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Autore: edsidekick    16/08/2012    2 recensioni
"Tornerai?" chiese lei.
"Tornerò il prima possibile. Sarò a un passo da te. Basta che mi pensi e io sarò lì con te."
"Non è la stessa cosa" una lacrima scese lungo il volto di Jenna.
"Non preoccuparti amore. Devi immaginarmi e chiudere gli occhi. Poi respira lentamente e io sarò dietro di te, con le braccia attorno ai tuoi fianchi."
"Non dimenticarmi. Ti prego."
"Non lo farò mai. Ti amo Jenna."
"Ti amo anche io." I due si baciarono dal finestrino del treno, lui sporto verso di lei. Le teneva la testa tra le mani mentre sentiva che lei piangeva. Non voleva lasciarla.
"Non ti dimenticherò perchè sei la mia vita Jenna."
Con uno sbuffo il treno partì, Jenna lo guardò andar via sicura che avrebbe rivisto il suo ragazzo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nuovi noi

Deena si fece coraggio ed uscì dalla scuola. L'aria era fredda alle 15.30 del pomeriggio, il cielo grigio e la pioggia cadeva veloce  sul parabrezza della macchina di Harry. Deena corse fino all'auto per evitare di bagnarsi troppo, aprì lo sportello ed entrò nel veicolo. Harry le rivolse un gran sorriso.
"Vedrò di farmi perdonare" le disse dolcemente guardandola negli occhi.
"Dai Styles, non perdiamo tempo, parti!" rispose lei a disagio. Quegli occhi la mandavano in tilt. Quando lo sguardo di Harry si posava su di lei non capiva più nulla e tendeva sempre a rispondere male.
"Invece non credo che partirò." rispose lui imbronciato.
"Dai che voglio la cioccolata!"
"Dovrà aspettare" replicò lui guardandola. "Sei a tuo agio?"
"No per niente, non so nemmeno perchè diavolo sono qui."
"Sei qui perchè devo farmi perdonare Evans"
"Beh, non preoccuparti, è tutto sistemato." Deena fece per aprire la portiera, ma la mano di Harry le tenne il braccio.
"Non andare, prendiamo questa cioccolata, avanti!"
"E va bene.."
Harry mise in moto e l'automobile partì lentamente uscendo dal parcheggio della scuola. Attraversarono un paio di isolati senza parlarsi, poi arrivarono in un piccolo bar vicino al centro di Londra, proprio dietro al Sant James Park. Harry scese, prese l'ombrello dal portabagagli e aprì la portiera di Deena.
"Oh, ma piantala!" disse lei, lusingata mentre lui le allungava la mano per aiutarla a scendere.
"No, oggi sarai trattata come una vera donna merita!" rispose lui con un sorriso. Mise un braccio attorno alla ragazza e le sorrise di nuovo. Anche sulle labbra di lei si dipinse un sorriso, un po' perchè non ce la faceva a non sorridere guardando le fossette di Harry, un po' perchè si sentiva felice. Stringendola a sè Harry iniziò a camminare tenendo l'ombrello sopra le loro teste. Il bar dove entrarono era caldo e accogliente. Il cameriere cinese li fece accomodare accanto al caminetto e portò loro i menù. Harry tolse il cappotto di Deena e le scostò la sedia. Lei rise e si sedette. Dopo pochi minuti il cameriere tornò.
"Siete pronti per ordinare?"
"Si, grazie" rispose Deena "Prendiamo due cioccolate calde, un brownie e un cookie."
"Va bene, torno tra poco"
"Grazie" risposero all'unisono i due.
Harry sorrise nervoso e si sistemò il collo del maglione di cachemire color prugna. Si tolse il cappellino di lana grigio, lo posò sulla spalliera della sedia e deglutì nervosamente.
