Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Segui la storia  |       
Autore: Lushia    17/08/2012    1 recensioni
La vita di una giovane Arina, costretta a crescere immersa nella vita quotidiana di una famiglia mafiosa, con i suoi problemi adolescenziali e le situazioni strane e nonsense che la circondano.
La sua allieva, una bambina di sette anni tutto pepe che non riesce a stare un attimo tranquilla assieme ai suoi amichetti.
Cosa è accaduto in passato e cosa accadrà?
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'KHR! 11^ Famiglia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Target 7 - Una torta al cioccolato

cover

Un dolce profumino si levava dalle cucine della magione Vongola, i cuochi stavano già preparando le pietanze per il pranzo nonostante fossero solo le dieci e mezza.
Le cucine erano sale enormi e c'era un reparto per ogni cosa, da quello per i primi piatti alla sala per i dolci, che confinava con la sala per pane e biscotti.

Una signora dal viso dolce e dalle forme abbastanza generose si accingeva a preparare della buona pasta, che veniva rigorosamente fatta in casa, con un sorriso raggiante stampato sul volto e molta voglia di lavorare. Era intenta a stendere la farina con concentrazione per poi sbattere le uova, pulendosi infine le mani sul grembiule bianco.
La donna dai capelli scuri si avvicinava ogni tanto ad altre aiutanti che stavano già preparando le basi per i piatti del giorno.

La magione era quotidianamente occupata da moltissime persone, tra cui la famiglia del boss, quelle dei guardiani e tutti gli aiutanti e tecnici vari, tenendo conto anche dei membri dello staff come i camerieri, maggiordomi, giardinieri e i cuochi stessi, per cui necessitavano di molti ingredienti e di molta manodopera.
Inoltre i pasti si dividevano in più fasi a seconda di chi doveva mangiare per primo. Il Boss e la sua famiglia aveva sempre la priorità, assieme ai suoi guardiani. A seguire, la tavola veniva preparata nelle sale al primo piano per i membri del supporto tecnico e i sorveglianti. Lo staff consumava i pasti nelle sale apposite al pian terreno, nell'area dedicata allo servitù dove vi erano le cucine, i depositi e le camere personali.

Mentre la donna osservava il lavoro ottimale dei suoi aiutanti le sembrò di notare qualcosa muoversi all'entrata, per cui si voltò rapidamente e osservò con attenzione nei dintorni.
Dora era il capo chef assieme a Fabrizio, suo marito, che si occupava della pasticceria, e odiava che qualcuno esterno entrasse nelle sue cucine
La donna si avvicinò ai tavoli da appoggio che riempivano la sala e li costeggiò pian piano, osservando verso l'entrata in attesa che l'intruso commettesse un passo falso.
Sorrise, quando finalmente fu sicura di aver notato un'ombra e decise di precederla attraversando il ripiano dalla parte opposta e sbucando proprio davanti ad una bambina, che quatta quatta stava gattonando.

- Sawada Nozomi. -
La piccola si fermò, quasi spaventata, alzando il capo e incrociando il volto severo della donna. Tentò di corromperla con uno sguardo carino e dolce, che la piccola metteva su quando voleva far intenerire qualcuno.
La donna sospirò.
- No, non mi incanti. Sai bene che non devi venire qui e puntualmente ti ritrovo a girovagare tra i tavoli. -
- Ma... mi sono lavata le mani! E ho anche i capelli legati! -
- Non mi interessa, signorina. -
La bambina si alzò, ondeggiando un po' su sé stessa.
- Per mangiare dovrai aspettare il pranzo, come tutti. -
- Ehm... non voglio mangiare... -
- Certo, e io non sono qui per cucinare. La Signorina viene sempre nelle cucine per mettere le mani sui contorni e sui dolci. -
- ...ma tanto oggi non ci sono patatine... -
- E certo, le avete mangiate ieri. - alzò gli occhi al cielo - Devo curarmi anche della vostra salute, non potete mica mangiare solo schifezze e fritture! Un cuoco deve cucinare soprattutto cose genuine. -
La bambina lanciò un'occhiataccia a un cuoco, che in lontananza stava girando il mestolo in un pentolone pieno di un liquido verdastro.
- … cose genuine? -
- La verdura fa bene, signorina. Anche Kyoko-san ve lo dice sempre, dovreste dare più ascolto a vostra madre. -
- Però... io sono qui perchè... ecco... -

Ad un certo punto la bambina smise di parlare, chiuse gli occhi e si lasciò trascinare da un profumo inebriante. Si lanciò verso la sala adiacente, annusando l'aria e raggiungendo Fabrizio, il marito di Dora, un uomo anche lui abbastanza robusto e con i capelli brizzolati, il quale era intento nel preparare dei bignè al cioccolato.
La donna, sospirando nuovamente, raggiunse la bambina nella sala del marito.

