Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: peluche    17/08/2012    22 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



AMICI DI LETTO -
capitolo 17.

 

 

 

 

Gentile clientela vi avvisiamo che l'atterraggio è riuscito con successo e tutto l'equipaggio vi da il benvenuto a New York.
Strizzai gli occhi un paio di volte dopo essere stata svegliata dalla vocina fastidiosa del comandante e mi stiracchiai.
«Hai dormito un bel po'.» Mi disse un vecchio signore accanto a me. Lo guardai un po' confusa senza rispondere e poi mi voltai dall'altro lato per osservare l'aeroporto illuminato della mia vecchia città. Era da tanto che non tornavo a casa e forse un po' mi mancava,ma me ne ero andata a causa di mia madre e non mi sarei mai pentita di quella scelta. Erano le nove di sera e avevo dormito per tutto il viaggio perchè avevo passato la giornata a fare i bagagli,come mio solito. Mi tolsi la cintura e mi alzai dal sedile per prendere la giacca e la borsa nel cassetto sovrastante. Percorsi il corridoio dell'aereo fino ad arrivare all'uscita.
«Arrivederci.» Mi disse cordialmente un hostess,sorridendomi. Le sorrisi anche io ma poco dopo venni invasa dall'aria gelida di New York e istintivamente ritirai il collo e misi le braccia conserte,cercando di accucciarmi. Avevo dimenticato di quanto fosse fredda quella città,ma fortunatamente avevo portato tutto il necessario. Non partivo mai senza avere la valigia piena,anche se si trattava di pochi giorni. Toccai con le scarpe a terra e sentì il telefono vibrare dentro la borsa. Quando lessi il nome di Elle,sbuffai ridendo.
«Sono viva,l'aereo non è precipitato per tua sfortuna.»
Ma come? Avevo già scelto le nuove lenzuola per il letto..
«Mi dispiace ma tra tre giorni sarà di nuovo lì a dirti quanto sei isterica e psicopatica e tu a torturarmi.»
Si torna alla normalità insomma! Sentì un boato di sottofondo che si mischiò alle risate.
«Ma dove sei?»
Ehm.. niente stiamo dando una piccola festicciola con alcuni amici.. CIAO ZOE. Sentì Louis urlare.
«Tu e Dana che date una festicciola?»
E va bene siamo a casa di un tizio mai visto prima con altre due mila persone.. e uno sta vomitando dentro a un vaso!
«Interessante! Ascolta,devo andare adesso..»
Va bene tesoro qui ti salutano tutti.. Louis si sta portando la testa,Dana ti manda un bacione e Niall.. meglio non sapere cosa ha appena fatto.
«Vi voglio bene.» Chiusi la telefonata ancora ridendo e mi accorsi di essere arrivata al deposito bagagli. Vidi il carrello scorrere e con gli occhi cercai di trovare la mia valigia verde pistacchio. Mi feci spazio tra le persone per cercare di vedere meglio ma.. niente. Era come se la mia valigia fosse scomparsa. Poi mi accorsi in lontananza di un braccio alzato che andava prima a destra e poi a sinistra. Andai incontro al tizio misterioso,fin quando riconobbi mio padre col suo solito abbigliamento 'casual' e con in mano la mia valigia.
«Pasticcino bello!» Mi disse,mollando la valigia per terra e abbracciandomi.
«Non sono un pasticcino papà.» Lo ripresi io,incastrando il mento tra la spalla e il suo collo.
«Lo so bene,ma mi piace pensare che anche tu sia femmina a volte.» Mi rimise giù e mi guardò dalla testa ai piedi.
«Non è colpa mia se quando avevo cinque anni mi facevi guardare sempre incontri di pugilato.» Mi difesi,iniziando a camminare dietro di lui.
«Volevo farti crescere forte!»
«..e ruenta?» Aggiunsi io,ridendo.
«Ah mi sei mancata tesoro, - mi mise un braccio attorno alle spalle e mi tirò a se – quando vengono i nonni tua madre è sempre nervosa e diventa intrattabile.»
«Diventa?» Chiesi io sorpresa,arrivando alla macchina.
«Lo sai che non è così terribile.» Scaricò il bagaglio nel cofano e poi si sedette con un tonfo sul sedile.
«A volte mi chiedo se parliamo della stessa persona.» Presi la cintura e la agganciai.
«Zoe ti prego,almeno per il weekend.» Sfoderò uno dei suoi sguardi severi e dovetti annuire,mentre allungavo i piedi sopra il cruscotto.
«Giù i piedi Zoe.» E in un attimo un flashback. Quella sera nella sua macchina,quelle sue stupidissime regole,il girasole...

