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Autore: A r l i e    23/08/2012    9 recensioni
[Questa FF è in via di correzione]
Cominciai a scrivere questa fanfiction all'età di 14 anni, con l'intenzione di creare un What if? sulla saga di Majin Buu, introducendo un nuovo personaggio nella storia: Una piccola Saiyan, appartenete ad una particolare stirpe di guerrieri.
Sarà insieme a lei che, in questa long, ripercorreremo la storia dei Saiyan sin dalle origini alternando ai momenti di pura demenza dragonballiana, altri ricchi di emozioni.
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goten, Nuovo personaggio, Piccolo, Trunks, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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No, non è un miraggio! Ho aggiornato veramente la storia!
Scusate >.<  in questo periodo ho avuto dei piccoli problemini legati alla mia salute, e ho dovuto fare una serie di controlli ma...ho deciso che aggiornerò ogni due/tre giorni, in modo da finire la storia prima che comincia la scuola.
Detto ciò, vi saluto e vi lascio con il nuovo capitolo
Buona lettura
Charlie <3

Le Maledizioni di una stirpe: Un lato oscuro

Mentre sulla Terra incombeva una nuova minaccia, in un luogo a noi sconosciuto…
Una ragazza, seduta all’interno di una navicella dalla forma tondeggiante, stava per abbandonare il pianeta dov’era cresciuta –Ehi, non fare quella faccia! Tornerò- disse, rivolgendosi ad un alieno dalla pelle bianca come il latte, che in quel momento stava eseguendo alcuni controlli prima della partenza.
Ci fu un momento di silenzio, interrotto da un semplice -Quando?-
-Quando troverò l’ultimo medaglione e il sigillo della mia famiglia- rispose, cacciando dalla tasca della sua tuta arancione, tre medaglioni identici a quello di Astrid.
-E il resto della tua famiglia?!-
Il volto della ragazza divento cupo -Non credo che siano ancora vivi…- mormorò
-Ma tuo padre aveva detto che…- 
-…che c’era solo una possibilità su cento che suo fratello minore, fosse sopravvissuto alla catastrofe.-
-Una su cento, non è poi così male…pensa che potresti finalmente conoscere tuo zio Axel…-
-Sempre se non è già morto per il motivo per cui sono morti i miei genitori…-ipotizzò la ragazza, studiando con attenzione la forma e i disegni dei tre medaglioni, cercando di scorgere qualche differenza.
-Credi che la maledizione abbia colpito anche lui?- chiese l'alieno, armeggiando con una chiave inglese.
-Ovvio! Anche lui fa parte della stirpe dei Katevar!-
Il silenzio prese di nuovo il sopravvento, stavolta però non venne interrotto finché i controlli per la navicella non terminarono.
-Non preoccuparti, Noshi, tornerò presto- lo rassicurò, abbozzando un lieve sorriso.
-Chikori…stai attenta!-
-Ehi, sono per metà Sayan!So cavarmela da sola-
Il portellone della navicella, cominciò a chiudersi lentamente, poi fu spinta con violenza nello spazio aperto in direzione AFX50.

