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Autore: Asu chan    23/08/2012    6 recensioni
Shikaku ha sposato Yoshino, la donna più dura e sicura di sé di tutta Konoha. E Shikamaru non potrà mai capire il perché. O forse sì? Sarà una missione a Suna a fargli capire tutto... O meglio, due missioni.
[In occasione del compleanno di Temari: Happy Birthday, Troublesome Woman!]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari, Un po' tutti | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Il giorno seguente i tre Chunin si presentarono, come promesso, in orario al punto d’incontro. Ino fu molto sbalordita dalla precisione di Shikamaru e lungo il percorso prima di raggiungere i Jonin di Suna lanciò una frecciatina al ragazzo:

« Chissà come mai sei così preciso e impaziente, invece che senza motivazione come al solito. Hai così tanta voglia di andare in missione? »

Choji era ancora mezzo addormentato. In un modo o nell’altro Shikamaru era molto sollevato dal fatto che fosse così distratto.

« Ino, piantala, per favore. »

Raggiunsero in ogni caso Kankuro e Temari. L’uno aveva i rotoli di evocazione delle marionette sulla schiena mentre l’altra portava la figura nera e lucida del suo ventaglio.

« Ottimo, siete in perfetto orario. Se non ci sono domande, possiamo partire » esclamò Kankuro. « Sono certo che la missione sarà un successo. In fondo abbiamo con noi il genio di Konoha. »

Sorrise a Shikamaru e lanciò un’occhiata a Temari. Molto probabilmente era una battuta rivolta a lei, intuì il ragazzo. Ma la sorella del Kazekage ignorò completamente il fratello e sorrise.

« Andiamo allora. »

Salutarono le guardie del Villaggio e si avviarono in mezzo al deserto: Kankuro, Shikamaru e Temari procedevano a ritmo serrato – o meglio, marciavano – insieme per discutere le strategie da adottare, mentre Choji e Ino li seguivano da vicino, ascoltando i discorsi.

« Uno di noi sarà posizionato davanti al gruppo, preferibilmente tu, Kankuro » proponeva Shikamaru. « Avendo la possibilità di evocare le tue marionette non dovresti avere problemi a contrattaccare un’eventuale azione nemica. Ai due lati del gruppo ci saremo io e Temari. Se la gola è stretta come avete detto, i nemici si dovrebbero avvicinare per attaccare… In quel caso sarà facile effettuare la Kage Mane. Per quanto riguarda Temari, anche se se la cava meglio sulle lunghe distanze, si tratterà di un combattimento a corto raggio… Sono certo che riuscirà bene anche così, ma può anche darsi che riesca ad anticipare il nemico con le sue tecniche Fuuton. Choji e Ino costituiranno la retroguardia. D’altro canto Ino ha bisogno di un supporto per portare a termine la sua Shintenshin con successo senza essere attaccata; non potendo stare tutti e tre insieme non possiamo mantenere l’Ino-Shika-Cho. Però almeno uno dei due può lavorare con lei. Conoscendo il suo modo di attaccare, Choji sarà in grado di collaborare perfettamente con lei. »

Tutti approvarono il suo piano ed infine raggiunsero la gola, oltre a cui avrebbero incontrato le persone da accompagnare.

« Come facciamo a sapere che non ci attaccheranno? »

La voce di Choji suonò preoccupata.

« Siamo Shinobi, non gente con i soldi. Ci lasceranno stare… finché non accompagneremo i loro reali obiettivi » replicò Temari.

« Ottima notizia » aggiunse sarcastico Shikamaru.

Attraversarono il burrone dove il Nara ebbe modo di appurare che era davvero stretto come Temari aveva preannunciato: circa sette, forse otto metri di larghezza. In compenso le pareti rocciose erano piuttosto alte. In realtà non era una gola particolarmente lunga da percorrere (circa dieci minuti a piedi), ma non bisognava sottovalutare i capricci dei ricchi, la loro lentezza e soprattutto l’astuzia e la rapidità di attacco dei banditi. Comunque trovarono una combriccola di circa dieci persone ad aspettarli tra cui quattro uomini robusti e abbronzati che stavano accanto a quattro pali che sorreggevano una portantina. Essa era circondata da una tenda semi trasparente, a retina, e s’intravedevano tre figure all’interno che chiacchieravano animatamente fra loro. Si udivano stralci di conversazione.

