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Autore: horangeJuicee    20/08/2012    1 recensioni
-Ciao, Steph.- Quella voce. La sua voce, lo avrei riconosciuto tra mille, anzi tra un bilione. Sentii un qualcosa al cuore, come se avesse perso un battito anzi togliamo il ‘se’, e avevo un nodo alla gola. Deglutii e mi girai lentamente verso colui che aveva parlato, sperando che non fosse lui, la causa della mia sofferenza. Mi voltai e, si, vidi lui, in tutta la sua perfezione, con gli occhi sbarrati e un sorriso sghembo come se avesse visto un fantasma. Chissà forse anche lui non si sarebbe aspettato di vedermi qui. Ma certo che stupida che sono è proprio così. Dopo essersi ricomposto dallo stato shock di prima, si stava avvicinando a me lentamente. Il mio cuore andava in mille battiti in un secondo, sentivo la terra mancarmi da sotto i piedi. Volevo parlare o scappare, ma poi mi accorsi che se correvo una matta mi avrebbe preso come una pazza che ancora soffre per lui, così senza ragionare aprì la bocca.
-Scusa, ma tu chi sei!?- dissi con indifferenza e facendo finta che non lo conoscessi per davvero.
Si fermò e si stupii visto la sua reazione e sinceramente anch’io mi stupii di me stessa cioè, WOW, non sapevo di essere così brava a recitare.
-Scusami, cos’hai detto?- mi domandò lui ancora stupefatto.
-Ti, ho chiesto chi sei. Sai perché forse ti conosco ma non mi ricordo, perché…- oh santo cielo, AIUTATEMI, cosa gli dico ora -ho l’amnesia- si brava Steph, si hai l’amnesia. Gli dico sorridendolo sghembo.
Ma che stavo facendo perché gli ho detto che ho una specie di amnesia. STUPIDA, SEI UNA STUPIDA. Ma ormai il danno è fatto, complementi Steph, complementi, continua così e ti rovinerai di certo la tua intera esistenza.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The bestfriends story.'
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I'm Screwed.



 

