Una settimana dopo.
-Sophie Sophie! Ma che cavolo stai facendo?!- sua mamma entra in bagno e la vede piangere. Nota un asciugamano per terra vicino alla figlia, macchiato di sangue. Capisce tutto. Sua figlia ha in mano ha una lametta e perde un po’ di sangue dai polsi. Le strappa via la lametta di mano, la solleva di peso e la fa sedere sul bordo della vasca. Sua figlia è diventata irriconoscibile. Un dolore troppo grande per una madre, un dolore che si aggiunge ad un altro. Lei che ha sempre cercato di dare il meglio alla sua “bambina”, ma la vita non ha voluto darle una mano. Gli ha offerto un tumore e una recente depressione per uno stupido ragazzo per peggiorare la situazione.
-Sophie ma perché cerchi di peggiorare ulteriormente la situazione?!-
-Non sono abbastanza forte mamma, non riesco a superare tutto insieme. Prima la leucemia poi Adam che mi ha lasciata. A questo punto penso di non farcela nemmeno ad affrontare la chemio…-
-Vuoi davvero lasciarti andare così per un ragazzo? Vuoi davvero gettare la spugna così? Dov’è finita quella ragazza forte e grintosa che ho messo al mondo?!-
-Penso non ci sia più, mamma. Ho solo voglia di liberarmi di questo vuoto che sento dentro di me-
-E pensi che stare chiusa in casa tutto il giorno a non far niente, a piangere e addirittura a tagliarsi sia la cosa migliore adesso? Pensi che siano dei buoni stimoli a provare a combattere? Tutti cercano di aiutarti ma tu rifiuti le loro mani che sono tese verso di te per impedirti di cadere nel precipizio. Perfino quella della tua migliore amica Beth rifiuti. Hai idea di quante volte ti ha chiamato?!-
-Lo so mamma ho visto. Forse mi potrei aprire un po’ di più con quelli che mi vogliono bene hai ragione. Dovrei anche tornare a scuola, cominciano a preoccuparsi in molti. Ma non posso assicurarti che le cose andranno diversamente da adesso. Però ci provo almeno-
-Così ti voglio Sophie! Lo sai che ci sono un sacco di persone che ti amano, io per prima insieme al resto della famiglia, e che vogliono aiutarti ad uscire da questa situazione. Basta solo che tu abbia un po’ più fiducia in loro ma soprattutto in te stessa. Mi prometti che non ti vedrò mai più in questo stato? Lo sai che muoio dentro
vedendoti così-
-Ok mamma cercherò di mantenere la promessa. Tu stammi vicino, spronami a continuare perché so di avere solo 17 anni e di avere una vita immensa davanti però dipende da me volere o no sta vita. E io la voglio, la prendo come viene, nel bene e nel male. Grazie mamma per essermi così vicino e scusami se mi comporto così ma il dolore è più grande di me ma io sono pronta a distruggerlo da adesso-
- Sei una ragazza eccezionale tesoro, ti voglio bene e vedrai che le cose si sistemeranno, ne sono convinta!-
- Ti voglio bene anch’io mamma e grazie per tutto l’aiuto che mi stai dando. Ora mi asciugo queste maledette lacrime, mi sistemo per bene e per prima cosa vado da Beth a farmi perdonare-
- Ok tesoro vai pure e ricorda il nostro motto “Stay Strong”… mi raccomando amore “Stay Strong” fino alla fine!-
- Certo mamma!-
 

Forse era un nuovo inizio.