Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: Wave__    24/08/2012    2 recensioni
Eternal Love è la storia d'amore di un angelo e un demone. Di Elena e Paul. S'incontrano, si amano e si vogliono. Si cercano e si trovano, sempre. Ma c'è Dio, che farà di tutto per ostacolare il suo miglior angelo..
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


'Cause the love never ends.

Le accarezzò il viso, dolcemente. Aveva detto "ti amo" ad un demone come lui, che non aveva mai conosciuto l'Amore, che non aveva mai osato amare, sempre pronto ad uccidere, pieno di odio e di rancore.
Quelle due semplici, ma allo stesso tempo enormi parole, entrarono dentro di lui come una luce che trafigge la notte.
Rimase li, davanti a lei sospeso nell'aria, senza dir nulla, senza rispondere alle sue domande e affermazioni. Elena sapeva benissimo che le sue "faccende" da demone non gliele avrebbe mai raccontate.
Sapere troppe cose sul suo mondo l'avrebbe messa in pericolo e non poco.
Si vedeva che Pj lottava contro sè stesso per far fuoriuscire dalle sue labbra quelle parole, tanto bramate, tanto ricercate. Ma per quanto l'amasse non era da lui esprimere i suoi sentimenti.
Le loro labbra si toccarono di nuovo, risplendendo nell'oscurità della notte.
La passione galleggiava nell'aria, attorno a loro.. In loro.
I loro baci si facevano sempre più intensi, man mano che passavano i secondi.
Paul appoggiò una mano sui suoi capelli, stringendola a lui facendole quasi mancare l'aria. Ripresero a volare pochi minuti dopo, tenendosi per mano e restando invisibili all'occhio umano. Non aveva risposto al suo "ti amo", ma Ever lo conosceva, sapeva come'era fatto. Sapeva che prima che lui si potesse sbloccare, sarebbe passato del tempo, non perché non l’amasse, ma perché per lui tutto ciò che gli stava succedendo, era ancora complicato da definire e da accettare.
Aveva passato l’intera sua vita ad odiare e, da un momento all’altro, si era ritrovato ad amare con tutto sé stesso una donna. Un angelo, per di più.
Era consapevole di tutto ciò e lei avrebbe aspettato.
Un giorno ce l'avrebbe fatta a dirglielo. Si avvicinò, abbracciandolo stretto.
Corpo contro corpo. Anima contro anima. Facevamo le piroette nell'aria, sbattendo le ali in sincronia, sorridendo. Si baciarono ancora, e ancora, tra una pausa e l’altra.
Le loro lingue si cercavano costantemente, per poi intrecciarsi e rincorrersi in una danza senza sosta.
La città era buia; era come se loro fossero le uniche persone sveglie di quel luogo e in quel momento. Era come se il mondo e il tempo si fossero fermati.
Quella notte c'erano milioni di stelle in cielo: risplendevano una ad una come se l’immensità fosse diventata un tappeto dorato ed infinito.
Arrivarono fino a casa di lei e s’avvicinarono alla finestra.
Si fissarono negli occhi per un secondo che parve infinito. 
«Eccoci qui, siamo arrivati. Questa è casa mia. Entriamo da qui? Tanto ormai tanto vale scendere, no?» gli chiese Ever, indicando la finestra semi-aperta, avvicinandosi nuovamente a lui poco dopo, chiudendo gli occhi e baciandolo. 
«Per me va bene.» disse sorridendo, alzando le spalle, ricambiando il suo bacio. Allungò una mano sotto al bordo della finestra, aprendola.
Quando ce la fece, entrò e richiuse le ali –gesto che venne seguito da lei- e, prima che potesse dire o fare qualcosa, la tirò con sé, delicatamente.
La mano di Pj andò ad intrecciarsi a quella di Elena, il loro corpi si toccarono e quei baci continuarono, fino quando non l'appoggiò al letto, stendendosi sopra di lei, accarezzandole i lunghi capelli.
Però, improvvisamente la sua espressione si rabbuiò leggermente.
«Aspetta.. Sei sicura che non sarai richiamata.. Su, vero?», alzò gli occhi verso l'alto ad indicare il Paradiso.
Non voleva causarle ulteriori problemi, non voleva che lui diventasse un problema. Le tracciò i contorni del viso con le dita, puntando i suoi occhi nei suoi.
Ever per tutta risposta scosse la testa, quasi divertita. 
«Certo che no. Sono un Angelo Caduto, ricordi? Questo vuol dire per certo che Dio non mi rivuole con sé. Ma mi va bene così. Io ho scelto te. Sceglierei sempre te.»
Lo accostò ancora di più al suo corpo, facendoli combaciare perfettamente. Le sue sensazioni le facevano capire che però Pj non era del tutto convinto.
Infatti si alzò dal letto e da lei, restando in piedi a guardarla.
Ever si sedette sul morbido materasso, allungando una mano verso la sua, stringendogliela pochi istanti dopo.
«Ehi amore, va tutto bene. Non succederà nulla di tutto quello che pensi. Nulla.», scandì l’ultima parola, stringendo la sua mano in maniera ancora più forte, facendogli capire di sedersi affianco a lei. Lui lo fece.