Zayn P.O.V.
-Come non si ricorda di te?- mi chiese il riccio ancora una volta.
-Si.- risposi per l’ennesima volta.
-Ma davvero non si ricorda di…-
-Giuro che un’altra parola e ti castro.- lo interruppi seccato.
-Te.-
-Comincia a correre, Styles o se no ti prendo e ti rompo i coglioni, nel vero senso della frase.- Dopo questo lo rincorsi per tutta la casa, finché Liam non ci chiamò dicendo che era ora di colazione.
Entrai in cucina seguito dal riccio, dove trovammo gli altri tre. Liam stava porgendo i pancake ai piatti di ognuno, Niall stava sbavando come al suo solito e aspettava impaziente il suo turno, Louis invece armeggiava con il telefonino suppongo che stia messaggiando con Eleanor la sua ragazza.
Mi sedetti di fianco al biondino e al Papà della casa mentre di fronte a me c’era il riccio e il romanticone.
-Allora, moro, veramente Steph ha l’amnesia?- mi chiese Louis, lasciando il telefonino e mangiando il pancake.
-Oh porca carota! Ma quante volte ve lo devo dire si e si.-
-Weh, calmati pakistano. Non imprecare usando le mie bellissime carote.- mi rispose a sua volta.
Da quando ho raccontato a loro dell’incontro, strano,di ieri con Steph non hanno più smesso di chiedermi se era vero.
Loro sapevano della mia storia con Steph fatto sta che anche loro erano suoi amici, soprattutto il biondino era quello più vicino a lei dopo di me, che ero il suo migliore amico. E loro sapevano anche perché ho fatto quello che ho fatto, due mesi fa.
-Comunque mi sembra strano, che Steph abbia avuto un in incidente. Insomma sennò Amanda mi avrebbe chiamato.- disse il biondino.
-Ma come poteva chiamarti se hai cambiato il numero di telefono, il quartiere e la casa. Aggiungiamoci l’email e poi lo hai tolto da tutte le possibile social network qui in questo mondo.- ribatté il riccio.
-È vero.-rispose il biondo e il riccio batté una mano sulla fronte e alzando gli occhi al cielo. Gli altri due sghignazzavano divertiti a quella scena.
-Comunque, Zayn, sei proprio sicuro che sia Stephanie?- mi domandò Liam che fin ora era stato zitto.
-Si, anche se ora è più magra e non sprizza più felicità da tutti i pori.- dissi abbassando lo sguardo e guardando il pancake che non avevo neanche toccato -E i suoi occhi sono anche essi spenti, non sono più di quel blu oceano che mi piacevano e che ogni volta che li guardavo mi perdevo nelle sue immensità. Adesso sono di un colore cerulei tendenti al grigio.-
-Perché non la seguiamo?- disse Louis dal nulla. Ci voltammo tutti verso la sua direzione.
-Come, scusa?- chiesi.
-Oh, andiamo ragazzi. Avete sentito benissimo. Ho detto di seguirla per capire veramente se ha l’amnesia. Non che ne dubiti.- disse alzando le brace al cielo.
-Secondo me, è una buona idea.- disse il riccio seguito poi a ruota dal biondino
-Si. Anche secondo me.-
-Allora è deciso. La seguiremmo, tanto abiti sempre a casa sua, no!? Non si è trasferita, vero?- chiese il più serio di noi.
-No, credo di no. Credo che abiti sempre lì.- rispose Niall.
-Perfetto. Allora partiamo per questa missione si o no? Tu Zayn che ne pensi?- dissi Harry addentando l’ultimo morso di pancake e rivoltandomi lo sguardo curioso in cerca di una risposta.
-Beh, avete già deciso, se non sbaglio.- risposi mostrandomi indifferente, ma in realtà ero felicissimo. 
-Meraviglioso, sono molto eccitato di questa mia idea, sono così intelligente.- si complimentò da solo Louis.
 Eravamo parcheggiati davanti a casa Smith, era proprio come me lo ricordavo, era ancora bellissima e le piante che attraversano il vialetto erano rigogliose e magnifiche.
-Sapete ragazzi credo non sia stata una buona idea. Insomma se ci scoprisse che siamo dentro questa macchina?- mi lamentai
-Stai zitto, pakistano. Non ci scoprirà, guarda che questi vetri sono oscuratissimi quindi non ci vedrà.- rispose Harry, il proprietario della Range Rover che stiamo usando per spiare Stephanie.
-Sarà, ma non sono tranquillo.-
-Volete stare zitti voi due, se non vi foste accorti sono molto concentrato su quello che sto facendo.- ci rimproverò il più grande ma che ha una mentalità di uno di cinque anni.
-Zitti, zitti. Sta per uscire. Eccola.- ci disse il biondo.
Mi precipitai subito vicino alla finestra e strappai il cannocchiale dalle mani di Harry.
-Hei, era mio.- imprecò quest’ultimo ma non gli diede ascolto ero troppo preso ad ammirare la bellezza di Stephanie. Adesso era molto più bella dall’ultima volta che la vidi, esclusa quello dal negozio, è più magra anche se mi piaceva già quando era ancora formosa. Poi i miei occhi caddero alle sue gambe. Erano lunghe e magre, chiunque le avessi visti nei loro menti si formerebbero delle idee poco caste, e non importava se sei maschio o femmina. Ma io non ero chiunque a me non piacevano solo le sue gambe a me piaceva tutto su di lei. E in quel completo sembrava una modella anche se aveva i capelli arruffati raccolti in uno chignon ma che gli davano quel tocco da bella e dannata.
-Ma, siete sicuri che sia lei?- chiese mr. Carota. - Insomma questa ragazza che abbiamo davanti è magra come una stecca di bambo e Steph è un po’ più in carne.-
 -Si, ma Zayn aveva detto che adesso è più magra, non te lo ricordi.- rispose il biondo.
-Oh, no.-  
Si stava dirigendo verso la sua macchina, stava andando da qualche parte, ma dove?
-Seguila.- ordinai ad Harry che era al volante.
-Si, signore.-
E fu così la seguimmo ma mantenendoci a distanza così da non farci scoprire. Finalmente si fermò, eravamo nel parcheggiò dì un supermercato, doveva fare la spesa, si era così, altrimenti cos’altro sennò non poteva scoparci dentro con qualcuno di sconosciuto. STUPIDO, SEI UNO STUPIDO. Mi ridestai da questi pensieri quando la vidi scendere dalla macchina, con la sua solita grazia, per poi andare incontro a una bionda, Amanda. Si abbracciarono e entrarono dentro il magazzino.
-Allora, ragazzo dalla pelle ambrata vuoi rimanere lì imbambolato o andare a spiare cosa compreranno quei due ragazze lì?- mi chiese Louis scendendo dalla macchina seguita a ruota da tutti.
-Si, ok. Scendo- risposi scendendo dalla macchina. Sembravamo dei coglioni, cioè seguivamo Steph e Mandy, da dietro e ogni volta che si voltavano ci guardavamo altrove, visto che abbiamo gli occhiali da sole ma credo che ci riconosceranno anche avendo questi aggeggi.      
 