 

«Zoe! - Mio padre continuava a chiamarmi senza sosta – Zoe siamo arrivati,forza!» Aprì gli occhi e mi ritrovai sul vialetto di casa. Non ricordavo cosa fosse successo,ma mi ero sicuramente addormentata. Mio padre aveva già preso la valigia dal cofano e stava quasi per arrivare alla porta. Scesi dalla macchina sbattendo la portiera senza nessuna delicatezza e lo raggiunsi,strofinandomi con le mani le braccia per cercare di riscaldarmi.
«Ricordati che me l'hai promesso Zoe.» Mi ripetè mio padre sottovoce. Sbuffai e qualche secondo dopo,la porta si aprì e apparve in tutta la sua bellezza la figura di mia madre.
«Ce ne avete messo di tempo.» Fu quello che riuscì a dire.
«Anche io sono contenta di vederti mamma e si,sto bene e il viaggio è stato perfetto,grazie per averlo chiesto.» Sorrisi,superandola e venendo travolta dall'alano di mio padre che mi buttò per terra.
«Ciao Bobo!» Urlai,accarezzandolo mentre lui si dimenava. L'avevo lasciato che era un cucciolo e l'avevo ritrovato un cavallo.
«Per cortesia Zoe alzati da terra e va a sistemare la tua roba.» Mia madre ci superò guardandoci con disprezzo e tornò in cucina. Da quando mia madre passava tempo in cucina? Forse stava riscaldando il cibo ordinato.
«Bentornata a casa.» Disse mio padre impacciato. Mi alzai da terra e gli sorrisi,prendendo la valigia e andando di sopra. La mia stanza era lì come l'avevo lasciata. Le pareti viola,letto a castello – motivo di questa scelta a me ancora ignota – e tantissime foto che riempivano i muri.
«Ti sembrerà strano ma tua madre non ha voluto che toccassi niente.» Mio padre spuntò alle mie spalle e si guardò attorno,imitandomi.
«Doveva essere ubriaca.» Risposi,con poco interesse.
«Sistemati e poi scendi sotto che ti abbiamo messo da parte un po' di cena.» Chiuse la porta e io rimasi a fissare le mie cose dentro la valigia. Odiavo farla e disfarla,si impiegava troppo tempo e per due giorni non ne valeva la pena. Mi distesi a terra e iniziai a contemplare il mio computer,rimasto lì da mesi,i miei libri,i poster.. e tante altre cazzate varie. Non so perchè la gente impiegava tante energie per riempire una stanza quando al momento giusto non ci pensava due volte ad abbandonarla lì,come si trovava. La porta della stanza si aprì nuovamente e Bobo si mise seduto a fissarmi con in bocca quello che all'inizio doveva essere un osso.
«Sei stato bene in mia assenza?» Gli chiesi,non aspettandomi una risposta.
«Bè,se ti interessa io sono stata benissimo.. lontana da Crudelia De Mon.» Bobo iniziò a sbattere di peso la coda sul pavimento e mollò l'osso che cadde a terra con un tonfo.
«Zoe ti sei persa?» Mi urlò mia madre dalle scale. Sbuffai guardando Bobo come se riuscisse a capirmi.
«Oh guarda la luce,ho trovato l'uscita!» Scherzai,ridendo.
«Davvero spiritosa.» La sentì fare una smorfia e poi mi alzai,vedendo Bobo fare lo stesso.
«La regina cattiva chiama cucciolo,andiamo prima che ci trasformi tutti in viscidi rospi.» Bobo abbaiò e iniziò a correre insieme a me per arrivare di sotto il più in fretta possibile.

 

«Acquaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!» Bobo saltellava a destra e a sinistra per cercare di seguire il getto d'acqua che usciva dalla pompa che tenevo tra le mani. Avevamo deciso di sistemare il giardino per l'arrivo dei nonni,ma si finiva sempre col bagnarsi a vicenda.
«No Zoe!» Urlò mio padre ridendo,mentre lo bagnavo con l'acqua gelida.
«E' impossibile battermi.» Dissi soddisfatta,avvicinando la pompa alla bocca per soffiarci sopra a mo di pistola.
«Ah davvero?» Mio padre mi sollevò da terra e iniziò a girare su se stesso,con Bobo che ci girava attorno abbaiando.
«Chiedi perdono.» Disse.
«Dalla mia bocca non uscirà mai una cosa simile.» Cercai di dire. Chiusi gli occhi e iniziai a urlare sperando che prima o poi mi mettesse a terra.
«George e Zoe Fraherty, - Mio padre si bloccò di colpo e quando vide mia nonna mi mise giù – che diamine state combinando?»
Mio nonno spuntò dietro di lei con mia mamma che ci guardava con disapprovazione.
«Nonna,noi veramente..» Cercai di dire.
«.. vi stavate divertendo senza di me?» Disse all'improvviso,cambiando subito espressione e afferrando la pompa da terra per puntarci l'acqua addosso. Dovevo aspettarmelo. Mia nonna era come mio padre,per niente era suo figlio. Giocherellona,divertente e una super nonna! Per lei era stata dura accettare mia madre,anzi penso che non l'abbia mai accettata in realtà.
«Se a qualcuno interessa,il pranzo è a tavola!» Annunciò mia madre,col suo solito tono antipatico,per poi tornare nell'altra stanza.
«Regina ha parlato.» Disse mia nonna ridendo,chiudendo la pompa.
«Quando siete arrivati?» Chiesi,strizzandomi i capelli completamente zuppi.
«Cinque minuti fa,in taxi.» Rispose mio nonno,avvicinandosi.
«Sarei venuto a prendervi io,aspettavo la vostra telefonata! Perchè non mi avete avvisato?» Chiese mio padre,mentre io andavo a legare Bobo.
«Oh George non se ne parla,c'è tua figlia qui e ti avrei fatto perdere questa splendida battaglia con l'acqua.» Risi a sentire mia nonna e tornai da loro,lasciando Bobo legato con la catena accanto alla cuccia.
«Oh perchè l'hai legato?» Chiese mio nonno dispiaciuto. Amava gli animali,ma ormai non aveva più le condizioni fisiche per giocarci insieme. Ma lui questo non lo capiva.
«Papà non vorrai finire come il Natale scorso vero?» Ci incamminammo dentro e mia nonna mi prese sottobraccio.
«Chissà cosa avrà cucinato quella vipera di tua madre.» Disse,ridendo.
«Forse qualcosa per avvelenarci tutti.» Risposi io. Mia mamma aveva preparato nel tavolo in salotto che in quel momento era stracolmo di cibo. Presi posto accanto a mio padre,seduto a capo tavola,e iniziai a mangiucchiare qualcosina. Ero sicura che mia mamma non avesse cucinato nulla e chissà da dove venivano tutte quelle prelibatezze.
«E' tutto buonissimo tesoro.» Disse mio padre,che cercava nonostante tutto di metterla sempre in buona luce.
«Come stanno andando gli studi Zoe?» Chiese mia nonna senza tener conto di quello che mio padre aveva appena detto.
«Non ha ancora dato nessun esame.» Rispose mia madre al mio posto,senza alzare gli occhi dal cibo.
«Ho il primo esame la prossima settimana.. è importante perchè solo chi lo supera potrà tenere un corso straordinario in pediatria..»
«Fantastico.» Sentì mia madre dire sottovoce.
«Oh lavorare con i bambini ti piacerà.. rendono il lavoro meno pesante e più..gioioso.» Disse mia nonna. Lei lo sapeva bene. Aveva fatto l'insegnante di asilo per molti anni quando era giovane.
«Spero di diventare un bravo medico.» Dissi soddisfatta,mentre picchiettavo l'insalata con la forchetta.
«Ma devi trovarti anche un ragazzo signorina,sei troppo bella per stare sola.» Intervenne mio nonno. Sorrisi a quella battuta.
«Non ne ho bisogno,almeno non ora.» Dissi,mangiando un pezzo di pollo.
«E quel giovinotto che ha cenato con noi? Com'è che si chiamava.. Zehid?» Si intromise mio padre.
«Zayn papà.. - fitta allo stomaco – e non è il mio ragazzo,anzi non è neanche più un mio amico.»
«Peccato.. mi piaceva! - continuò – Mi pare si occupasse di fotografia e arte.»
«Affascinante.» Disse mio nonno.
«Cosa non è andato bene tesoro?» Mi chiese mia nonna,notando un che di tristezza sul mio volto.
«Oh niente...»
«Zayn era un teppistello.. maleducato e arrogante.» Disse di colpo mia madre,lasciando le posate.
«Solo perchè mi ha difesa mentre tu mi ridicolizzavi come sempre non vuol dire che sia maleducato,mamma.»