« …15.000 ryo… »

«  Solo 15.000 ryo? Ho concluso un affare giusto l’altro giorno del valore di 65.000 ryo… »

« Non ci faccio nemmeno la spesa con i vostri soldi, pensate che io ho comprato una poltrona che vale la somma dei vostri contratti… »

Shikamaru sospirò e scosse la testa (calcolando che il valore del primo di quei contratti era all’incirca la sua paga di un anno). A parte gli obiettivi e i portatori c’erano altre tre persone: erano uomini ben piantati e dall’aria seria. Dovevano essere le guardie del corpo.

« Siete voi gli Shinobi che devono accompagnarci? » domandò uno di loro, dal tono secco.

Fu Kankuro a prendere la parola per il gruppo. Ognuno aveva assunto l’espressione seria e consapevole di chi sa di stare intraprendendo una missione importante.

« Siamo noi. Se siete già pronti a partire, possiamo andare. Prima attraversiamo questa gola, meglio sarà per tutti. Vi spiegherò la disposizione che assumeremo durante il viaggio. Immagino che voi starete attorno alla portantina… »

Il resto della combriccola rimase a osservare Kankuro che spiegava la formazione alle tre guardie del corpo, le quali annuivano impassibili.

« …dovremo essere rapidi » concluse. Le guardie annuirono ancora e fecero un cenno ai portatori che sollevarono la portantina.

Come organizzato, il fratello del Kazekage si mise in testa al gruppo, dietro di lui si posizionarono i quattro uomini con la portantina circondati davanti e sui lati dalle tre guardie del corpo e da Shikamaru sulla destra e Temari sulla sinistra; infine in coda c’erano Ino e Choji.

S’incamminarono rapidamente attraverso la gola. Ognuno stava attento ad ogni singolo rumore…

Sono ricercati di rango piuttosto alto, rifletté Shikamaru mentre camminavano a passo spedito, guardandosi attorno con circospezione. Dunque difficilmente si faranno scoprire, attaccheranno a sorpresa. Spero che almeno quelli meno pericolosi non ci diano problemi…

Si grattò la nuca con aria annoiata.

Mendokuse… Con tutte le missioni che ci sono, proprio questa doveva rifilarmi l’Hokage? Come minimo mi spetta una settimana di riposo completo…

Lanciò un’occhiata di sottecchi a Temari, che camminava seria dall’altro lato del gruppo.

Almeno ho avuto una scusa per vederla.

Ormai non si vergognava nemmeno più di quei pensieri, non dopo le insinuazioni di Ino.

Distraendosi in quelle considerazioni, non si accorse nemmeno dei kunai che sibilarono nell’aria sopra le loro teste e si conficcarono con un rumore metallico nelle pareti scoscese della gola. Tutti, come un sol uomo, si bloccarono e si voltarono verso l’origine del rumore. Sentirono una specie di sfrigolio…

« Carte bomba! Correte! » L’urlo risuonò chiaro nell’ambiente angusto.

L’esplosione fece crollare entrambi i lati della gola. La portantina fu tratta in salvo dai quattro uomini che la sorreggevano, dalla parte delle rocce crollate che portava al Villaggio di Suna. Shikamaru, Temari e Kankuro si trovavano da quella parte, miracolosamente illesi.

Una guardia era rimasta schiacciata nella frana; le altre due si trovavano dalla parte opposta, insieme a Choji e Ino.

« Choji! Ino! Va tutto bene? »

Shikamaru dovette gridare per farsi sentire. La risposta giunse unanime.

« Stiamo bene, ma state in guardia! »

Un rumore spinse Shikamaru a voltarsi. Un uomo alto e muscoloso stava davanti al gruppo sopravvissuto insieme ad altre quattro persone. Aveva un sorriso diabolico, deliziato.

