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Autore: Mei91    15/08/2012    2 recensioni
La vita con Luna non è stata affatto cauta. La soffrenza nella sua vita ha toccato livelli esorbitanti,prima con la morte prematura dei genitori, poi dei nonni, ma si sa alla sofferenza non c'è mai una fine. Luna è convinta che le sue disgrazie siano colpa di Andrè l' angelo della morte e da lui vuole e pretende vendetta. Riuscirà Luna a vendicarsi di Andrè o finirà con l' innamorarsi di lui?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INCREDULITà

“Ch…Che cosa?” sussurrai incredula, per poi essere invasa da una marea di ricordi, immagini, sensazioni, sentimenti che fino a quel momento non potevo credere essere mie.
Vedere le calde e limpide distese del Paradiso. Ricordare i miei veri genitori. I miei migliori amici : Raphael, Michael, Uriel, Anael, Gabriel e …il mio futuro marito Andrè. Ricordare le sensazioni e le emozioni fortissime nel trovarmi davanti a Dio. Ai ricordi delle sue coccole, dei suoi abbracci. Ricordare in poche parole…casa mia. Ricordare chi ero : Lunael l’arcangelo della vita. Venni anche a conoscenza che ero l’unica che poteva salvare la vita ad Andrè. L’unica che poteva equilibrare il suo essere. L’unica che lui potesse amare. Venni anche a conoscenza che di tutto questo lui non me ne voleva parlare. Quella scoperta mi rese felice, ma anche triste perché mi aveva mentito. Andrè mi aveva mentito facendomi sentire al sicuro con lui e non  dicendomi nulla. Se io non avessi ricordato chi ero con il nome che lui ha pronunciato anche Andrè sarebbe morto e io questo non lo potevo sopportare. Gli occhi mi si riempirono di lacrime mentre passavo al setaccio tutti i presenti in quella stanza. 
“No..non è possibile! Questo non è vero! Io non posso essere quella Lunael…è tu…” urlai voltandomi verso Andrè
“ tu, da quanto lo sapevi?  Da quanto sapevi che eri il mio futuro marito…,lassù da dove dici provenga io!” urlai con il viso inondato dalle lacrime, ma sinceramente non sapevo se erano lacrime di tristezza, delusione, sofferenza dolore.
“Luna..ascoltami…” iniziò Andrè ma io lo interruppi.
“Luna? Sta zitto! Tu non sei nemmeno degno di pronunciare il mio nome e cribbio ho pure fatto sesso con te! Un menzognero di prima categoria. Non ho parole! Sai tutto quello che ho passato! La morte dei miei genitori, la morte di John, la morte dei mie nonni, la morte di mio figlio e tu non mi hai mai voluto dire che senza di me tu, imbecille che non sei altro, la morte stessa ti avrebbe preso! Ti odio Andrè , ma ti amo più della mia stessa vita e per questo io adesso mi allontanerò per sempre da te. Vuoi morire ? Fai pure, ma non mi legherò oltre a te! Non starò a guardare mentre ti lasci morire! Perché adesso lo so! È  questa la cosa che più brami è questa la cosa che ti spinge ad alzarti la mattina. Tu vuoi morire e io questo non lo sopporto!”  gridai furibonda per poi correre fuori casa ignorando le grida di Andrè e di tutti gli altri arcangeli.
Corsi, corsi a perdifiato e non sapevo nemmeno dove ero diretta. Avevo bisogno di un amico, ma da John non mi potevo rifugiare. In mente mi apparse l’immagine di Kenneth il mio vecchio migliore amico d’ infanzia. Svoltai a destra e mi diressi a casa sua. Era come se avessi le ali e sentivo qualcosa che si muoveva dietro di me. Voltai la testa verso le mie spalle e sgranai gli occhi incredula. Non era possibile! Non stavo correndo, stavo volando. Sulla schiena mi erano apparse due enormi ali bianche. Incredibile, ma di che mi sorprende sono un arcangelo. Volai a più non posso verso casa di Ken e giunta finalmente a destinazione, atterrai e rinfoderai le ali nelle scapole non sapendo nemmeno come ci fossi riuscita. Con le lacrime agli occhi mi buttai a capofitto sul portone della casa di Ken e bussai a più non posso e scossa dai singhiozzi. Ken era la mia unica ancora di salvezza. L’unico amico che mi era rimasto in questo mondo orribile e pieno di dolore .
