It started
out with a kiss
Una lucida chioma rosso fuoco si muoveva
velocemente tra gli scaffali di un’immensa libreria. Enormi libri svolazzavano
nell’aria, e gli squittii eccitati dei clienti ricoprivano ogni rumore.
Lily cercava freneticamente un manuale che voleva ormai da tempo, i suoi occhi
smeraldini scorrevano sui dorsi dei tomi in cerca di quello giusto.
Dopo qualche minuto la sua attenzione fu attirata da una copertina di cuoio
nero, dove risaltava una scritta argentea: “creature magiche: dove
trovarle”.
“eccolo finalmente!” sussurrò eccitata afferrando il testo.
Abbandonò la bottega dove si scorgeva una grande insegna: “Il Ghirigoro”.
Diagon Alley era più affollata del solito, anche se dopo tutto l’estate aveva
appena varcato le soglie. Camminava velocemente fra i maghi, cercando di
arrivare il più presto possibile al Paiolo magico, erano ormai ore che sua
madre l’aspettava fuori al pub.
La ragazza attraversò il locale e evitando sguardi insoliti, si precipitò
fuori.
“Mamma eccomi!” esclamò ansimando.
“Tesoro, non ci crederai mai a cosa sto per dirti, poco fa ho incontrato
July!” esclamò eccitata.
La ragazza inarcò un sopracciglio non riuscendo a capire a chi si riferisse, e
la signora Evans a quel punto con un cenno della mano cominciò a raccontare.
“dai Lily come fai a non ricordare July! Te ne ho parlato così spesso…
vivevamo nello stesso quartiere quando io avevo più o meno la tua età, la
vedevo soltanto in estate ma in quei mesi eravamo come due sorelle” concluse
la donna con un espressione sognante, ricordando i vecchi tempi.
“oh già july! Adesso
ricordo... quindi? Cosa vi siete dette?” .
“ Era così felice di vedermi che mi ha invitato, no anzi ci ha invitato, a
trascorrere il weekend a casa sua, vive ad Ashford … un paesino nei dintorni
di Londra, ci tiene tanto quindi andiamo a casa e prepariamo le valige che
domani si parte! ” esclamò.
“E petunia? Resta qui?” chiese Lily conoscendo l’atteggiamento scortese
della sorella.
La madre annui rassegnata dicendo: “sai com’è fatta, no?”
Sia la ragazza che la signora Evans sapevano perfettamente che a quella domanda
non c’era bisogno di una risposta, così la donna entrò in macchina mentre
sua figlia si affrettava ad imitarla.
Lily poggiò stancamente la testa al sedile, socchiuse gli occhi, rimuginando un
po’. Cambiare aria gli avrebbe sicuramente fatto bene, anche se sarebbero
stati solamente due giorni.
Si era già stufata della sua vita babbana, questo non voleva dire che non le
andava di vivere con i suoi, ma anche se erano trascorse solo tre settimane
dall’inizio delle vacanze, Hogwarts le mancava già.
Il mattino seguente arrivò in fretta. La grifondoro, puntuale come sempre,
aspettava da ormai quindici minuti i genitori, poggiata all’auto.
“Mamma, papà! Vi sbrigate o no?” disse ormai esasperata.
“Eccoci eccoci tesoro, mi stavo assicurando che avessimo preso tutto” disse
spiccia la donna.
“Dai sali!”
La ragazza assaporò quei pochi momenti di pace e le poche ore di viaggio
passarono velocemente. Il paesaggio urbano di Londra pian piano si trasformò in
uno molto più verde e tranquillo.
Il signor Evans attraversava le strade orientandosi con una cartina, fin quando
non si fermò improvvisamente.
“Siamo arrivati, donzelle!” esclamò.
Lily sussultò, si guardò intorno e scorse tra le piante una piccola villetta,
preceduta da un immenso giardino. La donna si catapultò fuori prendendo le
valigie e avvicinandosi al maestoso cancello. La grifondoro si affrettò a
seguirla.
Al fianco all’entrata si scorgeva un etichetta dorata, con un incisione:
“Villa Potter”. Lily a quel punto non poté fare a meno di strabuzzare gli
occhi, un vuoto allo stomaco le fece girare la testa.
“Oddio no, no, e no! mi rifiuto categoricamente di accettare una cosa
simile! Questa non può essere la casa di Potter!!! Beh ma ci sono tanti di quei
Potter in tutta l’Inghilterra perché proprio lui? Come sono pessimista! ” Pensò,
cercando di rassicurarsi e di mantenere un espressione abbastanza indifferente.
La signora Evans non esitò a bussare, e appena lo ebbe fatto, il cancello si
aprì, permettendo il passaggio.
“Lily vai tu avanti, mentre io prendo le altre cose!” esclamò la madre.
La ragazza un po’ titubante annuì. Arrivò all’ingresso, alzò la mano, in
pugno, pronta a bussare, ma la porta si schiuse prima del previsto, rivelando un
ragazzo alto, con dei capelli neri ribelli, e degli occhi nocciola che si
esibiva in un inchino.
