Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: __Sayuri__    18/08/2012    17 recensioni
[One-shot, Thor-centric] [The Avengers]
.
"Thor sorrise.
Per fortuna si era sbagliato.
Non tutti gli umani l'avrebbero deluso. "
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Agente Phil Coulson, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nick Fury, Thor
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Filìa
Storgè




"Cosa mi stai chiedendo di fare?" domandò Thor, incerto, alzando lievemente un sopracciglio.

"Ti sto chiedendo cosa tu sei disposto a fare" replicò Fury, serio.

Istintivamente l'asgardiano abbassò lo sguardo, avvertendo uno strano malessere. Per un lunghissimo istante aveva sperato, o meglio aveva voluto sperare di aver frainteso, ma ormai le intenzioni dell'umano erano chiare.
Tornò a fissarlo, tentando di mantenere il controllo, e mormorò:

"Loki è un prigioniero..."

La sua voce, di solito possente e decisa, si spense in un flebile sussurro, e non riuscì a dire altro.

Fury gli lanciò un'occhiata spazientita.
"E perché ho la sensazione che l'unico che desideri trovarsi su questa nave sia lui?"
Sembrava infastidito, di certo non si aspettava quelli che a suo avviso erano inutili scrupoli di coscienza. Loki era il nemico, il mostro, e come tale andava trattato. La pietà era una debolezza che gli umani non potevano permettersi.

Ma che dire di lui?

Il dio del Tuono avvertì un fastidioso nodo allo stomaco, che si stringeva sempre più. Era come una puntura di spillo, proprio all'altezza del cuore, che gli mozzava il respiro. Incrociò le braccia, stringendole con forza, quasi a volersi proteggere il petto con un gesto inutile, infantile.

Gli ci vollero solo pochi istanti per dare un nome a quella sensazione dolorosa che ormai gli era diventata forzatamente familiare.

Delusione.

L'aveva avvertita chiaramente quando suo Padre gli aveva svelato le vere origini di Loki, confessando senza ombra di rimpianto, né di colpa, di aver mentito al fratello per una vita intera. Le aveva definite menzogne necessarie, persino giuste. Ma a Thor erano parse semplicemente bugie insensate. Crudeli illusioni, che Odino aveva tessuto all'insaputa di tutti, mascherandole d'affetto e rettitudine. Il dio del Tuono si era sentito uno stupido. Loki aveva capito da tempo che la luce accecante che rendeva Asgard un faro di speranza creava anche dei profondi coni d'ombra. Aveva provato anche ad avvertirlo nel corso degli anni ma, come sempre, Thor non aveva mai dato tanto peso alle parole del fratello minore, almeno finché non era stato costretto suo malgrado a scontrarsi con la verità.

Anche quando aveva scoperto che Loki non era morto, dopo il primo istante di euforia, un'amara delusione l'aveva travolto come una raffica di vento gelido, riportandolo bruscamente con i piedi per terra. I piani del fratello non prevedevano alcun ritorno su Asgard, nessuna riconciliazione, la sua folle rabbia si era anzi tramutata in un odio smisurato e cieco, che aveva partorito la più vile delle vendette.

Prima suo padre, poi suo fratello...e ora, anche i terrestri lo deludevano.

"Allora, Thor?" il direttore dello S.H.I.E.L.D. interruppe bruscamente i suoi pensieri. La sua voce sembrava gelida e inespressiva, ma celava una profonda ansia. Un'ansia egoista. Per la prima volta Thor lo vide per quello che era: un uomo spietato, pronto ad  usare qualsiasi mezzo per raggiungere il fine che riteneva più conveniente. Lo fissò, ricolmo di rabbiosa frustrazione, e lo vide indietreggiare lievemente. Non avrebbe lasciato che scaricasse su di lui ogni responsabilità, se voleva qualcosa doveva chiederlo apertamente.

"Cosa mi stai chiedendo di fare?" ripeté con forza, facendo un passo verso di lui. L'agente Coulson provò a calmarlo, poggiandogli una mano sul braccio, ma il dio gli lanciò uno sguardo di fuoco. Fury non meritava di essere difeso, non meritava tutta quell'ubbidienza. Era solo un'opportunista, ed era venuto il momento per lui di gettare la maschera.

"Credo che tu abbia capito perfettamente la mia richiesta" replicò la spia, serrando le labbra con forza, il viso segnato dal disprezzo. Sì, la sua richiesta era cristallina. L'uomo che aveva la pretesa di guidarli, che parlava di giustizia, che diceva di agire per il bene dell'umanità, gli stava chiedendo se era risposto a torturare Loki. Thor deglutì a fatica, nauseato, e distolse lo sguardo dal volto impassibile del direttore dello S.H.I.E.L.D., voltandogli di scatto le spalle.

L'agente Coulson guardò interdetto il suo capo, che però rimase immobile, e provò a blandire l'ospite asgardiano. "Thor, sappiamo che potrebbe essere difficile, per te. Ma renditi conto di cosa c'è in gioco..." Il dio del Tuono gli rivolse uno sguardo ferito, aggrottando le sopracciglia, e mormorò: "Me ne rendo conto. Ma come potete chiedermi una cosa del genere? Io..."

Fury lo interruppe con voce seccata, ponendosi di nuovo di fronte a lui "Thor, non mi sembra proprio il caso né il momento di farsi venire inutili scrupoli di coscienza. Prova a ragionare. Lui farebbe lo stesso per te?"

"NON FARÒ DEL MALE A MIO FRATELLO!"

