Serie TV > Dr. House - Medical Division
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Autore: Daymy91    10/03/2007    3 recensioni
Ff nata dopo il finale della seconda stagione: e se nella vita di House comparisse una strana ma bellissima donna... più legata a lui di quanto tutti pensino? PS: ff principalmente cotton, con qualche risvoltino qua e là...
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Scusate tanto per il ritardo di questo cap… ma ho avuto parecchio da fare in questo periodo, tra scuola,compiti,amici…

Ed eccovi finalmente anche questo ottavo capitolo…

Ma per prima cosa, desidererei rispondere a qualche vostro dubbio.

 

Del resto è il minimo che posso fare,dopo tutte le belle recensioni che mi avete fatto!^^

 

-      Probabilmente,nei prossimi 2 capitoli verrà specificata la vera identità di Sandy!

Molti mi hanno domandato chi fosse

E molti anno supposto “Una ex di House”…

Quel che posso dirvi è che è molto vicina al nostro diagnosta… ma purtroppo non posso dire altro.

Per quanto riguarda il trasferimento di Cam… è stato influenzato da qualcuno…

 

Ma ora basta.

O finirò per espormi troppo!!

 

Vi lascio alla storia,sperando che sia di vostro gradimento.

Un bacione.

 

 

 

 

Capitolo 8

22 Dicembre. h 22:30

Parcheggio del PPTH

-Salve.- Rispose Chase dopo qualche istante di silenzio. Poi si guardò attorno disorientato.

Che diavolo stava accadendo?

Era tutto un sogno!?

O aveva delle allucinazioni?

 

-Il Dr. House è ancora in clinica?- Gli chiese la donna dopo un po’.

-Ecco… non proprio.- Rispose lui,sempre più confuso. –È uscito.-

-ah.-

-Mi dispiace.-

-Non fa niente.- Concluse lei,andando per rimettersi il casco. –Grazie.-

 

Il giovane medico fece un sorriso ed annuì col capo.

Adesso basta!

Se avrebbe voluto sapere qualcosa di più su tutta quella faccenda,l’unica cosa da fare era approfittare del momento!

-Aspetti!- Esclamò di colpo.

-Si?-

-Le sembrerò indiscreto ma… posso sapere perché mai cerca il dr. House a quest’ora?-

La donna fece un sorriso. – Gli dovevo restituire la moto.- Disse con sguardo ovvio. –Invece,le sembrerò indiscreta,ma… posso sapere perché mai è rimasto a lavorare fino a quest’ora?- Lo imitò.

-Lei che ne sa del mio orario di lavoro?-

- So che su per giù ha lo stesso orario del dr House.-

 

Chase la guardò incuriosito.

Anzi,la squadrò incuriosito.

Era proprio bella!

 

Come mai tutte le belle donne,andavano sempre a finire dietro ad House?!

Lo trovavano così attraente il fatto di esser menefreghisti,egocentrici e misantropi!?!

 

-Allora… - Iniziò, cercando di cambiare discorso. – Così lei è un’amica di House… -

Lei gli fece un ennesimo sorriso. Era proprio curiosa di scoprire dove voleva andare a parare il medico.

-… Be,visto che è tardino e non ho ancora cenato,mi chiedevo se le andrebbe di cenare con me.-

Sandy fece finta di riflettere.- Per la serata avrei parecchi impegni….- Iniziò. -… però si può fare.-

 

 

22 Dicembre. h 22:30.

Locale xxx

-Bene.- Esclamò Lisa sarcastica.

Era appena entrata nel locale ed ora era immobile affiancata da House.

 

Quel posto era enorme!

C’erano tre saloni: Uno era pieno di tavoli dove non si poteva specificare se le persone sedute in questi erano ubriachi o del tutto fatti; In un altro c’era una passerella,dove delle ragazze seminude ballavano avvinghiate a un palo,posto al centro di questa; E nella terza c’era un casinò.

 

-Wow!!- Esclamò House scuotendo la testa come se fosse ubriaco. –Questo è il paradiso!-

Cuddy gli diede una gomitata. –Cerchiamo quello lì e filiamo!-

-Va bene,va bene… - Continuò il diagnosta massaggiandosi il braccio che era stato colpito da quello scatto di nervi. –Io inizio da là!- Esclamò in fine,dirigendosi verso la passerella.

 

Cuddy roteò gli occhi.“Imbecille.” Disse tra sé mentre si dirigeva verso la sala che pareva avere meno gente: quella coi tavoli.

 

 

 

House si posizionò in un angolo e iniziò a scrutare tutte le persone che gli venivano a tiro,senza negare qualche sguardo anche alle modelle in passerella.

