Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: My Vanya    20/08/2012    5 recensioni
Tredici storie e tredici canzoni.
Giuro che ho fatto del mio meglio.
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"Ogni sera mi fermo a guardare quella ragazza. È come un magnete. Più la guardo più la guarderei, e solo quando lei mi guarda a sua volta mi scappa un sorriso.
Sembra un angelo con quel viso pallido e le labbra scolorite dal freddo, le labbra che sembrano aver baciato solo altre labbra con l'abitudine di mordere."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Small Bump-

 


Mi fa sorridere pensare a te.
Sei un piccolo grumo di geni, organi spezzettati, atomi non formati.
Eppure anche se sei così piccolo so che mi somiglierai, che anche la tua piccola testa rossa brucerà contro il sole facendolo impallidire.
Spero che avrai gli occhi brillanti di tua madre. Lei li ha verdi.
Mi sono innamorato di quegli occhi ogni volta che li ho incontrati, e tuttora ogni volta che li incontro sembra la prima in cui li vedo, e di cui mi invaghisco.
Quegli occhi che risplenderanno sul tuo volto come piccoli frammenti di smeraldo.
Mancano quattro mesi e poi li vedrò, quasi non ci credo.
Quattro mesi di attesa.
Ti stringerò a me piccolo, per ogni secondo della tua vita, lo farò dolcemente, con gentilezza.
Sei piombato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno, non ti aspettavo, non ti aspettavamo.
Sei e sarai il piano che non avevo architettato e l'evenienza che non avevo considerato.
Ma anche una bellissima sorpresa.
Chissà se il tuo corpo entrerà in una sola delle mie mani, come io in quelle di mio padre.
Chissà se tremerai tra le mie braccia come facevo io tra quelle di mio padre.
Sei l'unico essere vivente che terrò sempre con me, lo prometto.
Potrai stringere le tue piccole dita intorno al mio pollice e stringere me di conseguenza, stringermi forte. Tanto da non farmi respirare.
Sarà bellissimo sentirmi mancare il respiro a causa tua.
Sei ancora piccolo, lo so.
Ti nascondi in un ventre caldo ed umido, lo stesso ventre che mille volte ho baciato con cautela.
Mancano quattro mesi e poi i miei occhi incontreranno i tuoi.
Stai crescendo lentamente, ingrandendo la tua pelle, formando qui piccoli tratti che imparerò a riconoscere, con il tempo.
Avrai il sorriso di lei, lo so.
E la fossetta che ti divide il mento, e sarai bellissimo come ogni figlio è bellissimo agli occhi del padre.
Struscerò il tuo nasino contro il mio e riderò alle tue smorfie.
Ti cullerò quando di notte sentirai il dolore della vita e piangerai per le coliche.
E solo il dolce rumore di un cuore che batte riuscirà a farti addormentare.
Fingerò di arrabbiarmi quando tornerai a casa con le ginocchia sbucciate, da grande.
Ti sgriderò nascondendo il sorriso quando scoprirò le tue malefatte.
Ti accompagnerò ai concerti che vorrai vedere, e salterò con te anche quando le mie gambe non reggeranno più e la mia voce sarà arrochita dal tempo.
Riesco quasi a visualizzare le tue manine nelle mie, con quelle unghie che sembreranno piccoli chicchi di riso.
I tuoi occhi chiusi, troppo stanco per osservare il mondo, le lacrime che ti rigano le guance dopo il tuo primo urlo liberatorio.
E' una bella fatica venire al mondo, lo so, e anche viverci non è così facile.
Con il tempo imparerai.
Saprai apprezzare anche le difficoltà, e ti dirai bravo per essere riuscito a superarle.
Le supererai tutte, ne sono più che certo.
Quattro mesi e poi le tue palpebre si alzeranno ed inizieranno a curiosare in giro.
Attento a non tagliarti che la vita è fatta di vetro, e come tutti i vetri taglia.
Ti sussurrerò dolcemente tutte le ninnenanne di questo mondo, e ti guarderò mentre ti abbandoni al sonno.
Non ti dirò mai altro che la verità, non mentirò mai alle tue piccole orecchie ancora da formare.
Ti amerò nonostante i tuoi sbagli e a prescindere dalle tue scelte, qualunque esse siano.
Tutto il mio futuro, lo impacchetterò e lo poserò tra le tue mani, delicatamente.
Anche se non sei dentro di me, avrai un po' di me dentro di te, spero ti curerai di quei frammenti di uomo.
E non lascerai che si frantumino al suolo.
Non vedo l'ora di accarezzarti, steso al mio fianco, con i tuoi piedini che arriveranno giusto a sfiorare il mio petto, ed il tuo sguardo offuscato dal sonno, nel silenzio tipico di chi ha finito le energie.
Resterai lì, addormentato al mio fianco, conscio di poter essere chi vuoi.
Ti terrò sempre al sicuro per quanto mi sarà possibile, lo prometto.
Sarai sempre libero di scegliere, di seguire i tuoi sogni.
E poi guarda me, ero solo un ragazzo che viene da Suffolk, dal niente, ed ora fuori da questo ospedale ci sono almeno una decina di ragazzine che aspettano che io esca, per chiedermi di firmarle un braccio, di scattare una foto.
Quattro mesi e poi ci abbracceremo.
Quattro mesi se tutto va come deve andare, oggi.
Esce un dottore e mi alzo, gli vado incontro, mi guarda e tace.
In quel silenzio un assordante terrore mi esplode dentro.
Ho paura per te, che qualcosa non vada per il verso giusto, io che non ti volevo ora non voglio perderti.
Guarda i miei capelli infuocati, i miei occhi rovinati da un momento di debolezza e di pianto per liberarmi dalla consueta tensione che non so sfogare, le mie mani indurite dalla chitarra.
Abbassa lo sguardo e scuote la testa, mi ghiaccio.


