Nota
iniziale:
Dedicata alla mia fan n° 1 perché mi segue sempre!! ^^ Rory tvtrbxs!!
Il mio vero inizio sei tu
Un karaoke. Ecco cosa ho trovato frugando in
soffitta per cercare dei vecchi libri. Invece trovo questo
oggetto babbano. Inevitabilmente i ricordi mi portano al
giorno in cui l’ho usato per l’ultima volta. Quando ero
ancora una ragazza, quando i miei capelli castani non stavano mai a posto.
Quando ero innamorata di Ronald Weasley…
5 anni prima…
Sono
seduta sulla poltrona di casa mia, una piccola villetta a Londra, e guardo i
miei amici. Abbiamo diciannove anni, più giudizio, un lavoro, ma rimaniamo
sempre gli stessi di un tempo.
-Ragazzi,
mi annoio.- commenta Harry stravaccato sul divano.
Accanto a
lui sta una composta Luna. Sono fatti l’uno per l’altra. Harry, dopo la storia
con Cho e Ginny, ha finalmente capito che una ragazza lunatica quanto lui era
il suo tipo ideale. Pensate che non sia lunatico? Vuol dire
che non lo conoscete bene, fidatevi, è il mio miglior amico.
-Ma
cosa possiamo fare?- domanda Draco abbracciato sulla poltrona con Ginevra.
Ci
sbagliavamo sul suo conto, o meglio, è sempre il
solito stronzo serpeverde, ma noi abbiamo visto qualcosa in fondo a lui che
nessuno ha mai avuto il coraggio di vedere. Ginny non è mai stata così felice,
si amano veramente e fra due settimane si sposano. Chi l’avrebbe mai detto??
-Che
ne dite di una partita a scacchi?- chiede Ron sdraiato sul divano opposto a
quello su cui sono seduti Harry e Luna.
Tutti
elevano un coro di esasperazione. Abbiamo
la nausea degli scacchi magici, giochiamo sempre a quello.
-E
allora voi cosa proponete?- chiede spazientito il rosso offeso.
La
sorella, nonché mia migliore amica, si alza in piedi
di scatto, accompagnata dalle lamentele del fidanzato biondo che la stava
abbracciando. I suoi occhi azzurri mi scrutano luccicanti. Oh, no! Ditemi che non è quello che penso!
-Herm, ce l’hai ancora il…
-No! La
risposta è no.- la interrompo sistemando le due trecce in cui sono legati i
miei capelli castani.
Harry
balza in piedi con un sorriso a 360°. Mi guarda coi
suoi occhi verdi affiancandosi a Ginny. Cavolo, se l’è ricordato anche lui!
-Ti
pregooooo!- esclamano in coro.
Sbuffo
rassegnata ed indico la porta della mia camera. Gridano di gioia, dopodichè la
rossa si dirige verso la mia stanza da letto e non ne esce
finché non tiene in mano un oggetto quadrato di un arancione pesca. Lo attacca
al televisore e si prepara a parlare.
-Questo è
un oggetto babbano, chiamato Karaoke. Io, Herm ed
Harry l’abbiamo utilizzato durante una serata noiosa che abbiamo passato
insieme qualche tempo fa.
Tutti, in
salotto, la guardando con gli occhi spalancati. O
meglio, io la guardo con sguardo omicidio, Harry annuisce entusiasta e gli
altri hanno la mandibola paralizzata quindi non possono parlare.
Alla
domanda “Chi vuole iniziare?” il silenzio è ancora più silenzio,
ma d’altronde siamo tutti maghi e streghe. Non mi stupisco più di certe cose.
Ginny mi prende per un braccio e mi alza dalla mia comodissima
poltrona, prende un microfono e me lo porge.
-No!- è la
mia risposta secca mentre mi risiedo.
La mia
migliore amica fa spallucce e riesce a convincere il suo ragazzo a fare un
duetto con lei. Dopo avergli fatto un incantesimo, ne sono sicura. Uno dopo
l’altro, tutti i presenti cantano. Dalla voce stonata di Harry a quella armoniosa di Ginny. L’unico che non ha cantato è Ron,
che si è rifiutato fino ad adesso. Mi correggo,
anch’io mi sono rifiutata.
Ginny e
Luna mi tirano per le braccia, mentre i ragazzi fanno lo stesso con Ron. Ci
troviamo in pochi secondi, contro la nostra volontà, l’uno affianco
all’altra e con i microfoni in mano. Al karaoke passa la canzone che ho cantato
anche quella sera insieme ad Harry e Ginny. Ma questa
volta siamo solo io e Ron, io e il ragazzo a cui pensavo mentre
la cantavo.
La voce mi
esce spontanea…
“Derivavo,
da esperienze sbagliate.
ben lontani dal vedersi mai più…
Ma
siamo qua, fabbricanti di sogni,
il mio vero inizio sei tu…”
“Sconosciuti,
tu non eri nei piani,
stiam vivendo nuove complicità.”