- Santo cielo, cosa devo fare con questa monella? - portò le mani sui fianchi, rassegnata - Ehi! -

- Oh, ma guarda un po' chi abbiamo qui! -
L'uomo aveva dei baffi molto simpatici e uno sguardo dolce quanto quello della moglie, sorrise teneramente alla bambina che si era fermata ad osservare quei buonissimi dolci con l'acquolina in bocca e sguardo sognante.

- Signorina! Per favore! - Dora si avvicinò alla bambina.
- Ma... sono splendidi e profumosissimi! Come li hai fatti? - chiese la piccola.
- Con tanto amore! -
La piccola sussultò.
- Amore?! Con l'amore si cucina? -
- Con l'amore si fa tutto, piccola! -
La ragazzina sorrise, appoggiandosi al tavolo e osservando quelle prelibatezze.
- Allora io dovrei fare piatti buonissimi con tutto il mio amore! -
- E tu vorresti cucinare? Ci siamo noi per questo~ - la donna ammiccò con passione.
- No, no! Nel sogno di stanotte ho visto Primo-sama che andava al ristorante e mangiava cose buone e sembrava così felice... se facessi dei piatti deliziosi, Primo-sama sarà felice! Perciò ho deciso che voglio fare una torta per Primo-sama! -
- Uh...? Una torta? - chiese Dora, perplessa.
- Sì, una torta gigantosferica e piena del mio amore per Primo-sama! -
- Sarà divertente, vuoi provare? - chiese Fabrizio.
- Fabrizio, dobbiamo lavorare noi! -

- Ci penserò io a lei! -
Una voce femminile sorprese il trio alle loro spalle. Quando la brunetta si voltò, notò che donna dai capelli chiari e dallo sguardo sereno la stava guardando con amore.
- Mamma! -
- Sai Nozo-chan, la tua mamma sa cucinare molto bene! - la donna si inginocchiò, osservando la figliola. - Che ne dici se oggi preparassimo un bel dolce per papà e per i tuoi amici? -
- SI! -

La bambina dagli occhi luccicanti seguì la madre al supermercato dove avrebbero comprato gli ingredienti adatti per fare il loro squisito lavoro.
La donna curiosò tra gli scaffali con sguardo pensieroso, tenendo l'indice sotto le labbra e studiando per bene ogni prodotto.
Nozomi, intanto, aveva iniziato a saltellare in giro e stava curiosando tra i ripiani, quando ritrovò la madre e si avvicinò a lei.
- Questo supermercato lo ricordo! - Nozomi si guardò intorno con interesse.
- Uh, è strano, è lontano da casa. -
- E allora perchè siamo venuti qui? -
- Perchè ha buone offerte. -
- Ma io me lo ricordo comunque. -
- E' strano che tu te lo ricorda, l'ultima volta che sei stata qui avevi circa due anni! -
- Allora non l'ho sognato! -
- Eri con Lambo e I-Pin. Lambo insistette per venire qui, voleva approfittare di un'offerta interessante. -
- Uh? Che offerta? -
- Non ricordo, mi pare che c'era una promozione riguardo dei biglietti di un concerto, che si potevano ottenere scontati se si acquistavano determinati prodotti sponsorizzati... - spiegò la donna, portando un dito sotto al mento.
- Oh, tipico di Lambo-nii. -
- Ad ogni modo dovette rinunciare, sbadatamente ti avevano persa di vista ed eri uscita fuori al negozio... tuo padre era così preoccupato che quando lo seppe si catapultò fuori da casa per andare a cercarti! -
- ... e mi ha trovata? -
- Beh... sei qui, no? - ridacchiò - Ti ha trovata seduta per terra, in un parco a pochi passi dal negozio. Tu stavi benissimo... ma Tsu-kun stava per morire di infarto. -
La piccola arrossì e si voltò, cercando di non ridere. Cercò di immaginare la scena, suo padre che la cercava ovunque con uno sguardo disperato.
- Povero papa... -

Prese una scatola di scaglie di cioccolato e la osservò, pensierosa.
- mhh... cosa facciamo? - chiese la donna.
- Una torta! -
- Torta al cioccolato? -
La piccola saltellò allegramente, annuendo alla madre che stava iniziando a prendere tutti gli ingredienti dagli scaffali e li infilava rapidamente nel carrellino della spesa.

Dopo aver pagato alla cassa, le due uscirono dall'opprimente negozio per poter respirare finalmente un po' di aria fresca.
- Abbiamo tutto! Adesso possiamo andare a fare il nostro bellissimo dolce~ - esclamò Kyoko.
La brunetta, che stava portando la busta con gli ingredienti, alzò il capo all'improvviso e si bloccò, notando alcuni uomini che indossavano una giacca color blu notte con decorazioni argento. Sul tessuto vi erano incise le iniziali L.C. stampate sul petto, che attirarono la sua attenzione.
Non erano persone degne di nota, però la bambina li osservò comunque con insistenza.
Seguì con lo sguardo i tre uomini, che entrarono in un palazzo all'angolo. Si trattava di un edificio abbastanza curato e con delle rigogliose piante all'ingresso, non c'erano insegne e sembrava un normale condominio.