*****

 Sulla Terra...
Le macchine sfrecciavano lungo le strade, cercando , invano di scappare dalla follia distruttrice della nuova minaccia, che in quel momento aveva trovato la sua preda :Astrid.
Inutile dire che il soggetto in questione era proprio Hentai, che, dopo aver fatto un lavaggio del cervello al suo fratello minore, Tamizu, era pronto a riprendersi sua moglie.
-Andate via Trunks- urlò, Astrid, portando le mani tra i suoi folti capelli mori –State lontani da me-
La luce blu, diventava sempre più intensa e forte a gli occhi della Sayan, mentre agli altri sembrava non dare alcun fastidio.
-Astrid, non possiamo lasciarti qui!- esclamò Trunks –Non so cosa ti stia succedendo…ma la situazione mi preoccupa- aggiunse, poggiando la sua mano su quella immersa nei capelli, di Astrid.
-Ho detto che devi lasciarmi in pace- questa volta il suo tono di voce, era più calmo, ma non rassicurante, anzi era quasi spaventoso.
Nessuno capiva perché stava reagendo in quel modo, ma una cosa era certa, c’entrava sicuramente Hentai.
–Astrid, dobbiamo cercare di capire cosa sta succedendo li fuori!-intervenne Goten, indicando la finestra –Hai visto che la gente è in preda al panico?!-
Nel locale, ormai vuoto, saltò la corrente elettrica, a causa di una violenta scossa di terremoto. Tutti rimasero in silenzio nel agghiacciante buio di quella stanza. Si potevano udire i pianti disperati dei bambine, le urla della gente, ma soprattutto i gemiti di dolore, soffocati di Astrid.
-Non ci capisco più niente!- piagnucolò Marron voltandosi verso l’uscita –Io voglio tornare a casa!-
Dall’entrata del ristorante, una sagoma, lacerò l’oscurità avvicinandosi, pian piano ai quattro ragazzi -Ti ho trovata finalmente-
Marron spaventata si avvinghiò al collo di Goten e con voce tremante chiese:-Chi è?!-
Una risata maligna, echeggiò nella stanza –Ti dice niente Hentai?!- sogghignò parandosi davanti al Sayan dai capelli lilla.
Di tutta risposta, Trunks, non usò il linguaggio verbale, ma decise di sferrargli un bel cazzotto, degno di un Sayan, sul naso del alieno -Sai Hentai mi ricorda qualcosa da collegare alla parola bastardo- disse, osservandolo
Dalle narici di Hentai, cominciò a sgorgare un liquido violaceo che macchiò il polso con cui stava cercando di pulirsi –Che forza da Sayan…- tossicchiò.
Il Sayan più grande, osservò con ribrezzo l’umanoide -Spero che questo possa bastare- digrignò tra i denti.
-Ciao, ciao Hentai!Lo sai bene che se non te ne andrai, la vita perderai!- intervenne Marron, sbucando dietro la schiena di Goten.
I due Sayan si girarono perplessi verso la ragazza, la quale diventò seria tutto d’un tratto –Volevo solo sdrammatizzare la situazione con una piccola filastrocca.- cercò di giustificarsi.
-Non ce n’era bisogno- rispose Hentai, voltandosi verso Astrid –La situazione per me, è a dir poco comica-
A quel punto Marron, sempre da dietro la schiena del Sayan più piccolo, fece l’unica cosa che in quel momento le sembrava più utile: minacciare Hentai.–Senti tu! Non toccare la mia amica o te la vedrai con Trunks!- urlò , avvolgendo con  un braccio il collo di Goten, e con l’altro indicò Trunks.
Sulla fronte del lilla scese un enorme gocciolone –Si, te la vedrai con me…- sospirò.
-Ehi Marron, ti comporti sempre in questo modo quando hai paura?!- chiese ingenuamente Goten.
Dal canto suo, la bionda si limitò ad annuire tenendo lo sguardo fisso su Astrid.
-Non sarà difficile batterti, anche perché io non muoverò un dito- continuò Hentai, sorridendo, sicuro di ciò che stava dicendo.
Trunks aggrottò la fronte, confuso dalle parole dello Shumuniano.
-Confuso eh?! Bene, credo che dovrò spiegarti un po’ di cose- disse, cominciando a girare attorno alla Sayan, che ormai aveva lo sguardo fisso nel vuoto. –In questo momento, la mente di Astrid è sotto il mio controllo- spiegò, poggiando una mano sulla base della schiena della mora –di conseguenza, posso chiederle di fare tutto quello che voglio- aggiunse spingendola verso se.
Il sangue di Trunks, cominciò a ribollire nelle vene, davanti a quella scena -Non toccarla o ti ammazzo- ma si limitò solo a tenerlo in guardia.