-Hei tu!- Esclamò una donna avvicinandosi. –Come mai tutto solo?-

-Faccio un fioretto.- Disse lui sarcastico.

-Peccato… e io che cercavo qualcuno con cui chiacchierare…  -

Il diagnosta sorrise. – Wow! Un’altra cosa in comune.-

Lei lo squadrò con una faccia incuriosita. –Chi cerchi?-

-Un certo Bill Forder-

Lei inarcò un sopraciglio divertita. –E chi è?-

-Devo interpretare questa risposta come un “Non so chi sia e non mi importa di saperlo”?-

La ragazza scattò in una risata. -Sei un tipo sveglio!- Esclamò divertita.

-Me lo dicono spesso.- Concluse lui con un sorriso bizzarro.

-Mi chiamo Sasha.-

-Greg.-

 

 

 

 

Cuddy intanto aveva iniziato a cercare qualcuno che non fosse ubriaco,ma senza successo.

Diamine! Se continuava di questo passo,in pratica era venuta lì per niente!

Sbuffò e si mise una mano in fronte.

-Posso aiutarla?- Le chiese un uomo alle sue spalle.

Lei si voltò.-Come?-

-Mi sembra un po’ disorientata.- Era alto,capelli e occhi neri lo rendevano alquanto tetro e Indossava uno smoching.

Cuddy sorrise imbarazzata. – No,stò solo cercando una persona.-

-Posso aiutarla?-

-Si chiama Bill Forder. Lo conosce?-

-Cosa desidera lei da Bill Forder?-

Cuddy gli lanciò un’occhiata incuriosita. – È lei?-

-Esatto.-

-Gli devo parlare!-

-Hei… aspetti un attimo.- Gli rispose l’uomo mettendole un braccio sulle spalle e invitandola a sedersi su un tavolo. –Prima le presentazioni.-

Ci mancava poco che la dottoressa non gli lanciasse un pugno.

Non vedeva l’ora di tornare a casa e lasciare quell’inferno!

Ma fortunatamente era rimasta abbastanza lucida da ricordarsi le buone maniere.- Mi chiamo Lisa Cuddy e sono un medico.- Disse sedendosi.

-Wow! Un medico!- Esclamò lui intrigato. –E cosa vuole un medico da me?- Chiese facendo segno ad un cameriere.

Lisa si voltò per capire il significato di quel gesto.

-Non si preoccupi. Il fatto è che faccio il cameriere e mi potrebbero licenziare se mi vedessero parlare con lei…- Spiegò. –Ma non si preoccupi. Il mio collega mi coprirà per qualche minuto.-

-Mi scusi,ma è importante.-

-Prego.-

In quell’istante arrivò l’amico di Forder. –Non ti conviene perdere tempo.-

-È importante,ti prego.-

L’uomo sbuffò. -Ok.-

-Bene!- Esclamò in fine Forder prendendo dal vassoio dell’amico due boccali di birra. –Grazie.-

-Prego.- Mugugnò il cameriere allontanandosi.

 In quell’istante a Cuddy le parve di vedere la copia spiccicata di House: approfittatore!

-Sua sorella è ricoverata nell’ospedale Princeton Plaisboro,è paralizzata e c’è bisogno della sua presenza in clinica per avere un’anamnesi più dettagliata.- Esclamò Cuddy tutto d’un fiato. –Quindi la pregherei di presentarsi in ospedale appena finisce di lavorare.- Concluse,alzandosi dalla sedia.

Poi si fermò e il suo sguardo si posò su quello tranquillo dell’uomo. –Ma ha sentito ciò che gli ho appena detto?!-

-Si… e non riesco ancora a capire il perché lei è qui.- Rispose lui iniziando a sorseggiare la sua birra.

Lisa si risedette. –sua sorella non aveva un suo recapito telefonico.- Rispose dopo un po’.- Ma non le interessa il fatto che sta male!?-

-Io non voglio avere più niente a che fare con quella.-  Così dicendo passò l’altro boccale alla donna. –Lei ne vuole?-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

22 Dicembre. h 23:45

Parcheggio del PPTH

Una luce abbagliante si fece spazio tra il buio parcheggio.

Era una macchina,che si posteggiò nel primo posto libero.

 

Sandy si voltò verso Chase. -Grazie. Mi sono veramente divertita.-

-Già,anche se il ristorante non era dei migliori…-

-In effetti…- Esclamò lei con una risata. – Ma la compagnia era decisamente meglio.-

Il giovane fece un sorriso.

Era stata proprio una bella serata.