- Nozo? Nozo! Che succede? -
La piccola Vongola si voltò verso la madre e le prese la mano, seguendola verso casa senza disobbedire.

Nell'ora successiva, le due donnine Vongola si barricarono nel reparto pasticceria per preparare la loro torta.
La donna prese il cioccolato a pezzetti e lo mise a bollire con il burro, aspettando che si sciogliesse, mentre la piccola iniziò a setacciare la farina con il cacao per poi mettere tutto in un recipiente.
Subito dopo Kyoko aiutò la figlia a separare i tuorli d'uovo dagli albumi, per poi unirli con lo zucchero ed il latte.
Nozomi amalgamò tutto aggiungendoci la farina e il cacao, che aveva precedentemente setacciato, e Kyoko ci aggiunse il cioccolato con il burro che aveva già fuso.
La donna passò al montaggio degli albumi, mentre la piccola le passava un po' di sale. Subito dopo, aiutata dalla madre, imburrò e infarinò il ruoto, pronto per andare nel forno a centosettanta gradi.

Ormai dovevano solo attendere la cottura del dolce, la piccola osservava il forno con occhi luminosi mentre canticchiava, accanto alla madre che le sorrideva con amore.
- Sarà buonissimo, vedrai! - le disse la madre.
- Papa lo mangerà? -
- Ma certo che lo farà! Non si perderebbe mai una torta squisita preparata dalla sua piccola Nozo! -
- E anche da mamma! -
- Sì, sì, dalle sue donne! -
La piccola tornò a canticchiare più sonoramente quando, poco dopo, l'allarme del forno suonò poiché era passata già mezz'ora e Kyoko estrasse il dolce dal forno bollente, poggiandolo sul tavolo e aiutando Nozomi a spolverarci sopra lo zucchero a velo.

Le due, che portavano il dolce su un vassoio con un po' di succo di arancia, varcarono la soglia della sala riunioni, dove Vongola Decimo e i suoi sei guardiani sedevano attorno ad un lungo tavolo in legno scuro.
- Oh, cosa abbiamo qui? - chiese l'uomo, annusando il buon profumino.
La donna lanciò un'occhiata alla figlia che, sorridendo, si avvicinò a suo padre ponendo sul tavolo la caraffa con il succo.
- torta al cioccolato! -
- Uhm, che bontà! E chi l'ha fatta? -
- Nozo-chan e mama! -
- Ma allora deve essere buonissima! -
Sotto gli sguardi ridacchianti e sorridenti dei guardiani, la donna tagliò la torta e porse a tutti la propria fetta mentre Nozomi versava con cura il succo.
- Ma che profumo, sembra squisita. - disse Yamamoto.
- Una torta fatta dalla mocciosetta? Speriamo non sia avvelenata! - Gokudera la guardò sottecchi.
- Ehi, non sono mica come Bianchi nee-san! -
L'uomo ridacchiò quando la piccola gli lanciò un'occhiata offesa. Non riusciva proprio a sopportarlo, Gokudera si prendeva sempre gioco di lei, anche se lo faceva scherzosamente.
- Uhm, non vedo l'ora di assaggiarla! - Lambo aveva già l'acquolina in bocca.
- La torta fatta da mia sorella e dalla mia nipotina sarà ESTREMAMENTE buona! - Ryohei attendeva con ansia di assaggiare.
- Grazie, la assaggerò volentieri. - disse educatamente Chrome.
- Mah, è solo una normalissima torta. Non serve una laurea per prepararla. - Hibari sembrava abbastanza indifferente, come al solito.

Anche il boss prese il piattino con la sua fetta di torta e, dopo qualche secondo di silenzio, la assaggiò per primo.
Il cuoricino della piccola palpitò forte, restò ad osservare i gesti di suo padre e sperò vivamente che gradisse i suoi sforzi.
Dopo qualche istante, l'uomo sorrise e osservò la figlioletta.
- E' davvero magnifica, complimenti alle cuoche! -
Nozomi saltellò per la gioia, corse ad abbracciare il padre che la strinse a sé, mentre Kyoko sorrise soddisfatta e i guardiani addentavano la loro porzione con gusto.

***

L'ora di pranzo era ormai giunta e la biondina era intenta nel sistemare il suo piccolo appartamento. Stava spazzando nel bagno quando il campanello di casa suonò, facendola sussultare.
Lanciò letteralmente per aria la scopa e corse ad aprire la porta, ritrovandosi di fronte ad un ragazzo biondo dagli occhi smeraldo, totalmente uguale a lei.
- LUCA! -
La ragazzina lo abbracciò e lui la strinse, restando stretti in quel caloroso abbraccio per almeno un minuto.
Un minuto di felicità per due fratelli che non si vedevano dalla nascita.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Lushia