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Autore: LilacLilium    21/08/2012    2 recensioni
Lily guarda fuori! Sta nevicando!
E c'è di meglio: le lezioni sono sospese (sicuramente opera di Silente) ed è prevista una gita a Hogsmead! Vestiti pesante e vieni giù subito a fare colazione.
Severus
P.S. Non pensare nemmeno di ignorarmi e di rimetterti a letto, chiaro?
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il suono della neve
 
Il dormitorio dei Grifondoro era silenzioso e la calma regnava in quella pacifica mattinata di inizio Dicembre. Nessun suono, se non il sommesso russare di qualche studente raffreddato dal vento gelido degli scorsi giorni.
All'improvviso il silenzio fu rotto da un frullo di morbide ali piumate sul davanzale di una finestra della parte della torre dedicata alle ragazze. Lily Evans aprì un occhio, per nulla intenzionata ad alzarsi. A quel punto il gufo che si era appollaiato sul davanzale iniziò con garbata insistenza a picchiettare sul vetro con il becco.
La ragazza, unica ad essersi accorta della presenza del volatile si girò dall'altra parte.
Il povero animale, un po stizzito dal fatto di essere ignorato e decisamente infreddolito lanciò un acuto grido, sperando così di poter entrare al calduccio. La giovane strega saltò nel letto precipitandosi alla finestra, credendo l'uccello ferito. Questi sollevato, porse alla ragazza la zampetta a cui era legata una lettera con un nastrino verde scuro. Lily la prese e l'aprì subito, ignorando di nuovo il gufo postino.
 
Lily guarda fuori! Sta nevicando!
La streghetta non si era accorta di nulla. Spalancò silenziosamente la finestra e si sporse a guardare in alto; il cielo era bianco e guardando in su si vedevano minuscoli puntini grigi volteggiare leggeri e danzare fino a posarsi sulle mani calde di Lily sciogliendosi.
Sorrise e guardò in basso. I giardini di Hogwarts erano completamente bianchi. Doveva aver nevicato tutta la notte. Continuò a leggere:
E c'è di meglio: le lezioni sono sospese (sicuramente opera di Silente) ed è prevista una gita a Hogsmead! Vestiti pesante e vieni giù subito a fare colazione.
Severus
P.S. Non pensare nemmeno di ignorarmi e di rimetterti a letto, chiaro?
 