"Allora.."
"Siamo qui.."
"Per la cioccolata.."
"E non sappiamo che dirci, te l'avevo detto che era una cattiva idea Styles."
"Perchè sei sempre così cocciuta Evans?"
"Non sono affatto cocciuta!"
"L'hai fatto di nuovo!"
"Ti odio."
"Tu mi fai innervosire come nessun altro!"
"Non gridare si stanno voltando tutti.."
"Okay, ti chiedo scusa.."
"Sì, anche io.. Non è vero che ti odio..”
"Tranquilla.”
Il cameriere ritornò con le cioccolate e le posò sul tavolo.
"Torno subito con il brownie e il cookie"
"Va bene, la ringrazio" disse Harry.
Poco dopo i biscotti arrivarono e i due spazzolarono tutto in fretta e furia. Deena finì per prima ed era impaziente di tornare a casa.
"Vieni" disse lui lasciando il conto e la mancia sul tavolo "Ha smesso di piovere, facciamo un giro nel parco"
"Harry io dovrei andare.."
"Dai non essere sciocca, sono solo le 16.30"
"Va bene.."
Harry la prese per mano e la portò fuori dal bar. L'aria sapeva di foglie bagnate, il sole faceva capolino da dietro le nuvole e Londra sembrava essere appena rinata dopo la pioggia. Alcune famigliole camminavano nel parco, chi per mano con i figli, chi ne teneva uno in braccio, chi spingeva la carrozzina con il nuovo arrivato. Un'anziana dava delle briciole di pane ai piccioni e agli scoiattoli. Intanto, sul ramo più alto di un pino, un merlo cantava riempiendo l'atmosfera di pace e tranquillità. Il suo piumaggio nero pece risplendeva sotto i pochi raggi del sole londinese e la sua voce fece voltare subito Deena che gli scattò una fotografia con il cellulare.
"Dee, devo chiederti una cosa." disse ad un tratto Harry.
"Sì, dimmi"
"Beh in realtà è più una confessione, ma devi promettermi che non ti arrabbierai."
"Sputa il rospo Styles."
"Okay." Harry la guardò negli occhi color nocciola e disse tutto d'un fiato "Ho scommesso con Louis che sarei riuscito a farti cadere ai miei piedi entro una settimana, a partire dal giorno della festa. Il punto è che.. a me la scommessa non interessa più.."
"E perchè diavolo avresti scommesso su di me?!"
"Perchè tu hai qualcosa di speciale Deena.." disse lui accarezzandole un braccio.
"Sì come no Styles. Ora portami a casa." replicò la giovane togliendo rapidamente il braccio dalle mani di lui.
"Deena, devi credermi, quella scommessa per me non vale nulla."
"Non voglio sentirti. Portami a casa."
"Va bene.."
I due si avviarono alla macchina e salirono. Il viaggio fu lungo e silenzioso. Deena guardava fuori dal finestrino trattenendo le lacrime.
"Come ho potuto non arrivarci prima? Sono una stupida. Una scommessa. Ecco il perchè di tutti quei comportamenti. Ecco il perchè di oggi. Che fare? Credergli? Non credergli? Questo il dilemma, altro che quello di Shakespeare." Guardò Harry mentre guidava. Aveva una presa salda sul volante di pelle e lo sguardo fisso sulla strada. Non voleva distrarlo, ma non poteva fare a meno di notare che le sue iridi erano lucide. Tornò a guardare fuori mentre Harry si voltava verso di lei. Guardava i capelli corti e neri di lei che le davano quell’aria da finta dura. Pensava davvero che lei valesse la pena. Non era una ragazza da scommessa. Era qualcosa di più.
"Fermati pure qui, casa mia è quella lì avanti." disse lei fredda. Harry non le diede ascolto e tirò dritto.
