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Autore: LilacLilium    17/08/2012    2 recensioni
A quanto pare a Hogwarts è stato compiuto un grave crimine e toccherà a un detective d’eccezione far luce tra le ombre del castello: Severus Piton. Il nostro eroe si dovrà destreggiare fra indizi e indiziati ma alla fine giungerà alla verità?
Chi sarà il colpevole? Qual è il movente?
Elementare. L’unico modo per scoprirlo è leggere (e magari lasciare anche una recensione all’autrice :3)
Genere: Comico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Uno studio in Serpeverde
 
 
Era stata una giornata lunga per Severus. Mattino e pomeriggio a lezione e poi dopo cena si era trattenuto nell'aula di pozioni per esercitarsi con il Distillato della Morte Vivente.
A rendere il tutto più spiacevole e noioso era stato il cattivo tempo: fin dalla sveglia infatti la pioggia non aveva smesso un momento di cadere. Finalmente poteva tornare al suo dormitorio e riposarsi nel suo letto caldo. Voleva finire di leggere Assassinio sull’Oriente Expess di Agata Christie, che sua madre gli aveva spedito da casa via gufo. Anche se era un’opera babbana, Piton aveva ammesso di essersi appassionato al genere Giallo e non vedeva l’ora di scoprire l’identità del colpevole. Aveva passato tutta la giornata a sperimentare i metodi di deduzione dei famosi detective e ora si sentiva un investigatore di Scotland Yard.
Si diresse all'armadio delle scorte per rimettere a posto gli ingredienti avanzati fischiettando un motivetto. Aprì le ante del massiccio armadio ma qualcosa lo colpì facendogli perdere i sensi.
 
Quando si risvegliò trovò molti dei suoi compagni che lo guardavano atterriti. Era sdraiato a terra e accanto a lui c'era... Silente! Si mise a sedere e guardò il professore steso a terra; sembrava ridotto male. Aveva una ferita sul braccio e la sua manica grondava sangue, gli occhiali a mezza-luna erano rotti sul naso adunco del preside. Sembrava svenuto. Ora capiva; il povero insegnante doveva essere stato chiuso nell'armadio per tutto quel tempo, e quando aveva aperto le ante gli era piombato addosso. Non credeva che fosse così pesante. Rimase un momento pensieroso a massaggiarsi le tempie.
-Se-Severus... stai bene?- domandò preoccupata Lily Evans che si era inginocchiata accanto al ragazzo. Severus arrossì e cercò di alzarsi nel modo più disinvolto possibile ma nella foga inciampò nella sua tunica e sorrise goffamente alla ragazza.
-Ti sei cacciato in un bel pasticcio Mocciosus...- ghignò James Potter, seguito subito dalla risata simile a un latrato di Sirius.
-James... non è il caso di scherzare...- piagnucolò spaventato Remus che nel frattempo aveva mandato Peter a chiamare la professoressa McGranitt.
La strega arrivò di corsa seguita da Peter e si bloccò sulla porta inorridita dalla scena che le si presentava. Gli studenti ammutolirono e si scostarono per lasciarla passare.
-Qualcuno mi vuole spiegare...?-
Tutti si voltarono verso Piton che rimpicciolì ai loro sgurdi. Deglutì e si fece avanti.
-Professoressa...- iniziò titubante -dopo cena mi sono trattenuto qui per fare esercizio con le pozioni. Sono stato tutto il tempo in questa stanza. Quando ho finito mi sono diretto all'armadio delle scorte per mettere a posto gli ingredienti che mi sono avanzati e... il Preside era la dentro, mi è piombato addosso e sono svenuto.- concluse senza prender fiato.
-Abbiamo sentito un tonfo e siamo venuti a vedere, Professoressa- intervenne Lily -e Severus era steso a terra insieme al Preside...- tutti i compagni erano atterriti dall’accaduto e avevano paura delle conseguenze. Chi mai avrebbe voluto far del male a Silente? Non era forse il mago più potente del loro tempo?
-Ci deve essere una spiegazione logica...- mormorò la strega visibilmente scossa -Oh, Horace! É successo una disgrazia. Guarda.-
Il professor Lumacorno era arrivato tutto trafelato in veste da camera color smeraldo disturbato da tutto quel trambusto. Alla vista del corpo di Silente si accasciò contro la porta di legno della classe.