« Bene, bene, pare che siamo riusciti a cogliervi di sorpresa… Ragazzini. »

Temari aveva già estratto il ventaglio, Kankuro le pergamene da cui comparvero le sue tre marionette in una nuvoletta di fumo bianco. I portatori si schiacciarono contro le rocce crollate e Shikamaru si pose davanti a loro insieme agli altri due, in posizione d’attacco.

L’uomo rise.

« Ma che carini, volete combattere? » estrasse una spada da un fodero che portava sulla schiena mentre gli uomini alle sue spalle avevano già in mano dei kunai: dunque erano ex shinobi. « E va bene, ma sappiate che non ci andrò leggero con voi. »

« Bubun baika no jutsu1! »

La voce di Choji rimbombò nella gola: anche loro avevano iniziato. Shikamaru posò un ginocchio a terra, era pronto ad effettuare la sua tecnica.

« Cominciamo! »

Esclamò il criminale, che si lanciò contro Kankuro. I quattro banditi alle sue spalle si separarono in due gruppi da due e si scagliarono il primo contro Shikamaru e il secondo contro Temari.

« Fuuton, daikamaitachi2! »

I due banditi vennero spazzati via dalla tecnica di Temari, nonché orribilmente mutilati dal vento tagliente: non si sarebbero rialzati. Avevano sbagliato a balzare verso di lei senza curarsi della sua grande abilità nei combattimenti a lungo raggio, come aveva giustamente predetto Shikamaru. Alla fine era riuscita a precederli. Non erano così intelligenti come pensava.

Uno dei due che si stava avventando contro di lui si immobilizzò all’improvviso, e delle mani d’ombra nere gli risalirono rapide sul corpo fino a stringergli il collo.

Kage Kubi Shibari No Jutsu3.

Il secondo non si curò del compagno e si lanciò contro Shikamaru. Per un attimo temette che lo avrebbe colpito…

« Fuuton, kamaitachi4! »

Il ninja fu colpito e sbatté contro la parete, tuttavia le Lame ferirono anche Shikamaru che per poco non perse il controllo della tecnica, che sciolse comunque visto che la vittima era già soffocata.

« Grazie! » gridò il ragazzo, ma Temari lo interruppe.

« Aspetta a ringraziarmi quando sarà finita la battaglia! » ribatté voltandosi verso il fratello diversi metri davanti a lei e aprendo il ventaglio per dargli man forte.

Ma non si era accorta che il ninja, seppur ferito, non s’era dato per vinto. Si rialzò e si gettò verso di lei che era impegnata ad aiutare Kankuro e pertanto ignara dell’attacco.

« Te la farò pagare, cagna!»

Il criminale era molto veloce nonostante le ferite; Temari non sarebbe riuscita a contrattaccare, assorbita com’era dall’altro nemico rimasto. Shikamaru colse l’occasione per ricambiare almeno una delle volte in cui lei l’aveva salvato dalle situazioni più pericolose.

« Kagenui no jutsu5. »

La sua voce sicura sancì la riuscita della sua tecnica. Il nemico venne infilzato a mezz’aria mentre balzava su Temari, che aveva fatto appena in tempo a sollevare il ventaglio nell’eventuale tentativo di difendersi dall’attacco inaspettato.

Dopo aver rilasciato la tecnica raggiunse la ragazza.

« Tutto ok? »

Lei spostò il ventaglio e lo fissò accigliata.

« Certo che sì. Lo vedi, crybaby, che se ti impegni ci sai fare? E’ la prima volta che mi salvi tu e non il contrario. »

Non aveva perso l’occasione di farglielo notare, Shikamaru stava per ribattere qualcosa quando venne interrotto da Kankuro – che intanto stava cercando di combattere l’abile spadaccino, ma gli stava dando filo da torcere. Era pur sempre un ricercato di rango S.

« Voi due piccioncini potreste rimandare i battibecchi a dopo? Sarebbe gentile se mi deste una mano! »

Insieme, seppur con difficoltà e diverse ferite, riuscirono ad avere la meglio sul nemico.