Lily diede una carezza sulla testa al gufo per nulla soddisfatto e lo sbattè fuori senza tanti complimenti. Aprì il baule cercando di non far rumore. Si mise una camicia leggera, un maglione color crema, calzettoni di lana, jeans pesanti e stivali. Prese sottobraccio il cappotto rosso tiziano (in tinta con i suoi capelli), sciarpa, guanti e la cuffia di lana col ponpon.
Uscì dalla sala comune, fece di corsa la scale e si fiondò nella sala da pranzo. Nel suo entusiasmo non riuscì a frenare in tempo e finì direttamente tra le braccia del preside.
-M-mi dispiace signor preside...- balbettò la ragazza frastornata dall'urto.
-Ah, Miss Evans! Per un attimo ho creduto di essere stato investito da un ippogrifo fulvo! Non si è fatta male vero?- chiese Silente ridacchiando.
-Certo che no... non avrei dovuto correre in quel modo...- farfugliò lei imbarazzata.
-La prima neve ha sempre fatto lo stesso effetto anche a me... Ora faccia colazione e vada a divertirsi!-
-Grazie professore!- l'insegnante si diresse verso l'uscita dell'enorme stanza passeggiando tranquillamente e guardando il soffitto incantato.
La sala era completamente vuota, fatta eccezione per un ragazzo magro e pallido con i capelli corvini che le sorrise alzando la spalle. Lily gli corse incontro.
-Ma è prestissimo! Nessuno è ancora sceso... tranne Silente...-
-Già. A proposito, non correre così! La neve non si scioglie subito.- ridacchio lui beffardo, ricevendo un pugno sul braccio dalla ragazza.
-é bellissimo! É come essere i soli in tutta Hogwarts. Senti che silenzio...-
-A parte Silente...-
-Già- sorrise lei -Avete fatto colazione insieme?- chiese Lily sedendosi e attaccando un vassoio di pane tostato con marmellata di more.
-No, ti ho aspettata.- disse Severus intingendo un biscotto al cioccolato nella sua tazza di latte caldo. -Sai, abbiamo parlato...-
-Di cofa?- domandò lei curiosa, con la bocca piena.
-Nulla. Lui crede che tu sia la mia fidanzata. Dice che siamo una bella coppia.- sogghignò il Serpeverde.
-Affurdo!- rise lei strozzandosi con il boccone che stava masticando. Severus scosse debolmente il capo alzando gli occhi al cielo e dando colpetti gentili sulla schiena della Grifondoro.
Entrambi si ingozzarono a dovere e uscirono a passeggiare in attesa della gita fuori programma.
Il parco era bianco, l'aria gelata pizzicava la pelle del viso e i fiocchi di neve danzavano turbinando attorno al castello. I due giovani maghi si divertirono ad ascoltare il rumore dei loro passi sullo strato soffice creatosi sui sentieri immacolati. Lo scricchiolio dei loro stivali sulla superficie fredda era l'unico suono, coperto a volte dai risolini soffocati dei due studenti a braccetto.
Si fermarono di colpo quando udirono un altro scricchiolio di passi. Davanti a loro comparve una figura avvolta in un mantello verde scuro, con un cappello a punta nero da strega.
-Buongiorno professoressa McGranitt...-
-Buongiorno a voi. Cosa ci fate in giro a quest'ora?- chiese sospettosa la strega.
-Nulla, una passeggiata.- dichiarò Lily dopo essersi scambiata uno sguardo preoccupato con il suo accompagnatore.
-Oh... ho appena inviato un gufo al ministero per informare che le lezioni di oggi sono sospese, ma immagino che voi lo sappiate già...- sorrise la donna cogliendo i loro sguardi euforici.
-Abbiamo incontrato Silente.- precisò Severus guardando l'insegnante.
La donna non ebbe il coraggio di mandare ognuno nella propria sala comune. Quei due erano sempre insieme, e con la neve sembravano divertirsi parecchio. D'altro canto non poteva permettere che due studenti scorrazzino per i corridoi svegliando tutta la scuola a quell'ora.
-Capisco. Ma non allontanatevi troppo e cercate di non prendere un raffreddore. Buona passeggiata.- la strega si strinse nel suo mantello e si avviò verso il castello.
I giovani si scambiarono un'occhiata d'intesa e continuarono a gironzolare nel parco discutendo del perché i passerotti amino tanto la neve. Dopo tre quarti d'ora a giocare sulle rive del lago da giorni ghiacciato i due studenti decisero di tornare al caldo nella scuola. Era ancora presto ma qualche studente era già sceso per la colazione e l'enorme salone non sembrava più così vuoto.
Lily porse un fazzolettino a Severus che da due minuti tirava su col naso.
-F-freddo…- farfugliò Severus soffiandosi il naso sonoramente.
-Lo-lo so… lo sento.- rispose Lily cercando di scaldarsi le mani. Ormai tutti gli studenti della scuola erano scesi. Silente aveva annunciato che le lezioni erano state sospese e che chi aveva il permesso firmato avrebbe potuto approfittare di un uscita al villaggio di Hogsmead.
Un fiume di ragazzini si diresse verso il portone con esultanti gridolini di gioia, che trascinò fuori anche Lily e Severus.
Camminarono con i nasi all’insù fino i cancelli di Hogwarts commentando la grandezza e la consistenza dei fiochhi che non avevano smesso un momento di cadere. Erano gli ultimi della fila che pian piano si era persa lungo il sentiero per il villaggio.
Severus si lanciò con la grazia di un angelo sul vialetto ghiacciato piroettando come un pattinatore e rischiò più volte di rompersi il naso scatenando le risate della sua compagna, che per non essere da meno lo seguì a ruota scivolando sulle pietre gelate. Continuarono così giungendo al piccolo gruppo di negozi magici. Per prima cosa fecero incetta di dolci a Mielandia dove incontrarono Remus, intento a scegliere caramelle incantate alla frutta, entrarono nella bottega del Cappello Stregato, dove Lily convinse (o per meglio dire obbligò) Severus a comprare un berretto di lana blu con ricamati dei fiocchi di neve che continuavano a cadere. Si diressero alla Cartoleria Incantata per comprare dell’inchiostro cambia-colore e delle penne autocorreggenti.
-Ho i piedi congelati…- si lamentò Lily. Dunque decisero di andare a riscaldarsi ai Tre Manici di Scopa. C’era un bel calduccio dentro il locale. Severus scelse un tavolino vicino al caminetto acceso e ordinò due cioccolate con panna. La ragazza si tolse il cappotto e bevve la sua cioccolata soddisfatta.
-Ottima idea la cioccolata, Sev.-
-Sì. Ti riscalda proprio.- approvò lui annuendo.
In quell’istante si avvicinò il professor Lumacorno, insegnante di pozioni e capocasa dei Serpeverde.
-Ma guarda un po, la signorina Evans, e c’è anche il caro Severus!- esclamò facendo sobbalzare i ragazzi che non si erano accorti della sua ingombrante presenza.
-Si accomodi professore.- non c’era bisogno di dirlo, visto che si era già seduto.
-Bene bene.- sorrise malizioso l’uomo osservando i ragazzi. Schioccò le dita e fece apparire dal nulla due buste infiocchettate. –Questa sera darò una piccola festa, nulla di formale. Solo una riunione tra amici del Lumaclub.- spiegò con tono gioviale consegnando gli inviti ai giovani maghi.
-Magari potete venirci insieme.- suggerì strizzando loro l’occhio.
Lily lanciò un’occhiata interrogativa a Severus che rispose prontamente: -Noi siamo solo amici, Signore.-
-Oh… beh in questo caso…- Lumacorno era visibilmente deluso. Sarebbe stato bello che due dei suoi pezzi da collezione si fossero fidanzati.
-Allora, ci vediamo alla festa.- concluse il professore. Gli studenti salutarono educatamente e  uscirono dal locale. Era quasi ora di tornare al castello, così si avviarono tranquillamente, perché a Lily non piace far le cose di corsa.
La neve cadeva sottile e asciutta e attaccava per terra imbiancando ancora le strade che gli abitanti del villaggio si affannavano a pulire. Ripercorsero il tragitto per la scuola parlando. Il suono delle loro voci si univa a quello ovattato dei loro passi e il cielo si scuriva sempre di più.
Giunsero alla conclusione che alla festa di Lumacorno ci sarebbero andati insieme, ignorando i pettegolezzi della gente.
 
