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Autore: lay70_kol_kai forever    17/08/2012    3 recensioni
STORIA TOTALMENTE INVENTATA: NON SEGUE LA SERIE
MALEDETTAMENTE OOC (forse)
Lay è una ragazza spensierata allegra e amante della vita. Ma delusioni sentimentali la porteranno sempre di più a chiudersi in se stessa; e a non credere più ai sentimenti e in preda della paura di ricominciare a sperare e di credere in se stessa; assillata dalla sua paura e dai suoi timori di ricominciare a vivere e a lasciarsi andare: perdendo la fiducia in se stessa. Riuscirà un incontro causale a farla tornare come era prima, riuscirà a farla diventare come un tempo e a farla tornare a credere nell'amore e in se stessa? Sentimenti contrastanti, ripicche e orgoglio. Cose dette e non dette; ritorni di fiamma, e nuovi sentimenti.
Dal 14°- Continuò a fissarmi negli occhi portandosi sempre più vicino: ora la nostra distanza era appena
di un centimetro nemmeno: e aumentando quel sorriso sornione, accattivante, sexy, irresistibile, rispose:
“Posso metterle in altri posti se vuoi...darling!”
Portando le sue labbra pericolosamente vicino alle mie; e ancor più pericolosamente le mani sui miei fianchi sfiorandoli e picchettandoli sensualmente con le dita.......
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Klaus, Kol Mikaelson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
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03-E-le-stelle-complici-stavano-a-guardare-Cap-02 Che cos'altro è l'amore,
se non una pazzia molto discreta, una amarezza che soffoca,
e una dolcezza che fa bene? (William shakespeare)

Arrivai al club con 10 minuti di ritardo.
Il club era il locale più frequentato.

Vidi Damie seduta ad un tavolo, battere i piedi nervosamente.

Ecco lay preparati a subirti l'ennesima sfuriata!”

D'altronde ero fatta cosi.
Quando dovevo prepararmi per uscire ero più lunga di una quaresima.
E arrivavo sempre tardi agli appuntamenti.

Come avevo previsto Damie si incavolò lievemente.

Sei in ritardo come al solito! Tanto ci sono abituata.” Disse ironicamente. Ci mettemmo a parlare del del più e del meno, intanto che bevevamo un caffè.

Stavo sorseggiando la mia bevanda preferita tranquillamente; quando all'improvviso il mio cuore si fermò.

Kol era appena entrato nel locale. Smagliante e sorridente come sempre,
e si era fermato al bancone ad ordinare un drink.

Fa che non si giri ti prego. Che non si accorga che sono qui” dissi a voce alta.

Facendo si che Damie mi fissasse sorpresa. Non capendo il perché di di quella frase.
Allora decisi di dirle tutto quel che era successo con lui. Di quel bacio.
D'altra parte, a quel famoso ballo mi aveva invitato lei chiedendo il permesso ad Elijah.

Si quel ballo; che sarebbe poi diventato il pretesto di quello che era successo quella notte da sogno.

Damie devo dirti una cosa”

cosa?” rispose ansiosa di sapere.

La notte scorsa, Kol era davanti casa mia.....e mi ha baciato”

Mi guardò sorpresa. ”No! Non mi dire?”

Proprio cosi! E tuttora quel bacio sta sconvolgendo la mia mente.
Non capisco perché l'ha fatto. Per lui non significo niente. Sono solo un passatempo”
Feci una pausa e poi continuai:
”mi ha lasciato scombussolata...ma mi è piaciuto quel bacio.”

Damie mi guardò materna.

Lay non chiederti perché: già lo sai!”
”Te l'ho sempre detto io che provi qualcosa per lui da quella volta.
Quando vi siete scontrati per caso a casa sua.
Dovrai ammetterlo prima o poi, e cominciare ad essere te stessa!
Ho fatto bene ad invitarti al ballo!” concluse.

Già il ballo; sempre quel stupido ballo. Altro che galeotto fu il libro, galeotto fu il ballo. Pensai sorridendo.

Le mie preghiere non si realizzarono. E Kol quasi se sapesse che ero lì,
si voltò verso il nostro tavolo e ci vide. Si alzò e venne verso di noi sorridente.
E con quella camminata cosi sexy da far attorcigliare i sensi perfino a miss acidità.

Buongiorno gioie dei miei occhi! Come mai qui?” disse con quel suo sorriso dannatamente sexy.

