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Autore: katyjolinar    24/08/2012    2 recensioni
Crossover Doctor Who-Fringe.
Il Dottore, inseguendo ricordi di secoli prima, si ritrova nel 2036.
60 anni prima di quella data, quando era 800 anni più giovane, si era temporaneamente stabilito sulla Terra, in incognito, facendosi passare per uno scienziato militare della base di Jacksonville. Le persone con cui aveva vissuto in quel periodo avevano lasciato un segno indelebile nei suoi cuori: Marilyn, Olivia e Rachel. riuscirà a ritrovarle a 60 anni di distanza?
spoiler per chi non ha visto la 4x19 di Fringe
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Jack Harkness, Rose Tyler, TARDIS
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Dannazione! No! Non ora!” imprecò, prendendo a calci la plancia. Il TARDIS non diede segni di vita: si stava autoriparando e ci sarebbe voluto parecchio tempo perché potesse ripartire. Decise di farsi un giro fuori.

Aprì la pesante porta in legno che lo separava dall’esterno. Era notte; annusò l’aria, si trovava ancora sulla Terra, ma c’era qualcosa di strano. Una strana sensazione lo invase, qualcosa che aveva già sentito quando era arrivato alla base militare di Jacksonville, prima non ci aveva fatto caso, ma era come se la vibrazione non fosse quella giusta.

Si guardò intorno; prima di pensare ad altro doveva capire dove si trovava. Non era più a Jacksonville, ma era ancora negli Stati Uniti, ne era abbastanza certo.

Chiuse a chiave il TARDIS e si incamminò lungo il vicolo, tenendo le mani nelle tasche dell’impermeabile.

Sentì tra le dita il suo cacciavite sonico; non era un’arma, lui non ne portava mai, ma gli sarebbe comunque tornato utile.

Era quasi arrivato allo sbocco del vicolo quando dalla strada principale si sentirono degli spari.

Si bloccò sul posto, afferrò il cacciavite sonico e lo puntò.

Qualcuno comparve dalla strada, si fermò e guardò verso di lui. teneva un fucile tra le mani; fissò ancora il vicolo e, finalmente, corse, andando incontro al Dottore. Quando fu abbastanza vicino lo afferrò per la cravatta e lo trascinò dietro un cassonetto dei rifiuti.

“Cosa…” chiese il Dottore, tenendo ben saldo il cacciavite sonico.

“Stai giù!” esclamò una voce famigliare. Il Dottore lo guardò meglio: capelli castani, occhi chiari, fisico scolpito; lui aveva già visto quell’uomo.

“Capitano Harkness?!”

“Ci conosciamo?” chiese l’altro, rispondendo al fuoco. Non avevano ancora smesso di sparare.

“Certo che sì! Sono il Dottore!”

Il Capitano smise di sparare e lo fissò sorridente. Stava per dire qualcosa, quando una pallottola vagante lo colpì alla testa. Harkness cadde a terra con un buco in mezzo alla fronte e gli spari cessarono.

Il Dottore si affacciò con cautela, sbirciando verso la strada; non c’era più nessuno, quindi si girò verso il Capitano, ancora steso a terra. Il foro di proiettile era scomparso; Harkness annaspò e fece un colpo di tosse, poi si tirò su.

“Cosa…” chiese ancora il Dottore.

“Lealisti. Diventano ogni giorno più precisi. È la quinta volta che mi accoppano oggi.”

“C… cosa?” ripetè ancora l’altro “Che cosa diavolo succede, Jack?”

L’altro sospirò e si alzò, si guardò intorno e tornò a rivolgersi al Dottore.

“Sei proprio l’aiuto che ci serve. Vieni con me, ti spiego tutto dopo.”

Il Dottore annuì e seguì il Capitano lungo strade strette e poco frequentate, fino a una vecchia entrata di servizio della metropolitana.

“La metropolitana di Boston non viene più usata da circa 20 anni. I ribelli la usano come nascondiglio sicuro.” spiegò, passando il cancello e scendendo la stretta scala.

Si ritrovarono in un ambiente colmo di gente intenta a preparativi di ogni genere, ma nonostante l’affollamento c’era un gran silenzio.

I due si fecero largo tra la folla, quindi svoltarono in un tunnel laterale meno affollato, su cui si aprirono alcune porte.

Jack si fermò davanti all’ultima porta e tornò a rivolgersi al Dottore.

“Dietro questa porta c’è una delle nostre collaboratrici e informatrici. Una brava ragazza.”

L’altro annuì e il Capitano aprì la porta. Appena entrarono una giovane donna bionda corse loro incontro e saltò al collo di Jack.

“Ehi! Piano, piccola!” esclamò l’uomo “Che succede?”

“Li ho trovati!” disse la ragazza, indicando un altro uomo, nella stanza con loro.

Il Dottore li osservò; i due nuovi avevano lo stesso sguardo e una postura molto simile. Probabilmente erano parenti tra loro.

“Stai dicendo che quel gran bel fusto è…” domandò Jack, mangiandoselo con gli occhi. La giovane annuì e guardò il Dottore, incuriosita.

“Dottore, ti presento Etta.” li presentò il Capitano.

“Dottore?” chiese l’altro uomo “Dottore chi?”

“Solo Il Dottore. E lei sarebbe?”

“Peter. Peter Bishop.” si presentò l’altro.

   
 
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