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Autore: lay70_kol_kai forever    23/08/2012    3 recensioni
STORIA TOTALMENTE INVENTATA: NON SEGUE LA SERIE
MALEDETTAMENTE OOC (forse)
Lay è una ragazza spensierata allegra e amante della vita. Ma delusioni sentimentali la porteranno sempre di più a chiudersi in se stessa; e a non credere più ai sentimenti e in preda della paura di ricominciare a sperare e di credere in se stessa; assillata dalla sua paura e dai suoi timori di ricominciare a vivere e a lasciarsi andare: perdendo la fiducia in se stessa. Riuscirà un incontro causale a farla tornare come era prima, riuscirà a farla diventare come un tempo e a farla tornare a credere nell'amore e in se stessa? Sentimenti contrastanti, ripicche e orgoglio. Cose dette e non dette; ritorni di fiamma, e nuovi sentimenti.
Dal 14°- Continuò a fissarmi negli occhi portandosi sempre più vicino: ora la nostra distanza era appena
di un centimetro nemmeno: e aumentando quel sorriso sornione, accattivante, sexy, irresistibile, rispose:
“Posso metterle in altri posti se vuoi...darling!”
Portando le sue labbra pericolosamente vicino alle mie; e ancor più pericolosamente le mani sui miei fianchi sfiorandoli e picchettandoli sensualmente con le dita.......
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Klaus, Kol Mikaelson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
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04-E-le-stelle-complici-stavano-a-guardare-Cap-03

E che cos'è un bacio?
Un apostrofo rosa fra le parole t'amo,
un segreto detto sulla bocca.(Rostand)

Era da mezz'ora che eravamo in viaggio. Osservavo il panorama che scorreva dal finestrino dell'auto; persa nei miei pensieri.

Spero che tra poco arriveremo. Pensai.

Non vedevo l'ora di uscire da quell'auto. Non ce la facevo più restare lì dentro senza respirare il profumo intenso che Kol emanava. Quel suo profumo fresco, dolce e aromatico, che aveva il potere di mandarmi in estasi . Non so per quanto ancora avrei resistito a saltargli letteralmente addosso: quell'istinto che allontanavo da almeno dieci minuti.

Mi piaceva Kol, e anche troppo. Avevo accettato di andare a quella maledetta gita solo perché c'era lui.

L'avevo ammesso a me stessa finalmente.

Mi piaceva quel vampiro dagli occhi color della notte. Mi piaceva quel essere maledettamente odioso, insopportabile e opportunista. Ma anche così maledettamente dolce e tenero, quando voleva. Quell'essere divino che per uno strano caso del destino, in una calda notte estiva, è piombato dal nulla nei miei pensieri e nei miei sogni: mandando in tilt tutte le mie convinzioni.

Stavo di nuovo cascando in un turbine di passioni, sensazioni, emozioni chiamato amore. Io che giuravo, che non ci sarei più caduta in quel groviglio spinoso, ci stavo cascando di nuovo.

Ma potevo lasciarmi andare?

Potevo riaprire il mio cuore alle emozioni? Potevo lasciarmi andare a sentimenti che mi avevano fatto solo male? Non potevo. Ma quel giorno mi ero promessa che avrei tentato di essere me stessa. E ci sarei riuscita se volevo.

Kol ormai stanco e stupito di tutto quel silenzio; dato che si sarebbe aspettato di fare il viaggio battibeccando in continuazione, chiese sorridente:

Potrei partecipare anch'io a quel stai pensando, darling?”

Certo! Dato che ne sei la causa!” Risposi sorriddendo.

Wow! Che siano ringraziate le stelle!” Disse riferendosi alla mia famosa passione.

Devo ritenermi fortunato di questo interessamento?

Altroché! Visto che sto pensando come trascorrere questa
giornata con Kol Mikaelson!” Gli risposi scherzosamente.

Ed entrambi scoppiammo a ridere sonoramente.
Cercando di mantenere quello che mi ero promessa.

E finalmente dopo quasi un'ora di viaggio arrivammo al lago. Logicamente in ritardo; dato che Damie e Elijah erano già arrivati da più di dieci minuti.

Finalmente siete arrivati! Credevo che vi foste imbarcati per l'Australia!” Disse Damie scherzosamente.

Allora che ci facciamo ancora qui? Avevamo in programma un giro al lago o no? Quindi andiamo.” Aggiunse subito dopo.

Dato che eravamo ancora sul vialetto che portava al lago vero e proprio.

Io e Elijah andiamo a fare un giro da soli. Voi fate come vi pare.”

Concluse guardandomi con un' espressione quasi complice.