“Benvenuti!” disse senza alzare lo sguardo.
La ragazza ormai era senza parole, vedere il suo più grande incubo anche in
estate, e soprattutto trascorrere il weekend a casa sua! No, era impossibile.
La grifondoro mosse le labbra invano, fin quando non farfugliò un “oh dio…
mhm… potte..r…? proprio tu no!”
A quel punto James riconobbe la voce della ragazza ,e rimase più sconcertato di
lei , con un espressione da ebete in volto.
Un richiamo ruppe quell’immenso silenzio imbarazzante.
“Ramoso, ma che fai come un idiota vicino alla porta??” esclamò un ragazzo
dagli occhi scuri e con un ghigno stampato sulle labbra.
Adesso Lily era sicura che la sua bocca stesse toccando il pavimento.
“noooooo! Anche Black
no!” pensò disperata,
fin quando non disse:
“Il mio peggior incubo sta per avverarsi!”
James parve riprendersi all’improvviso da quello stato di trance, e con il suo
solito sorriso si avvicinò alla grifondoro.
“EVAAAANS! Non credo ai miei occhi, il mio più bel sogno sta per
avverarsi!” disse sogghignando “Un mese? Una tortura senza di te!”
continuò.
Una nuova voce entrò nella discussione mentre Sirius con una risata simile a un
latrato ridacchiava nei paraggi.
“Liluccia conosci già il figlio di July, James?” chiese la madre con uno
strano sorriso, ma leggermente sconcertata.
“Beh signora Evans, Lily non le ha mai parlato di me? Il più grande cercatore
di Quidditch di tutta Hogwarts e anche il suo più abile corteggiatore ” rispose pronto Ramoso.
“ Uh! Ma allora anche tu sei un mago? E per di più fai anche la corte a mia
figlia da come ho capito ” Disse la
donna cominciando a ridere.
“ NO, no e no! non mi interessa Potter e mai mi interesserà! Stupido
ragazzino tronfio!” esplose Lily, non riuscendo più a trattenere
quell’immensa collera.
“Tesoro non dire così! O James si offenderà! Dai che voi due insieme fate
davvero una bella coppia, guarda che bel ragazzo che è!” disse la signora
Evans fiera.
Il prefetto grifondoro sconvolta cominciò a boccheggiare senza tanti risultati,
mentre il bel cercatore già sogghignava.
“visto Evans? Abbiamo anche il consenso di tua madre!”
Ormai la ragazza non ne poteva più, ci si metteva anche la mamma poi!
Entrò nell’atrio della villa, afferrò Black per il polso e lo diresse su per
le scale.
Il ragazzo continuava a ridere ma la seguì mentre James urlava dal basso:
“Ehi, felpato prova a rubarmi la ragazza e ti faccio secco!”
Lily lo ignorava totalmente, e arrivati al piano superiore, ansimando chiese a
Sirius:
“Dove è la mia stanza?”
“Beh Evans, se vuoi posso dormire io nella stanza degli ospiti, mentre tu
nella stanza con James ” disse black ridendo sotto i baffi.
“ COSA?! Black la tua vita è in serio pericolo, non fare lo stupido e dimmi
dov’è!” rispose alterata.
“Mamma mia Evans, sempre la solita eh?!… comunque mi dispiace dirtelo ma la
stanza degli ospiti è a fianco della nostra.”
Lily lo spinse in avanti costringendolo a mostrarle la strada, e Sirius con
un’alzata di spalle obbedì.
Attraversarono immensi corridoi, fino ad arrivare ad una porta decorata con rose
in argento, la ragazza entrò senza fiatare e si chiuse la porta alle spalle.
“ Sbrigati che tra poco si cena, la signora Potter ci tiene a queste cose,
eh!” questa fu l’ultima cosa che riuscì a sentire.
Si sdraiò sul soffice letto, socchiudendo gli occhi per l’ennesima volta.
Sono stata una maleducata… non nemmeno salutato i Potter… succedono tutte a
me… pensò esasperata, tutta colpa di quell’idiota.
Un leggero picchiettio rimbombò nella stanza.
“Evans scendi a cena, aspettiamo solo te” disse una voce tranquilla, quella
di James.
Lily non rispose, aprì lentamente la porta, trovando il cercatore con il suo
solito sorrisetto che le faceva segno di andare.
La grifondoro alzò gli occhi al cielo, e cominciò a scendere le scale, il
ragazzo si affrettò a seguirla.
“Wow Evans, ma ci pensi? Già ti presento ai miei, il nostro sarà un
bellissimo matrimonio!” disse sogghignando.
“Smettila, quale parte non capisci tra: non sceglierei te nemmeno se fossi
l’ultimo uomo sulla terra?” Rispose stringendo i pugni.
“Non preoccuparti, tra un po’ cambierai idea.”
Lily a quel punto affrettò il passo, ed entrò in salone.
Non aveva mai visto una stanza talmente lussuosa, la rigorosa geometria del
pavimento ricordava un estetica del settecento, mentre la tappezzeria era
costituita da merletti pregiati e da tessuti antichi.