Nel tardo pomeriggio continuava a nevicare, anche se il cielo era già buio e si era fatto più freddo.
I due ragazzi entrarono nella sala grande completamente zuppi (nell’ultimo tratto di strada era scoppiata una guerra di palle di neve) facendo il possibile per non disseminare pozze d’acqua sul pavimento di marmo che Gazza aveva da poco finito di lucidare. Severus accompagnò Lily fino al ritratto della Signora Grassa.
-Allora ci troviamo nel corridoio del quarto piano alle otto?-
-D’accordo. Sii puntuale.- lo prese in giro Lily prima di entrare nella sua sala comune.
-Sono sempre puntuale.- sogghignò il mago.
 
Erano le otto ma nel corridoio del quarto piano c’era solo Lily. Se ne stava in piedi appoggiata con le spalle alla parete di pietra e aspettava pazientemente il suo cavaliere. Per l’occasione aveva indossato un vestitino di velluto blu a maniche lunghe semplice ma elegante.
Proprio mentre stava per scendere al dormitorio dei Serpeverde per convincere qualche studente a chiamarle Severus, il giovane mago arrivò di corsa in scivolata con il mantello elegante che gli svolazzava dietro. Si diede subito un contegno e con un sorriso felino porse il braccio a Lily. Lei scosse la testa rassegnata e si avviarono insieme verso le stanza di Lumacorno.
 