Guardai Damie, e scherzosamente gli dissi:

Damie....lo sai che ti strozzerei molto volentieri? A proposito... La giacca che indossava Elijah dov'è finita? L'hai fatta sparire nel nulla?”

Sapendo che lei quella giacca quasi la odiava: e lui per l'occasione non l'aveva indossata, dato che indossava sempre "giacca e cravatta".

La giacca? Ah si quella maledetta giacca. Beh....sai che ne ho fatto? Gliel'ho tolta da dosso, poi l'ho presa a martellate e bruciata nel camino di casa sua!”

Disse ridendo andando verso Elijah, e prendendolo sotto braccio si incamminò verso il lago. Lasciando me e Kol soli.

Lo guardai; e prima che il mio solito imbarazzo prendesse il sopravvento gli dissi:

Ti va di imitarli e andare a fare due passi anche noi?”

E' proprio quello che stavo pensando dolcezza!” Rispose più seducente che mai.
Posso?” Disse cingendomi la vita con un braccio.

Ma certamente dolcezza!” Risposi più sorridente che mai cercando di imitarlo.

Ed è così che anche noi ci inoltrammo dentro al lago.

Il lago non mi era mai sembrato cosi bello. Beh... in verità bello quel posto lo era: a me che poi ero amante della natura piaceva. Era circondato da grandi alberi secolari che facevano da contorno; e nel centro c'era il lago. Come una pietra preziosa incastonata in un anello. E nel mezzo un ammasso di rocce artificiali da dove scendeva dell'acqua stile cascate. Mi rapiva sempre quel posto le poche volte che ci andavo.

Si accorse del mio rapimento interiore, e allora disse:

Bello questo posto vero? Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto.”

Si è molto bello poi a me piace stare a contatto con la natura. Mi da un senso di tranquillità. Ma sai una cosa? Oggi mi sembra stranamente più bello. Non è che tu centri qualcosa in tutto questo?” Dissi guardandolo negli occhi dolcemente.

Restò sorpreso; mi guardò e tra se pensò:

Come mai oggi è cosi improvvisamente dolce e gentile con me? Dov'è l'acida e insopportabile Lay?
E seducente come solo lui poteva essere rispose:

Sicuramente love!”

Sorrisi cercando di non cadergli definitivamente tra le braccia.

Si portò vicino alla riva, e si sedette sull'erba volgendo lo sguardo verso il lago. Lo imitai facendo lo stesso.
Mi guardò per un istante mentre mi sistemavo accanto a lui, e poi serio volgendo di nuovo lo sguardo verso il lago disse:

Sai Lay....anche a me piace stare immerso nella natura; respirare i suoi profumi e osservare le sue meraviglie.
Ma quando passi quasi mille anni della tua vita scappando per la sopravvivenza, uccidendo e seminando sangue ovunque sempre per la sopravvivenza, nascondendoti dietro ad una maschera che porterai addosso per sempre e reprimendo quello che senti: è difficile ritornare a credere.
E quando pensi che hai trascorso più di 100 lunghi anni rinchiuso dentro ad una bara con un pugnale nel cuore, che il tuo stesso fratello ti ha inflitto; è difficile ritornare ad aprire il cuore alle emozioni.” Concluse guadandomi.

Stavo li ad ascoltare attonita il discorso che faceva, chiedendomi il perché. Perché lui si stava cosi sinceramente aprendo a me? Ma poi disse qualcosa che mi fece definitivamente distogliere dai miei pensieri.

Ma tu ci sei riuscita Lay. Sei riuscita a farmi risentire quelle emozioni. Sei riuscita a riaprirmi il cuore.”

Ero più stordita che mai: a quelle parole, a quella specie di dichiarazione; non sapevo più a che appiglio prendermi. Io guardavo lui....lui guardava me, e nei suoi occhi quella solita luce particolare. Non c'era più niente intorno a noi. Non c'era più il lago, non c'erano più gli alberi. Solo noi che ci guardavamo intensamente negli occhi.

Per la prima volta nella mia vita ero rimasta senza parole.

Quando improvvisamente una strana vocina interiore incominciò a dirmi:
Lay, ora o mai più.

Allora quasi istantaneamente a quella vocina trovai il coraggio di dirgli:

Mi piaci Kol...Mi piace stare con te. Mi fai sentire l'unica al mondo....Credevo di riuscire a reprimere quello che sento, ma non ci sono riuscita.... Mi sto innamorando di te.....lo sono”

Quelle parole erano uscite dalla mia bocca istintivamente; come avevo fatto a dirle
nemmeno io lo sapevo.