James le diede una spinta per farla riprendere, sussultò leggermente e salutò
i Potter.
“Piacere Lily Evans” disse facendo un cenno con il capo e stringendo a
entrambi la mano.
“ è un onore conoscerti, Lily, non sai quanto James ci abbia parlato di te!
” disse la signora Potter alzando le sopracciglia mentre la signora Evans
ridacchiava. La grifondoro abbassò lo sguardo imbarazzata.
“Dai accomodati, ho lasciato un posto solo per te” indicando una sedia
vuota, tra James e Sirius.
Lily si avvicinò e si sedette senza ribattere. Iniziarono a cenare mentre le
due donne parlavano di tutte le cose che erano successe negli anni che non si
erano viste.
“ Mangiare accanto alla Evans, sono lusingato in sei anni non è mai capitato
una cosa del genere” sussurrò il cercatore all’orecchio della ragazza.
“ Taci, Potter!” mormorò.
James scosse la testa sorridendo.
“ Eh dimmi, July, chi è questo baldo giovanotto? Un amico di James?” chiese
la signora Evans.
Sirius scattò in piedi baciando la mano alla donna sussurrando:
“ Sirius Black al suo servizio”
La madre della grifondoro sorrise adulata.
“ Lily non mi avevi mai detto che avevi degli amici così gentili! E anche così
carini soprattutto” disse ammiccando.
La ragazza fece un cenno con la testa come per dire “chissà perché me ne
sono dimenticata…”, si alzò dalla sedia e sussurrando un con permesso,
cominciò a salire le scale mentre James urlava “ amoruccio già vai via? ”
La grifondoro lo ignorò mentre tutti i presenti ridevano.
Dopo un oretta tutti erano andati a dormire, tranne James e Sirius che stavano
organizzando sul divano uno scherzo, da fare a Mocciosus, quando sarebbero
tornati a scuola.
La loro conversazione fu
interrotta però da una voce proveniente dalla cucina.
“ Eh ragazzi, casa fate ancora svegli? ” sussurrò la signora Evans con un
bicchiere d’acqua tra le mani.
“ Oh niente stavamo giusto andando” disse sogghignando Sirius, iniziando a
salire le scale.
“ Ehi James!” disse la donna per richiamare l’attenzione del ragazzo.
Quest’ultimo si girò lentamente sussurrando un: “ Si? ”
“ Se veramente vuoi far colpo su mia figlia, cerca di essere più serio con
lei, la conosco fin troppo bene, fidati! ” rispose prontamente.
Il cercatore scese la rampa di scale appena salite e disse:
“ Beh sua figlia mi piace davvero, ma non posso fare a meno di comportarmi così…
”
“ Provaci! Tu e Lily fate davvero una bella coppia, ormai sta crescendo… ”
disse tirando fuori un astuccio di cuoio, e ne fissò attentamente il contenuto.
“ Guardala qui era solo una bambina! così vivace” disse sorridendo
mostrando a James una piccola foto, il ragazzo la guardò sconcertato.
Lily sulla spiaggia, senza costume cioè nuda, n-u-d-a, non ci credoooo! Vabbè
poteva avere massimo quattro anni ma qui è nudaaa! Pensò il ragazzo con un
espressione da ebete in volto.
James afferrò la foto, tirò fuori la bacchetta e sussurrò:
“ Describo!” poi la restituì alla donna, soddisfatto.
“ Non si preoccupi signora Evans, farò del mio meglio ” urlò salendo le
scale di corsa. Entrò in camera dove trovò Sirius sul letto intento a leggere
una rivista.
“ Felpato! Non ci crederai mai! Sono un genio!” esclamò trionfante.
“ Cosa succede?” domandò il ragazzo inarcando stancamente un sopracciglio.
“ Aspetta e vedrai!”
Il cercatore cominciò a rovistare nella libreria, buttando libri e appunti sul
pavimento in cerca di una pergamena bianca. Sirius lo guardava sempre più
confuso. Quando la trovò, poggiò la bacchetta su di essa e mormorò:
“Conficio!” lentamente tanti piccoli punti colorati cominciarono a
delinearsi sul foglio, formando la foto vista precedentemente.
“ Ci sono riuscito! ” esultò vittorioso mostrando all’amico il pezzo di
carta.
“ Chi è? ” osservandolo attentamente.
“ è la Evans, idiota! ”
“ Oh mio dio!” fu l’ultima cosa che disse Sirius prima di scoppiare in una
fragorosa risata.
“ Felpato ti rendi conto cosa posso fare adesso?! La Evans è nelle mie mani
” dichiarò “posso farle fare qualunque cosa voglia, e se rifiuterà questa
foto casualmente e dico casualmente, girerà in tutta la scuola, rovinandole la
reputazione! ” detto questo anche lui non poté far a meno di ridere.
“ hai ragione Ramoso, sei un genio!”
Continua…
Voglio
specificare che i personaggi della saga sono di proprietà della JK Rowling.
nota d'autore: eccomi qui con la mia prima fanfiction, ispirata ad un
drama tailandese.
spero vi piaccia! aspetto commenti! <3