-Buonasera!- esclamò compiaciuto Lumacorno quando vide i due ragazzi entrare insieme nei suoi alloggi –Come va ragazzi?- non gli diede il tempo di rispondere e li trascinò a sedere su un divanetto.
I due malcapitati si sorrisero e si accomodarono un po imbarazzati.
Visto che nessuno parlava fu Lily a dover rompere il ghiaccio: -È molto bello qui… le decorazioni- indicò il soffitto ricoperto di drappi di seta leggeri dai colori caldi che scendevano a coprire i muri.
-Oh, queste sono sete pregiatissime provenienti dall’oriente, sapete me le ha regalate un mio ex studente…-
Ed era partito. Lumacorno adorava raccontare dei suoi viaggi e delle sue particolari (e ricche) amicizie. Lily lo sapeva, così si mise comoda e ascoltò. Severus fece lo stesso lanciando un occhiata di approvazione alla compagna: in questo modo avrebbero evitato argomenti imbarazzanti.
-E così quel vecchio mago cinese mi mostrò come preparare un’antica e leggendaria pozione che si narra renda immuni al fuoco dei draghi… Oh, Minerva! Che piacere vederti!-
La professoressa McGranitt era giunta a salvare i due studenti dopo aver intercettato uno sguardo implorante di Miss Evans. Si avvicinò avvolta nel suo svolazzante scialle color prugna e attirò l’attenzione del professore. La McGranitt era sempre invitata alle feste di Lumacorno ma raramente vi si recava perché diceva che non era giusto che un insegnante esplicitasse le sue preferenze su alcuni studenti formando club esclusivi. Lei non lo avrebbe mai fatto.
Lily le rivolse un sorriso (ricambiato) e un cenno di ringraziamento. Diede un colpetto per svegliare Severus che si era incantato con lo sguardo perso nel vuoto, e gli sussurrò “via libera”. I due si alzarono e si eclissarono il più silenziosamente possibile.
Severus non amava quel genere di festa; si sentiva a disagio e non gli piaceva ballare. Lily lo portò nel corridoio, anch’esso addobbato come la sala dedicata alla festa per respirare l’aria gelata che entrava dalla finestra di pietra portando con sé alcuni piccoli fiocchi di neve.
Severus sospirò sollevato.
-Finalmente un po di silenzio.- Lily aveva la straordinaria capacità di sapere esattamente cosa stesse pensando l’amico. Sorrise lievemente.
-Ascolta…-
-Cosa?-
-Ascolta. Non senti il rumore della neve?-
Lily tese l’orecchio incuriosita. Udì un silenzio ovattato, nulla faceva rumore se non i fiocchi che delicatamente si posavano uno sull’altro. Il suono della neve.
-È bellissimo Sev.-
-Lo so.-
Si presero per mano sorridendo silenziosamente avvolti dal suono della neve.
 
 
Angolo dell’autrice
Ne approfitto per augurarvi un buon Natale (tempismo perfetto, siamo ad agosto!)
Allora vi è piaciuta? È già da troppo tempo che ci pensavo così ho dovuto scriverla –le idee non devono mai stare troppo nella testa o perdono la magia- anche se siamo fuori stagione XD Non è colpa mia, non riesco a fare a meno di scrivere in continuazione, secondo voi ho una malattia? Boh.
Mi piaceva l’idea di una giornata ordinaria e speciale allo stesso tempo.
Questa ff esprime pienamente il mio stile (un po troppo delicato e dolce per certe ff) che a volte cerco di reprimere per non appesantire la trama.
Chi ha letto le mie altre storie rimarrà allibito perché ogni storia sembra scritta da una persona diversa, invece sono sempre io :D Se avete voglia fateci un salto.
Comunque, se vi è piaciuta lasciatemi una recensione, e se non vi è piaciuta lasciatemela lo stesso.

LilacLilium
 

 
  
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