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Autore: S e r e n a    17/08/2012    4 recensioni
Questa è una lettera che Severus Piton lascia sulla tomba di Lily, e che, tempo dopo, viene trovata da Harry.
Dal testo:
Voldemort era stato sconfitto.
Finalmente si respirava un'aria più pulita, più sicura per tutti.
Mesi, staccavano Harry, Hermione e Ron dall'accaduto, e in tanto ognuno aveva preso la propria strada nel mondo lavorativo.
Forse mancanza, chissà, portò un ragazzo a tornare nel luogo in cui era nato.
Già, Harry Potter dopo la fine della guerra magica, aveva levato totalmente dalla testa il pensiero di andare a trovare i suoi genitori.
Aveva con sé un mazzo di fiori, comprato dai babbani, come per ricordare il mondo della madre.
Si sentì un lieve tonfo nel chiudere il cancello del cimitero, e poi solamente i passi del giovane e il suo cuore battere velocissimo.
Si accorse che, oltre ai fiori che aveva appena poggiato, c'era qualcos altro: una lettera.
Cercando di non strappare niente, Harry l'aprì, cominciando a leggere.

Buona lettura!
S e r e n a ❤
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Qui giace Lily Evans, una persona davvero speciale.

Era notte.
Severus Piton si era appena materializzato nel cimitero di Godric's Hollow, cercando tra tante tombe che c'erano, quella della sua amata Lily Evans.
Girò un po' a vuoto, cercando di fare il prima possibile, anche se il suo cuore gli chiedeva, di rimanere in quel luogo anche il giorno seguente.
Ma non poteva dare ascolto al cuore, non era proprio il momento, visto che stava combattendo una guerra.
Cercò di cacciare dalla sua testa i ricordi che lo assalivano, facendogli capire quanto potesse aver sofferto.
Continuò a camminare, il silenzio, nel cimitero. Tutto taceva, in quel paesino, e metteva leggermente a disagio.
Le case, non  avevano alcuna luce esterna, grandi e traballanti com'erano, sembravano potessero crollare da un momento all'altro.
Solo una casa, probabilmente ristrutturata, aveva una piccola luce nel balcone, ma anch'essa stava per abbandonare le proprie forze e spegnersi.
Severus era colmo di tristezza, quando si ritrovò in ginocchio, davanti a un'incisione: James Potter - Lily Potter.
Allora dal mantello prese una lettera, e la poggiò delicatamente sulla tomba, come se con un rumore potesse svegliare il sonno dei morti.
Ecco che qualcosa interruppe quel silenzio: un singhiozzo.
Un momento dopo, Severus era già scomparso, lasciando quella lettera incustodita.
 
***
 
Voldemort era stato sconfitto.
Finalmente si respirava un'aria più pulita, più sicura per tutti.
Mesi, staccavano Harry, Hermione e Ron dall'accaduto, e in tanto ognuno aveva preso la propria strada nel mondo lavorativo.
Forse mancanza, chissà, portò un ragazzo a tornare nel luogo in cui era nato.
Già, Harry Potter dopo la fine della guerra magica, aveva levato totalmente dalla testa il pensiero di andare a trovare i suoi genitori.
In un attimo si era già materializzato a Godric's Hollow.
Si guardò intorno, notando con piacere che molte case ormai in rovina, erano state ridipinte, e la luce dei lampioni di nuovo attiva.
Aveva con sé un mazzo di fiori, comprato dai babbani, come per ricordare il mondo della madre.
Si sentì un lieve tonfo nel chiudere il cancello del cimitero, e poi solamente i passi del giovane e il suo cuore battere velocissimo.
Arrivò davanti alla tomba giusta, visto che già era stato lì con Hermione.
Appoggiò i fiori, cercando di reprimere le lacrime, che già sgorgavano calde sul suo viso.
Si accorse che, oltre ai fiori che aveva appena poggiato, c'era qualcos'altro: una lettera.
Guardò bene il mittente: c'era scritto solo S.P.
Il destinatario, era Lily.
Cercando di non strappare niente, Harry l'aprì, cominciando a leggere.
“Cara Lily,
so che è sciocco da parte mia venire qui, questa notte.
Essendo un Mangiamorte, ormai, dovrei essere agli ordini di Lord Voldemort, in qualunque momento.
Ma lui può aspettare, perché non è importante per me.
Ed io non ho mai voluto essere questo.
Era purtroppo però, l'unico modo di sottrarre tuo figlio dalle grinfie del Signore Oscuro.
Quando Harry è cresciuto, ed ha stretto amicizia con la signorina Granger -una ragazzina molto intelligente, con un gran carisma-,
mi ricordava molto noi due da giovani, solo che loro avevano un modo diverso per divertirsi.
Io accontentavo anche una lezione, fatta con te. Mi tiravi su di morale.
Già dalla prima volta che ti ho conosciuta ho capito che eri una persona unica nel suo genere,
ma non solo per la magia che riuscivi a produrre; eri -e continui ad essere tutt'ora- unica nel vero senso della parola.
Adoravo il modo in cui arrossivi quando un ragazzo ti faceva un complimento, adoravo la tua bontà con tutti, anche chi ti prendeva in giro,
adoravo le lunghe passeggiate fatte insieme, e sopratutto, adoravo il tuo sorriso.
Così dolce, così sincero; stava benissimo con il tuo carattere: forte, solare, e tremendamente intelligente.
Non ho mai immaginato la mia vita senza di te: eri la mia migliore amica, anche dopo che la mia amicizia, si è trasformata in amore.
Sei una persona speciale Lily, non dimenticarlo mai, anche perché continuerai ad esserlo, anche in Paradiso.
Mi manchi ogni giorno di più,
Severus.”
 
Harry lesse tutto lentamente, cercando di memorizzare ogni singola parola.
Poi, richiuse la lettera, riponendola al suo posto.
Severus Piton era un grand'uomo, e l'aveva capito da tante cose.
Nella sua mente riaffiorarono tanti ricordi, tra cui quando aveva preso le lacrime del suo -ormai ex- professore,
e le aveva portate al pensatoio, dove aveva visto l'amore che provava verso la madre,
il quale, nonostante gli anni, non si era estinto.
Involontariamente, sorrise.
Quelle poche e semplici parole, gli avevano dato una forte convinzione:
era stato fortunato ad aver conosciuto quell'uomo, e glielo faceva capire ogni minuto che passava con quel sorriso stampato sulla faccia.
Si alzò dalla scomoda posizione che aveva preso, stiracchiando un po' il braccio destro.
Si stava facendo tardi, così decise di tornare a casa.
Prima però, volle lasciare qualcosa di suo, il quel luogo; così sfoderò la bacchetta, lasciando un incisione sulla tomba dei suoi genitori:
Dalla parte della madre, scrisse:
“Qui giace Lily Evans, una persona davvero speciale.”
E invece, dalla parte del padre:
“Qui giace James Potter, un Malandrino che ha saputo affrontare la morte.”
Poi, se ne andò, lasciando che il buio avvolgesse quel posto, e il silenzio si fondesse con la notte.





SPAZIO S e r e n a:
Okaaay, questa è la mia seconda prova di una lettera, spero che vada meglio, ho cercato di immedesimarmi nei personaggi,
come se stessi vivendo io, in quel momento ogni cosa.
Grazie per i consigli Alyssia Black, sono stati molto utili.
Un bacio a tutti,
S e r e n a ♥

P.s: Mi dispiace per la tua recensione, Alyssia! ;)
  
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