"Hey, dove vai?!" Lui non rispose. Si fermò a un centinaio di metri dalla villetta di Deena. Fece un respiro profondo e si voltò verso di lei.
"Io me ne vado a casa" annunciò lei. Harry chiuse le portiere con il pulsante sul volante.
"Non credo"
"Apri Harry, mia madre mi sta aspettando"
"Io ti aspetto da troppo Deena, non posso lasciarti andare ora."
"Che diavolo stai farfugliando? Io devo andare."
"Deena, tu non sei una ragazza da scommessa. Sei molto di più di questo."
"Peccato tu l'abbia capito troppo tardi."
"Dici che è troppo tardi per farcela?"
"Assolutamente sì."
"Io ti chiedo allora.. è troppo tardi per provare?" Harry si slacciò la cintura e si sporse verso Deena. "Tu sei davvero unica nel tuo genere, e solo tu sai come trattarmi. L'ho capito a scuola da come mi rispondi e da come non mi concentro perchè penso a te. L'ho capito oggi da come mi guardavi, da tutto."
"Cosa diavolo hai capito?!"
"Che sei tu quella che fa per me. Dimentica la scommessa. La annullerò."
"Devi farlo davanti a me. Non ti credo." Harry prese il cellulare e compose il numero del migliore amico. Poi lo mise in vivavoce.
"Harry, come va?" esordì Louis.
"Bene amico, ma volevo dirti che la scommessa è annullata."
"Come? Non sei riuscito a far cadere Deena ai tuoi piedi?"
"No amico. E in più sono rimasto fregato."
"Cioè?"
"Mi sono innamorato di lei." Harry sorrise alla ragazza che era diventata rossa come un pomodoro.
"Capisco amico, beh fammi sapere, spero che vada tutto bene e non starci troppo male, mi raccomando!"
"Tranquillo Lou"
"Ciao bello"
"Ciao!" Harry chiuse la telefonata e aprì le portiere. "Sei libera di andare se vuoi."
"Oh.." Deena uscì e andò dalla parte di Harry per salutarlo. Harry scese e chiuse la portiera.
"E' vero quello che hai detto? Che ti sei innamorato di me?" chiese lei nervosa nascondendo le mani dentro le maniche del cappotto.
"Sì, come è vero che mi chiamo Harry Styles." il ragazzo prese Deena per i fianchi e la attirò a sè. Lei appoggiò le mani sulle spalle di lui. Si ritrovarono ad un palmo di naso come quella mattina. Deena fissò quegli occhi verdi e vide riflessa lei stessa. Abbassò lo sguardo sul petto di Harry che le strusciò il naso contro la guancia ed arrivò all'orecchio con la bocca. Le diede un bacio sul lobo che la fece rabbrividire.
"Guardami" le sussurrò. Deena alzò la testa e si tuffò dentro agli occhi di lui. Harry inclinò dolcemente la testa di lato e poggiò le sue labbra su quelle di Deena. La ragazza incredula non sapeva cosa fare così si staccò dalle labbra di lui.
"Harry io.. non ho mai baciato nessuno in vita mia."
"Non devi preoccuparti, ti guido io" Harry la strinse a sè nell'aria fredda di ottobre e le diede un altro bacio. Fece scivolare le labbra su quelle della ragazza e mordicchiò un po' il labbro inferiore di questa. Dischiuse un po' le labbra e fece spazio alla lingua che si avvolse attorno a quella di Deena. Rimasero a baciarsi per una decina di minuti, appoggiati alla macchina nera. Alla fine Harry abbracciò la ragazza e le diede un bacio sulla fronte. Poi le sussurrò un grazie e le diede un altro bacio sulle labbra. La accompagnò alla porta di casa e le disse che il giorno dopo l'avrebbe accompagnata a scuola. Poi le diede un bacio sulla guancia e tornò alla macchina.

