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Autore: Aoimoku_kitsune    24/08/2012    1 recensioni
Amarti e desiderarti, e non poterti avere, questa è la mia punizione del volerti bene.
***
Esiste una scuola, la Shibusen, nella città di Konoha situata nella Valle della Fine, a Tokyo, che addestra giovani ragazzi e ragazze di tutto il mondo alla lotta contro i nemici dell'umanità. I ragazzi sono i Shokunin, il cui obiettivo è racimolare anime malvagie, da far mangiare ai loro compagni di squadra ovvero coloro che possiedono il potere di trasformarsi in Buki. Armi potenti.
Sasuke entrerà in questo mondo, ma non saprà usare la sua arma, e non riuscirà a risvegliare la sua anima. Perchè? E poi, quale sarà il vero segreto della spada appartenuta a Madara Uchiha, ora tra le sue mani?!
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sasuke Uchiha, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 4.

La spada

Quelle parole gli riverberano in testa, e si sentì quasi svenire.
Quella spada, di cui non sapeva l’esistenza, sarebbe stata sua?
-Io… non…
Fugaku si avvicinò all’altare, fece dei movimenti con le mani e si posizioni quella destra davanti alle labbra, stretta a pugno con solo l’indice e il medio eretti, poi sussurrò una parola.
Le catene si spezzarono davanti agli occhi increduli di Sasuke e il moro dovette portarsi una mano sul cuore, quando la vera potenza dell’arma vibrò e pulsò in quella stanza, portando uno strano odore di boccioli in fiori.
Aspirò quel profumo a pieni polmoni, e gli girò la testa, per quelle noti dolce e spezziate.
Il padre, con reverenza e delicatezza, afferrò tra le mani la katana, e poi si voltò verso il figlio.
-Questa, Sasuke, è la spada della leggenda, appartenuta a Madara Uchiha quando era in vita.

Madara saltò da un ramo all’altro, scappando e deviando con il suo ventaglio le lingue di fuoco che il re dei demoni gli mandava contro.
Si voltò, verso di lui, con sguardo freddo e autoritario e quando arrivò in una vallata, partì all’attaccò, rimandando, con un fendente che squarciò l’aria, il fuoco scagliatogli contro.
Il demone volpe ringhiò, indietreggiando di qualche metro.
- Dammelo… non ti appartiene e mai sarà tuo.
Urlò, mostrando i canini. Le folte code, nove in tutto, svolazzarono dietro di lui, distruggendo il bosco e portando il caos.
Madara strinse la presa contro l’arma ancorata saldamente al suo fianco, quasi a protezione dalla stessa furia della volpe.
-Non osare portarmelo via.
Aggiunse il demone, fissando con disgusto la scena.
Madara si accigliò, indietreggiando e muovendo il ventaglio davanti a se.
-Mi hai negato la sua compagnia già da troppo tempo, e questo non te lo perdonerò mai, demone.
La volpe ringhiò, partendo all’attacco, e quello che ci fu dopo, fu solo caos e distruzione.

-… Madara conquistò la spada, uccidendo il demone. Si narra che abbia poteri inimmaginabili e che se usati male, porterebbero alla distruzione del mondo.
L’uomo prese fiato dal racconto, porgendo la katana verso il figlio.
-Ha scelto te, e adesso ti appartiene, Sasuke Uchiha, Shokunin di Tsunagary.
Commosso, perché diamine, quelle parole gli avevano riempito il cuore, afferrò con mani tremanti l’arma, sentendo un brivido e una scarica elettrica attraversargli il corpo e fermarsi negli occhi neri che si screziarono di pochi secondi di rosso.
-Non vi deluderò, padre.
Mormorò, fissando la katana.
-So che non lo farai.
Rispose l’uomo, appoggiando e strizzando appena, la mano sulla spalla del figlio, in un moto di conforto e per dargli un po’ di coraggio.
-Ti insegnerò a richiamarlo.
Mormorò serio il padre, uscendo dal santuario.
Sasuke lo seguì, quasi contento, come da bambino quando riceveva il più bel regalo del mondo, e si fermò nel campo di addestramento che per nove anni aveva accolto i suo pianti, il sudore e il sangue.
Fugaku sparì dentro al dojo e ne uscì con una katana.
Si mise in posizione di attacco e aspettò che il figlio fece lo stesso.
Sasuke si fece serio e poi afferrò il manico raffinato della katana e il fodero e tirò, cercando di sfilarla, ma vani furono i suoi sforzi.
Alzò appena gli occhi sul padre e poi ci riprovò, con più convinzione e più forza, ma il risultato fu lo stesso.
-Padre… non… non ci riesco.
Disse stupito, guardandosi l’arma tra le mani.
Fugaku sembrò accigliarsi e si avvicinò al figlio, fissandolo dall’alto.
Non è ancora pronto? Impossibile. Ha già richiamato lo sharingan.
Fugaku assottigliò lo sguardo e poi respirò lentamente e pesantemente.
-Entriamo.
Disse burbero, rifoderando la sua katana e avviandosi in casa, lasciando di sasso Sasuke in mezzo al campo.
Il moro sbuffò, e la katana vibrò appena sotto le sue dita affusolate.
Spazientito e con la spada in mano, seguì il padre, mentre l’aria dietro di lui alzava le foglie e rinfrescava la giornata.

***

-… tu mi appartieni.
Sibilò il moro, afferrando con irruente forza i capelli del biondo.
Il ragazzo chinò lo sguardo, spaventato e confuso e il viso del moro si addolcì, e gli si formò un’espressione dispiaciuta.
L abbracciò, e trasformò la violenza in dolce carezze.
-Scusami, ma sono impazzito senza di te.
Mormorò lentamente, sul capo del ragazzo che gli abbracciò forte il torace, singhiozzando.
-Koishitero…
Mormorò piangendo lacrime di sangue il biondo, affondando nel petto grande muscoloso del moro, appendendosi a lui, inebriandosi di quel calore che gli era stato negato.

***

-… affascinante.
Mormorò un anziano, dopo il racconto di Fugaku, davanti a lui. Sasuke, chinato al suolo, e con la spada di fianco, ascoltava in silenzio la strada che avrebbe preso la sua vita, d’ora in poi.
-Sicuramente alla Shibusen imparerà a richiamare lo spirito del Buki. Molti hanno qualche difficoltà all’inizio. La spada dovrà fidarsi di suo figlio, Fugaku San.
Lo calmò l’unica anziana del gruppo, sorridendo mite all’uomo che si inchinò, ringraziandola con lo sguardo.
-Penso che questo sia tutto.
Iniziò l’anziano di prima.
-… domani, Sasuke Uchiha verrà accompagnato alla Shibusen, dove apprenderà al meglio la tecnica di Maestro d’armi… dove imparerà a maneggiare con maestria il suo Buki.
Il capo famiglia si inchinò, sfiorando la fronte contro il tatami e poi si alzò, così come fece il figlio, e sparirono oltre la porta, diretti verso casa.
Sasuke seguì il padre con sguardo basso, e la spada stretta la petto.

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Se c'è ancora qualcuno che segue questa storia, si inizia già a capire qualcosina sulla spada magica... Nel prossimo chappy, Sasuke entrerà finalmente dell'istituto dove farà tante amicizie, e dove farà un incontro che gli sconvolgerà l'esistenza. Spero tanto che seguirete la storia con passione, un bacio a chi legge e chi recensisce.
Grazie. <3




   
 
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