Ron che
canta? E canta anche bene! Mentre
intona le parole mi guarda negli occhi, mi sorride imbarazzato. Io a quel
sorriso non so resistere.
“Ma era un po’ che il cuore voleva…
Funzionerà…”
Sì, potrà
funzionare, basta che il tuo cuore batta allo stesso tempo del mio.
“Con
te, che voglio riempire i miei giorni,
Te,
che io voglio far veri i miei sogni,
Te,
questo giorno porti sicuri,
chiari contorni…”
“Ci
sarò per la fine del mondo,
ci sarò per amarti di più,
e così se mi chiami, rispondo
il mio vero inizio sei tu…”
Ron,
possibile che tu non te ne accorga? Possibile
che canti questa canzone senza scorgere nei miei occhi le sensazioni che provo.
Non ti capisco…
“La
nostra vita passava,
cercando felicità,
con te un futuro ce l’ho,
l’ho aspettato da un po’,
niente ora ci cambierà.”
La mia
vita passava, poi mi sono accorta di te, dei tuoi modi
irruenti, dolci e, a volte, infantili. Decidi Ron, guardami
negli occhi. Accorgiti di quello che tutti ormai si sono accorti.
“Con
te, che voglio riempire i miei giorni,
Te,
che io voglio far veri i miei sogni,
Te,
questo giorno porti sicuri,
chiari contorni…”
“Ci
sarò per la fine del mondo,
ci sarò per amarti di più,
e così se mi chiami, rispondo
il mio vero inizio sei tu…”
-Il mio vero inizio sei tu, Herm.
Spalanco gli occhi, tutti ci guardano. Posi il microfono, mentre la
musica finisce. Mi guardi sorridendo, quel sorriso dolce che occupa sempre il
tuo viso.
-Devo
dirvi una cosa, ragazzi. Domani parto, vado da Bill ad aiutarlo in Norvegia. Ci
salutiamo qui.
Salutandoci
esci dalla sala. Solo quando io e gli altri udiamo la
porta sbattere, siamo sicuri che tu te ne sia andato. Ginny mi guarda. Vede nei
miei occhi la speranza frantumarsi. Ron parte per la Norvegia. Sapevo che Bill
aveva dei problemi in quel luogo, in quanto molti che lavoravano lì si erano
licenziati, ma non pensavo che Ron sarebbe andato via. Metabolizzo nella mente
le parole del ragazzo…
Il mio vero inizio sei tu, Herm… Parto… Norvegia… Salutiamo qui…
Scatto fuori dal salotto, incurante del fatto che i miei amici mi
stanno seguendo. Apro la porta all’ingresso e corro nel vialetto che divide la
villa dalla strada. Ti vedo, stai camminando, diretto
verso la stazione.
-Ron!
Ti giri.
Io ti raggiungo in pochi secondi. Non posso lasciarti andare via così.
-Il mio vero inizio sei tu, Ron.- dico tutto d’un fiato.
Sorridi
guardandomi e posi una mano sulla mia guancia. Quasi non mi accorgo che ti sei
avvicinato e hai annullato la distanza tra le nostre labbra.
Sembra
tutto così strano. Ho desiderato per così tanto tempo
questo bacio, da anni potrei dire. Quando ci
stacchiamo sorrido tristemente.
-Ogni
inizio ha una fine.- gli dico consapevole che non lo vedrò per tantissimo
tempo.
-Il nostro
no.- affermi sorridendomi ancora.
5 anni dopo…
E ora
eccomi qui.
Quel
giorno io e Ron avevamo scoperto di essere innamorati.
Il giorno dopo partì, diretto verso la Norvegia. Ricordo che
decidemmo di vivere la nostra vita, in quanto non sapevamo quanto sarebbe
rimasto lì. Troppo tempo passò, secondo me. Tre anni.
Non lo vidi
per tre anni. Uscivo, di tanto in tanto, con qualche collega di lavoro, ma non
ero mai arrivata al punto del bacio.
Non posso
descrivere la gioia che ho provato quando tornò qui, a
Londra. Ci frequentammo per circa un anno e poi…
-Ho messo a dormire Aron.- dice un uomo alle mie spalle e cingendomi il corpo da
dietro.
-Grazie,
Ron.- gli rispondo girando il volto e sorridendo al volto
stanco di mio marito.
-Che
ci fai in soffitta?- mi chiede inarcando le sopraciglia.
-Ho trovato il karaoke.- gli rispondo io sorridendo alla vista del suo
volto sorpreso ma felice.
-Com’è che
faceva la canzone?- mi chiede sorridendomi dolcemente.
-Il mio
vero inizio sei tu…- dico sfiorandogli le labbra in un
bacio.
The End
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Ebbene sì, sono tornata con una
nuova shot nata da una mia idea pazza XD Ditemi che ne
pensate, aspetto recensioni ^^
Tantissimi kiss e grazie per essere
arrivati fino alla fine della shot ^^’’’ mi chiedo ancora come fate a
sopportarmi XD
By Titty90 ^^