Intanto Caroline era a casa sua in tuta a guardare una telenovela spagnola. Stava divorando dei pop corn quando suonarono alla porta. Si alzò ed andò ad aprire strascicando le pantofole sul parquet. Quando aprì la porta si trovò davanti Zayn Malik con il suo ciuffo nero e i suoi occhioni ambrati. Ebbe un sussultò e gli sbattè la porta in faccia.
"Vado a rendermi presentabile, scusa!!" gridò da dietro il portone di casa. Corse di sopra e si mise un paio di pantaloncini di tuta e una felpa grigia con il logo dei Beatles in rosso. Scese le scale di legno bianco e aprì la porta con un sorriso.
"Scusa se sono arrivato senza preavviso" disse Zayn realmente dispiaciuto.
"No figurati, entra" gli sorrise lei
"Volevo dirti che oggi la prof di spagnolo ha detto che il compito sarà spostato a lunedì invece che a giovedì"
"Oh questo è un bel problema.."
"Mi sono messo a studiare subito oggi, ma poi ho scoperto che c'erano un paio di cose che non avevo capito e dato che oggi è già giovedì ho pensato che potevi aiutarmi.."
“Ehi non preoccuparti, ti aiuto volentieri”
“Che stavi guardando?”
“Una telenovela spagnola ahah”
“Ahah dai aiutami che se no prendo un altro 4!”
“Okay dai” disse lei spegnendo la televisione. “Mettiamoci in cucina”
“Va benissimo” le disse con un sorriso.
I due iniziarono a studiare i verbi al condizionale e ripassare il vocabolario. Dopo un'ora abbondante Zayn chiese a Caroline che cosa significasse il verbo querer perchè non lo aveva mai capito veramente. Lei rise e gli disse che significava volere, desiderare, ma anche amare. Il moro le sorrise dolcemente e le chiese se poteva usare il bagno.
“Ma certo!” rispose lei facendogli strada. Salirono le scale e arrivarono in fondo al corridoio dove c’era il bagno.
“Vado in camera mia un secondo, è qui di fianco” disse Caroline sorridendo.
“Okay, ci metto un attimo io!”
“Va bene!”
Circa due minuti dopo Zayn uscì dal bagno ed entrò nella stanza dell’amica. Caroline stava sistemando uno scatolone con le sue cose e Zayn la raggiunse silenzioso abbracciandola da dietro.
“Zayn!” disse lei divertita.
“Te quiero” le sussurrò all’orecchio. Caroline credeva di aver sentito male, ma Zayn la voltò e le stampò un bacio sulle labbra carnose. Caroline si lasciò trasportare dal giovane, inebriata dal suo profumo One Million di Paco Rabanne. Ad un tratto squillò il cellulare di lei. Era Jenna. Le due stettero per un po’ al telefono mentre Zayn girellava per la stanza della ragazza. Le pareti erano di un bel verde mela e il letto ad una piazza e mezza si trovava in fondo alla camera, di fianco alla finestra. Poi Zayn si chinò e guardò nello scatolone. Vi trovò foto di lui e di lei stessa, intere pagine di conversazioni che si erano scambiati e cuori, cuori ovunque. Alcuni avrebbero pensato che era strano, quasi spaventoso, ma non Zayn. Il moro rimase lusingato da tutte quelle attenzioni così ben nascoste. Caroline attaccò il telefono e vide Zayn che fissava una loro foto.
“Zayn, io.. non so che dire..”
“Non devi dire nulla Caroline.”
“Mi piaci, questo è il punto.”
“Mi piaci anche tu, tanto” Zayn la baciò ancora, avido delle sue labbra rosee e grandi.
“Jenna ha invitato me, Charlotte e Emma a casa sua questo sabato. I suoi sono via questo weekend quindi faremo un pigiama party!” annunciò Caroline felice.
“Invece ho saputo che Louis e Charlotte domani andranno con Liam e Emma al cinema!”
“Oh forte, se ti va potremmo andare al bowling!”
“Non credo di potere Carol, devo ripassare spagnolo!”
“Ripassare spagnolo?”
“E ripassarmi la spagnola” disse ridendo il ragazzo. La baciò ancora finchè, all’ora di cena, andò a casa. Caroline era davvero felice, come non lo era mai stata. Tutto andava a meraviglia, ma non sapeva che l’indomani sarebbe successo qualcosa di mai visto in una scuola inglese.

 

 

 


Eccomi c: vi sono mancata? spero! Mi è mancato molto scrivere! Purtroppo questo è l'unico capitolo che ho scritto in viaggio qui in America e appena ho beccato la wifi mi sono connessa c: Spero vi piaccia! RECENSITEEE! C:
Vale c:

  
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