----------


Anche se non parla so che non ci sei più.
Sarebbero mancati quattro mesi, ma sei stato strappato alla vita.
Magari qualcuno aveva bisogno di te, lassù.
Magari Dio, ammesso e concesso che esista, ha deciso che era presto, che ventun anni non sono abbastanza per me, per amarti appieno.
Forse ha deciso che voleva stringerti tra le braccia ancora un po', e lasciarmi qui ad aspettare qualche altro giorno, qualche altro anno.
Le barriere non esistono più ed una lacrima mi solca il viso.
Non singhiozzo, crollo semplicemente.
Giù, a pezzi, a partire da un braccio che si stacca, poi una gamba che cede, gli occhi che rotolano giù dalle orbite.
Sei morto.
Mi posa una mano sulla spalla e la stringe appena, chissà se è stato scelto dal caso per darmi questa notizia.
Alcuni dottori se la giocano a pari o dispari.
Sta per dirmi che il tuo cuore grande quanto un cantuccio di pane ha smesso di battere.
“Ci dispiace, abbiamo commesso un errore. Non avrà un bambino.”
Alzo lo sguardo portando via la lacrima che mi era sfuggita, voglio guardarlo negli occhi mentre mi dice che non ti stringerò mai, piccolo mio.
“Non avrà un bambino, ma una bambina.”
Rido e lo mando a 'fanculo, battendogli una mano sulla spalla.
Sono morto e rinato in tre minuti..
Quando entro tua madre si accarezza la pancia coperta dal prendisole, umido per il gel dell’ecografia.
La bacio e vi stringo a me.
Vi stringo entrambe come si stringono
le speranze.
Tra quattro mesi, piccola, sarai la mia principessa.
Tra quattro mesi, piccola, sarai la figlia di un re e di una regina con troppi pochi giorni alle spalle.
Tra quattro mesi, piccola, sarai il mio bocciolo di speranza.






Sono tornata! *le lanciano i pomodori*
Okay, so che magari non è un granchè, ma voglio comunque che sappiate che questa è una delle mie canzoni preferite dell'album. Non c'è un motivo preciso, solo, è una di quelle canzoni che mi sento dentro, di quelle che ti sconquassano il cuore.
Detto ciò, voglio ringraziare la mia Rossina per il tempo passato insieme.
E le risate, e le nottate.
Alla prossima belli!
Un bacione a tutti,
Maylene
  
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