 


Steph P.O.V.
Ero al supermercato a fare la spesa con Amanda, prendevamo qualunque cosa si potesse mangiare. Stavamo discutendo che carne, prendere quando mi accorgo che dei 5 tipi strani ci seguivano. Avevano degli occhiali da sole pur essendo dentro un supermercato. Uno di questi ragazzi aveva un ciuffo alto 6 cm e dei meches biondi, e conoscevo soltanto una persona che aveva questo tipo di acconciatura, LUI. Era Zayn e suppongo che gli altri 4 siano quei cretini dei suoi e miei amici. E i miei pensieri furono confermati dal biondino, Niall, che non riusciva a non sbavare davanti a tutto quel cibo.
-Ci stanno seguendo.- mi rivolsi alla bionda.
-Cosa?-
-Ho detto che ci stanno seguendo.- ripetei .
-Ma chi!?-
-Zayn e la banda dei tonti ci stanno seguendo.-
-La banda de che?- -Harry, Niall, Louis e Liam.-
-Cosa ma dici sul serio?- domandò la bionda sbarrando gli occhi.
-Si, e sono dietro di te.- Amanda fece per girarsi ma la fermai.
-Ferma. Ma che vuoi fare?-
-Voglio andare da loro e dire che sono dei perfetti idioti, e che se mai volessero fare le spie non ci riuscirebbero mai.- mi rispose come se è la cosa più ovvia.
-No, lasciali fare. Sono sicura che mr. Ciuffo gli abbia già raccontato la mia balla sull’amnesia.-
-Quindi cosa facciamo?-
-Non lo so, ma in caso si avvicinano e mi chiedono dell’amnesia ho già una risposta.-
-Allora vuoi proprio continuare questa storia dell’Alzheimer?-
-Si, perché tanto il danno è già fatto e non posso ritornare indietro, e poi non ho l’Alzheimer ho l’amnesia. Che è una cosa diversa.- le spiegai mentre cominciai a camminare verso la direzione opposta dei ragazzi seguita da Mandy.
In quella camminata le spiegai della mia idea su come ho avuto questi vuoti di ricordi. Che lo ho avuta mentre guidavo per tornare a casa dopo esser stata abbandonata da lui in quel squallido hotel, piangevo non ero in me stessa e non ero in grado di guidare quindi andai incontro ad un camion e ne fu rimasta ferita, gravemente ferita, tant’è che sono andati in coma per un mese e mezzo. Poi mi risvegliai e non mi ricordavo niente neanche chi ero. E solo una settimana fa ero ritornata a casa e mi stavo appena ambientando.
-Allora, che ne pensi?- le chiesi la sua opinione.
-Penso che sei malefica. Cioè è così triste e lo farai sentire molto in pena.-
-È proprio quello il punto. Voglio farlo penare, voglio farlo soffrire tanto quanto ne ho fatto io.-
-Sarà, ma sta attenta. Le bugie hanno le gambe corti.- mi disse per poi allontanarsi da qualche altra parte come parte del piano.
Non diede tanto ascolto alle sue parole, il che è strano perché io le davo sempre tanto ascolto, ma non questa volta perché io ero decisa ero deciso di farglielo pagare, di fargli capire il dolore che ho provato facendolo stare, molto ma molto, in pena.
Mi diressi nel reparto gelato, e prese un vassoio di amarena, il mio gusto preferito, e feci finta di leggerlo mentre, come speravo, uno di loro si avvicinò a me. Era mr. Ciuffo. Continuai a leggere l’etichetta del gelato facendo finta di non vederlo. Dopo un po’ di giro vagamento si avvicinò a me e disse
-Ciao.-