Damie lo saluto gentile. Io invece, impassibile come sempre feci un breve cenno della testa.

E tu?” Disse rivolgendosi a me. ”Come mai non sei a guardare il cielo oggi?
Ah... Vero! Le stelle non ci sono di giorno!” Ribatté sarcastico più che mai.

Be...come puoi vedere non è l'unica mia passione!” gli dissi più ironica di lui.

Intanto Damie osservava in silenzio noi due che praticamente, stavamo battibeccando e guardando come due innamorati repressi. E con uno stratagemma ci lasciò soli.

Mi stavo dimenticando che dovevo incontrare Elijah! Io devo andare.”
”Tanto ti lascio in buona compagnia. Ci vediamo dopo!”

Concluse strizzando l'occhio e usci; lasciando noi due soli.
L'avrei ammazzata in quel momento.

Rimanemmo lì a guardarci negli occhi in silenzio.
Non so per quanto tempo, forse breve; anche se mi sembrava fosse passata un' eternità.

Quella strana atmosfera non mi piaceva, stava diventando imbarazzante per me.
Dato che pian piano mi stavo accorgendo, che stava sempre di più prendendo spazio nella mia mente e nei miei sogni. Più di quelle fatidiche stelle.

Decisi di rompere il silenzio per prima.

Perché mi ha baciato l'altra notte?” Gli domandai.

Così...mi andava di farlo!” Rispose facendosi su nelle spalle.

solo per quello?”

Si! Ma se vuoi lo rifaccio.... darling!” Disse guardandomi seducente.

No grazie non ci tengo affatto. Io non ti sopporto Kol!”

Risposi sapendo di mentire a me stesa. E rivedendo nella mia mente tutta la scena di quella notte, e riprovando tutte le emozioni che mi aveva fatto sentire.

Ok sweetie! Se la metti cosi...E cosi sia. Ma a me l'idea non dispiacerebbe affatto!” disse sghignazzando.

Lo guardai; controllando il mio istinto di piantargli un paletto nel cuore in quel momento stesso.

E i fiori allora?”

Volevo fare colpo su di te dolcezza. Ma a quanto pare è stato inutile, dato che non mi sopporti.” Rispose stranamente deluso.

E ancora una volta quella strana delusione sul suo volto mi lasciò sorpresa.
E ancora di più quando qualche istante dopo, mi fece una proposta che mai mi sarei aspettata.

Sai... non so se Damie l'ha detto; io e mio fratello abbiamo deciso di organizzare una gita fuori città per rompere la routine. Mi piacerebbe molto che ci sia anche tu!”

Lo guardai credendo di trovarmi sul suo viso quell'espressione che era solito ad avere: ma era estremamente serio, e i suoi occhi brillavano di quella strana luce che già avevo visto quella famosa notte.

Per un attimo esitai, poi risposi: ”ok ci penserò.”

Ok, ma vorrei farti sapere, che mi piacerebbe che tu ci sia!”

Si girò e si incamminò verso l'uscita del club. Lasciandomi spiazzata come quasi sempre faceva..
Lo guardai ad uscire chiedendomi il perché dell'invito.

                                 **************************

POV KOL: Erano già passati tre giorni, ed era arrivato anche il giorno della gita.
Kol era intento nella sua stanza a guardarsi allo specchio.

Ok così sono proprio perfetto per la scampagnata!”
”Stavolta Lay non potrà resistermi!” Disse ridacchiando.
”E se esiste un dio posso solo ringraziarlo che lei abbia deciso di venire!”

Per un attimo si mise serio.
Chiedendosi il perché era cosi importante per lui, che lei sarebbe stata a quella gita.
E cominciando un discorso mentale con se stesso, si domandò.

hey Kol michealson, perché mai questo ti rende così stranamente felice, ?
Non mi dire che ti stai innamorando sul serio di lei? Di quell'umana insignificante?
Che per unica passione ha osservare le stelle. E che assolutamente non ti sopporta?
Dettoti in faccia da lei stessa.
Tu il grande vampiro originale, che ha sempre affermato che mai sarebbe caduto nelle pene d'amore.
Vivendo la sua vita da immortale, assaporando tutto quello che essa poteva dare, e mai tenendo conto degli altri e dei loro sentimenti. Ma solo di te stesso?