L'asgardiano aveva il respiro ansante, gli occhi lucidi. Il suo urlo rabbioso e disperato aveva gelato tutti, e si sentì addosso gli sguardi di decine di umani impauriti, che si tenevano prudentemente a distanza. Fury e Coulson erano impietriti, senza parole, di fronte a lui.

Si passò una mano sul viso, sentendosi un ipocrita. Con che coraggio poteva fare una simile affermazione? Dopo tutto, quante volte aveva ferito Loki negli ultimi anni? Quante volte lo aveva ignorato? Quante volte gli aveva intimato con superiorità di 'stare al suo posto'? In fondo al cuore sapeva benissimo di meritare il suo disprezzo, era stato lui a piantare nel suo animo il gelido seme dell'invidia. Ma ora era cambiato. Voleva cambiare. Doveva cambiare. Sentì gli angoli degli occhi bruciare e ricacciò indietro le lacrime, rabbiosamente. Non avrebbe ripagato Loki con la stessa moneta, mai. Ci sarebbero voluti forse mille anni per riconquistare il suo affetto, ma non importava. Lo amava. Profondamente. Come solo un fratello può amare.



Fury si ricompose, ma nel suo sguardo brillava ancora la paura. Che avesse sbagliato a fidarsi di Thor? Non sembrava certo più stabile di Loki, anzi. Il suo inopportuno sentimentalismo lo rendeva alquanto ingestibile. E pericoloso. Forse il progetto Avengers, a cui aveva dedicato anni di vita e nel quale aveva riposto fin troppe speranze, non avrebbe davvero mai visto la luce. Fece un ultimo tentativo, appellandosi al buon senso dell'asgardiano, sperando che ne avesse ancora.

"Vuoi venir meno alle tue stesse parole? Avevi giurato che la Terra sarebbe stata sotto lo tua protezione, che l'avresti difesa..."



Thor gli lanciò uno sguardo affranto, vergognandosi della debolezza che stava mostrando. "Non a questo prezzo..." replicò a mezza voce. I due si guardarono in silenzio per qualche istante, immobili, uno di fronte all'altro. Nessuno dei due pareva disposto a cedere.


L'agente Coulson era a pochi passi di distanza, con lo sguardo basso, e fu l'unico ad accorgersi dell'arrivo dell'agente Romanoff. La donna era apparsa all'improvviso di fianco a lui, senza fare il minimo rumore. Scrutò il suo profilo, tentando di decifrare i suoi lineamenti impenetrabili, e capì dal suo sguardo teso che aveva assistito a tutta la scena. La vide inspirare profondamente e fare qualche passo avanti, frapponendosi tra i due uomini. La sua voce era ferma, non tradiva alcuna emozione.

"Lasciate che sia io a parlargli."

Thor si voltò di scatto verso di lei, senza capire, mentre Fury fece un mezzo sorriso.
"Agente Romanoff, credi davvero di poter estorcere le informazioni che ci servono? Abbiamo a che fare con un 'dio', in fondo."
La spia non riuscì a celare il sarcasmo pungente nella sua voce, definire quel pazzo un dio era davvero assurdo.


Thor finse di non cogliere l'affronto, e puntò il suo sguardo in quello della donna, che annuì decisa.

"Voglio provarci."

Il direttore dello S.H.I.E.L.D. scrollò le spalle, e fece per andarsene. "Molto bene, mettiti subito all'opera. Abbiamo già perso fin troppo tempo." Detto questo si allontanò in fretta, subito seguito da Coulson, che fu praticamente costretto a corrergli dietro per stare al passo.

Natasha rivolse una rapida occhiata al dio del Tuono, strinse le labbra e si voltò, preparandosi mentalmente ad affrontare il famigerato dio dell'Inganno. Thor la afferrò per un braccio, delicatamente, bloccando il suo incedere deciso.
"Fai molta attenzione." Più che un consiglio pareva una supplica, nella quale Natasha lesse una sincera preoccupazione. Gli rivolse un sorriso appena accennato, annuendo lievemente, e si liberò dolcemente dalla sua stretta, avviandosi a passo svelto verso la zona detentiva.

Mentre la guardava andare via, l'asgardiano sentì una parola affiorargli prepotentemente sulle labbra, e poté soltanto smorzare il volume della sua voce, senza riuscire a bloccarla.

"Grazie."

La donna non si voltò, ma per un istante rallentò il passo, segno che l'aveva sentito.

Thor sorrise.
Per fortuna si era sbagliato.
Non tutti gli umani l'avrebbero deluso.




 ***



Mi piace molto cercare di riempire i "buchi" narrativi che ovviamente sono presenti in ogni film, "The Avengers" compreso. L'inizio di questa scena riporta la parte finale del dialogo tra Fury e Thor che è realmente presente nel film, mentre il resto è una mia invenzione. Nel film, Fury chiede molto schiettamente a Thor se è disposto a torturare Loki, ma non viene mostrata la sua risposta. Si passa infatti subito alla scena tra la Vedova Nera e Loki. Questa potrebbe essere una versione abbastanza verosimile (spero) di quello che è successo nel frattempo.
Ho voluto provare a dare un po' di profondità al personaggio di Thor, che molto spesso viene descritto solo come "duro di comprendonio" e "sentimentalone", per essere molto gentili. ^__^

Per chi si chiedesse cosa significa il titolo, storgè è un sostantivo greco che indica l'amore all'interno della famiglia, in questo caso l'affetto che lega due fratelli.
Alla prossima!
Sayuri









   
 
Leggi le 17 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: __Sayuri__