 

E chi l’avrebbe mai detto che sarebbe diventato amico di un avvocato?!

Aveva sempre odiato queste persone…  che erano disposte a tutto per guadagnare più denaro possibile,senza preoccuparsi di cosa era giusto o sbagliato.

 

Ma del resto,lui lo sapeva bene, “In questo mondo siamo tutti diversi,ma il bello è proprio questo. La diversità ci rende unici” Gli diceva sempre sua madre.

Lui non ci aveva mai riflettuto… ma forse era giunta l’ora di farlo.

 

-A che pensi?- Gli chiese Sandy incuriosita.

-A mia madre.-

- Sta in Australia?-

- No. È morta quando ero piccolo.-

La donna abbassò lo sguardo. –Scusa.-

-Hei.- Disse Chase alzandole delicatamente il volto. – Non preoccuparti. È acqua passata.-

 Lei gli sorrise.

Era proprio una brava persona.

Tutto il contrario di House,è ovvio.

 

-Ora devo andare. Si è fatto tardi.- Disse aprendo lo sportello.

-Be… allora ci sentiamo.- La salutò Chase.

Lei annuì e gli mise una mano sul viso,le si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia.- Ciao.-

 

Quando Sandy uscì,lui la seguì con lo sguardo fin quando non si allontanò alla guida della moto del suo capo.

 

Perché il Cuore gli batteva in quella maniera?!

Era soltanto una donna. Amica di House,per di più!

 

Accese nuovamente la macchina.

Adesso aveva le idee più confuse di prima… e i sentimenti ancor di più.

 

 

 

 

22 Dicembre. h 23:40

Locale xxx

House era lì.

Seduto sul bancone.

-Hei amico!!- Gli urlò un uomo all’orecchio. –Andiamo! Prendine un altro po’!-

Lui scattò a ridere e si alzò. –Non sono ancora abbastanza ubriaco da accettare di rincretinirmi ancora di più…-

Sasha gli saltò addosso.-Greg!!- Gli urlò mettendogli le braccia attorno al collo. –Non dirmi che te ne vai!?-

-E quando l’avrei detto!?-

Lei gli sorrise. –Balliamo!-

-No…-

-Coraggio!!-

-No.- Ripetè,lasciando stare la ragazza. –Vado in bagno.-

 

 

Entrato in bagno si sciacquò la faccia.

Caspita… forse aveva un tantino alzato il gomito.

Ma fortunatamente… ce ne voleva di alcol per metterlo k.o.

 

Alzò lo sguardo e si guardò allo specchio.

Forse era meglio tornare a casa…

-Valla a sentire Cuddy,domani.- Disse asciugandosi il volto con un tovagliolo.

 

Aspetta un momento… Cuddy!!!!

 

Il diagnosta uscì fuori dal bagno nel giro di pochi secondi.

Cavolo! Si era dimenticato completamente del perché era lì!

Doveva cercare quel tizio… come si chiamava? Fill Border??

Vabè… per adesso l’importante era trovare Cuddy!

Ci avrebbe scommesso la testa che in quell’istante la dottoressa stava uscendo pazza nel cercarlo.

E ci avrebbe scommesso tutto che l’indomani avrebbe passato un inferno a lavoro.

 

Si diresse verso il casinò:

Niente.

Tornò nella sala dove si trovava prima:

Niente.

Sbuffò e guardò la sala coi tavoli.

No,non poteva essere ancora li… almeno credeva.

Ma era meglio andare a controllare.

 

Entrò nella sala e iniziò a scrutare tutte le persone sedute ai vari tavoli…

-Niente.- Disse voltandosi.

Ad un certo punto si bloccò. Il suo sguardo era andato a cadere su un tavolo dove un cameriere rideva e scherzava con una donna seduta di spalle.

 

Si avvicinò. –Cuddy?!?- Esclamò allibito quando la riconobbe.

-Hei… vieni…. Siediti qua con noi… - Balbettò lei a fatica.

-Ma ti sei bevuta il cervello!?!-

-Ma che diamine dici!?- Esclamò Cuddy per tutta risposta. –Solo birra! E poi…stò solo parlando con il mio amico!-

House lanciò un’occhiataccia all’uomo. –“Il tuo amico”?- Disse disgustato. Poi si voltò nuovamente verso di lei e la prese per un braccio. –Su,andiamo! Alzati!-

-Hei!!- Forder si alzò di scatto dalla sedia. –Lasciala stare!-

House lo fulminò con lo sguardo.- Perché,senò che mi fai?- Disse allontanandolo col bastone.

-Ti ammazzo!!- Urlò lui.

