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Autore: Malila2009    26/08/2012    5 recensioni
Questa è la mia primissima FF e a dire la verità ero molto incerta se pubblicarla. Spero comunque che vi piaccia^^
-Wendy, ma perchè lui? Io sono piu carino e coccoloso, mi chiamano anche Panda-
-Io so ballare molto meglio-
-Il mio sorriso è il migliore e anche la mia voce non ha eguali-
-Io sono il leader, sono un genio nello scrivere canzoni e il mio look è spettacolare-
-Si, ragazzi questo lo so e non lo metto in dubbio- dico non capendo davvero NIENTE.
-Perchè allora il tuo bias deve essere proprio LUI!- dicono in coro indicando la persona seduta comodamente sulla poltrona e con un sorriso beffardo dipinto in faccia.
(ps. sto correggendo gli errori ortografici dei capitoli precedenti e ho cambiato un po' l'introduzione)
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera faceva caldo, davvero MOLTO caldo. Se non ci fosse stata l'aria condizionata accesa in salotto mi sarebbe sembrato di essere in una sauna. Il gelato che avevo avevo preso dal frigo si stava già sciogliendo formando una specie di mousse semifredda; in casa ero da sola, i miei erano partiti da un paio di settimane per il Perù per far visita a mio fratello che lavorava dall’altra parte del mondo da quasi un anno. Era praticamente un evento più unico che raro il fatto che mi avessero lasciata in casa da sola: anche se avevo 17 anni per mia madre ero ancora una bambina che aveva bisogno della balia 24 ore su 24 e il fatto che alla fine avesse acconsentito mi aveva davvero lasciato senza parole. 

Era stato tutto merito di mia nonna che aveva convinto i miei a lasciarmi in Italia dicendo che con loro via lei si sarebbe annoiata da sola in città, bugia ovviamente perchè aveva quasi più vita sociale al circolo Arci che una rockstar. Anche se aveva la bellezza di 75 anni mia nonna era vispa e piena di allegria, riuscivo a parlare con lei di tutto: scuola, amici e poi...beh si anche di un'altra cosetta. Solo con lei ero capace di parlare della mia grande passione, il Kpop e la Corea. 

Mentre i miei genitori, mio fratello e il resto della mia famiglia si chieda da anni come mai mi fossi appassionata a questo genere musicale e come facessi ad amare canzoni e cantanti provenienti dall'estremo Oriente, mia nonna era molto felice che mi piacesse così tanto la musica e la cultura coreana. Come gli piaceva ripetere: "Questo scambio tra i giovani fa molto bene, ai miei tempi non c'era molta possibilità".

Senza dubbi era lei la più grande sostenitrice, soprattutto del mio amore verso 5 fantastici ragazzi, i BIGANG. Interi pomeriggi a parlare di loro, delle loro canzoni, delle nuove notizie sul tour mondiale, programmi tv e interviste, e beh anche del sentimento speciale e incondizionato per il bel rapper del gruppo dai capelli azzurrini T.O.P. Quanto mi faceva sospirare la sua immagine sul desktop, sul cellulare, sul ipod, sentire o anche solo pensare alla sua voce così mascolina, profonda e sensuale mi faceva venire la pelle d'oca, il suo rap mi faceva andare fuori come un balcone, se almeno una volta nella vita fossi riuscita udire quella voce dal vivo, magari in un concertino in prima fila, so per certo che mi sarei ritenuta la ragazza più felice e fortunata del mondo e subito dopo sarei anche potuta passare a miglior vita senza riempia...

 

DING-DOONGGGGG!!!

 

La mia fantasia venne interrotta dal mio fastidiosissimo campanello di casa. Detestavo quel sono così potente ed esagerato che i miei avevano scelto, secondo me proprio per farmi svegliare dai miei sogni ad occhi aperti perché erano coscienti che la loro figlioletta si trovava più con la mente in Corea che con il corpo in Italia. 

Ma chi diavolo è a quest'ora? pensai mentre mi dirigevo verso la porta. Uhm...forse mia cugina, non avverte mai quando viene, anche se è un po' tardi per farmi visita. Oppure viene a farmi da bada e vedere se non sono ancora morta da quando sono tutti partiti.

 

DING-DOONGGGGG!!!

 

Mamma mia che furia!

-Arrivo, solo un attimo- biascicai trascinandomi sul pavimento. Stupide ciabatte messe al roveschio.

Afferrai la maniglia della porta e l'aprì senza devere nello spioncino prima. Ripensandoci grave errore, poteva essere un serial killer ed io gli stavo offrendo l’opportunità d’oro. 

Alzai lo sguardo e la persona che apparve davanti ai miei occhi non era assolutamente nè mia cugina, nè un serial killer, no no. Poco mancava che ci restassi secca lì davanti a LUI. Okey, forse il caldo mi aveva stava facendo un brutto scherzo e quella davanti a me non era altro che un'allucinazione o un sogno, un bel e realistico sogno aggiungerei…ma in che momento mi ero appisolata? Stavo leggendo un manga sul computer e mangiando un gelato... NO, no, questo sogno era bellissimo e si doveva godere como tale.

Deglutì sonoramente mentre fissavo la figura davanti a me. Non era la prima volta che mi addormentavo e sognavo un incontro con LUI, ma di solito non avvenivano in questo modo. Strano davvero….

Ad un certo punto quella visiones si tolse gli occhiali da sole e potei scorgere quei bellissimi occhi a mandorla scuri e profondi come due diamanti neri. Senza pensarci, quasi come se non fossi io a controllare il mio corpo, allungai la mano e iniziai ad accarezzargli il volto. Le linee del suo viso erano così belle, la sua pelle così morbida, leggermente rosee sulle guance e quelle labbra magnifiche, così perfette anche al tatto. Sì, perchè avevo immaginato infinite volte di toccare quelle labbra e le avevo sempre credute soffici come quelle che stavo sfiorando con il pollice. Dopo essermi ripresa dai miei pensieri potei notare la strana espressione che aveva assunto il volto e anche il suo sguardo diceva qualcosa come: E questa pazza cosa crede di star facendo?

I miei neuroni si ricollegarono di nuovo e potei capire cosa c'era che non andava: se quella era solo una fantasia, come facevo a toccarla e sentirla?!

Ritrassi subito la mano portandomela in faccia per coprire la mia bocca che faceva una perfetta O e sgranai gli occhi distogliendo lo sguardo dal suo. 

-Non può essere vero. No, ma che scherzi sono questi!- sussurrai tra me e me

Ritornai a guardarlo in faccia e gli chiusi la porta in faccia.

Oh santo cielo. Cosa avevo fatto? Avevo davvero toccato il suo viso? Quella allora non era una semplice allucinazione. Ma come era possibile?! Respira, respira, calma. 

Guardai dallo spioncino e la figura mascolina era ancora sul pianerottolo. 

Oh cavolo che figura, e adesso cosa faccio?

Senza nemmeno pensarci gli avevo chiuso la porta in faccia, quasi d'istinto, e non prima di toccarlo senza il suo permesso. Che razza di persona fa quello ad uno sconosciuto? Beh, non proprio uno sconosciuto, io lo conosco, ma lui no...

 
  
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