-Ch...che cosa è successo qui Minerva?- chiese rivolto alla McGranitt.
-Te lo spiegherò più tardi, Horace. Ora dobbiamo portarlo in infermeria.- disse risoluta la strega. Poi si rivolse agli studenti -voi non provate ad uscire da questa classe. Tornerò fra poco.- con un colpo di bacchetta fece fluttuare il corpo pallido del professore, seguita da Lumacorno ancora agitatissimo. La serratura scattò. Erano chiusi dentro.
 
-Fantastico.- mormorò Malfoy con il suo tono strascicato –Chiusi qui dentro con dei Mezzosangue…-
Lily Evans gli lanciò un’occhiataccia.
Fuori un temporale infuriava, illuminando talvolta con un fulmine le piccole finestre dell'aula nei sotterranei. Il vento fischiava fra le mura del castello producendo i suoni più sinistri.
Tra gli studenti si era diffuso un mormorio sommesso, ognuno guardava gli altri con diffidenza ma allo stesso tempo tutti avevano bisogno di parlare per riprendersi dallo shock.
Severus si sedette su un banco con Lily ancora imbronciata e guardò i suoi compagni: i quattro malandrini erano seduti intorno a dei banchi in ultima fila e parlottavano preoccupati. Lucius Malfoy stava rassicurando Narcissa che tremava ancora accanto all'armadio. Regulus Black se ne stava in disparte torcendosi le mani dalla tensione e Mary MacDonald si era appena seduta per evitare di sobbalzare a ogni tuono. La mente del giovane esaminava ogni dettaglio.
-Severus, chi pensi che sia stato?- chiese Lily timorosa facendo dondolare le gambe. Quanto era graziosa con quell’espressione perplessa…
-Per ora non lo so Lily...- promise a se stesso che avrebbe impiegato tutte le sue qualità deduttive per scoprire il colpevole. Così, sarebbe stato un eroe e come sapete tutti gli eroi hanno un fascino particolare sulle donne.
-Lo sappiamo noi- ululò Sirius dagli ultimi banchi -Chi c'era qui? Tu, Mocciosus.-
-Black!- strillò Lily facendo sobbalzare anche Regulus -Smettila di chiamarlo così!-
-Però Sirius non ha tutti i torti.- cinguettò Mary lanciando un'occhiataccia a Severus.
Un tuono fortissimo fece spaventare tutti.
-Non sono stato io e ne ho la prova.- Severus tirò fuori dalla tasca del mantello una boccetta piena di liquido nero -Ci ho impiegato due ore a prepararla, se non ci credete chiedete a Lumacorno il tempo di preparazione della Morte Vivente. Questo pomeriggio sono stato a lezione, ho cenato e Regulus è mio testimone- Regulus annuì e Severus riprese -dopo cena mi sono diretto qui e ci sono stato esattamente due ore. Come avrei potuto trovare il tempo di compiere un crimine?-
Nessuno rispose. La sua deposizione non faceva una piega. Severus sorrise soddisfatto. Era proprio divertente questa cosa degli alibi. Decise che voleva divertirsi ancora.
-E ora sentiamo voi.- aggiunse serio.
-Io ero in sala comune con Remus a fare i compiti di Rune.- esordì Lily subito appoggiata da Lupin.
-Anche io ero in sala comune- disse Mary.
-Io e Lucius eravamo insieme...- comunicò Narcissa.
-Io ho dovuto studiare. Ho dei testimoni.- dichiarò Regulus.
-Piton, ti diverti a giocare al detective?- sghignazzò Sirius. Era giunto il momento di attuare il suo piano.
-Tu non sai quanto.- un fulmine illuminò il sorriso sinistro sul viso di Severus -So chi è il colpevole. Sei stato tu.- disse puntando il dito contro Sirius che rimase stranamente senza parole. Tutti trasalirono e si allontanarono da lui.
-Sei matto?! Io ero in punizione oggi!- ringhiò il giovane animagus contro il Serpeverde.