La porta si apri rivelando una ragazzo sui sedici anni, capelli neri come la pece occhi viola e profondi , un espressione incredula e sorpresa.
“Luna!” esclamò e io non esitai mi buttai tra le sue braccia in lacrime e comincia a piangere forte.
“Ken…Oh Ken….” Vidi Ken guardarsi dietro di me e poi dietro se stesso, poi mi trascinò in casa.
“Piccola Luna, che è successo?” mi chiese con un tono così gentile e profondo che per poco la sua gentilezza non mi soffocava.
“Oh, se sapessi…Kenneth…Andrè…lui… La morte?”
“Andrè?” esclamò sorpreso ma io fraintesi in un primo momento la sua sorpresa credendo che fosse dovuta al fatto che lui non conoscesse Andrè, ma appena lo strinsi maggiormente a me e lui fece altrettanto con me toccandoci entrambi la schiena. Sia io che lui ci irrigidimmo. Mi staccai di scatto da lui e lo osservai incredula notando che anche lui aveva il mio stesso sguardo.
“Lunael…” sussurrò lui e io sgranai gli occhi e comincia ad urlai.
“per tutte le sfere angeliche anche tu! Dio mio non è possibile!” esclamai in lacrime cominciando a prendere a pugni un cuscino. “ Dio ma in quanti in tutta la mia vita mi hanno mentito. Che arcangelo sei si può sapere!” esclamai infuriata.
“Arcangelo? Io? Non sono un angioletto piumoso!” esclamò lui tra l’incredulità e la sorpresa.
“Non dirmi che sei Hao? Non puoi essere Hao!” esclamai facendo un passo verso di lui.
“Hao? E chi caspita è Hao?” chiese lui avvicinandosi a me.
“Se non sei Hao chi sei?”
“Kenneth Dark!”
“Cazzo…so come ti chiami ma chi …ahiiiiiii” urlai mentre un qualcosa mi perforava il cervello e io mi accasciavo a terra tenendomi la testa. Ken corse da me e si inginocchiò al mio fianco.
“Che cacchio mi succede…ahiiii” nuovamente quel dolore atroce. Ken scoppiò a ridere.
“Per tutti i gironi dell’inferno! Lunael sei un arcangelo non puoi imprecare…” esclamò Ken.
“Cosa? Che? Cazzo,…merda…ahi…ahiiiii!” urlai nuovamente. Piombando a terra dolorante e guardando Ken incredula.
“Per gli inferi…Luna smettila di imprecare…” urlò Ken.
“Per gli inferi? Ahi…Kenneth Dark ma tu chi diavolo sei?  Oh, intendo cosa sei?” esclamai e notai Ken farsi serio.
“Kenneth Dark, figlio primogenito di Lucifero, demone maggiore. E con queste parole ti ho persa per sempre!” sussurrò Ken e per poco io non mi soffocai con la mia stessa saliva. Mio Dio avevo davanti il figlio di Lucifero.
“io…io…”
“Lo sapevo che avresti reagito così e...”
“No, No….da quanto sei figlio di Lucifero…cioè…si da quanto sai che sei figlio di Lucifero?”
“Eh? Ma che dici Luna? Da sempre so chi è mio padre, ma perché me lo chiedi?”
“Merda! Ahi…quindi anche quando avevamo quindici anni tu sapevi chi eri…e …”
“Luna, ora abbiamo quindici anni!” tentò di dissuadermi . Alzai esasperata gli occhi al cielo.
