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Autore: Lena Mason    17/08/2012    5 recensioni
Un confine tra due razze: quella dei Vampiri e quella degli esseri umani. Due mondi separati, ma allo stesso tempo uniti dallo spirito di conservazione e da un'Accademia: la Cross Academy, luogo dove alcuni esponenti delle due razze convivono.
Ma vi è un confine tra la Day Class, gli esseri umani, e la Night Class, i vampiri. Un confine che non deve essere superato, ma che, per mano di certi eventi, sta per essere oltrepassato da entrambi le parti.
E le conseguenze ci saranno. Per tutti.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Senri Shiki, Takuma Ichijo, Un po' tutti, Zero Kiryu
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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XVIII

The Truth about Yuuki. A vampire's desperation.


 

Erano giorni che quegli incubi di sangue la tormentavano: da quando Senri e Takuma erano tornati in accademia per la precisione. Kaname l’aveva messa sotto scorta indicandola come sua amante e le aveva intimato di stare lontana sia da Senri che da Ichiru: il perché non lo sapeva.

Mentre, scortata da Aidou e Ruka, camminava per i corridoi, vide Rossana venirle incontro: era tesa e pallida.

Aidou, stranamente, le si avvicinò senza schernirla, anzi le diede una lieve pacca sulla spalla: da quando il biondo vampiro andava d’accordo con la rossa hunter?

Anche Ruka le fece un cenno con il capo: cosa stava succedendo all’accademia Cross?

**

La guardian si ritrovava nella sua stanza da sola: Yori era fuori con altre ragazze della Day Class per una giornata di svago, ma lei non se la sentiva proprio di uscire.

Sentiva una cappa nera sull’accademia di suo padre adottivo e le immagini del passato dimenticato le tornavano alla mente in dolorosi e sanguinosi flashback.

Mentre si disperava, cercando di far sparire il sangue apparso di nuovo ovunque, Kaname entrò dalla finestra e l’unica cosa che riuscì a fare, fu quella di gettarsi tra le braccia del vampiro e piangere come una bambina.

«Cos’è tutto questo, Kaname-senpai. Voglio che smetta! Fa male».

«Vieni con me Yuki. Ti risveglierò, prima di vederti ridotta in pezzi».

La sollevò senza alcuna fatica e la portò fuori: era giunto il momento di salvare la sua Yuki dai fantasmi del passato.

 

Senri intanto si stava nutrendo del sangue delle sue vittime, procurategli da Ichiru nella Day Class, quando Takuma fece il suo ingresso.

«Oh bene. Vedo che sei tornato. Hai portato la mia rossa al sicuro?»

«Non è tua!» gli urlò contro il biondo vampiro, trovandosi spinto contro il muro da una forza immensa.

«Non sfidarmi, Ichijo. Ti ho detto che lei sarà mia, così come Yuki e la ribelle Aura. E manca poco: il mio corpo è quasi del tutto rigenerato» disse Senri illuminando i suoi occhi eterocromi e ghignando.

 

Aura non aveva capito come, ma quel bastardo di Ichiru l’aveva colpita alle spalle con un’arma hunter ed ora si trovava legata e imbavagliata da qualche parte nel dormitorio Luna.

Sapeva che era stato Senri, o meglio, l’entità dentro di lui, a farla portare lì: solo che non capiva il perché.

Le avevano detto che l’obiettivo di Kuran Rido era Yuki: allora perché accanirsi su Rossana e rapire lei?

Sperava che le due ragazze, e tutti gli altri studenti stessero bene, anche Alexander, che sperava di veder comparire sulla soglia della porta di fronte, pronto a salvarla.

Kaname e Yuki erano su uno dei muri più alti dell’accademia e il vampiro le chiese se era pronta a conoscere il suo passato. Al cenno si assenso di Yuki affondò le sue zanne nella gola della ragazza, le cui proteste furono fermate dalla mano ferma di Kaname sulla bocca. Il vampiro bevve poco sangue e poi, dopo essersi ferito, trasferì il suo direttamente nella bocca di Yuki tramite un bacio.

Fu allora che Yuki sentì un calore invaderla insieme ai suoi ricordi. E poi sentì la voce di Zero, arrabbiato.

«Ho sentito la tua presenza vicini a quella di Yuki. Ora sento solo la presenza di due vampiri» disse l’hunter puntando la Bloody Rose verso Kaname «l’hai trasformata, bastardo!»

La ragazza sentendo quelle parole scattò in piedi, mettendosi a protezione di Kaname:

«Fermati Zero! Lui è il mio oniisan!» disse, lasciando Zero a bocca aperta; solo in quel momento il vampiro la vide per quello che era davvero: una purosangue.

 

 

**

Rossana stava correndo come una forsennata: la lotta stava per iniziare. Infatti Kaname, dopo aver risvegliato, stupendo tutti, la purosangue Yuki, l’aveva messa al sicuro e, usando il suo sangue, aveva risvegliaro Kuran Rido.

Senri era libero e Rossana doveva vederlo.

Aveva sentito tramite Kaito che il rosso vampiro aveva combattuto anche contro Rima, ferendola. Quando Rossana varcò le soglie del dormitorio Luna trovo Akatsuki ad attenderla: senza pensarci gli corse incontro, stringendosi a lui.

«Come sta Senri?» chiese al vampiro dai capelli arancio.

«Bene, ora è da Rima. Si sta scusando per averla attaccata».