Nella sua mente si materializzò il volto di lei. Ricordando quei momenti che aveva passato insieme.

Va be che proprio ricordati non andrebbero, visto come sono andati almeno la metà.” Disse sorridendo ad alta voce.

Tornò alla sua memoria il ballo.
Quando l'aveva stretta a se in quella presa vorticosa, specchiandosi in quegl' occhi verdi.
E quando l'aveva baciata sotto quel cielo stellato. L'aveva sentita fremere di passione al suo contatto. L'aveva sentita sua.
E solo lui poteva capire cosa aveva provato quella notte.

Lei, che solo con quello sguardo che si erano scambiati quella volta;
quando per caso si erano scontrati a casa sua e precipitarono sul
pavimento trovandosi l'uno nelle braccia dell'altra, gli aveva rubato l'anima. E quel poco di cuore che gli era rimasto.
Le riusciva a suscitare dentro emozioni che ormai credeva dimenticate.
Lo faceva sentire vivo. E il disinteresse che lei aveva per lui lo lo avvicinava sempre di più.

Si giurò per quel tanto che potesse valere il suo giuramento che quel giorno sarebbe stato se stesso. Senza mascherarsi, semplicemente se stesso.

Si riprese dai suoi pensieri; si specchiò nuovamente e si disse ridacchiando a voce alta.

E si Kol, ci sei cascato!.....Sei un vampiro impertinente,
arrogante.....E maledettamente innamorato!”

Si staccò dallo specchio e si precipitò giù dalle scale, dove ad
attenderlo c'erano Damie e Elijah. Impazienti per l'attesa.

allora andiamo?” Andò verso il portone della villa e uscì.

                                      **********************

Erano già le 8,30 l'appuntamento era per le otto.

Ero impaziente sulla porta di casa, ad aspettare che “l'allegra combriccola” mi venisse a prendere.
Avevo ceduto a Damie e alla sua insistenza e deciso di andare a quella dannata gita .

E poi a dire il vero, mi piaceva pensare che avrei passato un intero giorno a battibeccare con il solito odioso e arrogante Kol.

Guardai l'orologio e dissi:

oh!...Meno male che non sono solo io che fa tardi agli appuntamenti!”

Ma a prelevarmi non venne l'allegra combriccola come era stabilito:
venne Kol da solo con la sua auto.

Come mai solo tu?”

Beh...eravamo in ritardo e Damie e Elijah si sono già avviati...e hanno mandato me a prenderti.”

E magari, la causa del ritardo si chiama per caso, Kol Mikaelson?”

Sapevo che era più vanitoso di un pavone che fa la ruota.
E che passava ore a rimirarsi allo specchio. Me lo aveva detto Damie.

Ma darling come fai a conoscermi cosi bene?”

Disse guadandomi provocante come al solito, che sempre mi mandava a ko.
Lo guardai con istinto assassino.

Lo so che preferivi loro dolcezza. E che non ti va l'idea di viaggiare sola con me. Esiste anche l'autostop se vuoi!”

Disse con quel ghigno ironico sulle labbra. Il che mi mandò in bestia.

E vai comincia bene sta giornata! Pensai sorridendo.
“Sai... sarebbe molto meglio l'autostop che te.
Ma non mi va di viaggiare con uno sconosciuto qualunque.
Quindi apri quello sportello e andiamo. Che già siamo in ritardo!”

Eccola, la solita e acida Lay! Pensò.

E poi disse:

Prego si accomodi sua altezza reale, si parte!”
Aprendo lo sportello.

E così partimmo.

Mentre Kol guidava in silenzio pensava:

Meno male che mi ero giurato di essere me stesso.
D'altronde la colpa è sua; a volte, anzi quasi sempre,
mi fa venire voglia di azzannarla all'istante. E poi sarei io l'insopportabile. Ma dopo tutto mi piace così, così... semplicemente lei."

Dopo un po' come se sapesse la domanda che volevo fargli disse:

Si va al lago ti va il posto? l'ho scelto io!”

Il lago? pensai.

Si il lago mi andava bene c'ero stata poche volte e lo ricordavo poco. E poi il posto mi piaceva.

Si per me va benissimo!” Risposi

E allora lago sia!” Disse sorridendo.

E continuammo il viaggio verso il lago. Sperando che quella gita fuori porta, sarebbe stata come minimo divertente.

  
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