“Ken, io non ho quindi anni adesso, né ho venticinque ma quel Hao….quello shamano ha mandato me e Andrè  al tempo del mio liceo per salvare i miei nonni  ehm..mio marito John e mio figlio dalla morte ma le cose si sono complicare e…” iniziai vedendo Ken sgranare gli occhi incredulo.
“Venticinque anni? Marito? Figlio? Andrè? Hao? Luna ma di che cappero stai parlando?” mi chiese Ken.
“Ohhh sto parlando della rivelazione che dieci minuti fa mi ha fatto Andrè!”
“Che rivelazione ti ha fatto l’arcangelo della morte?” ridacchiò Ken e io misi un adorabile broncio.
“Mi ha rivelato che sono un arcangelo!”
“Certo, lo so Lunael l’arcangelo della vita!” sussurrò con ovvietà Kenneth e io ringhiai.
“Ecco! Persino i demoni sanno chi sono mentre io l’ho appena scoperto! Grrrr”
“Eh? Che significa? Lunael…oh e va bene lo so che hai venticinque anni, ma quando eravamo al liceo credevo tu sapessi chi fossi e che ti eri avvicinata a me perché anche tu eri diversa dal resto degli umani presenti nell’ istituto.” Mi spiegò e io scossi la testa in segno di negazione. Poi mi alzai afferrai Ken per il braccio e lo trascinai con me seduto sul divano.
“Vedi a quel tempo io mi senti si un pesce fuor d’acqua , ma non volevo che tu restassi solo. Ti vedevo che ti isolavi, che non parlavi con nessuno  e  li allora ho deciso che ti avrei voluto come amico e ti ho introdotto nel nostro gruppo. Danielle si era presa una bella cotta per te scatenando a gelosia terribile di Julian che invece aveva preso a detestarmi, mentre John per lui eri diventato un carissimo amico.* ridacchiai
“Davvero?” mi chiese sgranando gli occhi sorpreso per poi sorridermi.
“certo! Ricordi che sono un arcangelo! Non posso mentire, non posso imprecare e non….giuro che se mi ritrovò Andrè davanti lo spello vivoooooo!grrr! ah… e tu non mi hai persa sei e sarai sempre il mio  migliore amico!” esclamai cercando di trattenere la rabbia che mi aveva invaso nei confronti di Andrè. Vidi Kenneth sussultare per poi ritrovarmi in un abbraccio stritolante.
“Ken..Ken…non respiro! Kenneth Dark Lasciami!” gridai ridendo.
“Grazie, Grazie infinite Lunael…” sussurrò e io sussultai non ero abituata ad essere chiamata Lunael.
“Di nulla Kenneth” sentii che anche lui sussultò.
“Ti prego chiamami solo Ken!” mi chiese e io sorrisi.
“E tu solo Luna!” entrambi scoppiammo a ridere sino a quando una voce non ci fece bloccare.
“Kenneth chi c’è?” chiese una voce femminile e io guarda le scale per vedere se scendeva qualcuno.
“Una mia amica, mamma.” Gridò Ken e io sussultai.
“E come si chiama?” chiese una voce maschile sempre gridando al di sopra delle scale.
“papà fatti i cazzi tuoi! “ gridò Ken mentre della scale sentivo qualcuno che scendeva. Due figure apparvero e io le riconobbi subito. Lucifero e Lilith. Aiuto! Oddio! Lucifero era altissimo lunghi capelli neri occhi di un viola intenso, un fisico da urlo. Lilith invece era una donna ben formata capelli neri, lisci e a caschetto occhi anche lei viola. Una donna bellissima.
“K..Ke…Ken…c…ci..vediamo io ..v…vado!” balbettai incredula. Avevo davanti agli occhi il re e la regina degli inferi.
