intenerirono, credeva fossero i suoi genitori. Poi Baumiao continuò a parlare –dovremo cercare un posto dove abitare, sarò dura i primi tempi ma ce la faremo. Andiamo padroncino Lou, non possiamo disturbare oltre- detto ciò l’aliensitter cercò di prendere Lou, ma questo si mise a piangere una volta separato da Miyu e Kanata –mamma! Papà!- -padroncino Lou! Questi due ragazzi non sono…- -aspettate!- disse Kanata ad un tratto –potete rimanere qui-. Baumiao lasciò Lou che svolazzò nelle braccia di Miyu –davvero!?- -sì-. Baumiao saltò tra le braccia di Kanata piangendo. Miyu dovette ammettere che infondo, infondo Kanata aveva un cuore d’oro!

Il mattino seguente Miyu conobbe i suoi nuovi compagni di classe e ironia della sorte…era nella stessa classe di Kanata! La ragazza legò subito con Aya e Nanami, diventarono subito buone amiche. –sei fortunata a vivere sotto lo stesso tetto con Kanata. -Sai ci sono molte ragazze che farebbero carte false per stare con lui- disse Nanami -è così popolare?- a rispondere alla domanda di Miyu fu Aya –certo! Oltre ad essere uno dei ragazzi più belli della scuola, canta anche al locale sulla quarta strada. È il cantante principale dei Devil’s Soul- ecco spiegato il testo della canzone! Pensò Miyu.
Intanto Kanata stava parlando con Santa, il suo migliore amico, e altri compagni che iniziarono a fare battute tipo –sei davvero fortunato! Vivere con quella Kozuki!- -scommetto che non ha avuto neanche il tempo di entrare, che te la sei già fatta- -magari qualche giorno inviti anche noi, così ci divertiamo tutti insieme- Kanata pensò che i suoi compagni erano dei perfetti idioti, per fortuna Santa si salvava –Kanata ma è vero quello che dicono!? Ti sei fatto Kozuki!?- si ricredette, forse l’amico era il più idiota fra tutti.
Le ore di lezione passarono in fretta e Miyu e Kanata iniziarono a dirigersi verso il tempio Saionji, c’era uno strano silenzio così Miyu iniziò a parlare –ho sentito che fai parte di una band e che sei il cantante principale- -e allora?- ripose lui. Com’era irritante pensò Miyu –visto che abitiamo sotto lo stesso tetto potremmo anche diventare amici!- la ragazza alzò il passo e se ne andò con i nervi alle stelle. Kanata si lasciò sfuggire un sorriso, come gli piaceva vedere quella ragazza arrabbiata.
Arrivati al tempio salutarono Baumiao che aveva preparato il pranzo, e poi Lou che era svolazzato tra le braccia di Miyu.
  
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