-Guardate la sua mano.- tutti si avvicinarono allungando il collo -Ha dei taglietti sulle nocche delle dita: probabilmente arrabbiato con Silente a causa del castigo si è lanciato contro di lui e lo ha colpito sul naso. Il Preside è svenuto e Sirius si è tagliato la mano con le lenti rotte dei suoi occhiali. Poi si è trasformato in cane e gli ha azzannato il braccio per trasportarlo fin qui e chiuderlo nell'armadio mentre tutti gli altri erano a cena.-
-NO, NON è VERO!-
-Io l'ho aspettato fuori dall'ufficio di Silente per un quarto d'ora perché dovevamo allenarci per la partita di Quidditch. Quando è uscito ho visto il Preside che mi ha salutato con la mano.- affermò tranquillo James.
Calò un silenzio di tomba.
-Ma... se non è stato Severus, e neanche Sirius... chi è stato?- squittì terrorizzata Mary.
-Non temete signorine! Ho un metodo infallibile.- dichiarò serio Sirius –CHI è IL COLPEVOLE ALZI LA MANO!- gridò. Nessuno si mosse. Adesso tutti lo guardavano male. –Okay, okay. Era così, per allentare la tensione…-
-Ho un altro sospetto, signori.- comunicò Severus serio attirando l’attenzione di tutti.
Gli studenti illuminati dalla fioca luce delle candele trattennero il fiato.
-Come spieghi quelle macchie di sangue sulla tua divisa MacDonald?-
Tutti si girarono di scatto verso la Grifondoro spiazzata.
-Ora vi spiego come è andata.- la pioggia batteva incessantemente sui vetri mente Piton parlava -Si è lanciata su Silente e lo ha ferito al braccio con un incantesimo di taglio, l'uomo è caduto e i suoi occhiali si sono rotti per l'urto. Ma questo perchè? Qual'è il movente?- nessuno fiatò -Dobbiamo supporre che la signorina provi un amore segreto per uno studente, uno studente che ha subito un castigo dal Preside?- gli occhi di tutti passarono dal viso pallido di Mary alla faccia perplessa di Sirius.
-Stai dicendo che siccome Silente ha messo in punizione Sirius, Mary abbia...?- chiese sbalordito Lucius, ma Mary scoppiò a ridere interrompendo a metà la sua domanda.
-Hai preso un granchi Piton.- rise lei beffarda -non è sangue: è vernice rossa.-
-Ora capisco!- annuciò Lily precedendo la spiegazione dell'amica -Domani c'è la partita di Quidditch. Ricordo che Mary si è ritirata presto nel dormitorio per preparare uno striscione con i colori di grifondoro insieme ad altre ragazze!-
-Esatto! Grazie Lily.-
-Già, non fa una grinza, ma questo non vuol dire che tutte le ragazze di Hogwarts non siano pazze di me! HAHAHA!- Sirius rise tanto della sua battuta che quasi cadde dalla sua sedia.
Narcissa si nascose offesa dietro Lucius, Lily sospirò seccata e Piton sbuffò; potevano sembrare solo deduzioni sbagliate fate da un principiante ma in realtà il suo piano procedeva a gonfie vele.
-A questo punto non è stato nessuno di noi.- concluse Regulus lasciandosi cadere pesantemente su una sedia.
-Ma allora il colpevole chi è?- chiese Remus leggermente tremente.
-Non lo so.- confessò Severus con aria scoraggiata. Pian piano ritornò nella classe il mormorio diffuso degli studenti che discutevano far loro.
Narcissa si avvicinò a Lucius e iniziò a giocare con una ciocca dei suoi capelli mentre lui ridacchiava compiaciuto.
-Dunque, se non è stato nessuno di noi, il colpevole è libero di gironzolare per Hogwarts.- rabbrividì James.
Lucius strinse a se Narcissa che gli buttò le braccia al collo impaurita.
-Oddio... ma cosa devo sopportare...- biascicò Regulus schifato dal comportamento della cugina, mentre al contrario Sirius fischiava ammirato.
-Ti proteggerò io Cissy.- dichiarò Lucius mentre lei lo baciava.
-Bleh.-
La pioggia continuava a cadere e il cielo si faceva sempre più buio. Le candele sparpagliate in giro per l'aula proiettavano lugubri ombre sulle pareti di pietra.
James, sentendosi in dovere di cogliere la buona occasione si avvicinò a Lily sorridendo e cercando di passarle un braccio intorno alla vita.