«Se per ridicolizzato intendi dire che ti ho sbattuto la verità in faccia allora si,sono fiera di averlo fatto.» Si versò un po' d'acqua nel bicchiere e iniziò a bere.
«Quale verità?» Chiesi.
«Sei una fallita Zoe. Passi il tuo tempo a studiare,studiare senza mai ottenere niente.. frequenti gente sconsiderata come quel ragazzo e chissà cosa ci avrei fatto insieme.» Continuò,disgustata.
«Ma cosa diamine pensi di me? Mi hai mai chiesto una sola volta cosa voglio,cosa vorrei diventare! Cosa provo,come mi sento! Una volta sola mamma,UNA. Si,non ho dato nessun esame ma l'esame che darò potrà cambiarmi la vita e la gente che frequento è tutta per bene,anche Zayn! - Mi alzai da tavola strisciando con la sedia e prima di salire le scale mi voltai un'altra volta – Domani torno a Bradford e non metterò più piede in questa casa.. papà,nonni.. scusate!» Salì di corso e quando arrivai in stanza sbattei la porta e mi buttai di peso sulla sedia a rotelle che scivolò fino alla scrivania col computer. Ero andata via da quella casa per una ragione e come una cretina ci ero ritornata,per farmi umiliare un'ulteriore volta. E questa volta aveva anche osato sparlare della gente che frequentavo!
«Io ti odio..» dissi tra me,senza pensarci. Istintivamente selezionai l'icona di facebook sul computer e quando entrai nella home vidi un aggiornamento di Zayn. Era stato taggato ina una foto.. la aprì e lo trovai in mezzo a quattro ragazze seminude che lo sbaciucchiavano ovunque.
«Che schifo!» Strinsi il mouse con la mano e per poco non colpì lo schermo con un pugno.
«Ti avevo appena difeso,stronzo.» Iniziavo a diventare paranoica. Poi però qualcosa attirò la mia attenzione.. il suo occhio. Era di nuovo viola,come quella sera che era rimasto a dormire nella mia stanza. Dunque qualcuno ancora lo picchiava,va bene.. non erano più affari miei.
«Posso?» Mi voltai di scatto trovando mio padre alla porta e con un click chiusi la pagina e andai a sedermi sul letto.
«Lo prendo per un si.» Entrò e si mise seduto accanto a me.
«Mi dispiace papà di non aver mantenuto la promessa ma.. non la sopporto,mi urta il sistema nervoso! E' tanto chiedere una mamma come tutte le altre?» Forse per la prima volta da quando ero nata,avevo davvero bisogno di una madre. Per confidarmi,per piangere tra le sue braccia.. ma non c'era.
«La prima volta che ho visto tua madre mi ha steso con un destro.» Disse di colpo. Lo guardai confusa.
«Zoe.. so che non capisci perchè io ci stia insieme ma tua madre ti ama,e anche molto.. ha sempre voluto il meglio per te e ha solo paura che tu fallisca.»
«Se lei mi rinfaccia sempre che sono una figlia di cui vergognarsi certo che fallirò!» Non riuscivo a capire.
«Ti vuole bene Zoe e desidera per te un futuro migliore.. quello che lei non ha mai avuto il tempo di progettare.»
«In che senso?» Chiesi. Mio padre distolse lo sguardo e rise.
«Povero nonno.. ho paura gli stesse venendo un infarto per quello che vi siete detti.» Cambiò discorso e scoppiai a ridere.
«Così ricorderemo questo giorno come il Natale scorso,quando Bobo gli ha quasi rotto una costola.» Ridemmo insieme e mi tirò a se.
«Oh piccola ti voglio bene.. qui ti vogliamo bene tutti e quando dico tutti intendo dire anche tua madre! - feci una smorfia – E devi tornare a casa,almeno una volta al mese,promesso?» Alzai la testa per guardarlo e non risposi. Lui insistè e dovetti cedere.
«Promesso.»
«Sputo?» Chiese.
«Sputo.» Ci sputammo sul palmo delle mani e poi le stringemmo,proprio come quando avevo quattro anni.
 

 

--------------------------------------------------------------







Lo so è un po' lunga però dovevo far entrare tutto quanto ;)
Come vi sembra? Ahuahau la mamma di Zoe non ci smentisce mai,ma non credete si assomiglino molto?
Certo,Zoe non è così serpe,però è schietta quanto sua madre :)
Sono contenta di dirvi che nel prossimo capitolo torneremo a parlare di Zayn! :D
Non so se ci sarà proprio fisicamente o si parlerà solo,ma state certi che o nel prossimo,massimo il prossimo ancora tornerà!
Grazie mille per ogni recensione,preferito,seguito.. MI SI ILLUMINANO GLI OCCHIETTI *_*
Sapete a che pensavo? Volevo fare una sorta di votazione.
Praticamente ognuna di voi dovrebbe votare un capitolo che vi piacerebbe leggere in prospettiva di Zayn,non sarebbe figo? :D
Così si sa anche cosa pensa il nostro moro ;) ah,qui si vede il primo cambiamento di Zayn e Zoe,chi l'ha notato?;)
xoxo,cla <3
 

  
Leggi le 22 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: peluche