-Ciao- ricambiai il saluto, guardandolo e sorridendolo, per poi posare di nuovo gli nel vassoio dell’amarena.
-Come stai?- mi chiese.
-Bene. Credo.- dico facendo la vaga.
-Non ti ricordi me?-
-Uhm, no.- dissi con incertezza così da fargli capire che non avevo la vaga idea di chi era.
-E se faccio così?- si mise di profilo.
-Uhm.. no- rispondo titubante -o forse si.-
I suoi occhi si illuminarono magari pensava che adesso mi ricordassi di lui, ma avrei spento subito quella speranza.
-Tu sei il ragazzo che mi ha salutato al ‘House of Fraser’, se non sbaglio.- continuai.
Come pensavo il luccichio dei suoi occhi dorati si erano spenti.
-Oh.- rispose semplicemente. Fummo raggiunti dagli altri.
-Hei.- mi disse il riccio. -Hei.- rispondo altrettanto. Poi finalmente venne raggiunta anche da Amanda.
-Hei, Mandy- lo saluta anche il riccio.
-Li conosci?- mi rivolsi alla bionda con uno sguardo di complicità.
-Si, uhm, erano nostri amici di vecchia data- ripose la bionda titubante. Caspita io e lei siamo delle meravigliosi attrici.
-Oh, allora, perché non me li hai raccontati o almeno fatto un cenno.-
-E che sai, pensavo fosse troppo presto, insomma sei appena uscita da una settimana dall’ospedale dopo il tuo incidente che ti ha fatto perdere la memoria, e ti stai appena ambientando e non mi sembrava il caso. Ma te lo avrai detto prima o poi.- disse la bionda in fretta e in furia e gesticolando.
-Quale incidente?- chiesero in coro i cinque deficienti.
-Uhm.. Sapete cosa ragazzi è una lunga storia.- disse semplicemente Mandy.
-Ma noi abbiamo tutto il tempo che ci vuole.- disse il pakistano guardandomi dritto negli occhi.
Sentii l’anima spezzarsi, e il mio cuore battere all’impazzata, perché, perché ogni volta che mi guarda mi sento indifesa?
-Si, ma noi, no.- ritornai nella realtà dopo aver sentito la voce della mia migliore amica che mi trascinava verso la cassa.
-Potremmo, sempre andare a farvi una visita a casa Smith. Tanto voi abitate sempre lì no?- chiese il biondino.
-Uhm..- balbettai.
-Ok, la prendiamo per un si.- aggiunse il castano con gli occhi color cielo.
-Allora, ci si vede dopo a casa Smith alle cinque.- aggiunse Liam.
Io e Mandy ci guardammo sconvolte non sapevamo cosa dire perché come al solito loro si erano autoinvitati a casa mia senza chiedere il nostro parere.
-Ciao belle.- ci salutarono per poi uscire. E ora cosa avremmo dovuto fare. Perfetto, siamo fottuti. Io ero FOTTUTA.
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Questo è il completo di Steph: http://www.polyvore.com/steph_outfit/set?.locale=it&id=56800005 


 



Angolo della mongola:
PUTS YOUR HANDS UP IN THE AIR. PUT YOUR HANDS UP: PUTS YOUR HANDS UP.
Ok, va bene, mi sono ripresa dallo stato di pura pazzia.
Allors, ok spero che vi piaccia questo capitolo anche se fa schifo pure alle trotte inculate nel culo di una mucca. 
Va beh, mi dileguo. Scaooo, belle. MI RACCOMANDO RECENSITE. Per favore, mi farebbe tanto piacere sapere.  E grazie per chi ha messo la mia storia tra i preferiti, seguiti, e ricordati. Grazie tanto.  

-El xx 

  
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