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Autore: Itsaminilisa    20/08/2012    2 recensioni
Lisa e Sean. Sean e Lisa. Partono insieme per un viaggio. Sono stanchi della loro stupidissima città, vogliono andarsene, scoprire mondi nuovi, vogliono uscire da quella palese, noiosa cittadina chiamata Soffiolieve. Esploreranno Unima in lungo ed in largo, riportando alla luce segreti che forse potevano anche rimanere sepolti per il resto dei loro giorni, giusto per mantenere la sanità mentale del mondo.
Sviluppato in un momento di pazzia.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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BuonSalve a tutti. Rieccomi qui con un' altra fic, fatta col cuore ♥
Un' altro capitolo del viaggio, e quello che dovevo spiegare l' avevo spiegato nell' introduzione (o angolo autrice, o angolo di una povera pazza, o angolo di quello che volete) del primo capitolo. Per cui, vorrei fare un ringraziamento speciale a:
Calciatrice_2000: grazie davvero per la recensione, apprezzo un sacco quello che mi scrivi, spero di non deluderti con quest' altro capitolo. Però mi dispiace, qui Belle non verrà trattata male, perché non ci sarà. xD
Achamo: bene, son davvero felice di sapere che ti piace e che è meglio della storia precedente, spero di non deluderti con quest' altro capitolo! :D
E' tutto! xD Ancora poche persone hanno scritto una recensione, però apprezzo immensamente anche le 39 persone che si sono prese la briga di guardare il primo capitolo della mia ff, grazie davvero e comunque :D
Ah, ho cambiato leggermente la presentazione generale della storia, e non l' ho fatto senza postare un nuovo capitolo, perché io sono una Brava Pampina e rispetto le regole. U.U
 
 

 

Our Journey.

 

Il laboratorio.

Della nipote di Heinstein.

 

Sean
 

Quando si dice baciati dal sole, questo non è proprio il caso. Più che altro, venivamo presi a sprangate da quel mostro a cui giravamo attorno.
Arrivammo all' inizio della lunga scalinata che avrebbe portato i nostri fondoschiena alla dimora della professoressa stanchi, doloranti e grondanti di sudore.
Se un tempo, nella nostra lontana infanzia, la parola Sole per noi voleva allegria, adesso poteva essere associata solo a sinonimi negativi.
- E fu così che i due poveri sventurati dovettero affrontare la scalata di seicentotrentun gradini per arrivare fino in cima ed attuare la vendetta contro la malvagia Professoressa, Nipote di Heinstein! - Alzai un pugno al cielo.
- Hahah, sta zitto, scemo! - Rise. Centro. Colpita e rincuorata. Ci rimango sempre male quando è giu, quando è arrabbiata. Sfruttando la mia dote di farla ridere perennemente quando è con me, la tiro su, mi zittisce dandomi dello scemo e i nostri cuori diventano più leggeri.
Lisa è una di quelle poche persone che possiedono davvero un sorriso cristallino. Lei non ha mai paura di mostrarlo, al contrario, adora ridere, lei stessa dice che "rende più leggeri e ti libera da ogni preoccupazione". Di sorrisi così ce ne sono pochi, in circolazione. E non hanno prezzo.

Arrivammo ancora più stanchi, doloranti e grondanti di sudore alla fine della scalinata. Anche se era già tanto se non eravamo arrivati morti.
Davanti a noi si stagliò un grande edificio estivo, circondato da una rigogliosa foresta.
I nostri occhi intravederono attraverso il portico che portava alla dimora della professoressa moltissime piante esotiche, probabilmente anche abbastanza rare che per necessità fisiologica andavano messe al sole. Come tutti gli arbusti, d' altronde.

Sotto al portico, un' ondata di caldo ci trapassò, così capimmo che quel posto era utilizzato come serra. Faceva decisamente un buon lavoro.
Con la coda dell' occhio, riuscimmo a vedere la professoressa Aralia distesa su un divano color panna che leggeva un libro. Si intitolava "Storia Pokémon: Oggi e Domani." [1]

- Salve ragazzi! - Trasalimmo. Nonostante ciò, la professoressa continuò. - Dovrei chiedervi una cosa. Però, ho bisogno che veniate al mio laboratorio. - Senza neanche lasciarci tempo per rispondere, si avviò verso la porta che apriva alla sua casa e ci fece cenno di seguirla.

Salimmo altre scale - potevo sentire Lisa che mi sussurrava "Son sempre più convinta che oggi vogliano ucciderci."  - finchè non ci trovammo davanti ad una porta di polistirolo compressato dietro la quale potevano essere disposti i macchinari più strani e pericolosi, conoscendo la donna che ora stava aprendo quella porta attraverso un codice vocale.
 

