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Autore: Just a Shapeshifter    16/08/2012    2 recensioni
Qui mi dice di inserire un'introduzione/presentazione... ma è inutile, il titolo dice gia' tutto quel che bisogna sapere...
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte restò seduta nel suo letto a scrivere queste parole che probabilmente non leggera' nessuno, o quasi.
Scriveva perchè non aveva niente da fare alle 23.32, che orario strano, pensava subito dopo averlo scritto.
Aveva solo un ora a disposizione, si, solo un'ora riusciva a stare senza alimentatore il suo dannato computer dai driver spelacchiati.
Beveva latte e cacao la sera, la faceva rilassare, e quel giorno era stato davvero duro senza la sua amica a tenerle compagnia.
Ma quell'ora l'avrebbe passata facendo la miglior cosa che sapeva fare, scrivere.

Aveva incastrato una pila fucsia-scuro nell'incavatura del legno obliquo sopra di lei, ricavando un po' di luce.
Il cellulare era impostato su volume alto, in modo da sentire qualche telefonata o qualche messaggio, e leggerlo appena quell'apparecchio elettronico sconquassato avrebbe suonato Summer Paradise per le chiamate e To The Sky per i messaggi. Ma adesso era l'ora di Bob, con Don't warry.
Oh, quanto avrebbe voluto non preoccuparsi, prima di cominciare, dei compiti di francese, non riusciva a capire che doveva studiarlo, ma non tanto per passare in quinta, ma più che altro per restare vicino alla sua amica, ma ogni volta credeva di non esserne all'altezza, di non poter mai superare quello stupido esame... sembra sciocco, ma sta davvero scrivendo queste cose.

Si è anche dimenticata di mettere la data di oggi, che logicamente non ricorda, ma le basta far scivolare la freccetta del mouse ferma su "salva file" e aprire l'orologio. 14 agosto. Conta i giorni dell'esame, che stupida che era, le bastava solo un po' di più, e questo esame non lo avrebbe neanche aggiunto alla lista delle cose da fare.

Un'altro sorso della bevanda degli dei per poi continuare a picchiettare i tasti del computer. Vorrebbe scrivere dell'unica persona che adesso sarebbe stata con lei, su facebook, illegalmente con il suo nuovo cellulare.
Ma la vita è infame.
L'altoparlante del cellulare suona i Pooh, con il cielo è blu sopra le nuvole. Ma in realtà il nostro mondo sta diventando sempre più grigio, ma logicamente non è questo che dice il brano.

Una goccia più pesante delle altre cade dalla punta di un ciuffo dei suoi capelli ancora neri e umidi della doccia, bagnandole la gamba scoperta. Ma lei non se ne preoccupa, e fissa la parola "neri" sullo schermo del computer, che alle persone sembrerebbe una parola come tutte le altre... non riesce più a vederli cosi, le mancano i suoi capelli rossi che la distinguono tra la massa, un segno di distinzione che urla "io sono diversa".

Cerca ispirazione, e intanto un altro sorso di latte mischiato a della polvere di cioccolato, o come lo chiama lei: cioccolato con latte. Si, perché lei mette più cacao che latte, il liquido scende giù dalla gola, ricalandola.
Ma la sua attenzione viene subito attirata dalla canzone che conosce meglio di tutte "the lazy song" di Bruno Mars, non si stancherà mai di ascoltarla, forse perché un po' la rappresenta. La canticchierebbe se non fosse impegnata a scrivere tutto ciò che le accade attorno.
Si alza dopo aver scritto che andrà' ad aumentare l'intensità del ventilatore, forse il suo unico amico in queste giornate d'estate. Quella bevanda forse non è il massimo da bere in questo periodo, avrebbe preferito una fresca limonata con ghiaccio, oppure, la sua grande passione, un bel Bacardi di qualunque gusto con ancora le goccioline del freezer che scivolano sulla superficie del vetro.

In questo momento sta rileggendo...

Il pc ha ancora 36 minuti di batteria, ma d'altronde è l'unico che funziona... o quasi.
Ha bloccato la musica la ragazza, forse per concentrarsi meglio, o forse perché nella sua mente c'è solo una canzone che continua a rimbalzarle nella mente come una di quelle bellissime palline rimbalzanti tutte colorate che ai bambini piacciono tanto.
L'ha ascoltata su MTV e non se l'è più dimenticata, non sa chi la canta, ma una cosa è certa "little talks" adesso è diventata la sua canzone preferita, un po' come "firefles", che ancora non sa scrivere, di Owl City, le rimarrà impressa nella memoria. Vorrebbe farla sentire alla sua amica, insieme alle altre canzoni dal significato profondo che sono due scrittrici come loro possono capire: Per farti sorridere, Some Night, I dont' wanna miss a thing e Photograph.

Ognuna ha un significato diverso, e quella che sicuramente dedicherebbe alla sua amica è "I Don't Wanna Miss a Thing", lei l'ha sentita nel suo film preferito -che non sa ancora bene il titolo, o meglio, lei ne ha sempre uno di riserva- "il loto d'acciaio".
Pensa anche che "Some Night" rispecchi tutti noi, tutte le nostre personalità', di cui non possiamo fare a meno neanche di un giorno.

Si stende sul letto giusto il tempo per far defluire il sangue nella gamba sinistra, e concentrarsi sul rumore dell' acqua che si versa nell'abbeveratoio ignorando il rumore elettrico dello spara aria.
La melodia dell'acqua sembra rilassarla, e intanto il suo cacao e latte sta diventando freddo, cosi lo finisce in un sorso e una smorfia.

Mentre fissa per pochi secondi lo schermo del computer decide che resterà a scrivere finché la batteria non sarà esaurita, sperando di riuscire a salvare lo scritto prima dello spegnimento.

Spostandosi i capelli umidi da un lato continua a scrivere, vorrebbe ascoltare la radio per non sentirsi completamente sola mentre i nonni dormono nella stanza opposta, ma non ha la ben che minima intenzione di alzarsi e prendere le cuffie, si e no a uno... anzi, facciamo due metri di distanza, appese alla sedia.

Ora rilegge di nuovo... e visto che mancano 12 minuti all'arresto, salva.

  
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