Alle mie parole si alzò di scatto da terra, e senza distogliere lo sguardo da me disse:

Stai dicendo sul serio?”

si!” risposi decisa alzandomi.

Si avvicinò di più.
E guardandomi negli occhi con una dolcezza indescrivibile mi sfiorò le labbra con le dita, facendomi ammutolire.
E ancor più delicatamente prese il mio viso tra le mani, e appoggiando le sue labbra sulle mie mi trasportò con lui coinvolgendomi in un bacio passionale.
E mentre le sue labbra diventavano sempre più pressanti schiudendosi
sulle mie, mi lasciavo andare a sensazioni inebrianti, In emozioni e passioni che ormai avevo dimenticato. Il suo corpo era premuto contro il mio; ne sentivo tutto il calore che mi trasmetteva inebriandomi i sensi. Sarebbe potuto succedere di tutto in quel momento: ma non mi interessava. Importava solo lui... noi. Stavo assaporando quelle emozioni, quell'estasi infinita: niente e nessuno mi avrebbe distolto da lui.

Non mi sarei mai staccata da quelle labbra morbide e profumate, dal quel sapore dolce e aromatico.

Ma l'ossigeno per quel contatto intenso e profondo stava ormai scarseggiando. Staccammo le nostre labbra guardandoci negli occhi. Mi strinse alla vita con un braccio, e alzandomi da terra mi prese tra le sue braccia facendomi volteggiare nell'aria.

Si fermò, e sorridendo mi disse:

Sei il mio paradiso terrestre Lay.”

Mi rimise a terra e mi abbracciò.
E restammo lì così; stretti nelle braccia assaporando quello che avevamo appena scoperto.

                                ************************

E così anche questa splendida giornata stava terminando.

Così tornammo alle auto per ritornare a casa, e come al solito Damie e Elijah erano già ad aspettarci.

Ma è possibile che dobbiamo sempre aspettarvi voi due? Disse Demie.

Ma noi due le sue parole neanche le avevamo sentite; eravamo troppo presi a guardarci negli occhi e a tenerci per mano. Damie lo notò e rivolgendosi a noi ci disse:

Scusate piccioncini, mi potreste riassumere le puntate precedenti? Perché forse mi sono persa qualcosa!”

Risi; ormai abituata al suo umorismo. Ci conoscevamo dall'infanzia ed era la mia migliore amica. Damie era fatta così, o la amavi o la odiavi. La guardai e poi risposi:

Non hai perso niente Damie, ci siamo semplicemente...trovati.”

Oh.....finalmente! Ricordami di segnare questo giorno nel calendario!” Disse rivolgendosi a me.

La guardai e poi andai verso all'automobile con Kol.

Stavo per entrare in macchina quando improvvisamente una voce alle mie spalle mi bloccò:

Ciao Lay!”

Sussultai. La conoscevo quella voce; e anche bene, dato che mi ero giurata di non volerla sentire mai più.

Mi voltai per assicurarmi se la voce apparteneva veramente a chi avevo pensato. Appena lo vidi, di nuovo sussultai, come se mi avessero pugnalato al cuore in quel momento stesso: e anche caduta stesa sull'asfalto se non mi fossi appoggiata all'auto. Ma sapevo controllare le mie emozioni quando serviva.

Ciao Hans!” Salutai.

Chi era Hans? Lui era il mio più grande amore, e forse in un certo senso lo era ancora, dato che la mia mente non l'aveva mai rimosso totalmente.
Era colui che ti giurava amore eterno, che ti diceva di essere la donna della sua vita. Quello che ti regalava i fiori tutti i giorni, che ti faceva regali per i compleanni, insomma quello che ti faceva credere di essere in paradiso. E intanto che diceva e faceva tutto questo a te, se ne andava in giro per la città a divertirsi con tutte quelle che capitavano sul suo percorso. E tutto questo per ben cinque anni. Per poi un bel giorno....boom....la sorpresa finale che non sto a ricordare, che pure il ricordo fa male. Lui era stato la rovina della mia vita.

Ma che c'era tornato a fare qui quel serpente strisciante? E proprio adesso?Ora che stavo quasi riconquistando quello che avevo perso, per colpa sua...la fiducia in me stessa.

Nel frattempo Demie era scesa dalla sua auto per vedere che stava succedendo, e quando vide chi era dovette ritornare in macchina per controllarsi l'impulso, di mettergli le mani al collo e strozzarlo. Io invece,impassibile, continuai il mio discorso.

Come mai in città?” Gli chiesi.

Sai...sono stato lontano due anni a riflettere sulla mia vita. Ed ora ho deciso di ritornare e mettere la testa a posto!” Mi rispose.