***
 
Lisa
 

- La Professoressa Aralia è la migliore! - Disse la donna. Usava quella frase come codice per aprire qualsiasi cosa in questa casa.
La porta si aprì e mostrò una grossa stanza piena di macchinari. Venni catturata subito da tutte quelle lucine, ora rosse, ora blu, verdi, azzurre, gialle, rosse, giosse, azzerdi, blalle, azossalle...
- Lisa! - Urlò la Professoressa Nevrotica. Trasalii e mi rifugiai alla velocità della luce dietro la spalla di Sean, tremante.
Il mio cervello resuscitò come meglio poteva. - Oh, ma qui c' è un tavolo! - dissi, uscendo dal rifugio "Spalla di Sean" indicando la superficie completamente piatta ospitante tre sfere poké.
- Oh, ma ci sono anche tre pokéball! - Sembravo una bambina a cui veniva mostrata una caramella della dimensione di un' anguria, non potevo avere espressione più idiota. Però i miei muscoli si rifiutavano di muoversi, quegli scansafatiche.
- Esatto, infatti volevo chiedervi una cosa. - Ah, è vero. Ce l' aveva detto anche sotto il portico.
- Spari. - Dissi.
Ci porse un robot in miniatura che assomigliava vagamente ad un Nintendo.
- Oooooooh, il nuovo 7DS 2°000°000!! - Urlai Battevo le mani come un tricheco e avevo gli occhi a forma di cuore.
- No, idiota. Questo dispositivo super tecnologico è un Pokédex, e registra e salva automaticamente ogni Pokémon visto e catturato! E' di mia invenzione! Basta puntare il mirino della sua telecamera contro il Pokémon interessato, così registrerà tutte le sue informazioni in un attimo! -
- Ah.. - risposi, sconsolata. Ma mi ripresi in fretta. - E perché ce lo ha dato? - Chiesi.
- Eeee proprio qui vi volevo! Voi dovrete esplorare ogni angolo di Unima, alla ricerca di tutti questi Pokémon, e li catturerete e li tratterete come dei compagni di viaggio, e li amerete, li coccolerete, li farete combattere.. -
- In pratica, dobbaimo partire all' avventura per scovare tutti i Pokémon di Unima. - Disse Sean, rimasto muto e impassibile fino a quel momento.
- Esatto! - Rispose la Prof.
Il mio sguardo cadde su quelle tre sfere rosse e bianche sotto al mio naso. - E queste tre pokéball? - Chiesi.
- Oh, giusto. - Lanciò in aria quelle tre sfere, lasciando uscire tre essereni pucciosissimi.
- Questo è Snivy, - Indicò una specie di serpentello verde. Mi è sembrato subito molto prepotente, come se tutto dovesse cadere ai suoi piedi. Mi guardava come per dire: "Io verrò scelto e tu no. Linguaccia."
- Questo è Tepig, - Puntò il dito rugoso contro un maialino tutto rosso. Quel piccolino sembrava avere un' aria sconsolata.
- E questo è Oshawott. - Indicò una piccola, tenera, paffutissima, impacciatissima lontra azzurra con una conchiglia al posto dell' ombelico. La presi subito tra le mani.
- Oooooooooh, ma guarda che ammoooooreeeeee!! - Iniziai a stringere quel Pokémon, cambiando il colore del suo muso da bianco a blu, a rosso, a bordò, a verde, finchè non lo liberai da quella stretta mortale solo per contemplarlo.
- Oh, vedo che hai scelto. -
- Scelto cosa? - Risposi all' affermazione della Prof. Sean rise silenziosamente, mentre a quanto pare la Prof era rimasta interdetta dalla mia stupidità.
- Il Pokémon con cui iniziare il tuo viaggio! - Disse, dopo qualche attimo passato a pensare che non fossi del tutto una forma di vita intelligente.
Allargai gli occhi per qualche secondo.
- Oh, davvero ce ne regala uno? Ma graziee!! - strinsi ancora di più l' Oshawott rimasto intrappolato nel mio decoltè rimpicciolito.
- Ma i nostri genitori.. -
- Tranquillo Sean, sanno già tutto e sono d' accordo. - Sorrise.
- Genitori d' accordo e nessun problema! - Dissi.
- Uhm.. esatto.. comunque io scelgo Snivy. -
- Ha-Ha! Senso di onnipotenza da parte di Snivy! - Oh, il povero Tepig c' era rimasto male. Feci rientrare Oshawott nella sua pokéball.
- Ok, Sean.- La Prof fece ritornare dentro alla sfera il maialino.
- Va bene, ora dovete solo andare ad avvisare le famiglie della vostra partenza, poi potete anche avviarvi. - Eravamo ai saluti.
- Va bene, arrivedereci!  "A mai più!" - Dissi frettolosa, poi andai a grandi passi verso la porta di polistirolo. e la spaccai con un pugno. In fondo, era come le vaschette dei gelati.
- Noooooo! La mia porta super blindataaaa!! - Quella poveretta era sull' orlo di una crisi da porta rotta.
- Ehm... Perché non prova con l' acciaio, la prossiva volta, Professoressa? Comunque arrivederci! - Sean fece rientrare Snivy nella sua pokéball e mi raggiunse.

Arrivammo in poco tempo a casa nostra.
- Andiamo, dai. Dobbiamo anche preparare lo zaino per il viaggio. - Mi guardò negli occhi. Aveva uno sguardo di gelido... Sarebbe stato capace di congelarmi all' istante, o almeno è quello che mi fanno pensare i suoi occhi, color azzurro sporco/azzurro ghiaccio.
- Ok, io vado. Ciao, Sean! -
- Ci vediamo fuori da casa mia? -
- Va bene, ciao! -
- Ciao. - Il corvino attraversò la strada ed entrò nell' edificio che stava esattamente di fronte alla mia dimora.

 

 

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[1]Questo errore è voluto, per evidenziare che la professoressa (e il beoto che ha scritto il libro) non è proprio a posto.


 
  
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