SPACH. La sagoma della mano della ragazza rimase stampata sulla guancia di Potter che tornò al suo banco in fondo strisciando tra le risa di Sirius e di Remus. Sirius si alzò, come dicendo all'amico “guarda e impara”. Camminò fino a Mary e sfoderò un sorriso a trentadue denti.
-Hey!- si limitò a dire. La ragazza lo guardò dall'alto in basso.
-Mpf!- buttò la testa all'indietro e con il naso per aria e un cipiglio seccato si spostò lasciando il ragazzo imbarazzato che ritornò dai compagni con la coda fra le gambe.
-Peccato che non ho portato niente da leggere...- commentò Lily annoiata.
-Sembra che sarà una notte molto lunga.- disse Regulus lanciando uno sguardo all'orologio appeso sopra la cattedra. Erano già le 11.40. Ma quanto ci mettevano a portare qualcuno in infermeria?
Un tremendo dubbio assalì il giovane mago: -Ma la Mc e Lumacorno non ci stanno mettendo un po troppo?- chiese preoccupato.
James capì al volo cosa voleva dire -Dici che... sono stati aggrediti?-
I giovani maghi si lanciarono sguardi pieni di terrore.
-Mio dio! Voglio tornare a casa!- strillò Mary in preda al panico. Senza badarci si buttò a piangere tra le braccia di Remus che le diede dei colpetti gentili sulla schiena. Sirius si battè una mano sulla fronte alzando gli occhi al cielo.
L'orologio battè dodici lugubri rintocchi. Era mezzanotte.
In quel momento la serratura di ottone della porta scattò. Gli studenti gridarono in preda alla paura. Una lunga ombra scura si proiettò sul pavimento.
Non era un serial killer, era solo la prof. McGranitt accompagnata da Lumacorno.
-Ora signori,- esordì severa –voglio sapere chi è stato.- la faccia dell’insegnante non prometteva nulla di buono.
-Mi permetta Professoressa- domandò Severus –Facciamo il punto della situazione. Abbiamo già dimostrato che Lily, Mary, Lucius, Narcissa, Regulus, Sirius, James e io siamo innocenti. Dunque…- il giovane si fece una pausa e si voltò velocemente –Peter?-
Il ragazzino non reagì quando fu chiamato il suo nome e rimase con uno sguardo vacuo perso nel vuoto. Tutti i ragazzi rimasero inorriditi e sbalorditi.
Effettivamente dopo che i professori lasciarono la stanza il povero Minus non disse più una parola, ma nessuno dei suoi compagni ci fece caso. Ora se ne stava seduto, come se fosse stato dissennato. Remus che conosceva tutto il testo di Difesa molto bene fu il primo a reagire allo shock.
-Professor Lumacorno, faccia qualcosa! È sotto Maledizione imperius!-
Il professore era fermo vicino alla porta, immobile e con la stessa espressione di Peter. Narcissa lanciò uno strillo acuto come il grido di una civetta. Anche lui sotto Imperius.
La mente di Severus lavorava freneticamente. Chi poteva aver avuto il tempo di lanciare due maledizioni Imperius senza essere visto? Chi, ma soprattutto quando e perché? Poi, d’un tratto, l’illuminazione.
Il giovane mago approfittò dello sgomento generale per sfoderare la bacchetta.
-EXPELLIARMUS!- la bacchetta della McGranitt volò via dalla sua mano.
-E così il nostro giovane detective è arrivato alla soluzione…- un ghigno malefico si dipinse sul viso della donna –Per curiosità, come ci sei arrivato?-
I giovani sconvolti osservavano il volto dell’insegnante deformato da quel sorriso sinistro. Nessuno ebbe il coraggio di muovere un muscolo. La luce di un lampo illuminò il profilo irregolare di Piton.
-Elementare.- sogghignò –Per prima cosa mi sono informato. Ho fatto false supposizioni perché la gente preferisce negare piuttosto che raccontare.- rivolse un sorriso soddisfatto ai compagni –Una volta escluse tutte le possibilità sono arrivato a lei. Si sa, una volta escluse tutte le possibilità sbagliate, quelle che rimangono, per quanto assurde siano, sono per forza la verità. Torniamo a lei; dopo colazione ha raggiunto il professor Silente nel suo ufficio. Conosceva la parola d’ordine ed è entrata senza far rumore. Silente si è accorto di lei quando era già troppo tardi e ha cercato di sfoderare la bacchetta ma lei lo ha colpito al braccio. Lui si è lasciato cadere sul pavimento e le lenti dei suoi occhiali si sono rotte. Per evitare spiacevoli incidenti, in seguito gli ha lanciato diverse maledizioni Petrificus e Stupeficium, e durante la cena ha nascosto il corpo qui.- concluse compiaciuto.