Riflettere? Ma quando mai l' aveva avuto cervello quello? Pensavo io intanto che parlava.

Spero tanto che ti riesca, Hans. Ora devo andare ciao” Conclusi definitivamente il discorso e salii in auto.

Durante il ritorno a casa non dissi una parola. Me ne stavo zitta ad osservare chissà dove pensando a quell'incontro, e pensando a tutta quella storia passata e non passata. E per paura che chiedesse spiegazioni: non guardavo nemmeno Kol.

Ma Kol che nemmeno lui aveva pronunciato parola; senza distogliere lo sguardo dalla strada mi chiese serio più che mai:

Chi era?

Cosa, Chi?” Gli risposi facendo finta di non avere capito la domanda.

Chi era quello.....quello del lago?” Rispose sempre più serio.

Nessuno....non era nessuno!.” Gli risposi guardando nel vuoto.

Sentendo il mio tono pensò di chiudere il discorso lì.

E così arrivammo davanti a casa mia. Scesi dalla macchina e Kol mi accompagnò davanti alla porta d'entrata.

Bé...allora ciao!...Se vuoi ci sentiamo domani?” Dissi io.

Ok love, a domani sicuramente!”

Ok!” conclusi.

Si voltò e fece per tornare all'auto. Ma dopo qualche istante tornò indietro e si portò vicinissimo a me, e prendendomi il viso tra le sue mani disse.

Lay....non so chi fosse per te quello, ma la tua espressione non mi è piaciuta quando l'hai visto, e anche la tua reazione. Per questo voglio che tu sappia quello che sto per dirti. Tu sei importante per me......e forse più di quello che credo. Sei entrata nella mia vita millenaria e insapore con uno sguardo. Mi hai riaperto il cuore e cambiato totalmente la mia vita. Non voglio che proprio con lo stesso sguardo ora te ne vada da me; non ora che ti ho trovata!........Io non ti lascerò mai andar via da me!”

Detto questo mi baciò dolcemente sulle labbra; scese i gradini che portavano all'ingresso di casa mia e fece per salire sull'auto.

Restai lì ad osservarlo sempre più stordita, sorpresa, pensando a tutto quello che mi era successo in quella giornata. Meravigliosa sicuramente: finalmente mi ero lasciata andare alle emozioni, ero riuscita a vincere su me stessa, sulle mie paure.

Non so cosa mi prese in quell'istante, nel vederlo andar via da me.

Forse il pensiero di perderlo, forse la voglia di averlo con me nella mia vita.
O forse semplicemente perché per una delle poche volte della mia vita; stavo ascoltando il mio cuore.

Come presa da un impulso incontrollabile dentro di me, ma che sapevo cosa era ; prima che salisse nell'auto lo richiamai.

Kol!....Resta con me stanotte!”

Pronunciai quella frase istintivamente...ma era quello che volevo.

Lui si voltò e velocemente salì i gradini che mi separavano da lui; mi prese il volto tra le mani e dolcemente mi disse.

E' quello che vuoi veramente?”

Lo guardai intensamente negli occhi: si!... Era quello che volevo.

Si! Con tutta me stessa!”

Lo invitai ad entrare in casa, e senza rendermene conto mi trovai appoggiata al muro, con le sue labbra sulle mie. Le nostre labbra si schiusero prepotentemente sempre più ardenti e desiderose. Le lingue si incontrarono cercandosi e giocando freneticamente nelle le nostre bocche. Mi avvinghiai a lui vogliosa; lasciando che le sue abili mani mi sfilassero veloci e frenetiche il vestito; e sfiorassero e accarezzassero ogni parte del mio corpo: facendomi fremere dalla passione.
Non esisteva nulla in quel momento: paura, insicurezza, incertezza; erano volate via, lasciando posto ai miei brividi e ai nostri sospiri passionali. Sentivo solo la sua lingua sempre più frenetica giocare con la mia, e le sue mani sempre più vogliose su di me.
Ci staccammo da quell'unione di corpi e di anime, guardandoci negli occhi desiderosi della stessa cosa; di avere di più da quel momento incantato, languido e passionale. Eravamo solamente due anime perse che si erano incontrate per caso: desiderose di amarsi e di condividere le loro passioni dimenticate, ritrovate nell'altro .
Con un rapido gesto mi portò in camera, e mentre che i pochi vestiti rimasti scomparvero, mi stese sul letto stendendosi su di me.
E mentre le sue mani, e le sue labbra, ricominciarono ad accarezzare ed esplorare ogni parte del mio corpo con infinita e vogliosa lentezza; mi lasciavo andare alla notte di passione più voluta e cercata....da tutta la mia vita.

  
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