-Basta!!- Li zittì la Cuddy. –Ci vediamo Bill,ora devo andare.-

-sei sicura di voler andare con quello psicopatico?!-

-Si… non preoccuparti. È una sottospecie di amico.-

Il diagnosta roteò gli occhi. –Andiamo!!- Concluse,tirandosela per un braccio.

 

 

-Ma sei impazzita!?!- Esclamò furioso,mentre si dirigevano verso la macchina.

-Hei… parla per te!- Rispose lei barcollante. -Pure tu hai bevuto!-

-Si ma non quanto te!- Concluse squadrandola dall’alto in basso. –Guardati… non ti reggi in piedi.-

Cuddy aprì la macchina. -ah… falla finita.-

House la scostò. -Sarà meglio che guida io.- 

-Ce la faccio!- gli rispose lei con uno strattone.

Ma il diagnosta si infilò velocemente dentro al veicolo. – Troppo tardi.-

 

 

23 Dicembre. h 00:40

Casa di Cuddy.

La macchina si fermò di fronte alla tanto desiderata casa.

-Siamo arrivati.- Disse House appoggiando la testa sul volante. –Cuddy?-

Ma non vi fu alcuna risposta.

La dottoressa era già nel mondo dei sogni.

“Magnifico.” Disse tra sé il diagnosta.

Sembrava una bambina di 8 anni… tutta raggomitolata nel sedile con un braccio sotto il capo e un leggero sorriso che si faceva spazio tra le candite guance.

House fece un sorriso. Non avrebbe mai immaginato di vederla in quelle condizioni.

Insomma… lei era Cuddy! Il diavolo del Princeton… Anche se di diabolico,in quell’istante,aveva ben poco.

-Hei!- urlò,facendola sobbalzare.

-Che succede?!?-.

-Siamo arrivati.-

-ok. Grazie.- Rispose lei,aprendo lo sportello e uscendo dalla macchina. –Ci vediamo domani.-

House inarcò un sopraciglio. Non si reggeva in piedi.

Sbuffò e uscì dalla macchina. –Dai che ti accompagno, c’è il rischio che scambi qualche cespuglio per un letto.-

Lisa sorrise ed annuì. –D’accordo.-

 

-Le chiavi.- Disse House facendole segno con la mano.

La dottoressa gliele porse e si avviarono verso la porta di casa.

 

-Bene.- Esclamò il diagnosta aprendo la porta ed entrando. –Ora vai a letto e domani,a lavoro, verrai il più tardi possibile. D’accordo?-

-No…io andrò a lavoro in orario e tu pure o ti do 3 ore in più di ambulatorio!- Rispose lei togliendosi la giacca.

House la guardò meravigliato. Certo che quando si trattava di lavoro,riusciva sempre ad essere lucida!

-Ok. Ci vediamo.- rispose andandosene e chiudendosi la porta alle spalle.

 

Ma dopo qualche istante il campanello si mise a suonare,rimbombando freneticamente nella testa della dottoressa. –Che c’è!?- Rispose seccata,aprendo la porta.

-Chi era quello?-

Cuddy si gettò nel divano. -Quello chi?-

- L’hai chiamato Bill,quindi devo dedurne che era… Forder?-

-Credo di si.-

-Ma sei scema!?-

La donna poggiò il gomito sul braccio del divano e posò la testa su di esso. - No. Mi prendi del ghiaccio?- 

-No:- il diagnosta si sedette accanto a lei. –Dimmi che non siamo andati li per niente...-

Lisa lo fissò. -Mi ha dato il suo numero… -

-Signore ti ringrazio!- Esclamò House sarcastico,lasciandosi cadere all’indietro nella spalliera del divano.

La dottoressa fece un sorriso.

Certo che erano proprio dei deficenti. Solo per cercare una persona si erano ridotti in quello stato…

-House?-

-hm?-

-Grazie.-

Il diagnosta alzò il capo e la guardò sorpreso.

Era strano sentirle dire “Grazie”,per di più a lui.

Annuì col capo. –Prego.-

Lisa,allora, gli si avvicinò sempre di più.

Gli mise una mano sul viso e lo baciò.

Il diagnosta sgranò gli occhi,colto di sorpresa.

Certo che doveva aver bevuto parecchio…

Ma che importava.

Le mise le mani sui fianchi e l’attirò a se.

Ormai era destino. Quella notte non avrebbero chiuso occhio.

 

 

 

 

 

-To be continued…-

 

 

 

 

La domanda che vi porgo adesso è una sola:

Sarà una Cotton Candy o una Huddy?

Eh eh…. A questo punto la risposta potrebbe sembrare facile… forse…  ;P

 

  
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