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Autore: _SummerParadise    14/08/2012    0 recensioni
Ricordo perfettamente quell'estate, la più bella della mia vita, quella in cui mi innamorai per la prima e ultima volta.
Ancora adesso, quando sono triste, ripenso a quell'estate e mi ritorna il sorriso.
Non dissi mai a nessuno cosa successe realmente; neanche a Justeen, la mia migliore amica, non volevo condividere con nessuno i miei sentimenti, le mie sensazioni.
Ogni volta quando chiudo gli occhi mi sembra di rivedere quelle spiaggie, quei tramonti, quelle stelle; e sembrano così vivi, così veri.
Spesso, di notte, sogno di tornare a quei tempi, quando avevo solo quindici anni, e quando mi risveglio trovo una lascrima scivolarmi sul viso.
Anche a distanza di molti anni le emozioni sono rimaste vive nel mio cuore e i ricordi nella mia mente sono ancora così nitidi.
Dopo di lui ho avuto molti ragazzi, ma nessuno era come lui, nessuno riusciva a farmi battere il cuore così intensamente; e nessun'estate riuscì a farmi sentire così viva.
Ancora adesso, che sono adulta, quando lo guardo negli occhi mi sento tornare a quell'estate, l'estate in cui lo conobbi, l'estate in cui cominciai veramente a vivere.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Suonò la campanella e scoppiò un boato.
Ragazzi che cantavano, che urlavano dalla gioia, che ridevano...
Anche io sorrisi: niente più compiti, niente più lezioni.
Andai dal banco di Justeen e cominciammo a cantare stupide canzoncine.
Quest'anno non avevo voglia di festeggiare la fine della scuola, tanto non mi sarei potuta godere l'estate perchè sarei partita per andare in vacanza dai miei nonni in Italia. Così me ne andai subito a casa.
Mentre ero per strada mi sentii chiamare. Mi voltai, era Justeen. -Ally, vieni in spiaggia a festeggiare! C'è tutta la scuola e c'è anche Daniel McWood.-
Quando sentii il suo nome arrossii.
Daniel mi piaceva, però tra di noi non poteva funzionare. Lui era il classico ragazzo bello, ricco e sicuro di sè. E poi lui aveva già tutte le puttane della scuola ai suoi piedi, non avrebbe mai guardato una come me.
-Non ho niente da festeggiare.- dissi.
-Ally, non farti pregare!-
-Dico sul serio, non ho niente da festeggiare...- tratteni un sospiro e dissi -Tra due giorni parto.- appena lo dissi fu come se mi fossi levata il peso dallo stomaco
Justeen sgranò gli occhi. -Cosa?! Dove vai? Perchè non me l'hai detto prima? E tutte le cose che avevamo promesso di fare?-
Justeen era curiosa per natura, era capace di farti mille domande in un secondo senza lasciarti il tempo di rispondere.
-Non te l'ho detto perchè preferivo credere che avrei passato l'estate con te, al posto che andare in Italia.- risposi.
-In Italia? E cosa ci vai a fare?- esclamò scuotendo i suoi capelli castani chiari.
-Mia madre è nata in Italia, e dice che dovrei andare a trovare i nonni.- sbuffai.
Justeen sorrise cercando di consolarmi. -Dai non sarà tanto male, i ragazzi italiani sono molto più belli di quelli americani.-
Scoppiammo a ridere.
-Ci sarà un'altra estate.- disse mentre mi abbracciava.
Quest'inverno facemmo una lista delle cose che avremo fatto in estate e promettemmo di farle tutte.
-Ce l'hai ancora la lista?- chiesi.
-Certo ce l'ho in tasca.- rispose.
Justeen mi porse il foglietto di carta ripiegato varie volte su se stesso; lo aprii e cominciai a leggere ad alta voce il primo punto della lista. -Fare il bagno a mezza notte.-
Justeen fece il suo sorriso speciale, riservato a quando le veniva un'idea -Stasera c'è la luna piena.-
Scoppiammo a ridere.
Mi schiarii la voce e lessi il secondo punto. -Ubbriacarci.- Justeen mi fece segno di continuare a leggere. -Baciare due ragazzi in una sera.-
Justeen fece ancora il suo sorrisetto. -Mi è venuta un'idea, stasera vieni a casa mia alle sette e resti a dormire, ok?-
più che una domanda sembrava un ordine, ma annuii lo stesso.
 

Alle sette in punto suonai il campanello, mi aprì Josh, il suo fratello maggiore. Quando avevo undici anni mi ero presa una cotta per lui, ma poi crescendo ha iniziato a frequentare gruppi punk e non mi interessò più.
Salii in camera di Justeen e vidi che si stava truccando, ancora prima di poter aprire bocca, lei iniziò a parlare. -Stasera i miei escono e Josh invita la sua ragazza, quindi noi possiamo fare quello che vogliamo.- le scapò un risolino, si alzò e mi lanciò un costume. La guardai con uno sguardo interrogativo e mi infilai il costume sotto i vestiti, ci truccammo e uscimmo.
Josh aveva già la patente e mentre andava a prendere la sua ragazza ci accompagnò fino alla spaiggia.
Sulla battigia c'era un bar dove andavano i ragazzi dell'ultimo anno ad ubricarsi. -Punto tre: baciare due ragazzi in una sera.- mi sussurrò all'orecchio.
Adesso era il momento per sfoggiare tutto ciò che avevo imparato da Jessica Miller, la ragazza più troia della scuola. Jessica riusciva a portarsi a letto cinque ragazzi in una sera sola, figurati se non sarebbe riuscita a baciarne solo due.
Mi avvicinai al bancone dove vendevano le birre e notai che c'era un ragazzo abbastanza carino. Mi sedetti vicino a lui. -Ehi bellezza, vuoi ballare?- mi disse, il suo alito puzzava così tanto di birra che non ebbi il coraggio di accettare. Andai verso i divanetti dove c'erano delle coppie che pomiciavano, un raggazzo si staccò dalla sua tipa e iniziò a leccarle il collo. Vidi che l'atmosfera si stava scaldando troppo e feci per andarmene quando la ragazza mi fermò.-Ma non sei un po' troppo piccola per questi locali?- mi chiese prendendomi in giro. Sentii le mie guance diventare rosse, presi fiato e dissi -Forse sì.- e andai a cercare Justeen per tornarcene a casa.
Quando la trovai mi disse che anche lei voleva andarsene, così facemmo una passeggiata sulla spiaggia. -Punto uno: fare il bagno a mezza notte!- esclamò all'improvviso.
-Tu sei matta.- dissi mentre ridevo. -Che ore sono?- chise. Guardai il display del cellulare: erano appena le nove. -Justeen, è troppo presto, andiamo a casa.- dissi.
Ci incamminammo deluse.
Quando arrivammo mi buttai sul suo letto e osservai il soffitto. -Ci sono ancora molti punti...- cominciò a blaterare, ma la interruppi. -Lasciamo stare quella stupida lista e cerchiamo di divertirci in questi ultimi due giorni, ok?- Justeen annuì. 

  
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