-Non so se ti conviene, perché se uccidi me, mio fratello ucciderà Astrid pronunciando una semplicissima parola. Allora, ci tenete alla pelle della mia schiavetta?!-
Il lilla rimase di sasso, in quel momento gli cadde il mondo addosso, non sapendo più come tirar fuori da quel pasticcio, Astrid.
-Non chiamarla in quel modo!- ringhiò Goten –Ma soprattutto non toccarla-
-Stai tranquillo! Per il momento non la toccherò- disse, sfiorando con i palmi delle dita la guancia di Astrid –Ci penserò dopo a toccarla come si deve!-
-Goten fermo- esclamò Marron trattenendo il giovane Sayan per un braccio –Vuoi che Astrid ci lasci la pelle?-
-Astrid ascoltami-ordinò Hentai, con voce ferma -Caccia la tua natura Sayan! Distruggi questo Pianeta e dai fine all'intera razza umana!-
 La Sayan sembrava pendere dalle labbra dell'umanoide ma un attimo dopo, la fronte di quest'ultima si corrugò.
-Non ascoltarlo, Astrid- urlò Trunks, avvicinandosi con cautela alla mora.
Hentai ghignò malignamente -Troppo tardi-
Goten, guardò Marron, e con una "delicata" strattonata si liberò dalla sua flebile morsa, in modo da raggiungere la Sayan -Astrid, lascialo perdere!- esclamò scuotendola per le spalle.
Con sorpresa di tutti, eccetto Hentai, Astrid rispose con un semplice -Non toccarmi- detto con un'accentuata nota di disprezzo nella sua voce.
Goten, continuò a scuotere la giovane Sayan, ma per sua sfortuna non reagì molto bene, infatti la mora non esitò a rompergli un braccio, lasciandolo cadere a terra indolenzito.
-Goten!- urlò Marron, pronta a soccorrerlo
Un'espressione soddisfatta fece capolino sul viso ammaccato di Hentai -è arrivata la vostra fine- canzonò portando una mano sul fianco di Astrid.
-La stessa cosa vale per te! Non toccarmi.- ringhiò la Sayan, con lo stesso tono.
Il povero Goten, era steso sul gelido pavimento del ristorante, piegato in due dal dolore, mentre Marron e Trunks, erano subito accorsi per soccorrerlo.
-Trunks cosa facciamo?!- chiese la bionda, sorreggendo la testa del moro.
Il lilla fu un pò titubante, lanciò uno sguardo fugace ad Astrid e Hentai, poi prese una decisione -Portiamolo da Dende…-
-E Astrid? Non possiamo lasciarla qui-
-Quella non è Astrid! Quella è Chikori-
Trunks, abbassò lo sguardo sull'amico, in preda a spasmi di dolore -Resisti Goten, ti porteremo da Dende- disse, caricandoselo sulle spalle -riesci a tenerti alla mia mano?- chiese poi, rivolgendosi a Marron.
-Si, credo di farcela-
Mentre i tre scapparono dal locale, Astrid e Hentai, erano nel bel mezzo di una discussione.
-Io sono il tuo padrone, posso toccarti quando voglio- urlava lo shumuniano da un lato, mentre la Sayan, con pura non chalange, accarezzava i suoi capelli, ticchettando nervosamente i piedi sul pavimento.
-Io non ho nessun padrone!-
Un brivido, attraversò la schiena dell'umanoide -St..stai scherzando..vero?!- balbettò quasi impaurito.
-No, non sto scherzando!- rispose, scostando lo sguardo verso il viso impallidito di Hentai -Sono una Sayan, e i Sayan non hanno padroni-
Detto ciò, prese l'alieno per la gola e lo sollevò di qualche centimetro dal terreno -E chi ha intensione di darmi ordini, può reputarsi morto- fu un attimo, il tempo di creare una sfera d'energia non molto grande e di scagliarla contro l'esile corpo del ragazzo.
Incredibile ma vero, Hentai era stato ucciso proprio da Astrid che evidentemente era sfuggita al suo controllo, diventando un essere crudele e senza scrupoli.
La Sayan, fece cadere a terra il corpo senza vita dello shumuniano. L'osservo per qualche istante e scorse qualcosa che catturò la sua attenzione, il medaglione che aveva al collo.
Lo staccò con non curanza, e lo infilò nella tasca della sua gonna a palloncino, poi si voltò verso la finestra e spiccò il volo.







Allora cosa ne pensate?! In realtà il capitolo era più lungo ma ho preferito dividerlo in due parti.
Naturalmente avrete notato che Chikori, non usa il portale dimensionale per raggiungere il luogo da lei scelto.
Il motivo è questo: lei non è mai stata sulla Terra, e di conseguenza non può pensare ad un luogo che non ha mai visto.
Ohhhh Dende! Sono le quattro del mattino!!! Meglio che vada...*si addormenta*

 
 
   
 
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