“Lunael…” sussultò Ken voltandosi verso di me notando la mia espressione sbalordita poi scoppiò a ridere.
“Oh per i gironi dell’inferno ti devi riabituare a tutto questo!”
“Non è divertente Kenneth!”
“Si che lo è!” esclamò sempre ridendo Ken.
“No invece!”
“Si”
“No”
“Si”
“No”
“Si”
“Si! Oh accidenti!” esclamai rendendomi conto della gaffe che avevo appena fatto. Ken scoppiò a ridere. Osservai Lucifero e Lilith che mi osservavano con uno sguardo dubbioso. Questa  poi….dei colpi alla porta mi fecero sussultare.
“Luna lo so che sei li dentro, me lo ha detto Danielle! Ascolta ti posso spiegare!” esclamò Andrè  .
“Cazzo! Ahiaaaaa! Danielle questa me la paghi! ” urlai mettendomi una mano sulla testa. Ken mi sorresse sorridendomi. Vidi Lucifero andare ad aprire e si trovò davanti Andrè e gli altri arcangeli.
“Tu!” esclamò con sguardo di fuoco Andrè.
“Già Io!” esclamò Lucifero. Mi nascosi dietro Ken.
“Papà! Non incominciare! “Riproverò il padre Ken e io battei il cinque con lui dietro la sua schiena.
“Ma…”
“Papà!” esclamò  nuovamente Ken.
“Lucifero!” esclamò Lilith!
“E che cazzo non ho fatto nulla e papà e Lucifero di qua e di là! Basta me ne torno in camera!” Esclamò risentito Lucifero girando i tacchi e salendo le scale che portavano alla sua camera. Lilith lo seguì subito a ruota.
Rimane solo che per me era un perfetto nascondiglio.
“Perché Danielle mi ha mandato qui? Perché mi ha mandato nella casa della famiglia reale demoniaca dicendomi che avrei trovato Luna qui?” chiese Andrè a Raphael che alzò le spalle non sapendo che rispondere.
“ahg agr..” si schiarì la voce Ken. “ Che ci fate in casa mia!” esclamò
“Cerco Lunael, l’arcangelo della vita!”  dichiarò Andrè.
“Non conosco nessuna Lunael!”
“la bambina è l’arcangelo della vita!” gridò Lucifero dal piano di sopra e vidi Ken alzare gli occhi al cielo come a dire che  suo padre non si stava mai zitto causando una miriade di problemi. Dopotutto era Lucifero.
“Sta zitto Lucifero! Così hai rovinato la copertura che tuo figlio aveva creato per Luna!” gridò Lilith
“Ops…scusatemi!” si scusò Lucifero. Ehi, però sembrava simpatico. Ken gridò esasperato.
“mamma, papà, tornatevene all’ inferno non fate altro che creare problemi!” urlò.
“Scusaci Kenneth!”
“Andatevene!” gridò nuovamente. Poi si rivolse dolcemente a me. “ Ormai quel che è fatto è fatto…su dai Luna ci sono io con te!” esclamò Ken afferrandomi una mano e tirandomi fuori dal mio nascondiglio sicuro. Io uscii da dietro la sua schiena  e osservai Andrè che aveva gli occhi fuori dalle orbite come tutti gli altri arcangeli.
“Ehmm…ciao” sussurrai imbarazzata. L’arcangelo della vita beccata a casa di Lucifero e nascosta dietro le spalle del figlio  di quest’ ultimo.  Scoop del momento! Aiutooooo! Sono morta!

To be continued .

Che ve ne pare? Assurdo eh! Ma mi intrigava l’idea di Lucifero e Lilith come li ho descritti. Cio non significa che non ci saranno problemi.
Alla prossima…
Mei 91

 

PRIMO TRAILER DELLA STORIA CUORE DI LUNA DI MEI91 http://www.youtube.com/watch?v=itY8pQTa2JA
   
 
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