Ansimanti, furono raggiunti da Choji (che sbriciolò le rocce cadute con il suo Nikudan Sensha6), Ino e l’ultima delle guardie restanti. Erano tutti piuttosto malmessi, ma almeno avevano portato a termine la missione.

Vennero curati a Suna una volta scortati fino a lì i ricconi (freschi come rose).

In ospedale, tra fasciature varie, Shikamaru andò nella stanza di Temari, che stava guardando fuori dalla finestra. Chiuse la porta e la raggiunse.

« Io, ecco… » il ragazzo evitò di guardarla direttamente. Gonfiò le guance e sbuffò, in difficoltà. Era uno stratega geniale, ma quando si trattava di ragazze e di amore non ne sapeva poi così tanto, a quanto pareva. Con aria scocciata e imbarazzata guardò fuori dalla finestra e completò la frase: « ..volevo ringraziarti. Mi hai salvato un’altra volta. E odio essere in debito con te… »

« Non c’è di che, crybaby. Ti avevo detto che sarei stata pronta ad aiutarti, no? » Quando avevi tredici anni…

Memoria di ferro.

Rimasero in silenzio a guardare fuori. La ragazza si voltò verso di lui.

« Comunque, ci sarebbe un modo per ripagare il tuo debito, qui e ora. »

Shikamaru si voltò verso Temari.

« E sareb- »

Spalancò gli occhi, sorpreso. La ragazza l’aveva messo a tacere con un bacio. Dopo qualche istante chiuse gli occhi, assaporando la sensazione delle labbra di Temari sulle sue…

La kunoichi si staccò da lui e appoggiò le mani al suo petto, guardandolo.

« Mi piaci, crybaby. »

Shikamaru sorrise.

« Anche tu mi piaci… Anche se sei una Mendokuse… »

« Oh, zitto, idiota. »

Temari premette le proprie labbra nuovamente su quelle di Shikamaru, chiusero gli occhi nello stesso istante e stavolta le loro lingue si cercarono e giocarono dolcemente. La bionda teneva le mani sul torace di lui mentre il moro posò le mani attorno al viso di lei, delicatamente. Fece scivolare le dita nei capelli, insolitamente sciolti, di Temari fino alla nuca. Non si staccarono se non dopo lunghi secondi. Entrambi avevano le guance rosate e sorridevano. Rimasero in quella posa: il Nara con le dita nei capelli di lei e la giovane con le mani sul suo petto.

Non si dissero niente finché la kunoichi non si staccò dolcemente ma con fermezza da Shikamaru. Tornò a guardare fuori dalla finestra, mentre il ragazzo si avvicinò al letto della stanza d’ospedale della sorella del Kazekage e ci si sdraiò sopra, intrecciando le dita dietro alla nuca e tenendo i gomiti all’infuori. Accavallò pigramente le gambe e osservò Temari, che continuava a fissare un punto all’esterno.

« Cosa stai pensando? » domandò sbadigliando rumorosamente.

La ragazza si accigliò e sollevò un sopracciglio voltandosi a guardarlo, per poi cedere a un sorrisetto fra il beffardo e il malizioso.

« Oh, niente » disse con noncuranza avvicinandosi al letto. « Mi stavo solo ricordando che presto sarò di nuovo a Konoha in qualità di ambasciatrice, e… » si arrampicò sul letto, sopra il ragazzo, che fu costretto a distendere le gambe; quindi si sdraiò sopra di lui, appoggiando i gomiti sulle clavicole di Shikamaru e posando il viso sui palmi delle mani. « ..e mi piacerebbe molto ricambiare i saluti di tua madre. »



 

 

Note:

1.Tecnica dell’Espansione Parziale
2. Grandi Lame di Vento
3. Tecnica dello Strangolamento dell’Ombra

4. Lame di Vento
5. Tecnica della Cucitura dell’Ombra

6. Proiettile umano travolgente



Angolo dell'autrice:
E questo era il secondo e ultimo capitolo della mia prima fiction ù.ù Spero che vi sia piaciuta e sia stata gradevole da leggere. Grazie per averla seguita <3 Grazie a chi l'ha recensita *-* Detto ciò...
Augurissimi, Temari ù.ù

   
 
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