«Perfetto» disse Rossana, indietreggiando: non aveva senso rimanere lì ora che sapeva che Senri stava bene e che era preoccupato solo per Rima.

«Dove stai andando Rossana?» le chiese Akatsuki.

«Vado ad aiutare la fuori. Dobbiamo proteggere la Day Class» rispose, uscendo nella notte.

L’unica cosa che disse Akatsuki fu: «Senri, sei un idiota».

La giovane Hunter ferita, non sapeva che Kuran Rido era ancora alla sua ricerca: aveva sviluppato, nonostante non ce ne fosse alcun motivo valido, una sorta di fissazione nei suoi confronti.

Voleva capire perché un vampiro nobile qual’era suo figlio, provasse dei sentimenti così forti, per un’umana oltretutto.

Anche lui aveva amato la madre di Yuki, ma Yuuri era una purosangue.

La rossa correva verso il luogo dove la Day Class era stata messa al sicuro. Sapeva che a controllarli c’erano Kaito,Ruka e Seiren.

Ma la giovane hunter non arrivò mai alla sala, perché qualcuno la prese prima.

 

Rossana si ritrovò stesa su un letto, legata alla spalliera. Di fronte a lei, appoggiato alla parete stava Ichiru. La fissava truce e le disse, vedendola agitarsi.

«È inutile. Quelle corde le ha strette Kuran Rido-sama in persona. Dovresti essere lusingata che un purosangue come lui abbia un così profondo interesse per un’insulsa umana» il monologo del gemello di Zero fu interrotto da Rido stesso, il quale entrò nella stanza, ghignando e trascinando una legata Aura.

La vampira si ritrovò stesa accanto alla sua amica umana, la quale fissava Rido con insistenza: la somiglianza con Senri era innegabile. Infatti i lineamenti erano pressoché identici, ma Rido aveva quegli inquietanti occhi eterocromi e i capelli castano scuro lunghi fino a sfiorargli le spalle.

Se non fosse stato un completo pazzo, Rossana lo avrebbe trovato affascinante.

«Bene! Due delle mie prede sono qui» disse avvicinandosi a loro« vi ho prese semplicemente per capire com’è possibile che una vampira si innamori di un hunter e anche cosa hai di speciale tu, ragazzina dai capelli del fuoco, da far impazzire mio figlio».

Le tolse il bavaglio e nel farlo le accarezzò una guancia, scendendo verso il seno della ragazza:« Sei decisamente bella, nulla da dire. Assomigli molto a tua nonna, quella che ho ucciso, ma non vedo altro di particolare. Il tuo sangue non è particolarmente gustoso e le vampire, come Rima, sono decisamente più affascinanti di te».

 «Se sono qui per aiutare a capire perché suo figlio sia interessato a me, sta sprecando il suo tempo. Non mi pare di vederlo giungere in mio soccorso, ergo ha qualcuno che gli interessa maggiormente».

«Vedremo quando gli farò vedere il tuo cadavere dissanguato» le disse, facendole sbarrare gli occhi verdi dal terrore.

Rido però si chinò prima su Aura,mordendola con ira malcelata, facendole evidentemente male, dato che la piccola vampira iniziò a piangere, prima di svenire.

Rido si pulì le labbra dal sangue di Aura e, con malagrazia, slegò Rossana, trascinandola fuori, sul terrazzo principale dell’accademia, dove ad attenderli vi erano Zero, Hanabusa, Akatsuki, Seiren e Ruka: avevano affidato la protezione della Day class ad Alexander, preoccupato per Aura ma impossibilitato ad aiutarla, e Kaito.

 

Takuma intanto controllava che nei dormitori non fosse rimasto nessuno;Tomoyo l’aveva portata al sicuro lui stesso: lei era troppo importante.

Quando aprì la porta della stanza di Rima vide Senri che la teneva in braccio, pronto a portarla fuori, ma un odore si spanse nell’aria, un profumo di sangue che tutti i presenti conoscevano bene:Rossana era stata morsa.

 

Senri lasciò Rima tra le braccia di uno stupito Takuma.

«Devo andare. Mi dispiace Rima» le disse, prima di correre alla massima velocità verso il luogo da cui proveniva il profumo di Rossana.

Sapeva che suo padre l’aveva morsa, o sarebbe morta o sarebbe diventata come Zero.

Iniziò a salire i gradini della torre collegata alla terrazza dove sentiva le presenze di tutti, Rido compreso, fino a quando non si trovò davanti la scena più straziante che avesse mai visto.

Rossana, che sembrava così piccola e indifesa stretta tra le braccia di quello che era suo padre, aveva la testa rovesciata all’indietro e gli occhi semiaperti: stava cadendo nell’incoscienza.

La vide sorridergli e fu in quel momento che capì quanto era stato stupido a non tenerla con sé dall’inizio.

Suo padre si staccò dal collo della ragazza e poi, senza che nessuno potesse fermarlo, le fece bere il suo sangue, proprio come aveva fatto Kaname, tramite un bacio, violento e lascivo. Poi lasciò cadere il corpo esamine della ragazza a terra. Senri la guardò attentamente e poi realizzò, gridando il suo nome, tanto forte che persino Alexander lo sentì: Rossana era morta.


 

 

Mancano altri due capitoli e poi diremo ciao a questa fic.

Mi scuso per il ritardo nella pubblicazione, ma ho avuto parecchio da fare al lavoro.

Alla prossima.

Elena

   
 
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