-E Peter, e Lumacorno?- chiese Regulus a bassa voce.
-Ah, dimenticavo! Quando Remus ha mandato Peter a chiedere aiuto la McGranitt stava stregando Lumacorno. Non avrebbe potuto permettere che qualcuno scoprisse tutto, così è stata costretta a stregare anche lui.-
Lily guardò sbalordita Severus. Sapeva che era un tipo sveglio, ma chi si aspettava che avesse la stoffa dell’investigatore?
-Ma perché lo ha fatto?- esclamò Lucius sconcertato.
Questa volta fu la McGranitt in persona a rispondere: -Io sono la vicepreside di Hogwarts, e sarei potuta arrivare ben più in alto se quel dannato vecchio fosse stato, sì ecco, eliminato.- la donna sottolineò volutamente l’ultima parola lasciando un suono amaro nelle orecchie dei giovani maghi.
Gli studenti inorridirono ascoltando la voce della strega. –ma adesso mi è stato reso tutto più difficile da questo mocciosetto che si diverte a giocare all’investigatore…- proseguì la donna con disprezzo.
A quelle parole Lily si buttò fra le braccia di Severus. I suoi morbidi capelli rossi gli accarezzarono il viso.
-Sev, ci hai salvati tutti!- esclamò la ragazza felice.
-Non ne sono poi così certa Miss Evans.- miagolò la strega. L’abile strega aveva approfittato del momento di distrazione generale per trasformarsi in gatto e sgusciare tra le gambe di tutti fino a recuperare la sua bacchetta sul pavimento, poi si era ritrasformata in forma umana proiettando un lugubre profilo nero davanti alla luce delle candele. Il chiarore dei fulmini illuminò la sua espressione folle, accompagnata da una risata isterica.
-Io direi più che vi ha condannati! Expelliarmus.- le bacchette dei maghetti volarono via inesorabilmente. Piton strinse a se Lily.
-Hahahaha! Addio. AVADA KEDAVRA!-
 
Severus annaspò nell’aria e spalancò gli occhi. Era disteso per terra, davanti all’armadio delle scorte dell’aula di pozioni. I suoi compagni erano disposti in cerchio attorno a lui e c’erano anche la McGranitt, Lumacorno e Silente. Si alzò velocemente spaventato, con un gran dolore alla testa.
-No, no, siediti Severus.- cercò di tranquillizzarlo il professore di pozioni.
-Come stai? Ti è caduto un libro in testa Severus.- lo informò Lily.
Lo vide. Un grosso volume rilegato che giaceva a terra. Lo raccolse: Sherlock Holmes, raccolta completa.
-Oh, è mio.- sorrise mite Silente –Adoro i libri babbani. L’ho prestato a Horace perché lo leggesse, in modo che potessimo fare una bella chiacchierata davanti a una burrobirra, sapete…-
-Ahi…- mugolò Severus allarmando tutti, dato che quella era stata l’unica parola che aveva detto dal suo risveglio.
-Forse è un po’ confuso… Signor Piton, è meglio che tu vada a riposare,- consigliò la McGranitt piuttosto in apprensione. Severus trasalì al suono della voce della strega. Era stato solo un incubo!
-Ti portiamo qualcosa da leggere magari.- suggerì Regulus.
-So che ti piacciono i libri giovanotto,- si intromise Silente –Magari un bel classico del Giallo?-
-NO, per carità, no!-
 
 
Angolo dell’autrice
Premetto che questa storia è ispirata al cartone animato “Lo straordinario mondo di Gumball” (precisamente la puntata “il mistero”) che io adoro :3
Ci sono diverse citazioni e allusioni a Sherlock Holmes e altri famosi detective della letteratura a partire dal titolo… è il mio primo giallo, voi che ne pensate?
Non siate pigri.
Lasciatemi una recensione, anche negativa :D

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