«Puoi pensare di avermi causato tanti problemi, tante incomprensioni.. Pensi che la colpa della mia Caduta sia tua.. Ma sai io cosa ti dico? Tu sei il mio miglior problema. Il problema più bello che potessi avere. Nessuno mi porterà via da te. Nessuno. Non più. Mai più. Siamo io e te, insieme fino alla fine.»
Pj stava per aprire bocca, per dire qualcosa ma Ever fu più veloce.
Gli appoggiò un dito sulle labbra dolcemente, per farlo rilassare e tranquillizzare e, in tutta risposta, lui chiuse gli occhi e dipinse sulle sue labbra un piccolo sorriso.
Voleva solo che lei non avesse problemi, voleva solo che lei vivesse una vita facile, semplice.. Forse si preoccupava troppo, ma la sua preoccupazione era pari all'amore che provava nei suoi confronti. Le accarezzò dolcemente il viso con un dito, ancora una volta, andando a sposta dolcemente la sua mano dietro alla sua nuca, attirandola a sé e donandole un leggero bacio sulle labbra.
«Elena.. Tu sei la cosa più bella che potesse capitare nella mia vita e se Dio ti dovesse rivolere con Lui, sappi che non mi arrenderò senza lottare, senza combattere. Non ti restituirò al Paradiso.», fece una piccola pausa e deglutì, puntando i suoi occhi neri in quelli chiari di lei. «Sai, ho sempre pensato che i demoni fossero avversi all'amore, il che è vero, ma tu mi hai salvato. Non parlo solo di quando mi hai salvato la vita. Mi hai salvato completamente e, in poco tempo, sei riuscita a dare un senso a tutta la mia esistenza. Sei diventata il mio mondo, la mia stella, la mia costellazione, il mio universo intero. Sei così tante cose che per un Demone come me tutto questo è difficile da spiegare e da gestire. L'unica cosa che so?»
Ennesima pausa; le prese il viso tra le mani e avvicinò le sue labbra a un soffio dalle sue. Ma non aveva finito di parlare, non ancora. Elena non replicò, gli lasciò il suo tempo, per qualsiasi cosa lui avesse voluto dirle.
«Ti amo Elena, come non ho mai amato in vita mia e ti voglio con me per l'eternità.»
Elena schiuse leggermente le labbra, senza parole. Non si sarebbe mai aspettata una confessione del genere in piena regola. Ogni suo più piccolo gesto la rendeva euforica, faceva sobbalzare il suo cuore e fremere la sua anima.
Lo tirò a se, ricambiando il suo bacio ed intrecciando le sue dita ai suoi capelli, scostandosi solamente per guardarla negli occhi.
Si era dichiarato, aveva dichiarato il suo amore per il suo angelo.
Era riuscito a fare il suo grande passo. Aveva aspettato così a lungo quel momento. Aveva sempre saputo che Pj aveva un cuore, emozioni.. Un'anima. 
 «Tu sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, Pj. Neanche Dio mi porterà via da te. Nè adesso, nè mai più. Sono tua, per l'eternità. Ti Amo, come non ho mai amato nessuno.»
Le accarezzò una guancia e, pochi attimi dopo, si lasciò ricadere sul materasso, sdraiò sul materasso, tirandolo a lei, sopra di lei, continuando a baciarlo.
Paul ricambiò ogni suo bacio con passione crescente. La desiderava, la desiderava più di ogni altra cosa. Quando il corpo del demone s'adattò perfettamente a quello di Elena, non riuscì più a trattenersi: fece scivolare la sua mano lungo il suo corpo, tastando ogni centimetro di lei, infilando le mani sotto al vestito, alzandoglielo fino a toglierlo, lasciandola così solamente in intimo.
Ever non perse un attimo. Anche lui lo voleva. Lo voleva costantemente.
Allungò le sue mani fino al bordo della sua maglietta, levandogliela, staccandosi dalle labbra di lui solo per quel breve istante. Lei lo stringeva a sé, accarezzandogli la schiena con le sue dita agili e affusolate.
La voglia di lui la faceva impazzire ogni volta. Pj continuò a baciarla con passione quasi famelica, incapace di resisterle, incapace di starle lontano.
Erano mesi che aspettavano entrambi quel momento.
Scese con le labbra lungo il suo collo, arrivando al suo petto ansante, che si alzava e si abbassava a ritmo sconnesso.
Baciava il corpo di Ever come se fosse la cosa più preziosa del mondo –effettivamente per lui era così- sentendo il calore dei loro corpi fondersi.
Il demone sentiva il suo corpo avvampare dall'interno e, senza neanche quasi pensarci, si portò le mani ai bottoni dei pantaloni, slacciandoseli. 
 «Ti Amo, mio piccolo angelo.»
 «Ti Amo anch'io.»
I loro occhi s’incatenarono nuovamente, mentre sui loro visi si stampavano dei sorrisi raggianti, sorrisi che divampavano tra un bacio e l’altro, mentre i loro cuori, le loro menti e le loro anime desideravano che quel momento non finisse mai. 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Wave__